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Autore: Padme_90    22/08/2019    2 recensioni
[ OS facente parte della serie Saiyan Crazy Alternative Universe]
“ ehi Rad, finalmente! Che diavolo facevi? Ti pettinavi la chioma Raperonzolo?”
Solita ironia del cavolo, ma non voglio arrabbiarmi.
“ e tu invece che facevi? Quale culetto ti ha evitato gli onori di casa al tuo migliore amico che ti sopporta da vent’anni?”
“ nessuno” abbassi la testa ed eviti i miei occhi. Stai mentendo spudoratamente e l’aria da piacione che assumi leccandoti la schiuma della birra dalle labbra, conferma la mia ipotesi.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Nuovo personaggio, Radish, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Saiyan Crazy Alternative Universe'
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[ OS facente parte della raccolta Saiyan Crazy Alternative Universe]
 
E ti prendo la mano, non so perchè; non è il genere di cose che faccio dopo una notte come quella che abbiamo appena trascorso, ma da quando ti ho rivista credo proprio di essere impazzito.
 
<< I go crazy, crazy, baby, I go crazy
You turn it on
Then you’re gone
Yeah you drive me
Crazy, crazy, crazy, for you baby
What can I do, honey
I feel like the color blue… >>
 
Qualcuno ha ancora la forza di ascoltare musica, o probabilmente ha lasciato andare la playlist dell’iphone mentre rotola a terra a causa di una sbronza colossale, inevitabile durante le feste di fine estate sulla spiaggia.
La fioca luce della luna piena ci fa strada in questo sentiero ed i suoi raggi ti accarezzano la pelle, leggermente abbronzata dal sole che hai preso in questi giorni.
Vorrei che la via che porta a casa non finisse mai, lì devo far finta di conoscerti a stento, oppure stavolta tuo fratello mi ammazza davvero, ma dannazione, non è colpa mia se la sua sorellina rompipalle è dventata una dea che mi fa dimenticare delle solite minacce, anzi, come continua a cantare Steven Tyler da quel dannato iphone, che mi fa impazzire.
 
<< Crazy, crazy, crazy, I go crazy
You turn it on
Then you’re gone
Yeah you drive me
Crazy, crazy, crazy, for you baby
I’m losin’ my mind, girl
Cause I’m goin’ crazy
Crazy, crazy,
crazy for you baby
You turn it on, then your gone
Yeah you drive me >>
 
Cammini al mio fianco ed una folata di fresca brezza marina ti genera un brivido.
Indossi solo uno striminzito abitino ( cosa che non mi è dispiaciuta considerando le tue abbondanti grazie a stento coperte lì dentro) e ti stringi al mio braccio.
Mi rivolgi uno sguardo felice e le tue labbra si incurvano in un dolcissimo sorriso.
“ vieni qui piccola” mi fermo e ti tiro a me; mi fai venir voglia di quelle stronzate che fanno i quindicenni, ma chi se ne frega, stanotte voglio tornare indietro e dimenticarmi dei mei trent’anni suonati.
Sei calda e profumi di vaniglia, anche se tra i tuoi capelli e sulla tua pelle riesco ad annusare il mio dopobarba.
Piccola soddisfazione bellezza, stanotte ti addormenterai con il mio odore addosso e chissà se non verrai a bussare alla mia camera in punta di piedi.
Sarebbe divertente farla sotto al naso di tuo fratello, ma è meglio non rischiare di esser messo alla porta.
“ eccoci chez moi” sospiri e guardi un pò sconsolata il cancello della tua villa, ma non mi lasci la mano; non vuoi separarti da me.
“ eh già, questo è il momento della serata che mi piace di meno gnometta!”
“ la smetti di prendermi in giro scimmione?” punti i piedi a terra e pieghi le braccia lungo i fianchi; mi scruti con l’aria da bambina imbronciata ed i tuoi occhi neri diventano ancora più espressivi, tanto che mi perdo in quelle meravigliose tenebre.
Alzi la testa per potermi guardare ed io abbasso la mia per ricambiare.
“ non ti prendo in giro dolcezza, è evidente che sei bassina, ma a me piaci così!” ti accarezzo la lunga coda in cui tieni raccolti quei magnifici capelli neri e le tue guance paffute si colorano come due ciliege mature pronte a essere morse.
“ beh, si è fatto tardi! Dovremmo rientrare!”
“ io in camera mia e tu nella tua…”
Che amarezza! Sono sicuro che nemmeno chiuderò occhio sapendoti solo ad un corridoio di distanza, ma le regole di casa Prince sono quelle che sono e preferisco tenere buono quel pazzo, oppure vent’anni di amicizia andranno a farsi benedire.
Tuttavia una cosa ho proprio voglia di farla e considerando che ho completamente perso la ragione, ti stringo un polso e ti trascino dietro al muretto per salutarti come si deve.
Ti stacchi dalle mie labbra con immenso dispiacere, stessa cosa per me, che ti vedo rientrare per prima per evitare problemi.
Aspetto qualche minuto e mi sfilo una sigaretta dalla tasca; a questo punto mi sono meritato una sana dose di nicotina e piego una gamba alzando lo sguardo al cielo.
“ ehi Rad!” mi volto e riconosco immediatamente la voce; dannazione, un solo minuto in meno e quel nanettolo mi avrebbe beccato a palpare il didietro di sua sorella.
“ ma guarda…” lo provoco e mi accorgo della turchina tutto pepe che gli tiene la mano: Vegeta Prince, sei un maledetto piccolo ipocrita. Meno male che quella donna volgare nemmeno ti interessava.
“ piaciuta la festa?” mi chiedi imbarazzato; hai capito che ti tormenterò per questo e ti gratti la nuca facendomi cenno di offrirti una cicca.
“ carina” mento, sarò stato lì nemmeno dieci minuti, ma non posso dirti la verità “ a te è piaciuta Bulma?”
“ ecco…” touchè, nemmeno tu e capelli a fiamma ci siete rimasti.
“ va bene, è chiaro che era uno schifo dato che nessuno di noi ci è stato!”
“ e tu dov’eri Radish?”
“ e tu Vegeta?”
A tal proposito sorgerebbe spontaneo chiedersi: come diavolo ci siamo arrivati a questo punto?
 
***
 
Il giorno prima…
 
Fa un caldo bestiale e l’aria condizionata di questo dannato traghetto fa i capricci.
Beh, non sono milionario ed ho già dato fondo a buona parte dei miei risparmi, perciò dovrò accontentarmi di viaggiare in un forno crematorio.
Non importa, tra pochi minuti potrò godermi il lusso della casa al mare di quel nanerottolo. Paparino e mammina gli hanno lasciato le chiavi del modesto villone a tre piani al centro di Sorrento ed io non ho potuto rifiutare l’invito della signora Prince di tener compagnia al suo figliolo durante la loro assenza.
Stupido cocco di mamma; ha trent’anni ed è viziato come un principino.
Quasi mi dispiace che quel gran pezzo di femmina non ci sia; avrei mandato Vegeta al diavolo con suo padre in California per starmene a farmi coccolare da mammina, ma dovrò accontentarmi.
La città è piena di turiste ed il mio occhio esperto da inguaribile maschio alpha latino, ha già puntato qualche bel didietro. Adoro quei pantaloncini anni 80, sono fatti a posta per valorizzare le chiappe di una donna.
La vibrazione in tasca mi distrae da un paio di belle bocce crucche date le trecce bionde della sua proprietaria e la notifica con la foto di quel nanerottolo mi uccide il momento.
 
<<  Ti aspetto al bar in spiaggia Rad  >>
<<  ed io dove diavolo lascio la mia roba?  >>
<<  a casa idiota, la strada la conosci. C’è mia sorella  >>
 
Perfetto, la mocciosa nerd palla al piede e dovrò pregare che non inizi ad attaccarsi nella speranza che la porti a fare un giro o chissà che.
Qualche bambola ha già abbassato gli occhiali da sole sul naso per godere meglio  della mercanzia e molte altre mi mangiano con gli occhi; tranquille bellezze, Radish allieterà le vostre noiose giornate estive.
Mio padre Bardack lo dice sempre, noi Son siamo dei cavalli di razza e le donne annusano odore di stallone a chilometri di distanza.
Finalmente arrivo al cancello, stranamente aperto e percorro il vialetto guardandomi intorno.
La porta all’ingresso è chiusa e lascio rumorosamente cadere il mio borsone prima di attaccarmi al campanello.
“ arrivo, un momento!”
Di sicuro la piccola rompipalle mi farà sciogliere prima di farmi entrare, ma è la padrona di casa, non posso lamentarmi.
“ sei Radish?”
Non ci posso credere! Dove sono gli occhialetti neri da nerd; i brufoli; il culo moscio e il piattume siderale  della sorella di Vegeta?
Chi è questa divinità che si è appena palesata e soprattutto, chi sono le due bambine che vogliono conoscermi sotto il suo top?
“ si, sono io…tu saresti?”
“ non SAREI nulla, io SONO Celery bestione e comunque sbrigati, avrei le mie cose da fare! Non posso perdere tutto il giorno dietro di te!”
“ un ciao ed un benvenuto sarebbero stati molto più graditi, ma ti perdono perchè sei carina!”
“ Tuo padre rubato le stelle più luminose dal cielo e le hai messe nei tuoi occhi no? Vedo che sei a corto di citazioni per rimorchiare!”
“ ehi calma bambina, non voglio rimorchiarti! Cercavo di essere gentile!”
Piccola impertinente, giuro che ti sculaccerei e punirei a dovere e allora abbasseresti quella crestina che hai tirato fuori.
“ meglio così, chiudi la porta quando esci per raggiungere mio fratello. Au revoir Radish e attento alla bava!”
 
***
“ ehi Rad, finalmente! Che diavolo facevi? Ti pettinavi la chioma Raperonzolo?”
Solita ironia del cavolo, ma non voglio arrabbiarmi.
“ e tu invece che facevi? Quale culetto ti ha evitato gli onori di casa al tuo migliore amico che ti sopporta da vent’anni?”
“ nessuno” abbassi la testa ed eviti i miei occhi. Stai mentendo spudoratamente e l’aria da piacione che assumi leccandoti la schiuma della birra dalle labbra, conferma la mia ipotesi.
Seguo il tuo sguardo; bingo, eccolo lì il motivo.
Capelli azzurri, occhi dello stesso colore, femminilità evidente e bellezza di un certo livello; si, hai occhio Vegeta e probabilmente ti avrei lasciato sotto il sole senza una goccia d’acqua per una così.
Lei l’ha notato e lo provoca ripassandosi tra quelle carnose labbra rosse la cannuccia del suo cocktail; si è anche poggiata al bancone accavallando le gambe e solo un imbecille non capirebbe che lo sta stuzzicando.
“ beh, perchè non vai a chiederle come si chiama?”
“ chi?” quasi ti strozzi per rispondermi e inforchi i tuoi RayBan distogliendo lo sguardo.
“ quella che ti sta mangiando con gli occhi Prince! Che aspetti?”
“ donna volgare per i miei gusti!”
“ oh si, vostra altezza il principe frequenta solo signorine di classe! Quindi non avrai nulla in contrario se io che sono una rozza terza classe, ne approfitto?”
“ tsk, fa pure! è anche bruttina!”
Vegeta ha preso troppo sole, oppure è solo tremendamente orgoglioso per ammettere che quel bocconcino lo intriga parecchio!
Beh, è mio dovere di amico aiutarlo e spingerlo un pò.
Questi Prince sono dannatamente spocchiosi e superbi!
“ ciao tesoro, posso offrirti da bere?” Mi avvicino alla bambola azzurra e mi poggio al bancone; il mio bicipite gonfio è posizionato a posta per essere notato, ma fa parte del gioco.
“ mi hanno insegnato che non si accettano le offerte degli sconosciuti!”
Un altro due di picche non lo accetto, coraggio Radish, o tuo padre ti disconoscerebbe!
“ ma io non sono uno sconosciuto dolcezza!” le accarezzo il viso e mi avvicino di più “ sono il migliore amico di quello che hai puntato, ma lui è troppo stupido!”
“ lo hai detto, ho puntato il tuo amico e non te!”
“ ma io potrei farvi approfondire la conoscenza” mi approssimo al suo orecchio e le alito sul collo. Percepisco la sua pelle d’oca; il fascino Son ha colpito e perciò prendo confidenza poggiandole una mano sulla coscia.
“ direi che potresti offrirmi da bere!” si morde il labbro e fa viaggiare gli occhi sul bel manzo che sono, anche se non mi sfuggono le sue occhiate al nanerottolo che fa finta di disinteressarsi
“ prima di tutto potresti dirmi il tuo nome!”
“ Bulma Brief, tu?”
“ Radish Son tesoro!”
“ allora, mi dicevi del tuo amico?”
“ che è troppo stupido per apprezzare una bellezza come te, o meglio, troppo arrogante per fare la prima mossa”
“ mphf! Dovrei elemosinare le sue attenzioni?”
Ecco un’altra acida piena di se; è la seconda oggi e non sono nemmeno arrivato da due ore. Che pazienza ci vuole con le donne!
“ no, ma potresti avvicinarti, presentarti. Fidati mademoiselle, non te ne pentirai. Non è affascinante e prestante come me, ma sai cosa si dice dei nanerottoli?”
“ sei un cafone Radish, sul serio. Quante ne rimorchi così?”
“ non ne rimorchia nessuna Bulma, ci prova ma gli va male!”
Non ci posso credere, Celery si è seduta accanto la lei e le ha rubato il cocktail che IO le ho offerto, e ora mangia quella fragola non staccando gli occhi dai miei.
Piccola provocatrice, lo fai a posta a stuzzicarmi avanti a tuo fratello, che a proposito, guarda il caso si sta avvicinando appena ha scorto il mio sguardo sul tuo culetto.
“ Cel, che ci fai qui?” ti chiede e lancia un’occhiata alla turchina.
“ quello che fai tu fratellone, mi godo la spiaggia. Mamma e papà hanno lasciato casa anche a me, ricordi? Tu hai invitato questo scimmione palestrato a tenerti compagnia, io la mia amica Bulma!”
A questa affermazione non so se ridere, piangere, tenermi su le mutande.
Dovrò stare una settimana tete a tete con due bellezze del genere, tanto stupende quanto acide e la mia spalla è…Vegeta!
 
***
“ tieni le zampe a posto animale!”
Mi stavo rilassando nel bel giardino di questi ricconi a gustare una gustosa fetta di torta al cioccolato lasciata dalla signora Prince per i suoi figlioli, ma ovviamente il grillo parlante ha trovato saggio venire a darmi fastidio.
“ che intendi dire Vegeta? devo usare i piedi per mangiare questo dolce magnifico? A proposito, quando senti tua mamma ringraziala calorosamente da parte mia!”
“ imbecille!” mi dai uno scappellotto e ti siedi accanto a me sfilandomi una sigaretta dal pacchetto “Toccala e ti ammazzo! Hai visto i fucili di mio padre nello studio?”
“ guarda che tua sorella non mi interessa!”
“ ah vedo che hai capito subito a chi mi riferisco perciò mi risparmierai chiacchiere inutili!”
“ dormi tra due guanciali, quella mocciosa piena di se è invisibile ai miei occhi!”
Si certo, peccato che la signorina ha trovato saggio iniziare a sculettare indossando un bikini che lascia ben poco all’immaginazione e dannazione, sta proprio venendo verso di noi in compagnia della sua socia.
Vegeta sta mangiando con gli occhi quel bocconcino dai capelli turchini; un bene per me che posso godermi le grazie ondeggianti del capovaloro di madre natura innanzi ai miei occhi; anzi, il capolavoro di mamma Padme, che si è impegnata a darle proprio tutte le sue doti.
“ Rad, mio fratello mi ha detto che sei un personal trainer!”
“ si è vero, anche se sto guardando oltre e sto prendendo una laurea in fisioterapia!”
“ allora dovresti proprio darmi un’occhiata alla spalla. Ieri giocando a tennis credo di aver fatto un movimento sbagliato e continua a farmi male…”
Perchè? Perchè ti muovi in quel modo e mi chiedi di “ guardarti” qualcosa?
Io non ci arriverò vivo alla fine di questa settimana.
“ si va bene, dimmi dove ti fa male”
“ vieni con me!” mi prendi per mano e mi costringi a mettermi in piedi. Sei uno scricciolo di donna, ma hai una forza incredibile, infatti mi trascini via come un fuscello.
Probabilmente è il mio testosterone che mi fa muovere i piedi, ma che posso fare? Ti seguo e sto zitto.
Ci fermiamo nel retro della villa, e ti siedi sul prato.
“ allora, dove ti fa male?” ti chiedo da idiota e sento il mio tono cambiare.
“ eh? da nessuna parte zuccone! Cercavo solo un pretesto per lasciare soli quei due!”
Ti ucciderei nanerottola, mi hai illuso e ora fai la spocchiosa sul tuo pratino.
“ e quindi noi che dovremmo fare ora?”
“ va a farti un giro se vuoi, io mi rilasso qui!”
“ posso sedermi accanto a te o mi lancerai gli aculei?”
“ come vuoi Radish, ma non fare il piacione o me ne vado!”
“ potrei sapere perchè sei sulla difensiva? Dio mio sei acida da far paura nonostante ammetto che mi piaci molto!”
“ tsk, ecco vedi? Sei come tutti i tuoi compari! Se fossi stata brutta e grassa non mi avresti nemmeno calcolata; siccome mi consideri bella mi stai dietro nonostante a parer tuo sono acida!”
“ io veramente sono qui da mezza giornata e tu mi tratti come una pezza Cel; mi hai messo in imbarazzo con tuo fratello e non capisco quest’astio verso di me da dove venga!”
“ non ti odio, nemmeno te lo meriteresti!” sbuffi e ti volti di la, ma che diavolo ti ho fatto se nemmeno mi ricordavo di te? O forse no…cazzo  ho capito e la cosa mi fa rabbrividire.
“ Cel, tu ce l’hai con me?”
“ no!” risposta secca e tono tipico delle donne che in realtà vorrebbero staccarti lo scroto e la testa a morsi.
“ mi dispiace per quella stronzata di dieci anni fa, ero sbronzo!” questo forse non gioca molto a mio favore.
“ era il mio primo bacio ed ero cotta di te! Tu invece credevi di aver baciato un’altra e quando te ne sei accorto hai avuto il barbaro coraggio di ridermi in faccia e vomitarmi sulle scarpe…”
Si può essere più coglioni di così Radish Son?
Sono un bel pezzo di merda e forse con le donne faccio abbastanza schifo nonostante voglia darmi quest’aria da playboy.
A pensarci bene ho trent’anni, non ho mai avuto una relazione seria e a volte il mattino dopo, nemmeno mi ricordo le facce delle donne che mi scopo.
Mia madre dice che sono come papà e prima o poi mi cadrà l’uccello….ma almeno papà alla fine l’uccello l’ha chiuso nella sua gabbietta ed infatti sono ancora felicemente sposati.
Ho ferito una ragazza; l’ho umiliata e lei non l’ha dimenticato.
Normalmente me ne fregheri, ma i suoi occhi tristi mi spezzano il cuore.
Vuole fare la dura, ma deve esserci rimasta veramente male ed io mi sento uno stronzo.
Allora che diamine posso fare?
Non voglio che mi odi e non so perchè.
Rimaniamo in silenzio ed una folata di vento scompiglia i nostri lunghi capelli neri; il momento è imbarazzante, ma non so cosa dire.
“ ti chiedo scusa, davvero. Probabilmente avrei dovuto farlo dieci anni fa e non avrei dovuto trattarti da schifo, nonostante sapessi bene che ti piacevo. Non si può tornare indietro e non posso ridarti ciò che ti ho tolto, però…” e istintivamente ti prendo il mento tra l’indice ed il pollice; ti guardo negli occhi e dio mio quanto sei bella, ma non perchè mi fai impazzire con quel corpo da peccato, ma perchè lo credo sul serio “ stasera voglio farmi perdonare. Aspettami alla festa sulla spiaggia…”
 
 
Ecco come sono andate più o meno le cose ed io non ho chiuso occhio tutta la notte ripensado a me e lei in quella pineta sotto la luna piena.
Alla fine, ho ridato alla mia Celery quel bacio che le avevo ingiustamente rubato parecchi anni fa e credo di essermi fatto perdonare con immensa soddisfazione più di una volta.
Lo so, sono tremendamente ignorante, ma non posso farci nulla.
Non riesco ad esser serio per più di dieci minuti, soprattutto quando parlo dei miei sentmenti.
Mi sono comodamente seduto al tavolo in giardino; ho messo su la moka ed aspetto il caffè, mentre mi godo la vista del mare all’orizzonte illuminato dai primi raggi del sole.
Chiudo gli occhi; sospiro e annuso l’odore di salsedine che alza il vento.
Due mani si poggiano sulle mie spalle e lo schiocco di un dolce bacio al sapore di vaniglia sulla mia guancia, mi ridesta dal relax.
“ buongiorno” ed eccoti lì, con i capelli arruffati ed un buffo pigiamino con le scimmiette.
“ buongiorno piccola, dormito bene?” e ti invito a sederti sulle mie gambe.
Ti guardi intorno timorosa, hai paura che Vegeta sbuchi da qualche parte per rompere le scatole, ma vinci le tue paure e ti avvinghi a me.
“ non ho chiuso occhio, tu?”
“ nemmeno io bambola…” non resisto, ti guardo intensamente e assaporo la tua bocca insaziabile come un affamato. Come chi è digiuno da troppo, ma non di cibo, se non del piacere di mangiarlo.
Ricambi nel medesimo modo ed un fremito ci coglie, guidando le nostre mani curiose sotto gli abiti.
Un rumore ci riporta all’ordine; in lontananza Vegeta e Bulma sono avvinghiati e nella foga del momento hanno capovolto una delle statue da giardino della signora Prince.
Decidiamo di sederci su due poltroncine diverse e facciamo finta di nulla per evitare commenti imbarazzanti, ma quei due sono decisamente peggio di noi.
Si avvicinano mano nella mano anche se cercano di nascondero; lo sappiamo come avete trascorso la notte; inutile fare queste moine.
“ ehilà, anche voi mattinieri?”
“ abbiamo dormito poco stanotte!” la turchina poggia una mano sulla coscia del nanerottolo ed è ben evidente che i loro sguardi sono complici.
“ e voi?” Vegeta ci scruta con le braccia incrociate al petto e la sua espressione fa quasi paura.
“ un caldo atroce, i condizionatori nelle nostre stanze hanno fatto i capricci”
che razza di coglione direbbe una scemenza del genere? Ah si sempre quell’imbecille di Radish Son.
“ ma alla fine…” Celery alza la voce e attira le attenzioni sviandole da me “ vi è piaciuta la festa di ieri sulla spiaggia?”
E come potremmo rispondere? Eravamo tutti impegnati in altro…
“ sento odore di caffè, deve esser uscito!”
“ aspetta Cel ti accompagno a prenderlo!”
“ Bulma, posso fare da sola!”
“ insisto, lascia che ti aiuti!”
Vegeta si sofferma  sulle piante e accampa la prima scusa.
“ Mi sono ricordato che papà mi ha chiesto di osservare il timer dei programmi di irrigazione…”
Comunque il nano sa essere più idiota di me…
“ io dovrei andare in bagno…” eh no, il più coglione di tutti resto sempre e solo io, ma che volete farci, mi si ama anche così.
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Ciao a tutti come va?
La Padme latitante ogni tanto fa sentire la sua voce, ma nel bene e nel male io ci sono sempre.
Il caldo, l’estate e queste brevi ferie mi hanno fatto venir voglia della prima ship che creai ben otto anni fa: la RadEry ( per chi ne fosse all’oscuro, Radish x Celery che nel mio immaginario nasce come sorella minore di Vegeta).
Ho un pò trascurato i miei bimbi belli e stamattina, sulle note di Crazy degli Aerosmith, ho importunato la mia socia Misatona affinchè mi desse qualche dritta per questa OS.
Il suo Rad OOC è leggenda e mi ha ispirata molto. Non riesco a renderlo al bene come faccio invece nel canon con l’IC, ma chi mi conosce sa  che mi piace sperimentare e mettermi alla prova.
Sono abbastanza soddisfatta del risultato e spero vi piaccia.
Fatemi sapere che ne pensate se vi va.
Intanto vi abbraccio e vi stringo tra le mie grazie, anche quelle molto IC.
Vi lascio l’ultima rappresentazione di questa mia primissima ship, forse quella che mi ha ispirato per questa os. Realizzata dalla bravissima @Munimu_9000 su twitter.
   
 
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