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Autore: viplet    18/08/2019    0 recensioni
la mia vita?
Genere: Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II


Goccia. Silenzio. Goccia. Silenzio. Goccia. Silenzio.

Apro gli occhi. Questo continuo gocciolare mi sta dando sui nervi. Guardo l'ora sbadigliando . Decido di alzarmi: tanto non ho più sonno. Vado in bagno strascicando i piedi, i capelli come al solito arruffati a leccata da vacca, come direbbe una mia conoscenza, che stando a Utopia degli Within temptation, che suona allegramente dal mio cellulare, sta iniziando a sentire la mia mancanza. Rispondo con un pronto biascicato, trovandomi ancora nel mondo dei sogni. Dall'altra parte un a voce troppo squillante per l'ora, mi sveglia definitivamente. Accordando l'orario e il solito luogo della nostra colazione in compagnia, mi finisco di preparare trovandomi pronta per uscire.

È da qualche anno che frequento l'Accademia delle belle Arti, dopo aver fatto i più stravaganti lavori e studi volevo buttarmi su qualcosa di più classico. E ora mi ritrovo una "migliore amica", come dice lei, che mi accompagna nelle mie giornate. Non credo in queste cose, anche se non mi dispiace avere un animaletto che mi segue, con l'immortalità a volte ci si può sentire un po' soli. "hei! Viola, siamo qui!" . Mi guardo intorno individuando la mano svolazzante di Taìssa, che mi fa gesto di avvicinarmi al tavolo in fondo accanto alla vetrata colorata. Mi avvicino all'affascinante brasiliana, scompigliandole il caschetto. Lei si gira, mostrandomi un sorriso da far cadere chiunque ai suoi piedi e torna a discutere vivacemente con i suoi due , meno che mai, interessati interlocutori. "Come va ragazzi?" , dico un po' ironicamente, capendo immediatamente lo sforzo dei due di restare svegli per cercare di capire anche solo la metà delle cose dette dalla ragazza davanti a loro, decisamente troppo energica per i loro standard mattutini. Ma non sarebbe così se Taìssa non fosse stata invitata ad un appuntamento con il ragazzo dei suoi sogni il giorno prima, causandole immotivata eccitazione nel preparare la giornata nei minimi dettagli per far così che il povero mal capitato si innamori di lei. " Quindi come sta andando l'organizzazione dell'appuntamento perfetto?", chiedo alla sovreccitata amica, per lasciare un po' di riposo mentale al resto della compagnia. "è da quando l'ha invitata, che non mi lascia in pace. Ieri siamo stati al telefono per tre ore, eppure oggi ha ancora da parlare!", dice esasperato il bel moretto alla mia destra, alzandosi per andare a ordinare un caffè. "Non credi di essere un po' esagerato, dopotutto stiamo parlando del suo principe azzurro. Ah già che ci sei Javier prendimi un cappuccino grande , per favoreeee.. "gli grido dietro, lanciandogli un'occhiata da cucciolo. "Guarda che se me l'avessi detto non ti avrei neanche chiamato!" "Massì Tata, non ti arrabbiare lo sai che non potrebbe mai dirti di no. Ma lasciagli un attimo di riposo, non credo gli faccia piacere sapere che un tipo ti fa la corte",dice Raven rimasto in silenzio fino a quel momento, alludendo alla conosciutissima cotta di Javier per Taìssa. Lei sbuffa, facendo finta di non aver sentito, tirandogli un'occhiataccia e tornando sul suo lavoro. "Comunque, per far tornare la concentrazione su di me, devo dirvi una cosa scottante che mi ha confidato Luna. Non so se ve la ricordate, la tipa che ho conosciuto al corso di letteratura nordica." si stoppa per vedere se ha catturato la nostra attenzione, non che questa la fermerebbe nel continuare, ma assicuratasi della cosa continua. "Mi ha raccontato che quella puttana di Giulia l'ha fatto con un tipo nell'ufficio del padre, che ovviamente li ha beccati. Che stupidi!" " Come se tu non avessi mai fatto sesso in un posto diverso da un letto", gli risponde Javier appena tornato, passandomi il cappuccino fumante. " Non è questo il punto!" sbotta Taìssa, facendomi quasi rovesciare la tazza, "Il punto è che è una sgualdrina, non riesce a tenersela neanche nelle mutande per arrivare in camera sua!" " Come se tu fossi tanto meglio, gossipando in questo modo.". Javier non vuole proprio lasciargliela vinta, troppo irritato dal suo comportamento.

Mentre continuano a litigare mi isolo gustandomi il mio meritato cappuccino. La discussione mi ha fatto riaffiorare nella mente quando ancora non ero legata a questa realtà ed ero felice condividendo la mia vita con qualcun altro. Uno shinigami per l'esattezza. Eravamo innamorati, se si può dire così, vivevamo un giorno alla volta e facevamo un sacco di sesso. Era eccitante, esaltante e bellissimo. Sono ricordi caldi e confortevoli ma anche un po' nostalgici.

Il trambusto nella caffetteria mi riporta alla realtà, guardando i miei amici noto che mi stanno fissando in modo strano. O meglio stanno fissando qualcuno dietro me. Mi giro.

" Finalmente ti ho trovato, Viola".


 

   
 
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