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Autore: Barragan    27/08/2019    2 recensioni
Questa è una riscrittura della serie originale in cui do maggiore spazio e caratterizzazione ai personaggi dal potenziale sprecato nella serie originale, oltre che cambiare la trama dove credo che avrebbe potuto essere fatta meglio con le stesse basi.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UFFICIO DI OZPIN

 

Dalla vetrata in cima alla torre della Beacon, poggiato con entrambe le mani sul suo bastone da passeggio, Opzin osservava le luci della città di Vale in lontananza. Come ogni notte da diverso tempo aspettava l’arrivo di uno dei suoi agenti migliori per fare rapporto, possibilmente portando buone notizie. Non ci vollero che pochi minuti prima che il suono delle porte dell’ascensore apertesi seguite da un’odore ben poco gradevole segnalassero al preside l’arrivo dell’uomo atteso.

- Oz. -, lo chiamò.

Giratosi vide un Qrow dai vestiti laceri, macchiati di nero pece e rosso sangue, incrostati di sporcizia, il mantello strappato, una barba cresciuta dai mesi in missione. Capelli arruffati e sporchi ed un piede parzialmente alzato, evidentemente ancora troppo ferito perché l’Aura potesse averlo già guarito. Si reggeva, ingobbito dalla stanchezza, alla sua arma in forma di falce. Alla destra della larga scrivania intarsiata Glynda aveva accolto l’arrivo del cacciatore con un’espressione di malcelato disgusto, considerava irrispettoso, se non proprio oltraggioso, presentarsi ad Ozpin in quello stato per nulla dignitoso.

- Anch’io sono contento di vederti, Glynda. -,  le disse ironico.

- Dovresti essere in una doccia invece che in quest’ufficio. -, replicò lei con gli occhi ridotti a fessure.

Qrow infilò la mano nelle tasche, trovò la fiaschetta e quando l’assenza d'alcol gli ricordò di non essersi rifornito la ripose con una sonora imprecazione nella stessa tasca da cui l'aveva presa.

- Come ti permetti!? Lascia certe volgarità fuori da questo luogo! -, quasi urlò Glynda.

- Me ne importerà qualcosa dei tuoi problemi con la mia presenza quando Oz ti avrà dato le mie stesse missioni e ti vedrò tornare su quei tacchi a spillo con quella gonna ancora integra. -

A sentire ciò la donna arrossì e strabuzzò gli occhi prima di stringerli di nuovo e aggrottare le sopracciglia in un misto di crescente rabbia e imbarazzo, mentre la sua Aura violacea iniziava a muoversi lentamente attorno alla sua figura e la sua presa sul frustino si stringeva.

- Glynda, passa a Qrow la mia sedia, cortesemente. -, intervenne Ozpin.

- Ma..! -, iniziò a replicare ella prima che un’occhiata ammonitrice del preside le bloccò le parole in gola.

Ciononostante la donna incrociò le braccia e continuò a fissare il presidente con sguardo offeso, mentre la rabbia sbolliva e la sua Aura tornava a scomparire. Poi non riuscì a sostenere lo sguardo e si voltò nella direzione opposta.

- Capisco che Qrow non abbia un atteggiamento di tuo gradimento, ma per mesi ha svolto, come richiesto da me, più dei normali compiti di un cacciatore perciò dargli qualcosa su cui sedere è il minimo da parte nostra. -

Glynda cedette e fece levitare la sedia in legno intarsiato di Ozpin da dietro alla scrivania fin dietro a Qrow, per poi spingerla in avanti all’improvviso per farci letteralmente cadere sopra il cacciatore.

- Bene Qrow, aspetto solo che tu mi dica com’è andata la missione. -, lo incitò il preside.

- Male, - replicò lui, - Ho provato a seguire in volo stormi di Nevermore per localizzare la posizione di Salem ma più mi allontanavo dalla costa verso non so dove e meno riuscivo a mantenere la trasformazione, ad un certo punto ricordo d’essere svenuto e caduto in mare, ho dovuto abbandonare la ricerca. Riguardo alla White Fang sono solo riuscito a sentire il nome “Adam Taurus” ripetuto più volte, ma le conversazioni dovevano essere in qualche tipo di codice perché non avevano senso. Nessuno dei miei contatti sono riusciti a sapere nulla, anche perché i pochi che hanno provato ad infiltrarsi nell’organizzazione non hanno più fatto sapere nulla. Un altro nome che ho sentito un paio di volte è “Roman Torchwick”, e credo che qualche affare nella città qua sotto quel branco di esaltati ce l’abbia. Per quanto riguarda i Grimm le cose sono molto peggiori del previsto; non solo ci sono molti più Grimm anziani in giro, ci sono anche specie che non avevo mai visto in più di dieci anni di carriera! Poi ho sentito storie di uomini rapiti dai Grimm e poi ritornati impazziti e parzialmente trasformati in Grimm essi stessi. All’inizio non ci volevo credere, poi ho visto uno di quegli abomini, e credimi Oz, esistono davvero. Ho dovuto eliminare anche un giovane cacciatore con soltanto la testa ancora umana, il resto era una massa amorfa di occhi rossi e arti scheletrici. -

Calò a quel punto un pesante silenzio in cui sia Qrow che Glynda avevano gli occhi puntati sul preside, in attesa di una qualche risposta che potesse dar loro la speranza che la situazione non stesse davvero precipitando.

- Salem, che diamine stai combinando? -, si chiese tra sé e sé Ozpin, - Considerato che sei stato capace di sistemare i nuovi Grimm e questi strani ibridi che hai trovato lungo la strada, possiamo definirli un problema gestibile e non c’è bisogno di allarmarsi troppo. Per quanto riguarda la White Fang è chiaro che dobbiamo capire chi siano questi Adam e Roman. -, disse.

Qrow e Glynda non sembravano particolarmente rassicurati dalle parole del preside, ma il fatto che avesse considerato sapere di più sulla White Fang una priorità quantomeno li aiutò a mettere da parte il pensiero che la comparsa di quest’ibridi potesse costituire una seria minaccia.

- Ma che mi dici di tua nipote? Ho sentito da Taiyang che è la più promettente dell’accademia e non di poco. -, cambiò argomento Ozpin.

Qrow alzò le sopracciglia in un’espressione sorpresa visto quanto non si aspettasse un cambio d’argomento così repentino, anche se passare ad un argomento più leggero e concreto non gli dispiaceva affatto, soprattutto se si trattava della sua adorata nipotina.

- Tay ha ragione da vendere! -, replicò il cacciatore, - Con tutti gli allenamenti che ha fatto con me quella piccola peste è su un altro livello rispetto agli altri, sarebbe più capace persino degli alunni dell’ultimo anno. -

- Mi fa molto piacere sentirlo, pensavo di farla partecipare in via straordinaria all’Iniziazione, immagino tu non abbia nulla in contrario. -

- Nei due anni che mancano potrebbe migliorare ancora e arrivare qui ancora più preparata, l’Iniziazione non è comunque un esame facile. -

- Dalle tue lodi sulle sue capacità pensavo che avessi più fiducia in lei, e comunque avresti il mio permesso di starle accanto in forma di corvo per tutta la durata di entrambe le prove. Con la tua presenza sono sicuro che non correrebbe il minimo rischio. -, cercò di convincerlo Oz, - E non possiamo permetterci di aspettare altri due anni per addestrare la nostra arma migliore all’uso del suo potere. -, omise.

Qrow si sentì punto nell’orgoglio da quell’insinuazione, giacché la sua sicurezza nelle capacità della nipote era forse anche più di quello che un qualsiasi parente avrebbe avuto. Era successo negli anni scorsi che alcuni giovani avessero perso la vita durante l’Iniziazione, era quindi solo per un istinto di protezione nei confronti della giovane che aveva espresso un dubbio. Ma come poteva negare un salto di qualità alla sua aspirante cacciatrice preferita sapendo che le sarebbe sempre stato accanto? Espresse quindi il suo supporto all'idea di Ozpin.

- Avviserò Tai dell’arrivo dell’aeronave per la Beacon domani mattina. -, concluse la discussione Oz, - Grazie di tutto. -, lo congedò.

Qrow rispose con un grugnito stanco, raggiunse l’ascensore zoppicando e l’ultima cosa che vide prima che le porte si chiusero fu Ozpin sedersi  sulla seggiola tornata nella sua posizione originaria.

- E se Ruby dovesse ritirarsi o fallire le prove? - Chiese la donna dopo qualche minuto.

- Credi che avrei insistito tanto per la sua partecipazione all’Iniziazione se non la volessi nella mia accademia a tutti i costi? -

 

 

ANFITEATRO DELLA BEACON

 

Tra la folla di giovani volti ammassati davanti al palco Ozpin leggeva emozioni d’ogni tipo; dall’annoiato di chi si era già pentito della propria scelta e non attendeva altro che iniziare l’Iniziazione per ritirarsi subito, all’eccitato di chi avrebbe affrontato qualunque prova con entusiasmo prima ancora di conoscerla. Da una parte provava una certa ammirazione per quest’ultimi, così coraggiosi e positivi, proiettati verso un futuro radioso non ancora avvenuto. Da un’altra provava la pena di chi quei volti li aveva innumerevoli volte visti cambiare, quando una parte delle loro aspettative, se non tutte, andavano inevitabilmente a infrangersi con la realtà della vita da cacciatore. Ripensò a quanto gli aveva detto Qrow la notte prima; chissà cosa pensava da giovane quell’ibrido, un tempo cacciatore, che aveva perso la sua umanità? Aveva anche lui quel volto carico di speranza e gioia prima di ritrovarsi vittima del peggiore degl’incubi? Con un sospiro tornò al presente, si sistemò gli occhialini con un dito, si schiarì la gola, sistemò il microfono e montò un’espressione bonaria e spensierata in attesa che anche le ultime voci si acquietassero.

- Giovani cacciatori e cacciatrici, - cominciò, - nella giornata di oggi e domani affronterete due prove, le quali costituiscono l’Iniziazione per diventare ufficialmente studenti della mia prestigiosa accademia. Entrambe avranno luogo nella Foresta di Smeraldo e basterà il superamento di una sola delle due perché la vostra Iniziazione sia considerata superata. La prima consisterà in una simulazione di caccia all’uomo; a partire da uno di voi scelto casualmente ci sarà un elemento, che chiameremo “preda”, che ricoprirà il ruolo di colui che dev’essere trovato e sconfitto. Quando ciò accadrà la prova verrà momentaneamente interrotta e la qui presente Glynda vi riposizionerà uno per volta in un punto sconosciuto agli altri, dopodiché inizierà un nuovo round in cui colui che ha sconfitto precedentemente la preda ricoprirà lui stesso quel ruolo. Prima della prova vi verrà inserito sotto pelle un microchip che agirà da segnalatore di posizione e da misuratore d’Aura. Quando l’Aura della preda calerà abbastanza da far si che si possa considerare sconfitta tale chip cambierà colore e suonerà, quello sarà il segnale che il round è terminato. Non ci sono regole su come agire; potete decidere di muovervi da soli o organizzare cacce di gruppo, valutate bene i pro e i contro e a voi la scelta. Il superamento della prova dipenderà da quanto tempo sarete preda senza essere sconfitti e da quante prede riuscirete a sconfiggere. L’unico divieto durante lo svolgersi della prova è quello di causare disabilità permanenti o morte agli altri partecipanti. Concludo augurandovi buona fortuna da parte di tutto il corpo docenti, ora vi prego di accomodarvi nei vostri alloggi temporanei. -

Dopo aver concluso il suo discorso Ozpin rimase sul palco ancora per qualche minuto, assicurandosi che il personale non docente dell’accademia iniziasse ad accompagnare gli aspiranti cacciatori. Sapeva che molti di loro avrebbero già voluto conoscere le regole della seconda prova, ma preferiva non dare loro ragione di distrarsi pensando al secondo passo senza neanche aver fatto il primo. Aveva notato come, durante la sua spiegazione, molte facce prima annoiate si erano fatte attente, e molte prima eccitate si erano mostrate deluse. Chi credeva che l’Iniziazione fosse solo una formalità probabilmente si era ricreduto, così come chi pensava che avrebbero affrontato subito orde di Grimm.

- Ora sentiamo cosa mi può dire il caro generale. -, pensò Ozpin poco dopo, mentre si dirigeva nuovamente nel suo ufficio seguito da Glynda.

  
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