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Autore: _ Arya _    15/08/2019    2 recensioni
2018
Killian Jones ha 30 anni e si trova nel periodo più buio della sua vita. Dopo aver viaggiato per 10 anni, l'incidente che ha ridotto in coma sua figlia lo costringe a fermarsi.
Ad un anno dal tragico giorno, chiede un miracolo al magico cerchio di pietre di Drombeg. E qualcosa accade.
1518
Emma Swan, 21 anni, è la figlia dei governatori della contea irlandese di Cork, nonché re e regina della provincia di Munster. Una vera principessa, ma soprattutto un'abile guerriera e una ragazza che sogna l'avventura. Ha grandi aspirazioni e non vuole limitarsi a diventare moglie e madre, come invece accade alle donne della sua epoca.
Dopo aver litigato per l'ennesima volta coi suoi genitori, i quali vogliono convincerla a sposare un principe della provincia di Connacht per salvare il popolo dalla crisi, decide di saltare la cena e fugge per sbollire la rabbia. Raggiunge il cerchio di pietre di Drombeg, dove ciò che accade potrebbe segnare per sempre il suo destino
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Ready




EMMA POV

Far ragionare i miei genitori era stato più facile di quanto mi aspettassi, quasi non ci credevo. Forse, pensandoci lucidamente, avrei potuto evitare il matrimonio improvvisato... ma come avevo detto loro, non ero pentita. E neanche Killian, viste le sue parole.
Quello stronzo era riuscito a farmi piangere, e in qualche modo a farsi amare ancora di più.
Quando i miei avevano accennato di un'eventuale cerimonia ufficiale, per un attimo avevo sognato una grande festa, seguita da una vita di avventure insieme... ma mi erano bastati pochi secondi per ricordarmi che tutto questo non sarebbe mai successo. E per non avere troppi problemi, avremmo dovuto trovare il modo di evitare le nozze pubbliche: avevo bisogno di una buona scusa, perché sapevo che tentare con la verità non sarebbe servito a niente. Non mi avrebbero mai creduto, e la situazione sarebbe solo peggiorata.
Per il momento ci eravamo limitati a tornare a palazzo, a renderci presentabili per l'arrivo imminente di Neal e Re Rump. Qualcosa mi diceva che convincere quest'ultimo sarebbe stato praticamente impossibile, ma tanto valeva tentare... se solo Neal avesse avuto più carattere, avrebbe potuto convincere lui suo padre! Ma non sarebbe successo e lo sapevo bene.
Speravo vivamente che la storia non potesse cambiare e che Killian avesse ragione sul fatto che non ci fosse alcuna guerra imminente.
-Ehi, Emma. Andrà tutto bene, sta tranquilla...
Il mio neo marito interruppe i miei pensieri con una carezza sulla mia guancia destra, seguita da un lieve bacio a stampo. Ero felice che stavolta potesse essere al mio fianco: era ufficialmente parte della mia famiglia e ne aveva tutti i diritti, ora.
-Lo spero...- borbottai, stringendo la sua mano. Ero davvero preoccupata, perché checché ne dicesse la storia, il popolo non sarebbe stato felice di sapere che avessimo praticamente respinto un alleato potente. E avrei dovuto lasciare i miei a gestire i disordini da soli, visto che avevo intenzione di mantenere la parola e partire con Killian alla volta dell'Africa.
-Avevi paura della reazione dei tuoi e vedi com'è finita... magari avremo fortuna di nuovo!
-Mi sembri mia madre con tutta questa positività, Jones! Ma spero vivamente che tu abbia ragione.
-Tra i due, almeno uno deve rimanere positivo! Tranquilla tesoro, qualunque cosa accada sono qui con te. Va bene?
-Va bene.
-Come vanno i dolori?
-Decisamente meglio dopo la doccia e il massaggio. Ma se stanotte dormiamo insieme, potrebbero tornare...
-Penso anch'io. Quindi meglio che dorma nella mia stanza, hai bisogno di un po' di tregua!
-Ma no, non volevo dire questo!- esclamai, mentre lo stronzo se la rideva di brutto.
Probabilmente saremmo anche stati troppo esausti per fare altro, ma ormai non riuscivo ad immaginare di dormire senza lui accanto. Non avevamo tutto il tempo del mondo, quindi volevo gustarmi appieno ogni istante rimastoci.
-Lo so. Almeno ti ho distratta un po', no?
-Non posso negare...- feci appena in tempo a dire, che le trombe annunciarono l'arrivo dei nostri ospiti.
Tenendo la mano stretta in quella di Killian, raggiungemmo i miei nella sala del trono. Ci posizionammo quindi alla loro destra, in piedi come noi davanti all'altare coi troni.
Le guardie aprirono le porte, ed il Re e il Principe, con andamento composto, ci raggiunsero in fondo alla sala. Ci inchinammo noi, così come loro, prima di passare ai saluti più informali.
-Bentornati!- esordì mio padre -Spero abbiate goduto della vostra permanenza a Munster.
-Moltissimo, caro James, vi ringrazio per averci organizzato un trasporto impeccabile. Munster è davvero un luogo delizioso e saremmo più che lieti di unire i nostri due regni.
-Mi fa piacere lo abbiate trovato di vostro gradimento- concluse mia madre, con un sorriso stampato sulle labbra: come faceva, non avevo idea. A me veniva da vomitare.
-Mio figlio ha particolarmente apprezzato la penisola di Dingle, credo stia già pensando di trascorrervi un po' più di tempo... magari insieme alla vostra Emma?
-Avete preso una decisione a riguardo, quindi.
-Ebbene sì, miei cari James e Snow. Non vedo perché aspettare, a questo punto. Neal è rimasto profondamente colpito da vostra figlia, per la sua bellezza e il suo temperamento. Potremmo dunque discutere in privato? Senza il suo... amico. Senza offesa.- guardò Killian con superiorità, e io gli avrei volentieri dato un pugno. Neal aveva le labbra strette, chiaro segno che per quanto lo avessi "colpito", la decisione non era stata sua. Non che ne fossi sorpresa... non avevo nemmeno sperato che potesse riuscire a convincere il re.
-A tal proposito, Rump, temo che dovremo essere noi a ritirare la proposta.
-Che cosa?
-Vedete, Killian Jones è qui in quanto membro della nostra famiglia. Lui ed Emma si sono sposati, ufficialmente, e noi abbiamo deciso di appoggiare l'unione. Chi siamo per separare due giovani innamorati?
Re Rump rimase in silenzio, ma il suo volto assunse sempre più il colorito di un pomodoro. Se fosse stato possibile, sarebbe probabilmente esploso... perfino suo figlio lo guardava preoccupato. Io non osai nemmeno spostare lo sguardo in quello di Killian per l'ansia.
-Molto bene.- disse infine -Speravo in una risposta positiva, sapendo che nonostante la giovane età Emma ha già molto a cuore il suo popolo... e visti i disordini dei giorni passati di cui ho saputo, ero convinto ci sarebbe stato un epilogo diverso.
-Caro Rump, capisco bene il tuo punto di vista, ma converrai che la felicità dei nostri figli è la cosa più importante per noi genitori. Ti avremmo certamente dato la notizia prima, ma è un evento... molto recente. Ciò non vuol dire che non apprezziamo la Vostra offerta, e siamo pronti a rinegoziare l'alleanza con nuovi termini.
-Padre- intervenne Neal per la prima volta -Perché non sentiamo cos'hanno da proporre?
Il re sembrò trattenersi dal fulminare – letteralmente – il figlio, ma alla fine dipinse sul volto un sorriso, pur se inquietante.
-Molto bene. Ascolterò il consiglio di mio figlio. Possiamo discuterne durante la cena. Anche se non nascondo di essere alquanto deluso, io e Neal eravamo pronti ad un'unione tra famiglie.
-Capiamo bene, e speriamo sia possibile unire le nostre famiglie ugualmente, seppur in maniera alternativa.
-La vedo difficile ad essere sincero. Ma immagino che ascoltare non possa nuocere. Rimane un vero peccato... il ragazzo non è di sangue reale, immagino.
“Il suo sangue è mille volte migliore del vostro!” avrei voluto rispondere, ma ancora una volta mi trattenni. Adesso avremmo dovuto tutti riuscire ad essere diplomatici, per provare ad assicurarci una qualche alleanza. Egoisticamente avrei lasciato perdere perché non volevo avere nulla a che fare con quell'uomo orribile, ma ero consapevole che ci avrebbe giovato... era un regno potente, quello di Connaught. Con loro e Leinster, avremmo avuto serie possibilità di bloccare le invasioni inglesi per il momento... forse era così che doveva andare! Probabilmente le guerre non sarebbero ancora iniziate proprio per merito di quest'alleanza... Killian stesso aveva ammesso che i dettagli di questo periodo storico non erano molti! Non potevo rischiare di mandare tutto a monte e cambiare il futuro, magari in negativo, anticipando una guerra.
-No, ma lo è adesso. Ed è un uomo d'onore, intelligente, rispettoso ed innamorato di nostra figlia. Siamo certi che sarà un'aggiunta positiva alla famiglia. Avrete modo di scoprirlo, se lavoreremo a fianco.
-Molto bene. Io e Neal andiamo a prepararci per la cena.
Lasciammo quindi i nostri ospiti dirigersi nelle proprie stanze, mentre noi, in silenzio, ci dirigemmo direttamente a tavola ad aspettarli. Mio padre a capotavola, mia madre alla sua destra, io a sinistra e Killian accanto a me. Ora quel posto gli spettava di diritto anche negli eventi ufficiali... Rump non ne sarebbe stato affatto felice, e forse ero pazza ma la cosa mi divertiva.
-Killian, ci dispiace molto doverti metterti in questa posizione. Non sei costretto a partecipare a questa cena, se non lo desideri.
-No- rispose lui subito, per voltarsi verso di me -In veste di marito di Emma, è giusto che stia accanto a lei. Ed è quello che voglio. Non piaccio al Re perché chiaramente non sono di sangue blu, e perché ho “rubato” il posto a suo figlio... ma non mi importa. E non vi preoccupate, non gli mancherò di rispetto, non voglio mandare tutto a monte...
-Non è di questo che siamo preoccupati- intervenne mia madre -Sappiamo che sei un uomo per bene, caro. Solamente non vorremmo che ti... offendesse. Sa essere molto pungente, avrai notato. È noto per questo...
-Oh, non mi importa delle frecciatine che mi lancerà, dico davvero. Non mi fanno alcun effetto, ma vi ringrazio del pensiero.
-Grazie- sussurrai io a lui, stringendo la sua mano sotto il tavolo. Mi sorrise, e ci mancò poco che ci baciassimo in quel contesto decisamente poco appropriato. Ma gli avrei fatto capire più tardi quanto fosse bello avere il suo supporto, quanto apprezzassi ciò che stava facendo per me pur non essendo costretto. Non avevo affatto previsto una situazione simile, gli avrei evitato volentieri di farsi umiliare da quello schifoso di Re Rump, che in quanto uomo non valeva meno del solo mignolo di Killian! Come faceva ad avere un figlio come Neal, era un vero mistero... a meno che la madre del ragazzo non fosse stata l'esatto opposto di lui, e quindi aveva ripreso da lei. Mi dispiaceva davvero per la poverina... non mi sarei stupita se non fosse morta in qualche modo a causa di quel marito orribile che di umano mi sembrava avere ben poco.

 

***


KILLIAN POV

Emma decise di offrirmi ancora una via d'uscita poco prima che il re e il principe ci raggiunsero, giurandomi che non ce l'avrebbe avuta con me... ma chiaramente rifiutai.
Non avrei lasciato il suo fianco proprio ora, anche se avrei messo a dura prova i miei nervi se Rump avesse anche solo provato ad offenderla in qualche modo. Avrei davvero voluto sapere se per mantenere la pace i due regni avevano bisogno di essere uniti... avrei certamente potuto evitare ai reali di Munster tanti problemi, in qualche modo.
Nella storia non c'era traccia di quest'alleanza, ma a dire il vero non c'era nemmeno traccia del fatto che non esistesse... era troppo rischioso. Avrei presenziato senza dire una sola parola, per non rischiare di interferire, ma sarei rimasto con la donna che amavo fino alla fine.
Glielo avevo promesso.
Così, quando il re ed il principe ci raggiunsero, mi limitai ad evitare di guardarli più del dovuto. Meno avessero fatto caso a me e meglio era.
Quando tutti ci fummo accomodati, la tavola venne imbandita di prelibatezze, e le ciotole riempite di zuppa calda per quella giornata gelida e uggiosa. Non mancai di notare che venne servito anche il vino migliore della riserva reale.
-Zuppa di pesce. La mia preferita.- commentò il re, con quello strano sorriso inquietante che aveva dipinto in volto praticamente il 99% del tempo.
-La specialità della nostra chef, spero sarà di vostro gradimento.
-Ne sono certo, il profumo è molto invitante.
-Buon appetito.
Tutti ripeterono quindi le parole della regina ed iniziarono a mangiare, io li imitai. Non sapevo davvero nulla di protocolli... forse avrei dovuto farci più caso, ma non era facile visto che Emma raramente li seguiva!
Fino a che non finimmo le zuppe, nessuno parlò, anche se ogni tanto sentivo lo sguardo di Rump addosso... ma non alzai mai il mio, non volevo dargli occasione di prendermi di mira.
-Bene, cari James e Snow. Qual è la proposta che desiderate avanzare?
-Sappiamo che nulla può sostituire un matrimonio- iniziò James -ma vorremmo proporre un contratto. Un contratto secondo il quale, i nostri successori regneranno fianco a fianco, con le rispettive famiglie. Non intendo una semplice alleanza... intendo che entrambi saranno regnanti di Connaught-Munster.
-Quindi una fusione, in poche parole?
-Esattamente. Una fusione. Una fusione che continui per generazioni... chiaramente se arriverà un matrimonio tra un membro della famiglia di Munster ed uno di Connaught, sarà una sola famiglia a regnare. E trovo sia quasi inevitabile, prima o poi...
Io stesso fui colpito di quella proposta... in poche parole, nessuna delle due famiglie avrebbe perso nulla. Ed eventualmente, un matrimonio sarebbe arrivato... era quasi una certezza. In poche parole, si trattava semplicemente di unirsi, ritardando di un paio di generazioni la fusione di sangue... ma a Rump sarebbe bastato? Quell'uomo bramava potere, era ovvio, e con questa soluzione non ne avrebbe acquisito di ulteriore. Sarebbe stato così egoista da rifiutare?
-Non nego di essere colpito- disse infine, guardando James -Tuttavia, un matrimonio sarebbe imminente e porterebbe prosperità fin da subito. Invece così bisognerebbe aspettare che i nostri figli ci succedano, per fondere i regni.
-Certo- intervenne la regina -Loro inizierebbero ufficialmente la nuova doppia dinastia. Ma ciò non vuol dire che non possiamo essere uniti fin da subito. Aprire i confini tra i nostri regni, prepararli a diventare un tutt'uno...
-Una mossa saggia, se il tempo fosse dalla nostra parte. Una proposta che in tempi di pace non avrei esitato ad accettare, lo ammetto. Tuttavia, temo che non sia una strategia abbastanza forte per bloccare l'invasione degli inglesi. Temo davvero che ci sia bisogno di un'azione che gridi forza da tutti i pori. Il matrimonio della principessa di Munster e il principe di Connaught, avrebbe mandato un messaggio... un messaggio che ci siamo davvero uniti per essere più forti.
-Padre...
-Si figliolo?
Mi faceva davvero pena il povero Neal: ogni volta che apriva bocca, suo padre lo guardava come se fosse prossimo a condannarlo alla ghigliottina.
-Un contratto ufficiale non potrebbe avere lo stesso potere? Voglio dire, un contratto firmato da voi... e da noi. Magari fissare una data di successione, che sia tra 10, 20 anni o quant'altro... che dica che quando quel giorno verrà, scatterà automaticamente la nascita di Connaught-Munster.
-Esatto.- parlò Emma -Neal ha ragione. Un documento simile vale quanto un certificato di matrimonio.
-Vorrei che fosse così, mia cara! Tuttavia, il popolo non ragiona così... sarebbe la soluzione perfetta se fossero tutti letterati! Un matrimonio è di facile comprensione a tutti... ma un documento secondo il quale saremo ufficialmente uniti tra 20 anni? Pensate che la gente comune possa capirlo?
Emma rimase zitta, e purtroppo dovetti ammettere che Rump non aveva proprio tutti i torti, forse. Non era stata messa in conto la reazione del popolo... il matrimonio era lingua comune. Un contratto... non proprio.
Anche il re e la regina avevano cambiato espressione, non erano più sicuri e sorridenti come all'inizio. Praticamente era ormai chiaro che nessun tipo di ragionamento avrebbe potuto far cambiar idea a Rump: viscido, ma purtroppo astuto.
Ero certo che esistesse il modo di far capire al popolo cosa stesse succedendo, ma delle ipotesi non sarebbero bastate. Quando James e Snow avevano rifiutato di dare la mano di loro figlia, il sovrano di Connaught aveva già preso la sua decisione.
Un po' mi sentivo in colpa... quel matrimonio aveva davvero preso tutti alla sprovvista: forse, se avessero avuto più tempo per processarlo, avrebbero avuto modo di trovare una proposta più solida...
Ma era troppo tardi.
Lo sapevo io.
Lo sapeva Emma.
Lo sapeva Snow.
Lo sapeva James.
Lo sapeva Neal.
E soprattutto, lo sapeva Re Rump.
Era un uomo calcolatore, un uomo desideroso di più potere possibile, e vedendosi impossibilitato ad ottenerlo tramite i suoi metodi... preferiva ricorrere al suo personale piano B.
-E' un vero peccato che debba andare così. Ma capirete che in quanto re devo mettere il benessere del mio popolo al primo posto... o in questa maniera temo di non poterlo assicurare. Mi duole molto dover rifiutare, sono sincero.
-Duole anche a noi.- concluse la regina, in tono pacato -Ma è tutto quello che possiamo offrire. È chiaro che abbiamo priorità diverse...
-Sì, è così. Spero che il giovane plebeo valga la pena, lo dico col cuore.
-Mio marito non è un plebeo.- intervenne Emma, senza che avessi modo di fermarla; -Ma anche se lo fosse, possiede qualità che vanno aldilà del sangue. Vi assicuro, Re Rump, che ne vale la pena.
-Sono contento per voi, principessa. Ammiro il vostro coraggio, scegliere la felicità... non è da tutti riuscire a mettere da parte il dovere.
Inspiravo ed espiravo.
Perché altrimenti sarei scoppiato.
Come osava mettere in dubbio il senso di dovere di Emma! Aveva la minima idea di quanto lei già facesse per il suo popolo?! Istruiva le giovani che non potevano permetterselo. Aveva combattuto, letteralmente, insieme al suo esercito, ed ero certo fosse pronta a farlo ancora! Ed era pronta a firmare un'alleanza con lui, un uomo che di certo non aspirava ad avere attorno.
-Scusatemi, Rump- fu James ad intervenire, al posto mio -Ma vi assicuro che Emma non ha mai messo da parte il dovere. Semplicemente, lo fa diversamente... come noi rispettiamo i vostri metodi, vorrei che voi rispettaste i nostri.
A giudicare dalla sua espressione, anche lui lo avrebbe preso a pugni tra non molto.
-Oh, scusatemi, non volevo suonare offensivo! Non mi sono espresso bene... sono certo che Emma sarà un'ottima regina, e se questa guerra imminente verrà sedata, vivremo tutti abbastanza da vederla all'opera. Ce ne andremo da amici, caro James, e speriamo davvero di non doverci fronteggiare da nemici... con un po' di fortuna, suppongo, la guerra potrebbe essere evitata... chissà!
Era chiaro come il sole che fosse ironico, e che fosse convinto che la guerra sarebbe arrivata... ma io rimanevo della mia opinione.
Non avevo interferito.
Anche se non fossi stato lì, Emma non avrebbe sposato Neal ed ero pronto a metterci la mano sul fuoco.
Evidentemente, l'alleanza non era la chiave per evitare la guerra contro gli inglesi. In un modo o nell'altro, le acque si sarebbero pacate, prima di riaccendersi tra alcune decine d'anni.

La cena finì con qualche parola di cortesia, e i due ospiti annunciarono che sarebbero partiti l'indomani, visto che non ci sarebbe stato un matrimonio da organizzare. Re Rump non provava nemmeno a nascondere la sua disapprovazione, ma almeno evitò altri commenti offensivi nei confronti di Emma, o i miei – non che mi interessasse.
Solo Neal si congratulò con noi, ed espresse la speranza di rivederci ancora, prima o poi. Era un bravo ragazzo e speravo vivamente non si sarebbe fatto plagiare dal padre: se fosse rimasto com'era, sarebbe stato un buon re un giorno. E facendo due conti, ero abbastanza convinto che ce l'avrebbe fatta.
Prima di ritirarci anche noi nelle nostre stanze, Emma decise di parlare subito coi suoi genitori del nostro imminente viaggio.
-In... Africa.
-Sì padre.
-Ma ancora dobbiamo organizzare un matrimonio pubblico. Emma, lo sai che...
-Madre.- la fermò lei, decisa -Non ci sarà un matrimonio pubblico, non ancora. Questo è più importante.
-La... luna di miele è più importante?
-C'è una ragione. Secondo il dottor Whale, nel Sud Africa cresce una pianta che potrebbe essere l'ingrediente finale della medicina del dottor Jack Hill per risvegliare la figlia di Killian.
-Oh! Potremmo mandare...
-No. No. Dobbiamo essere noi a farlo. Killian vuole andare di persona ed io voglio essere con lui. Mi ha sempre sostenuta ed ora è il mio turno... non me lo ha neanche chiesto, sono io a volerlo fare. Uniremo la “missione” alla luna di miele.
Mi guardò con un sorriso che non potei non ricambiare. Se solo avessi avuto il minimo dubbio sul suo desiderio di partire con me, avrei cercato di parlarle... ma lo voleva davvero, e quindi ero pronto a sostenerla davanti ai suoi genitori.
-Sarà in buone mani. La proteggerò, anche se sinceramente potrebbe essere il contrario, ma è un'avventura che vogliamo vivere insieme.
I due si guardarono, indecisi, io ed Emma restammo in attesa. Sapevo che lei sarebbe venuta anche se non avesse ottenuto il permesso, ma speravo vivamente che potessimo partire con la loro benedizione.
-Molto bene.- fece infine Re James -Se anche mia moglie è d'accordo, va bene.
La donna annuì, anche se poco convinta. In fondo, conoscendo la figlia, dovevano sapere anche loro che avrebbe comunque fatto di testa sua.
-Ho bisogno di due giorni per organizzare la flotta e la nave con cui viaggerete, però.
-Va bene James. Grazie, davvero, ad entrambi.
-Non c'è di che, figliolo. Comprendiamo quanto sia importante per te, e una famiglia si sostiene sempre. Viaggerete in totale sicurezza, ma ti chiedo ugualmente di prenderti cura di nostra figlia, d'accordo?
-Certo, lo prometto. Sarà la mia priorità.
-E forse quando tornerete, potremo pensare al matrimonio.
-Non vedo perché no...- sorrisi, pur sapendo che non sarebbe stato possibile. Con Emma avremmo avuto a disposizione alcuni mesi per trovare una scusa plausibile, ma per il momento non vedevo alcun motivo di dar loro grattacapi.
Anche Emma li ringraziò, abbracciando entrambi, poi ci ritirammo nella sua stanza, stanchi ma felici e pronti all'avventura. La aiutai a togliere il vestito elegante che aveva indossato per quella cena formale, con tanto di odiato corsetto, per poi lasciare che si infilasse lentamente la camicia da notte, sotto il mio sguardo colmo di desiderio. Di quel corpo perfetto non avrei mai potuto averne abbastanza.
-Killian, dovresti spogliarti... non puoi venire a letto vestito così, non è comodo.
-Sono stanco, Swan...
-Vuoi che ti aiuti io?- domandò innocentemente. Piccolo diavolo tentatore... ecco cos'era diventata, e ovviamente non avevo nulla in contrario! Nonostante avessimo già dato del nostro meglio, e anche di più, non avevamo ancora inaugurato il suo letto... e non potevo permetterlo!
Con un sorriso, lasciai quindi che le sue mani corressero alla mia camicia, pronto per una seconda notte di fuoco.

 

* * *

Mentre il principe Neal dormiva sereno, Re Rump meditava.
Non era abituato a ricevere un no come risposta.
Tanto meno ad accettare un affronto simile... si sentiva umiliato! Aveva perso il suo tempo a causa di una principessa capricciosa a cui piaceva giocare ad indossare i pantaloni e sposare i plebei. Era tentato di lasciar perdere, non essendo certo di volere suo figlio con una ragazza simile, ma pensando al quadro generale... non poteva. Non poteva lasciar andare i suoi piani in fumo, nonostante quest'imprevisto incidente di percorso.
Ma non tutto era perduto.
I due neo sposini sarebbero partiti in viaggio, per il mare tortuoso... quale occasione migliore, per liberarsi di quel Killian Jones definitivamente?
E se avesse giocato bene le sue carte, sarebbero stati Re James e la Regina Snow stessi ad offrire la mano della figlia vedova a suo figlio Neal. Soprattutto se fosse stato proprio lui a salvarla dal “tragico incidente” in cui il marito avrebbe perso la vita.




 

Angolo dell'autrice;
Ciaoo! Da oggi sono ufficialmente in vacanza per una settimana, e stavolta invece di fare viaggi sono andata a casa... quindi come prima cosa ho voluto finire questo capitolo! In questi giorni cercherò di scrivere il più possibile, per avere un paio di capitoli pronti per entrambe le storie e aggiornare più regolarmente!
Ma diciamo che ho trovato il modo di scrivere anche nei momenti morti a lavoro, quindi non posterò più una volta ogni morte di papa xD
Questo capitolo è un po' di passaggio, ma anche fatto di scelte e decisioni importanti...
Rump ha rifiutato di accettare un accordo che non includa un matrimonio, ma la famiglia di Munster ha accettato la cosa, pur sapendo che ci saranno conseguenze. Inoltre, James e Snow, conoscendo Emma, non hanno nemmeno provato a negarle di partire con Killian. Sanno che lo farebbe lo stesso e se pur preoccupati, ovviamante, preferiscano vada col loro supporto. Ed ora che Killian è di famiglia, ne vogliono dare anche a lui.
Rump ha saputo però la cosa... e la sua mente sta già lavorando per rimediare all' "incidente di percorso" e riprendere il suo piano.
Vedremo cosa succederà, se riuscirà, fallirà, o cosa... quel che è chiaro, è che vuole liberarsi di Killian in maniera definitiva.
   
 
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