Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: fenris    23/08/2019    1 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 13

 

Giorni all'accademia, parte 1 o Andare a una scuola ninja non è divertente come sembra

 

Nove anni dopo l'attacco del Kyubi

 

Fortunatamente per gli abitanti di Konoha, i danni causati dall'attacco degli Uchica non furono tremendi come quelli causati dal Kyubi. Dopo poche settimane il villaggio tornò a funzionare normalmente nonostante avesse delle forze un po' più deboli. Jiraya fece comunque del suo meglio per farlo sembrare forte di fronte alle altre nazioni.

 

Tra le istituzioni che avevano ripreso servizio c'era anche l'accademia. Già all'inizio dell'anno le riforme ideate da Jiraya cominciavano a fare effetto. In particolare diversi ragazzini, per lo più da famiglie civili, non avevano superato l'esame. C'erano comunque almeno tre nuove facce a risolvere il problema.

 

“ Ben tornati all'accademia, ragazzi. Prima di cominciare abbiamo tre nuovi alunni. Perchè non vi presentate?”. La prima a farsi avanti fu una ragazza dai corti capelli rossi e gli occhiali.

“ Piacere, mi chiamo Karin Uzumaki. Non sono stata qui molto tempo, ma mi piace per ora, e voglio essere una grande ninja.”.

 

“ Ehi, sono anch'io un Uzumaki- gridò Naruto agitando la mano- Dove sei stata tutto questo tempo?”.

 

“ Non interrompere, Naruto, dopo la lezione potrete parlare quanto vuoi. Chi è il prossimo?”. Questa volta parlò una ragazza coi lunghi capelli castani.

 

“ Ciao, mi chiamo Tamaki e adoro i gatti. Vivevo con mia nonna in una città abbandonata, ma pensava fosse meglio spostarsi e ovviamente voglio essere una ninja.”. La ragazza sentì uno strano grugnito di risposta. Non seppe da dove venisse, ma quasi tutti realizzarono fosse stato Kiba. Prima che potesse dire qualsiasi cosa, l'ultimo nuovo arrivato si presentò.

 

“ Salve, mi chiamo Haku Yuki. Mi sono trasferito dal Paese dell'acqua perchè quelli come me non erano molto graditi lì- s'introdusse il moro, senza menzionare la propria relazione con Zabuza come consigliatogli dai suoi nuovi tutori- Sembrate brave persone, spero andremo d'accordo.”. Shino alzò una mano.

 

“ Sì, Shino?”.

 

“ Vorrei chiedere qualcosa ad Haku, se per lui va bene.”.

 

“ Lui?”, chiedero molti increduli.

 

“ Sono certo che Haku risponderà a qualsiasi domanda tu abbia su di lui.”, disse l'insegnante, e Haku annuì.

 

“ La mia domanda non riguarda il suo sesso. Volevo chiedere se ha un'abilità innata, visto che 'quelli come lui' non erano benvenuti nel Paese dell'acqua.”.

 

“ Sì, posseggo l'Arte del ghiaccio.”, rispose il ragazzino con tono neutrale, per nascondere la propria preoccupazioni.

 

“ Qui nessuno ti darà problemi per quest' abilità. Potete andare pure a sedervi.”, lo tranquillizzò Iruka. Tamaki prese un posto dietro l'annoiato Shikamaru. Haku si mise in prima fila e Karin si sarebbe seduta tra Hinata e Naruto, se qualcun altro non avesse preso la tua attenzione, per la precisione Sasuke. E fortunatamente c'era un posto dietro accanto a lui, che prese senza indugio. Naruto sbuffò quando lui, la sua famiglia, venne scelto al posto del suo rivale di sempre, che si mise pure a sospirare.

 

Sasuke si limitò a sospirare mentre Sakura rivolse uno sguardo tagliente alla rossa.

 

“ Meglio che tu ti sieda da qualche altra parte, Karin- le disse Ino- so cosa ti ha attirato di Sasuke, ma viene da un clan di traditori e assassini. Meglio che tu ti metta accanto a Naruto, è pur sempre la tua famiglia.”. Sasuke non sembrò reagire agli insulti di Ino, ma Sakura lo fece al posto suo.

 

“ Smettila, Ino. Sasuke non aveva niente a che fare col colpo di stato e lo sai.”.

 

“ E tu piantala di difenderlo. Sasuke ha perso il suo clan, sai che roba. Avrebbero dovuto pensarci prima di attaccare il villaggio!”.

 

“ Basta così! L'attacco degli Uchica è stato uno dei momenti più oscuri nella storia del villaggio, ma coltivare sentimenti del genere non aiuterà.”, le interruppe Iruka prima di cominciare la lezione.

 

Haku cominciò a capire perchè gli era stato consigliato di non parlare di Zabuza, ma Tamaki non ne venne influenzata. La sua famiglia era sempre stata grande alleata del clan Uchica, e avrebbe continuato a supportare Sasuke. Il suo bell'aspetto aiutava anche.

 

 

*****

 

Jiraya stava lavorando diligentemente come al solito nel suo ufficio. Persino con l'aiuto delle sue copie, sembrava quelle scartoffie non sarebbero mai finite. Gli mancava davvero il tempo prima della nomina, che usava per stare coi figli, o passando un po' di tempo di qualità con la moglie. Sbuffando decise di prendersi una pausa( sebbene i cloni continuassero a lavorare) e cominciò a finire i disegni per il prossimo volume di Icha Icha. I progressi erano stati lenti e detestava far attendere i suoi leali fan.

 

Ma c'era qualcosa sulla scrivania che catturò la sua attenzione: il suo primo romanzo. Mentre disegnava, i suoi pensieri si diressero all'incontro avuto col proprio figlioccio qualche mese fa.

 

Inizio Flashback

 

Qualcuno bussò alla porta dell'ufficio.

 

“ Entrate pure!”, disse Jiraya, più che lieto di avere una piccola scusa per riprendere fiato. Con sua grande sorpresa, entrò Naruto, allargando il sorriso sul suo volto:” Naruto, lieto di vederti qui! Venuto a salutare il tuo vecchio?”.

 

“ Più o meno. Vorrei farti qualche domanda cui solo tu puoi rispondere.”, chiarì Naruto mostrando il suo solito sorriso.

 

“ Sono qui per questo. Problemi all'accademia? O è una ragazza? Oh, dimmi che è una ragazza.”.

 

“ Non è quello!”, contestò il biondino prima che nominasse qualche scenario assurdo, ora con le guancie rosse, prima di prendere un libro dalla tasca e passarla al padre, che lo guardò sorpreso.

 

“ Dove l'hai trovato?”.

 

“ Nel rifugio. Ed è molto meglio dei libri che scrivi di solito. Perchè non ce ne hai mai parlato?”.

 

“ Capisco. Diciamo che me ne sono dimenticato. Era il mio primo romanzo e fu un flop. Tu e i tuoi genitori siete stati gli unici recensori positivi.”.

 

“ Chi ti ha criticato era un idiota.”, commentò Naruto seccato.

 

“ E poi... questo libro mi ricordava troppo di Minato. Della vita che non potrà mai avere, grazie al Kyubi e a quel bastardo mascherato che ha quasi ucciso Tsunade- hime. Pensavo mi fosse passata, ma il dolore è ancora qui.”.

 

“ Oh, scusa, papà. Non volevo farti star male.”, rispose il biondino guardando il volto triste del padre, che cambiò subito espressione.

 

“ Non ti preoccupare figliolo, anch'io sarei stato curioso. Trovato qualcos'altro nella scatola?”.

 

“ Niente di troppo interessante a parte qualche fotografia, ma ho paura di chiedere.”.

 

“ Non averne. Che fotografie?”.

 

“ Beh, qualcuna del tuo vecchio team... un paio dei miei genitori naturali... e una con tre ragazzi che non ho riconosciuto. Chi erano?”.

 

“ Due ragazzi coi capelli rossi e arancioni, con una ragazza dalla chioma blu? Erano un trio di orfanelli che ho trovato dopo una battaglia ad Amegakure durante la seconda guerra ninja. Ho insegnato loro per un paio d'anni come sopravvivere e combattere, poi ci siamo separati.”.

 

“ Che gli è successo?”.

 

“ L'ultima volta che ho sentito parlare di loro, avevano formato un movimento di liberazione e stavano per affrontare Hanzo. Temo che ormai siano qualche metro sottoterra da molto tempo.”.

 

“ Nessuna sorpresa volessi dimenticare quella scatola.”.

 

“ E' un po' la scatola dei fallimenti. Ma non c'è alcun bisogno di scusarsi. Io, il maestro che sopravvive ai suoi allievi.”.

 

 

“ Ma non succederà a me. E comunque hai fatto un sacco di cose buone, papà. Sei l'Hokage, no?”.

 

Jiraya non potè non rallegrarsi all'ottimismo del figlio. In fin dei conti la sua vita non era stata così male, dopo decenni di combattimenti. Aveva sposato la donna dei suoi sogni, stava crescendo tre splendidi bambini(due dei quali avevano abilità innate, seppur i loro genitori ne fossero privi) e seppur involontariamente, era diventato il nuovo leader di Konoha.

 

“ Penso che tu abbia ragione, Naruto. Forse anche questo libro merita una seconda occasione.”.

 

Fine flashback

 

Jiraya fu distratto dai suoi pensieri quando qualcuno bussò alla porta. Ordinò di entrare e si ritrovò davanti Itachi.

 

“ Desiderava vedermi, Hokage- sama?”, chiese il ragazzo prima che gli fosse offerta una sedia.

 

“ Prima di tutto, so quanto hai sacrificato per il villaggio. Se la mia proposta ti sembrerà troppo esagerata, non aver paura di rifiutare.”.

 

“ Se fosse il caso non sarei mai diventato un ninja, tanto meno un jonin. Che deve chiedermi?”.

 

“ La tua dedizione è ammirevole. Come sai, ero il principale informatore di Sarutobi- sensei, e avevo costruito una fitta rete di spie. Non avendo più il tempo materiale per incontrarli, vorrei fossi tu ad occupartene.”.

 

“ Lo consideri fatto.”.

 

“ Sei sicuro? Tieni presente che staresti lontano dal villaggio per molto tempo. Sasuke ha bisogno di te.”.

 

“ Grazie per la preoccupazione, ma non è un problema. Sasuke è un po' indisposto a stare con me di recente. Forse dovrei dargli un po' di spazio, e questo lavoro è l'occasione giusta.”.

 

“ Bene, Itachi, allora ci incontreremo domani alle cinque. Per ora sei congedato.”.

 

*****

 

Poco dopo, all'ora di pranzo, Naruto e Hinata si godevano i rispettivi pasti e la propria compagnia sulla panchina, guardando nel frattempo altri bambini che facevano la stessa cosa o giocavano. Con grande dispiacere del jinchuriki, Karin non aveva mai lasciato il fianco di Sasuke.

 

“ Fa proprio schifo. Ritrovo finalmente un membro del mio clan, e deve attaccarsi a quell'idiota.”, si lamentò il biondino.

 

“ Sono certa che Karin sarà più che felice di conoscerti, Naruto- kun. Aspetta il momento giusto per presentarti.”, provò a consigliarlo Hinata, ma non si calmò molto.

 

“ Ma che ha perchè tutte gli ronzino attorno? Sembra quasi che ora che Ino ha lasciato il suo ruolo di fangirl, qualche entità superiore abbia mandato Karin per prenderne il posto.”, continuò a lamentarsi Naruto causando un risolino nella compagna.

 

“ Beh, a qualcuna piacciono sia il suo aspetto che la sua forza.”, gli spiegò lei.

 

“ Sono veramente grato che tu non gli giri attorno. Non sopporterei di perdere anche te.”, commentò nuovamente Naruto, facendo arrossire Hinata stavolta.

 

“ N- non preoccuparti, Naruto- kun. Sono tua amica e resterò sempre al tuo fianco.”.

 

“ Andiamo a conoscere i nuovi ragazzi? Sono da fuori Konoha, dubito che abbiamo già degli amici.”.

 

“ Non vedo perchè no. Sembrano tutti e tre ragazzi simpatici.”.

 

“ Che ne pensi di Tamaki?”, suggerì Naruto osservando il cortile in cerca della suddetta.

 

“ Anche a me piacciono i gatti. Potrei cominciare così una discussione?”, pensò ad alta voce Hinata, ma con sommo disappunto dell'altro, Tamaki si era già avvicinata al solito primo della classe.

 

“ Oh, anche lei sbava per Sasuke, che palle!”.

 

“ Allora Haku? Sembra piuttosto solo.”.

 

“ Scometto che se fosse una ragazza sarebbe già con Sasuke. A proposito, sai che suo padre ha aiutato gli Uchica?”, chiese Naruto ad Hinata.

 

“ Davvero?”, sussultò lei.

 

“ Papà pensava di giustiziarlo, ma l'ha solo messo in prigione a patto che Haku diventasse un ninja.”

 

“ C- capisco.”.

 

“ Forse non dovremmo parlargli.”.

 

“ N- no, non dovremmo giudicare gli altri per azioni di cui non sono responsabili.”. Grazie al sigillo della casata cadetta, Hinata era ben consapevole di cosa significasse essere accusata. Alcuni dei suoi parenti le riservavano sguardi di puro odio, e sussurravano quando pensavano che non sentisse. Fortunatamente, con gli anni le cose erano migliorate. Finito di mangiare quindi, i due bambini andarono da Haku, che a sua volta aveva divorato il proprio pranzo.

 

“ Ciao, Haku! Io sono Naruto Uzumaki e questa è la mia amica Hinata Hyuga!”, salutò entusiasta Naruto.

 

“ C- ci piacerebbe essere tuoi amici, possiamo sederci?”, domandò Hinata, ricevendo una calda espressione da Haku.

 

“ Certo, un po' di compagnia non mi dispiacerebbe.”.

 

“ Grande!”.

 

“ Hai detto di avere un'abilità innata, giusto? Ne ho anch'io una, ma funziona in modo diverso.”, cominciò Hinata.

 

“ Davvero? Di che si tratta?”.

 

“ E' il Byakugan. Mi permette di vedere attraverso gli oggetti e le persone a 360 gradi, incluso il sistema circolatorio.”.

 

“ Interessante. Come ho detto ho l'Arte del ghiaccio, combina acqua e vento. Guarda.”, disse il ragazzino canalizzando il chackra e creando una palla di neve.

 

“ Così fico.”, commentò Naruto affascinato da quel potere.

 

“ Dici sul serio?”.

 

“ Certo, perchè dovremmo mentire?”, fece Hinata.

 

“ E' che nel mio paese ho avuto tanti problemi. Delle persone volevano anche uccidermi”.

 

“ E' così che hai perso i tuoi genitori?”, domandò nuovamente la mora, prima di maledirsi per aver toccato un argomento così sensibile. Per fortuna Haku non si offese.

 

“ Sì, i nostri vicino ci attaccarono un giorno come niente fosse.”, spiegò lui, omettendo però che suo padre fu a capo della folla inferocita.

 

“ E poi hai incontrato Zabuza.”, concluse Naruto come fosse un dato di fatto, sorprendendo il suo androgino amico.

 

“ Come lo sai?”.

 

“ Mio padre è l'Hokage. Mi dice un bel po' di cose.”, rispose orgogliosamente il jinchuriki. Cosa vera solo in parte, mentre Jiraya gli parlava di varie cose un po' private, i segreti più importanti gli erano comunque tenuti nascosti.

 

“ Non parlare di Zabuza- sama con nessuno, per favore. Potrebbe causarmi guai.”.

 

“ Non ti preoccupare. Il tuo segreto è al sicuro con noi. Vero, Hinata?”, domandò Naruto all'amica, che annuì'.

 

“ A proposito, hai anche tu un'abilità innata?”.

 

“ No sono un jinchuriki. Un...”.

 

“ So cos'è un jinchuriki. Anche il quarto Mizukage lo è.”, tagliò corto Haku, rendendo però felicissimo Naruto.

 

“ Così fico. Se lui è un Kage, allora...”.

 

“ Non è figo!”.

 

“ Q- qual è il problema, Haku- kun?”, chiese timorosamente Hinata.

 

“ E' la ragione per cui le persone come me sono detestate. Ha rovinato tutta Mizukagure, ecco perchè Zabuza- sama voleva deporlo- spiegò rapidamente il giovane Hyuga, perdendo tutta la sua calma, ma ricomponendosi subito( non era comunque a conoscenza dell'ambizione di Zabuza di essere il prossimo Mizukage)- Scusate per lo scatto, non volevo coinvolgervi. E tranquillo, Naruto, non odio tutti i jinchuriki per le colpe di uno solo.”.

 

“ Non preoccuparti. Quando diventerò Hokage, gli metterò un po' di sale in zucca affinchè tu possa tornare a casa.”, lo rassicurò Naruto col suo solito ghigno.

 

“ Grazie, lo apprezzo molto.”, sospirò Haku, seppur consapevole che no nsarebbe mai stata così facile.

 

“ A proposito, mi piacerebbe vedere quanto sei forte.”.

 

“ Ti va uno sparring?”.

 

“ Certo.”.

 

*****

 

Più tardi, Naruto salutò i due amici e tornò a casa. Mentre in genere era però felice di tornare a casa, ora non gli piaceva più molto. Jiraya aveva cominciato ad addestrarlo nel fuinjutsu ed era noioso. Il sannin aveva comunque insistito che era l'eredità culturale di Naruto( qualunque cosa significasse) e visto che era molto più utile di quanto sembrasse, per quanto poco praticato, Naruto aveva deciso di affrontare l'allenamento per farsi i propri sigilli esplosivi e molto altro ancora.

 

“ Ehi, Naruto- kun!”, chiamò una voce femminile che strappò dai suoi pensieri il piccolo jinchuriki.

 

“ Oh, Karin- neechan.”, salutò lui una volta trovatosi davanti l'ultima membro conosciuto del clan Uzumaki.

 

“ Scusa se prima ti ho ignorato così. Ero... distratta.”.

 

“ Sì, è abbastanza comune con Sasuke.”.

 

“ Quindi sei un Uzumaki?”.

 

“ Da parte di mia madre.”.

 

“ Capisco, io e mia madre credevamo di essere gli ultimi rimasti. Viaggiando in continuazione da un posto all'altro non ne abbiamo mai visti altri.”.

 

“ Fortunatamente ci sbagliavamo entrambi.”.

 

“ Già, siamo venuti qui perchè sapevamo che Tsunade era nipote di un'Uzumaki e pensavamo ci avrebbe protetto.”.

 

“ E' mia madre adottiva, sai. Si è presa cura di me accanto a papà. Pensavo l'abbia fatto proprio perchè è imparentata con la mia madre naturale.”.

 

“ Ti piacerebbe venire a casa mia dopo? Sono certo che a mamma piacerebbe incontrare un altro membro della famiglia.”.

 

“ Solo se ricambierete la visita.”.

 

“ Sembra divertente.”.

 

*****

 

Qualche mese dopo

 

Naruto e il resto dei compagni si trovavano al momento al campo d'allenamento numero diciassette, pieno d'alberi e quindi molto utilizzato per simulazioni di guerriglia. Il loro insegnante indossava una bandana blu che gli ricopriva tutta la testa e aveva due occhiali da sole simili a Shino.

 

“ Salve, ragazzi, mi chiamo Ebisu e nel prossimo periodo vi insegnerò vari esercizi per il controllo del chackra. E' importantissimo per giovani ninja in allenamento come voi. Senza non potreste eseguire ninjutsu o altre tecniche. Per esempio, quanti di voi potrebbero scalare quest'albero?- quasi tutti alzarono le mani, tempo di mollare la bomba- e quanti ci riuscirebbero senza mani?”.

 

“ E' impossibile!”, gridò un ragazzo dopo diversi bisbigli confusi.

 

“ E' molto possibile, guardatemi- disse prima di canalizzare il chackra sui piedi e scalare l'albero come se la gravità non avesse effetto su di lui- dovete raccogliere il chackra sulla pianta dei piedi. Però troppo chackra e sarete spinti via dall'albero, mentre troppo poco non ve lo farà scalare. Buon lavoro.”.

 

“ Sarà faicilissimo!”, proclamò Naruto, camminando sull'albero senza problemi e attirando l'attenzione di molti.

 

“ Come ci sei riuscito al primo tentativo?”, domandò Kiba.

 

“ Mia madre me l'ha già insegnato, con metodi molto più estremi.”.

 

 

Flashback

 

Dopo diversi tentativi, non senza sforzo, Naruto era finalmente riuscito a completare l'arrampicata.

 

“ Ce l'ho fatta, mamma! Uh?”, disse Naruto orgoglioso, prima di sentire una strana sensazione di calore. Tsunade aveva infatti svuotato una bottiglia d'alcool alla base dell'albero e gli aveva dato fuoco:” CHE DIAVOLO?!”, urlò terrorizzato.

 

“ Arrampicarsi è facile con abbastanza pratica, restare nello stesso posto non tanto- spiegò calma la sannin, ignorando le proteste del figlio adottivo- dovrai stare così per cinque minuti, il fuoco serve a motivarti.”.

 

 

Fine flashback

 

“ Alla fine mi ha dovuto comprare un paio di pantaloni nuovo- concluse Naruto grattandosi il sedere, ancora affetto da un po' di dolori fantasma- ma il mio controllo del chackra è aumentato parecchio!”.

 

Dopo il biondino, Haku completò l'esercizio in pochissimo tempo grazie al suo allenamento con Zabuza. Hinata raggiunse la cima dell'albero dopo quasi un'ora di tentativi. Anche Shino, Sakura e Ino non ebbero troppi problemi, mentre con gran divertimento di Naruto, Sasuke stava avendo vari problemi. Al suo primo tentativo era stato molto rapido, ma via via aveva rallentato.

 

Era una bella visione guardare il 'prodigio' superato da una delle sue fangirl. Gli altri stavano avendo ancora più difficolta. A fine lezione, Ebisu si congratulò con chi aveva padroneggiato la tecnica e diede consigli a chi non ci riuscì. Una settimana dopo comunque, tutti avevano imparato a scalare.

 

*****

 

Ufficio dell'Hokage

 

Sin da quando Jiraya aveva introdotto le sue modifiche all'accademia, diverse persone erano venute a lamentarsi per il numero sempre maggiore di studenti che non potevano passare all'anno successivo e mollavano. Erano per lo più genitori furiosi, quasi sempre civili, che pretendevano di tornare al vecchio programma. A volte insegnanti stufati dal lavoro extra di dover spiegare argomenti più complicati ad alunni che non capivano.

 

Ma era la prima volta che un jonin chiedeva un'incontro riguardo quest'argomento. L'uomo in questione aveva capelli neri a caschetto, sopracciglia importanti e un fisico imponente anche per un combattente del suo calibro, oltre a una tuta da ginnastica sotto la giacca ufficiale, oltre a scaldamuscoli arancioni. Aldilà dell'aspetto bizzarro, Maito Gai era uno degli uomini più forti di Konoha, sicuramente il loro miglior specialista di taijutsu.

 

“ Gai, non credo che ci siamo parlati sin da quando ho preso questa posizione. A che devo la visita? Non capisco come tu possa avere problemi con la mia riforma.”.

 

“ Vede, ho incontrato l'altro giorno uno degli studenti. Piangeva a dirotto, il suo sognò è diventare un ninja e ora gli sembra impossibile. Per qualche motivo non può usare ne genjutsu né ninjutsu. Capirà il problema.”.

 

“ Credo di sì. Forse il destino di quel ragazzo non è diventare un ninja, ce ne sono diversi che devono ritirarsi dopo gravi infortuni. Non è un caso così diverso.”.

 

“ Per favore, Hokage- sama, gli dia una possibilità. Anch'io potevo usare a malapena genjutsu e ninjutsu per parecchio tempo, focalizzandomi sul corpo a corpo. Credo che quel ragazzino possa seguire il mio esempio diventato uno specialista di taijutsu. Le sue fiamme della giovinezza potrebbe splendere ancora più ardenti delle mie!”.

 

“ Comprendo la tua preghiera, Gai, davvero. Ma non posso cambiare nuovamente l'accademia. Il ninjutsu è una parte importante dell'essere ninja. Quindi a meno che il ragazzo non raggiunga un taijutsu sufficiente a compensare...”.

 

“ Lo consideri fatto, Hokage- sama!”.

 

“ Cosa?”.

 

“ Stavate dicendo che deve compensare le sue mancanze con taijutsu eccezionale, vero? Lo allenerò finchè le sue arti marziali surpassino qualsiasi studente dell'accademia mai esistito!”.

 

“ Ok, puoi prenderlo sotto la tua ala, ma assicurati di non trascurare i tuoi doveri.”.


“ Non si preoccupi, sarebbe veramente anti giovanile! Grazie, Hokage- sama, le assicurò che non se ne pentirà.”, dichiarò allegro Gai prima di lasciare Jiraya ai suoi doveri.

 

*****

 

Qualche settimana dopo

 

Questa volta Ebisu portò i suoi allievi al campo d'allenamento numero diciannove, che consisteva in un grosso lago. Erano tutti in costume da bagno per necessità.

 

“ Bene, tutti avete completato l'esercizio d'arrampicata sull'albero e spero abbiate continuato ad esercitarvi. E' ora del livello successivo- annunciò prima di cominciare a camminare sull'acqua sotto lo sguardo ammirato dei ragazzi- sarà più difficile. Sull'acqua dovrete creare un costante flusso di chackra, invece di una quantità fissa. Per ora camminate dieci metri sul lago e tornate indietro.”.

 

“ Tu l'hai già fatto, Naruto- kun?”.

 

“ No, è persino più difficile di quanto sembri.”.

 

“ Beh, Ebisu- sensei l'ha già fatto sembrare abbastanza difficile.”.

 

“ E' comunque più duro di quanto sembri. Per fortuna mamma non può incendiare l'acqua- sorrise Naruto, prima di assumere un'espressione di terrore puro- per ora.”.

 

A differenza dell'esercizio sugli alberi, nessuno fu capace di camminare sull'acqua ai primi tentativi. I migliori caddero dopo due o tre metri e ci vollero altre due settimane per padroneggiare quest'abilità, che per di più non era la fine della lezione. Una volta che tutti riuscirono a camminare correttamente sulla superficie del lago, Ebisu rivelò il vero scopo: scontri di taijutsu sul lago.

 

“ Un ninja deve prepararsi a combattere ovunque. A volte dovrete combattere su un lago, un fiume o persino in alto mare, Così migliorerete ulteriormente il vostro controllo del chackra. Chi vuole andare per primo?”.

 

Naturalmente Naruto e Sasuke furono quelli che cominciarono, con Ebisu che fece da arbitro.

 

“ Via!”.

 

“ Preparati a una sfilza di calci in culo.”, disse Naruto con un ghigno bastardo verso il rivale, che si limitò a grugnire.

 

“ Forza, Sasuke- kun!”, gridò Sakura.

 

“ Vai, Naruto!”, incitò invece Ino con grande sorpresa del suddetto, che immediatamente caricò verso Sasuke con un pugno al volto. L'Uchica riuscì a schivare e prendendo vantaggio della guardia aperta, colpì Naruto in gola. L'attacco distrusse il suo controllo del chackra, facendolo affondare, ma il jinchuriki come al solitò torno in piedì dopo pochi secondi.

 

“ Come potete vedere, è difficile restare sulla superficie e combattere al tempo stesso, ma vi verrà naturale. Pronto a continuare?”.

 

“ Puoi scommetterci gli occhiali che lo sono.”, rispose Naruto, non muovendo lo sguardo da Sasuke.

 

“ Allora continuate.”. Ancora una volta Naruto corse verso l'avversario con la stessa tecnica di prima. Sasuke si preparò nuovamente a schivare il colpo, ma invece ricevette un calcio ai fianchi e stavolta fu lui a perdere l'equilibrio.

 

“ Ah, che ne pensi, idiota?”, sghignazzò il bambino.

 

“ Naruto, questi sono scontri amichevoli, non essere rude col tuo avversario.”, lo rimproverò Ebisu, senza però interrompere il match. I vari scontri finivano a volte in favore di Naruto, altri in favore di Sasuke, fino a quando questi non attivò lo Sharingan e riuscì finalmente a mettere ko Naruto. Ebisu pose fine allo scontro e chiese se qualcun altro volesse battersi contro Sasuke. Solo uno alzò una mano.

 

“ Penso di potercela fare”, disse Haku dirigendosi verso il compagno di classe, che mantenne attivo lo Sharingan.

 

“ Iniziate!”. Proprio come Naruto, Haku si diresse a tutta velocità verso Sasuke con l'intenzione di colpire, ma a metà strada saltò in mezz'aria per poi atterrare dietro l'avversario e colpirlo alle gambe con un calcio basso. Sasuke perse l'equilibrio, ma senza cadere in acqua, e cominciò una lunga serie di calci e pugni contro Haku, impegnato a schivare.

 

“ Quegli occhi...”, disse Haku a un certo punto.

 

“ Mai visto uno Sharingan?”.

 

“ Mi riferivo ai tuoi occhi, non alla tua abilità innata. Sono gli stessi che avevo io, gli occhi di chi è arrabbiato contro il mondo intero. Che ti è successo?”. Ovviamente era più una questione di cordialità, Haku era ben consapevole di cosa fosse successo agli Uchica.

 

“ Non sono affari tuoi!”, gridò Sasuke lanciando un potente calcio all'addome di Haku, che riuscì comunque a restare in equilibrio sull'acqua dopo un volo di diversi metri.

 

“ Puoi anche dirmelo, sai già di me. Sono stato tradito da persone che pensavo mi volessero bene e ho perso la mia famiglia.”.

 

“ Ti ho detto di STAR ZITTO!”, gridò ancora Sasuke, quasi selvaggio, colpendo il compagno alla mascella con tanta brutalità da spedirlo in acqua stavolta.

 

“ Ok, è abbastanza. Haku, Sasuke, andate ad asciugarvi. Chi altri vuole provare?”, chiese Ebisu guardando gli altri studenti.

 

“ Io!”, si propose Sakura.

 

“ Brava, Sakura. Chi si offre di combatterla?”.

 

“ V- vado io.”, rispose Hinata timidamente.

 

“ Bene, mettetevi l'una di fronte all'altra e... cominciate!”.

 

Entrambe le kunoichi assunsero la loro guardia. Hinata attivò il Byakugan, mentre Sakura attaccò per prima. Proprio come Naruto e Sasuke, la rosata provò a colpire il viso solo per essere deflessa quando l'altra si curvò all'indietro. Hinata quindi diede un potente colpo allo stomaco di Sakura distruggendo il suo controllo del chackra, per quanto buono.

 

“ Cavolo, quanto fa male!”, si lamentò Sakura massaggiandosi la pancia.

 

“ Scusa, Sakura!”.

 

“ Tranquilla, era uno scontro d'allenamento dopo tutto. Ma come hai fatto a curvarti così, sei fatta di gomma?”.

 

“ Il Pugno gentile richiede m- molta elasticità.”.

 

Dopo il suo primo incontro col Pugno gentile, Sakura decise di pianificare meglio i suoi attacchi successivi, mettendosi sulla difensiva, e prolungando il combattimento. Hinata continuò ad attaccarla, venendo schivata o bloccata, con Sakura che aspettava l'occasione di contrattaccare. Sfortunatamente, venne colpita nuovamente prima della suddetta.

 

Dopo altri cinque minuti e un'ultimo colpo, Sakura fu costretta ad arrendersi. Tamaki quindi si offrì volontaria di combattere Hinata. Tornata sulla terra ferma però, Sakura si sentì umiliata come non mai. Sperava di impressionare i suoi compagni, specie Sasuke, con le sue abilità, ed era passata per un'idiota. Non riusciva a credere per di più che una ragazza dolce e timida come Hinata potesse essere così forte.

 

Comunque, era solo un contrattempo. Restava ancora la miglior kunoichi della classe, niente l'avrebbe cambiato. O così pensava.

 

*****

 

Mentre Tamaki e Hinata combattevano, Naruto fu avvicinato da Shikamaru.

 

“ Non capisco proprio perchè tu combatta sempre Sasuke. Ti sconfigge sempre.”.

 

“ Non mi ha battuto così facilmente. Almeno fino a quando non ha usato lo Sharingan. Senza siamo praticamente alla pari.”.

 

“ E continuerà a usarlo, per di più non prendi nessuna contromisura.”.

 

“ Non ti sto seguendo.”, rispose Naruto, confuso dal ragionamento.

 

“ Sasuke ti ha sconfitto, perchè dopo che ha attivato lo Sharingan, non hai cambiato la tua strategia. Se quella che usi non funziona più, cambia piano. E' strategia di base.”.

 

“ Grazie del consiglio. Tu invece pensi di poter battere Sasuke?”.

 

“ Oh, no. Non ho la forza o le abilità per resistere più di qualche minuto con lui.”.

 

“ Non ascoltarlo, Naruto. Pensa che il cervello sia tutto, ma una strategia non salverà sempre da un pugno in faccia. Essere rapido e forte sì.”.

 

“ Vorrei dirti quanto ti sbagli, ma non varrebbe lo sforzo.”.

 

“ La prossima volta, combatterò io Sasuke, e lo surclasserò in forza e rapidità.”.

 

“ Ma se puoi toccarlo a malapena.”.

 

“ E' il passato, mia madre mi ha allenato ancora più duramente. Appena avrò il mio cane, Sasuke non avrà possibilità.”.

 

Shikamaru si limitò a roteare gli occhi.

 

*****

 

Ospedale di Konoha

 

Dopo diverse settimane di ricovero, Hiruzen era finalmente pronto per lasciare l'ospedale. Non si era comunque ristabilito completamente, tutt'altro. Era stato costretto su una sedia dai dottori, al momento spinta da Tsunade, e convinto a non fare sforzi inutili.

 

“ Quant'è bello essere fuori da quel luogo infernale!- esultò l'ormai vecchio Hokage, felice come non si sentiva da molto- avessi saputo che il cibo lì era così terribile ci avrei pensato secoli fa! Devo decisamente parlarne con Jiraya.”.

 

“ Temo che mio marito abbia impegni più pressanti al momento. Ma concordo, devo dire più spesso a Shizune quanto apprezzi la sua cucina.”, rispose Tsunade ridendo.

 

“ Sei arrabbiata di non esserti potuta candidare?”.

 

“ Cosa? No! Le persone penseranno che sia fantastico essere Kage, ma so benissimo che si tratta solo di diventare burocrati glorificati. Se Naruto lo sapesse, dubito vorrebbe la posizione.”.

 

“ Andiamo, non era così male.”.

 

“ Sai, comincio a pensare che volevi me o Jiraya a rimpiazzarti nel momento esante in cui siamo tornati a casa.”.

 

“ Non negherò che l'idea mi abbia attraversato la mente, ma Naruto aveva bisogno di voi più del villaggio, e sapevo che avreste comunque rifiutato. Credevo di comunque potervi cedere il posto appena lui si fosse diplomato. Tristemente le cose non sempre seguono i nostri piani.”.

 

“ Ho veramente paura di cosa succederà allora. Dovrà andare a fare missioni con solo i suoi compagni e il sensei a proteggerlo.”.

 

“ Non vorrai mica tenerlo nel tuo bunker tutto il tempo?”.

 

“ Primo, non prendere in giro il bunker, è stato molto utile per proteggere Naruto e i gemellini quando quel maniaco da un occhio solo è arrivato. E secondo, so che non potrò sempre proteggere Naruto, ma non posso non preoccuparmi per lui.”.

 

“ Comprensibile, dopo essere stata la sua tutrice legale per tanti anni.”.

 

“ Madre. Non ho passato anni a pulire vomito, raccogliere pannolini e notti insonni solo per considerarmi la sua 'tutrice legale', grazie.”.

 

“ Senza dubbio. Poi hai detto che il vostro assalitore era anche dietro la liberazione del Kyubi?”.

 

“ Esatto. Aveva lo Sharingan E l'Arte del legno. Il suo teletrasporto spiega come abbia potuto sorpassare tutte le difese. Se penso potrebbe apparire in pieno giorno per prendere Naruto...”.

 

“ Non lo farà.”.

 

“ Cosa glielo fa pensare?”.

 

“ Entrambe le volte in cui ha provato a prendere il Kyubi ha dovuto aspettare il momento giusto. Prima la nascita di Naruto, e poi la rivolta degli Uchica. Non si teletrasporterà in pieno giorno nel villaggio, per di più dovrebbe sapere dov'è Naruto. E sono certo che le sue spie, se ne ha, non arrivino così lontano.”.

 

“ Spero tu abbia ragione. Comunque non abbasserò la guardia.”.

 

“ Mai detto che tu debba.”.

 

Mentre Tsunade spingeva la sedia di Hiruzen lungo il villaggio, diversi cittadini e ninja fecero all'uomo le congratulazione del suo ricovero e auguri di una buona pensione. L'affetto di tutte quelle persone fecero realizzare a Hiruzen che non aveva avuto molto tempo per godersi il villaggio che proteggeva. Ma avrebbe continuato a proteggerlo in ogni caso.

 

“ A proposito, sensei, cosa farà ora che si è ritirato?”, domandò Tsunade legittimamente curiosa.

 

“ Non sono sicuro. Al momento credo che aiuterò Jiraya come consigliere.”.

 

“ Sono sicura che la tua saggezza ed esperienza gli saranno molto utili. Col tuo aiuto il suo carico di lavoro- il medico si interruppe avendo appena realizzato una cosa e grugnì- lo aiuterai affinchè abbia più tempo per scrivere i suoi libri da pervertiti, vero?”. Hiruzen sorrise innocentemente al suo tono critico.

 

“ Tsunade, sai da quanto sono vedovo? Dal giorno in cui Naruto è nato. Sarò vecchio, ma ho i miei bisogni.”. La donna curvò il labbro in un'espressione di disgusto.

 

“ Grazie per l'immagine mentale, sensei.”. Hiruzen si limitò a ridere innocentemente.

                                                                             *****


Salve a tutti, spero di non essere troppo in ritardo e che il capitolo vi piacerà. A presto.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: fenris