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Autore: Athelye    21/08/2019    1 recensioni
Forse Wei WuXian aveva ragione, forse la sua era veramente una veste da lutto.
“Torna a Gusu con me.”
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jiang Wanyin/Jiang Cheng, Lan Wangji/Lan Zhan, Wei Ying/Wei WuXian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Snowflake in the Ashes.




Wei WuXian!

Lan WangJi!

Intorno a loro, il delirio. Resti della battaglia e corpi mutilati li circondavano. Non c’era un pezzo di terra che non fosse pregno di sangue, che non fosse coperto di armi ormai inutili e abbandonate, che non sapesse di morte.

Un vago silenzio disturbato solo dal lieve crepitare del tremulo fuoco verde, che scavava sui loro visi angoli ancora più duri, tendeva l’aria fra loro. Quella luce inquietante sembrava illuminare il drappeggio nero lucido della sua veste, facendolo sembrare un angelo della morte scolpito nell’ossidiana.

I cadaveri che fino a poco prima si stavano muovendo, dopo l’ondata di energia rilasciata da Wei WuXian, caddero inermi al suolo con una serie di tonfi sordi. Non erano nient’altro che manichini a cui erano appena stati tagliati i fili, macabri burattini nelle mani di un giovane che a vent’anni aveva già perso troppo.

Anche se non c’era nessun’anima viva oltre a loro, poteva giurare di sentire delle grida strazianti rimbombare nelle proprie orecchie. Un rombo continuo ed assordante gli annebbiava i pensieri.

Osservò il sorriso sinistro e crudele, adornato da uno sguardo freddo e assassino, scolpito come una maschera sul suo volto. Quell’espressione così truce deturpava il viso che così tante volte aveva visto solare, ridente fino allo sfinimento, quel sorriso così tanto allegro e malizioso che più volte aveva seriamente pensato di prendere a schiaffi..

“Wei Ying..”

Ora le iridi grigie come il ruggente mare d’inverno di Wei WuXian gli rimandavano solo un’insaziabile sete di sangue. Sulle sue labbra aleggiava il sorriso arrogante di chi è molto più che sicuro di sé, ostentando quasi una venerazione verso le proprie capacità.

Wei WuXian l’aveva sempre scherzosamente deriso in passato, per un motivo o per un altro, cercando una risposta da parte sua, pendendo dalle sue labbra e anelando ogni parola modulata dalla sua voce. Ora, qualsiasi cosa Lan WangJi avesse avuto da dirgli, non l’avrebbe ascoltato.

Strinse i pugni, ignorando il dolore e il liquido caldo e vermiglio che colava dalle proprie dita, lasciando chiazze cremisi sui suoi vestiti candidi. Nonostante la polvere e i segni del combattimento sul suo corpo, Lan WangJi restava l’unica luce in tutta quell’oscurità in cui erano caduti. Un fiocco di neve in tutta quella cenere.

Forse Wei WuXian aveva ragione, forse la sua era veramente una veste da lutto.

“Torna a Gusu con me.”

Voleva essere una supplica. Voleva essere un appello a quella sua parte ancora umana. Voleva essere una disperata richiesta di aiuto. La ascolterai?

Tre mesi di incessanti ricerche, di Inquisizione suonata senza sosta, di domande su di lui a tutte le anime con cui era riuscito a entrare in contatto. Solo una manciata di minuti prima, dalla bocca di Wen Chao aveva sentito le parole che aveva temuto di sentire da quegli stessi spiriti che aveva invocato. “Non lo troverete in nessun angolo di mondo.”

Il suo cuore, assediato per settimane dalla disperazione e dalla paura di quella risposta, aveva ceduto. Per un attimo, aveva pensato che avesse cessato di battere per il dolore lacerante che si era diramato proprio dal centro del suo petto. Un nodo in gola gli aveva serrato il respiro ed annebbiato la vista. Qualcosa gli aveva risucchiato tutta l’energia dal corpo, lasciandolo inerme per qualche istante a ripetere nella propria mente quella frase.

Poi lui era comparso, avvolto dalle tenebre di uno stormo di corvi, con gli occhi che brillavano mentre il suo dizi esalava note stridule che squarciavano la notte. A capo di un esercito senza vita, aveva ribaltato le sorti di quello scontro. Solo una manciata di minuti prima, Lan WangJi si era lanciato contro Wen Chao, incurante di ciò che avrebbe potuto capitargli, pensando che Wei WuXian fosse scomparso per sempre. Pensando di averlo perso per sempre.

“Tornare a Gusu con te? Perché dovrei?”

Un barlume di speranza si fece largo nel suo cuore. In quello spiraglio negli occhi scuri di Wei WuXian lesse un’esitazione. Flebile, ma c’era!

Poi quel sorriso beffardo. Sentì le sue speranze infrangersi come le onde sugli scogli e riversarsi su di lui come una pioggia di gelide schegge di vetro.

“Ah già. La tua Scuola odia quelli come me.”

“Non è per punirti!”

Non aveva mai vinto a parole contro di lui. Per quanto si fosse sforzato, anni prima, aveva sempre finito per urlargli contro di sparire. Mai avrebbe pensato che i ruoli si sarebbero invertiti.

“Per cosa allora? Esorcizzarmi?! Distruggere le mie basi di coltivazione?!”

Mai avrebbe pensato che a cacciarlo, un giorno, sarebbe stato proprio Wei WuXian. Come poteva immaginare che un giorno quello stesso ragazzo che lo infastidiva, che lo provocava e che non faceva altro che parlare, l’avrebbe guardato in un silenzio glaciale come se non avesse voluto vederlo mai più?

Lan WangJi era senza parole. Sentiva solo la terra sgretolarsi sotto ai propri piedi e, se non fosse stato per la sua rigida formazione, avrebbe cercato disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi. Gli mancava l’aria, come se una forza invisibile stesse cercando di bloccargli la gola.

Un senso di smarrimento si impossessò di lui, dandogli le vertigini. Non sapeva cosa rispondergli.

 

L’Arte Demoniaca ha un prezzo che tutti devono pagare.” Gliel’aveva già detto.

Qualsiasi sia il prezzo, posso permettermelo.” No, non puoi.

“Ci sono cose che non puoi controllare!” Già gridato.

Certo che posso controllarle!No, non puoi!

“Logora il corpo e il cuore.” Già implorato.

Del mio cuore, cosa importa agli altri?Wei Ying..

 

Lan WangJi lo fissò, con gli occhi che bruciavano per il desiderio di piangere, di liberare tutta la rabbia e il dolore che stava provando in quel momento. Continuò a guardarlo anche quando Jiang Cheng si frappose tra loro per parlare direttamente a lui.

La maggior parte delle sue parole gli giunsero vuote alle orecchie. Sentiva il proprio corpo irrigidirsi, il sangue scorrere gelido nelle vene. Solo l’ultima frase gli arrivò come una pugnalata intrisa di amaro veleno. Tuttavia, quella non era una ferita che era possibile veder sanguinare con gli occhi.

“Wei WuXian non è neppure un discepolo della tua scuola. Non importa con chi torni, non sarebbe comunque con te.”

Gli tremarono le labbra. Le morse, cercando invano di controllarne il fremito, poi si voltò, non riuscendo più a sostenere lo sguardo freddo e sanguinario di Wei WuXian.

Si sovrapposero le immagini della sua memoria: un volto sorridente e spensierato a una maschera di tacito risentimento; due occhi vispi a due truci e torbidi di rabbia; un ragazzo sempre in cerca di guai a un giovane uomo desideroso di una vendetta tanto barbara quanto ciò che aveva subito sulla propria pelle.

Avrebbe mai più rivisto quel ragazzo che gli dannava l’anima nelle sue ore di meditazione? Quello che gli portava animaletti simili a batuffoli di cotone, quello che faceva fastidiosi giochi di parole, quello con cui finiva sempre per azzuffarsi, l’avrebbe mai rivisto?

Avrebbe voluto cancellare tutti quegli sparisci! urlati contro di lui, sostituirli con un ti prego, resta.

Lasciò il campo di battaglia, alle sue spalle l’ombra di ricordi felici. Una tiepida scia salata gli aveva solcato il viso, cancellando la polvere dalla sua pelle candida.

 

. . . A me importa del tuo cuore. Perché non lo capisci?












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Note dell'Autrice
Buon salve a tutti!
Oggi è il vostro giorno sfortunato, dato che approdo per la prima volta anche in questo fandom! :D
Ho iniziato la serie di MDZS il 7 agosto (primissimo contatto), il 15 sera ho finito il libro (dopo essermi già spazzolata donghua e manhua). Mi è presa una fissa pazzesca, e non ho potuto non provare a scriverci qualcosa.
Dunque, questa fic si rifà al donghua, un po' perché è più scenico rispetto alla stessa scena nel libro, e un po' perché erano le tre di mattina quando l'ho vista (sì, ho fatto tipo maratona con la serie) e stavo piangendo a dirotto.
Ero talmente distrutta emotivamente che ho pensato di dover scrivere assolutamente qualcosa, o perlomeno provarci. Il tempo l'ho trovato solo l'altro ieri, so, here we are.
Tra l'altro, fra tutti i personaggi, ho scelto il punto di vista di quello che per me è più difficile da interpretare. Lan Zhan credo sia il più distante da me, ma in quell'unica scena l'ho sentito vicino come se WWX avesse spezzato il cuore a me.
Fra i generi non ho messo angst perché, come avrete potuto intuire dalla lettura, le scene tristi non sono esattamente il mio cavallo di battaglia, me la cavo mille volte meglio con il fluff (che porterò, quindi temete, nemici dell'erede! ~semicit.), quindi non penso di essere riuscita a raggiungere quegli altissimi livelli di disperazione mista a bellezza letteraria che ti fanno letteralmente piangere. Insomma, non ho soddisfatto i requisiti per quello che io ritengo vero Angst.
Tuttavia, nonostante io mi sia messa i bastoni fra le ruote da sola nella scelta del genere e del personaggio narrante, spero vi sia piaciuta ugualmente e di essere riuscita a trasmettervi almeno un pezzettino di quella tristezza travolgente che ho provato io.

Prima di salutarvi, passo ai ringraziamenti. Ringrazio di cuore la mia beta, che ha letto questa storia anche senza conoscere minimamente MDZS e quindi non ha capito un accidente del perché io stessi piangendo come una disperata l'altra notte. Mi vuole bene lo stesso e non ha ancora chiamato il CIM, quindi per ora va bene così :D
Ringrazio (forse) Evelyn, una carissima amica e cosplayer fantastica, che è l'unica colpevole e responsabile di questa mia nuova e tossica fissa. Io ti odio. Con affetto, ovviamente, ma ti odio. La mia laurea non aveva bisogno di essere procrastinata ancora. Ti voglio strangolare bene.
Ringrazio in anticipo anche tutti coloro che leggeranno e decideranno di lasciarmi una recensione (cosa che apprezzerei davvero tantissimo!) qua sotto. Fatemi sapere cosa ne pensate, è davvero molto importante per me.

Via, ora vi mando un mega abbraccio, ci si legge presto!

Athelyè ~

 

   
 
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