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Autore: LadyPalma    27/08/2019    8 recensioni
Prima classificata al contest "Una storia per tre" indetta da Camilla19 e valutata da Dark Sider sul forum di EFP
[Terza classificata al contest "Due è meglio" indetto da Iamamorgenstern sul forum di EFP]
Due nemiche, un tè e un bacio.
| Dolores Umbridge x Minerva Mcgranitt
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Dolores Umbridge, Minerva McGranitt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Storia partecipante al contest "tre parole per una storia" indetto da Camilla19 sul forum di EFP.



 
Il sapore di un bacio


 

Da fumante il tè era diventato tiepido, ma Minerva non lo aveva ancora toccato. Dolores, invece, la sua tazza l’aveva già bevuta tutta e se la stava già riempiendo di nuovo, mentre con un piccolo cenno del capo indicava i biscotti sul vassoio posto tra di loro, come per reiterare la sua offerta. La nuova professoressa sapeva bene come trattare gli ospiti e riservare loro le migliori cortesie, su questo non c’erano dubbi; peccato che tutta quella affabilità stesse andando del tutto sprecata in quell’occasione. Difficilmente Minerva si era sentita infatti a disagio come lo era in quel preciso momento: la donna che aveva di fronte era irritante e ambigua, mentre il suo studio, con tutta quell’esplosione di rosa, era a dir poco inquietante. Per non parlare della collezione di piatti di gatti che copriva quasi interamente le pareti! La gatta che era in lei era più che inorridita.
“Dolores, non credo che tu mi abbia invitata qui solo per prendere un tè” disse Minerva, finalmente, in quel suo tipico modo schietto e anche un po’ brusco. “Quindi, risparmiami tutti questi convenevoli e dimmi cosa vuoi”.
Dolores posò lentamente la teiera e il perenne sorriso di plastica sulle sue labbra sembrò incrinarsi per un momento. Ma il momento dopo era ancora lì, addirittura più ampio di prima, e finì per tramutarsi in una risatina squillante.
“Oh, Minerva, sarebbe davvero così terribile se volessi semplicemente scambiare quattro chiacchiere con te? Sei una strega brillante, qualcuno potrebbe dire perfino troppo brillante per restare all’ombra del grande Albus Silente…”
Minerva strinse le labbra, non nascondendo il suo disappunto. Aveva previsto che il motivo di quell’invito riguardasse la conduzione di Hogwarts, ma il fatto di essersi presentata non significava che avrebbe tollerato di sentir parlare male del suo più caro amico.
“Albus è un grandissimo mago, manda avanti questa scuola in modo egregio da anni e nessuno di noi docenti tradirebbe mai la sua lealtà. Se stai insinuando che…”
“Oh, io non sto insinuando proprio nulla, mia cara” la interruppe l’altra in tono fintamente conciliante. “Silente è un grande mago, non lo nego, ma adesso… Diciamo che con l’avanzare dell’età non ha più tutte le rotelle al posto giusto” continuò con fare confidenziale, protendendosi leggermente sul tavolo e riducendo la voce ad un sussurro.
Minerva scattò in piedi, il suo viso era livido di rabbia e gli occhi verdi lanciavano lampi di irritazione da dietro le lenti.
“Non tollererò un’altra parola. Se davvero credono che mandare un confetto ambulante qui ad Hogwarts possa bastare a screditare un uomo come Albus Silente, allora sono quelli del Ministero ad avere le rotelle fuori posto!” esclamò, prima di voltarsi pronta a lasciare la stanza.
“Minerva, aspetta!” In un attimo, Dolores fu in piedi a sua volta. Con una velocità del tutto imprevista la raggiunse prima che potesse anche solo toccare la maniglia della porta e, con un ardire ancora più sorprendente, le posò dolcemente una mano su un braccio. “Non capisci che se Silente cade tu cadrai con lui? Io… Sono preoccupata per te. Lascia stare il Ministero, io sto parlando di te… E di me. Magari potrei parlare di noi”.
Minerva lanciò uno sguardo alla delicata presa sul suo braccio in autentica confusione.  Le parole che erano state dette andavano decisamente oltre ogni risvolto che aveva ipotizzato, e il tono dolce e premuroso lo aveva forse solamente immaginato? Qualcosa di strano stava accadendo, sentiva chiaramente che si stava inoltrando in un territorio inesplorato. Ma di quale territorio si trattava? Una risposta si stava formando nella sua mente, ma solo pensarci le faceva orrore.
“Io non credo di capire” si ritrovò a dire, sforzandosi di usare un tono sostenuto che però non suonò convincente come sperava.
Intanto, osò spostare lo sguardo sul volto della donna e fu in quel momento che vide nei suoi piccoli occhi verde pallido qualcosa che non aveva mai pensato di vedere e che nessuno avrebbe mai più rivisto. Sincerità? Tenerezza? Speranza? Non sapeva dirlo con certezza, né del resto ebbe il tempo di pensarci troppo. Prima che potesse rendersi conto di cosa stesse succedendo, Dolores sollevò il viso e lo avvicinò al suo facendo incontrare le loro labbra.
Un bacio, un autentico bacio, in cui le labbra piene di Dolores sembravano voler divorare quelle sottili di Minerva. E Minerva la lasciò fare. Pur non rispondendo attivamente a quel contatto, neppure vi si sottrasse. Era paralizzata dallo stupore e la paralisi negava per principio qualsiasi tipo di reazione. Così quel bacio, lungo e passionale, finì solo quando Dolores si tirò indietro, mostrando nelle guance imporporate e nel rossetto rosa sbavato i segni di quell’incontro.
Minerva non disse nulla, per la prima volta dopo tanto tempo si ritrovava completamente a corto di parole. Restò a fissare l’altra donna per qualche istante come ipnotizzata, in un incredibile misto tra repulsione e attrazione; poi, improvvisamente, si voltò e uscì dalla stanza. Questa volta Dolores non tentò di fermarla e così poté allontanarsi rapidamente. Ignorò le occhiate perplesse degli studenti che incrociò nei corridoi e continuò a camminare veloce fino a raggiungere le sue stanze. Davanti alla sua porta, finalmente, si fermò per riprendere fiato. Non era stata la corsa ad averglielo tolto, per lo meno non più del bacio. Con una mano appoggiata al muro e la testa che le pulsava, chiuse gli occhi e si morse le labbra, ritornando per un attimo a quel bacio e concedendosi la possibilità di rievocarne il sapore.
Era il sapore del tè caldo versato e del rossetto. E poi, forse, dell’amore?
Riaprì gli occhi con forza e scosse la testa come per respingere quella folle idea. Il solo pensiero la disgustava, di certo non sarebbe mai stato quel tipo di sapore che avrebbe percepito avvicinandosi a un calderone di amortentia.
Eppure, si morse le labbra ancora.
E non pensò neanche una volta di pulirsele per lavare via quel sapore.











 
NDA: Salve a tutti! Vi ringrazio per aver letto questo piccolo delirio. Da grande amante dei crack pairings, devo dire che l'idea di esplorare la coppia Dolores x Minerva mi ha sempre un pochino incuriosita e il pacchetto del contest mi ha dato finalmente l'ispirazione per farlo.L'ho immaginata come una sorta di "missing moment" prima che Dolores sostituisce Albus alla guida di Hogwarts... E se l'astio tra le due donne nascondesse in verità qualcosa di ben diverso, magari un tentativo di seduzione? Spero non risulti troppo assurda e, se vi va, lasciatemi un commento:)
 
 

 
   
 
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