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Autore: LadyPalma    31/08/2019    5 recensioni
[Seconda classificata al contest "Prendete un personaggio tipo... E fatelo vostro!" indetto da MaryLondon sul forum di EFP]
Roxy Jane Crosby è la proprietaria di un bar ed è la classica femme fatale; Billy Booker è invece il classico bravo ragazzo che cade nella sua rete. Ma questi ruoli non possono durare per sempre... per lo meno non per Roxy Jane.
Perchè un bravo ragazzo può restare bravo per sempre, ma le armi di una femme fatale sono fragili.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Whisky al Roxy bar

 
 
Il tempo non va misurato in ore e minuti,
ma in trasformazioni.
[Fabrizio Caramagna]



 
 1. Statico (1984)
 
 
Ogni cittadina che si rispetti ha una Roxy Jane Crosby. E Mission Viejo, nel cuore della California, era una cittadina esattamente come tutte le altre, fatta eccezione forse per la presenza di parchi e spazi verdi in quantità superiore alla media. In tutto quel verde, Roxy Jane, con i suoi lunghi capelli ramati, era il necessario tocco di rosso.
Rosso come la passione, il brivido e la perdizione.
A soli diciotto anni, dopo aver strappato un diploma al liceo locale, aveva aperto un bar - cafè con i risparmi segreti della sua defunta madre spacciatrice di droga. Non un perfetto inizio di certo, specialmente se al Roxy bar avvenivano spesso bische clandestine e traffici non proprio legali; tuttavia a lei non dispiaceva troppo una simile reputazione, dato che non era in contraddizione con quella sempre più crescente di femme fatale.
Era la delizia di tutti i giovani liceali, l’incubo delle madri, il sogno proibito dei padri di famiglia e la perenne spina nel fianco dell'agente Ted Kearney. Il poliziotto, un simpatico quanto severo giovanotto sui trent'anni, spesso faceva incursioni a sorpresa nel locale ma, nonostante qualche casuale arresto per rissa o spaccio, non era mai riuscito a implicare la bella ragazza. Che tanti sforzi fossero fatti per farle chiudere bottega era per Roxy Jane solo un motivo di lusinga che non scalfiva per nulla la popolarità che aveva ben presto guadagnato. Tutti gli uomini di tutte le età perdevano la testa per lei e la corteggiavano; di fatto, l'unica offesa che l'agente le avesse fatto era quella di non essere caduto anche lui ai suoi piedi.
Tra tutte le sue conquiste, il più grande successo sarebbe sempre rimasto quello di aver fatto capitolare Billy Booker Jr. Figlio di un senatore di rilievo - Billy Booker Sr. -, Billy era il classico bravo ragazzo, dal corpo atletico, l'intelligenza vivace, la faccia pulita e una reputazione immacolata. Si era trasferito da poco a Mission Viejo dopo gli anni di college a Stanford e aveva grandi progetti: sposarsi con la sua fidanzatina del liceo, crescere una nidiata di figli in quella tranquilla cittadina e nel frattempo avviare una carriera in politica, seguendo le orme del padre. Sì, era proprio un bravo ragazzo e a Roxy Jane bastò vederlo una volta per decidere che doveva averlo. Si informò per vie traverse sui gusti musicali del ragazzo e in men che non si dica organizzò una serata che ospitasse una cover band di Gordon Lightfoot. Billy vi si recò immancabilmente, mettendo per la prima volta piede nel locale. Credeva di essere lì di sua spontanea volontà, invece era stata Roxy Jane ad attirarlo ed era intenzionata a sfruttare l'occasione.
"Ehi, ragazzino, prendi un whisky?" lo apostrofò, non appena lo colse in una posizione strategica vicina al bancone dietro al quale lei si trovava.
Lui si voltò, un rapido sorriso imbarazzato comparve sul volto e la testa era già pronta a scattare in un diniego.
"Suvvia, lo offre la casa" lo anticipò lei, versando il liquido ambrato in un bicchiere. Anzi in due bicchieri, uno per lui e uno per sé. "Ecco qui, ragazzino".
Billy alzò un sopracciglio. "Ragazzino? Io dico che tu sei più giovane di me". Ma lo disse sorridendo e sistemandosi su uno dei sgabelli di fronte al bancone. Afferrò il bicchiere, lo sollevò leggermente verso di lei come per ringraziarla di quell'offerta, e poi iniziò a sorseggiare.
"Beh, forse anagraficamente. Ma io ho vissuto molte più cose di te" ribatté lei prontamente, piegandosi con il busto sul bancone. Voleva essere un gesto casuale, eppure era una delle sue tipiche mosse ben studiate che servivano a mettere in risalto la sua generosa scollatura. "Per esempio, so che non si beve proprio come stai facendo tu" continuò poi, afferrando a sua volta il bicchiere di whisky e vuotandolo in un solo lungo sorso.
Quando ebbe finito, un sorriso malizioso era sulle sue labbra e una goccia di liquore le era scivolata da un angolo della bocca. Un altro trucco architettato ad arte, che ebbe il previsto risultato di attirare ancora di più l'attenzione. Billy infatti si ritrovò a seguire involontariamente il percorso di quella singola goccia sulla pelle della barlady, fino a posare lo sguardo proprio sul suo seno esposto. Lo distolse in fretta, è vero, però aveva visto.
"Sei proprio una cattiva ragazza" le disse, scuotendo la testa. E non sapeva probabilmente neanche lui stesso se si stesse riferendo al consumo di alcolici o a quel tentativo di seduzione in cui ormai stava cadendo dentro con tutte le scarpe.
Lei sorrise, rivelando due file di denti dritti e lucenti. "Come dico sempre io: le brave ragazze vanno in Paradiso... Ma le cattive ragazze vanno al Roxy Bar" sentenziò con un occhiolino malizioso.
Era una frase che diceva sempre, in effetti, a metà tra un motto di vita e la frase d'effetto del copione di un film da quattro soldi.
Billy ridacchiò, suo malgrado. "E non credi che potresti finire mai in Paradiso?"
Roxy Jane lo studiò per un istante, poi si protese ancora di più verso di lui fino a che i lori visi poterono sfiorarsi.
"Questo non lo escluderei del tutto" gli sussurrò quasi sulla labbra. "Del resto tu sei un bravo ragazzo ma sei al Roxy Bar, no?"
Lo sentì deglutire, come in mancanza di fiato. E in quel momento seppe di averlo in pugno.

 
**

Come previsto, Billy tornò nel bar un'altra volta e poi altre volte ancora. 
Un altro giro di whisky, una sigaretta... E presto si ritrovarono avvinghiati nel retro del locale con la musica assordante che scandiva il ritmo delle loro ore rubate. Non furono poche quelle ore; gli incontri clandestini divennero sempre più frequenti e ormai Billy aveva perso quasi il conto delle serate in cui aveva piantato in asso la sua dolce Sally con una scusa per correre dalla ragazza con cui la stava tradendo.
Uno, due, tre... Nove. Billy era sicuro che le serate fossero state nove.
"Stai diventando proprio un cattivo ragazzo, Billy" gli sussurrava spesso Roxy Jane prima di baciarlo con passione.
Ma Billy non era un cattivo ragazzo, era solo un bravo ragazzo che aveva smarrito la strada per un attimo. Ecco perché la decima sera che si presentò al Roxy Bar, lui non rispose subito al bacio della bella rossa.
"Ho lasciato Sally!" le annunciò con una dolcezza speranzosa e ingenua.
"Oh" commentò lei semplicemente, fissandolo imbambolata per qualche istante.
Lui le si avvicinò e la afferrò con delicatezza per le braccia. "Ma non capisci, Roxy? Possiamo stare insieme adesso! Certo, il padre di Sally ora mi metterà i bastoni tra le ruote per la carriera ma possiamo iniziare da un'altra parte... Tu potrai smettere di lavorare in questo posto e poi..."
"Lasciare il bar?" lo interruppe lei, alzando le sopracciglia ramate in pieno stupore.
"Beh, sì, non ne avrai più bisogno. Sarò io a prendermi cura di te".
Billy si era aspettato tante reazioni a quella proposta, tranne l'unica che effettivamente ottenne. Roxy Jane si scostò bruscamente da lui e fece la cosa peggiore che avrebbe potuto mai fare: scoppiò a ridergli in faccia.
"Tu non hai capito niente di me, io non sono una principessina da salvare. La mia vita è al Roxy Bar e non ho mai voluto avere una relazione con te" disse, in un tono improvvisamente freddo. "Mi dispiace, ragazzino".
Lo mandò via e lui, per quanto in preda allo shock e al dolore, non si fece pregare. Fuggì dal locale quella sera, e da Mission Viejo entro la settimana, con il preciso obiettivo di non tornare mai più.
Lui, incontro dopo incontro, si era innamorato;  per lei invece si era trattato solo di un gioco e ogni nuova sera non aveva fatto altro che rendere quella conquista meno interessante.
Billy se n'era andato.
Chissà dove. A ricucire il suo cuore distrutto.
Roxy Jane sarebbe rimasta.
A Mission Viejo. A distruggere altri cuori.






NDA: Salve a tutti, non scrivo di solito storie originali ma questo contest mi ha dato l'ispirazione giusta. Due note da fare: il luogo, Mission Viejo, è reale ed è stata l'ambientazione principale del mio soggiorno in California un paio di anni fa; il titolo invece è preso dalla canzone "Vita spericolata" di Vasco Rossi. Domani posterò il secondo e ultimo capitolo di questa mini-long. Spero che la storia vi piaccia e, se vi va, lasciate un commento:)
   
 
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