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Autore: LadyPalma    01/09/2019    1 recensioni
[Seconda classificata al contest "Prendete un personaggio tipo... E fatelo vostro!" indetto da MaryLondon sul forum di EFP]
Roxy Jane Crosby è la proprietaria di un bar ed è la classica femme fatale; Billy Booker è invece il classico bravo ragazzo che cade nella sua rete. Ma questi ruoli non possono durare per sempre... per lo meno non per Roxy Jane.
Perchè un bravo ragazzo può restare bravo per sempre, ma le armi di una femme fatale sono fragili.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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2. Dinamico (2019) 

Billy Booker Jr. si era ripromesso di non mettere più piede a Mission Viejo ma, durante un soggiorno a Los Angeles per lavoro, non era riuscito a resistere alla tentazione di fare una deviazione verso la piccola cittadina dove aveva passato una così breve ma intensa parte della sua giovinezza. Del resto, erano passati più di trent'anni da allora e ormai la sua delusione d'amore l'aveva superata da un pezzo: si era stabilito sulla costa orientale, in Florida, dove era poi diventato un affermato avvocato penalista e aveva incontrato la donna della sua vita, una dolce e simpatica ragazza che lo aveva fatto innamorare di nuovo e gli aveva dato la famiglia che aveva sempre desiderato.
Fu così che, senza rancore e pieno di semplice curiosità, si ritrovò a varcare la soglia del Roxy bar. Il nome era lo stesso, ma l'aspetto era completamente mutato: non c'era traccia della musica assordante o delle bische clandestine, l'ambiente era decisamente più sobrio e l'arredamento più chic di come ricordava.
"Buonasera, vuole un tavolo?" lo salutò una ragazza, notando il suo ingresso.
Anche quell'accoglienza così cortese stonava con i suoi ricordi. Billy si limitò a scuotere la testa e si inoltrò nel locale, puntando dritto verso il bancone che, almeno quello, era ancora al suo posto. Nessuno dei clienti seduti sembrò prestargli attenzione e quell' indifferenza fu del tutto reciproca: tutto ciò che i suoi occhi cercavano era una chioma rossa e uno sguardo malizioso. Eppure, tra le due cameriere intente a servire ai tavoli e la signora di età indefinita dietro al bancone, non c'era nessuno che potesse corrispondere a quella descrizione.
"Mi scusi" si azzardò a chiedere, con il suo solito sorriso cordiale, una volta raggiunto il bancone. "Frequentavo questo locale quando ero giovane, ma forse ha cambiato gestione. Cercavo Roxy Jane... Roxy Jane Crosby".
La donna posò lentamente il boccale di birra che stava riempiendo e sollevò lo sguardo verso il nuovo arrivato.
"Non è più Crosby adesso, ma direi che Roxy Jane ce l'hai proprio davanti, ragazzino" rispose alla fine, in tono divertito, dimostrando di averlo riconosciuto prima che lui avesse potuto riconoscere lei.
Billy spalancò gli occhi e istintivamente indietreggiò di un passo. Il tempo era passato anche per lui, certo, ma era praticamente impossibile riconoscere in quella donna così poco attraente la più grande sbandata della sua giovinezza. Il viso era scavato, il corpo una volta florido e sinuoso era ridotto ad uno scheletro di pelle cascante e, cosa ancora più incredibile, al posto dei lunghi capelli ramati c'era un foulard bianco che le avvolgeva la testa. No, quella donna non poteva essere Roxy Jane… Eppure la voce era la sua, così come suoi erano i brillanti occhi neri.
"Non ti aspettavi di rivedermi in questo stato, eh Billy?" chiese lei, senza perdere il sorriso. E anche quello era lo stesso, anche se i denti non erano più perfetti come una volta. "Allora cosa ti porta qui a Mission Viejo? Un buon whisky in onore dei vecchi tempi?"
Prima che lui potesse rispondere, lei versò da bere. Due bicchieri, uno per lui e uno per sé, proprio come la prima volta che si erano incontrati. Billy ci mise qualche secondo ma riuscì a riprendersi dalla sorpresa, tornò ad appoggiarsi al bancone e tentò di fare ammenda per la sua reazione.
"Ti chiedo scusa... È solo che..." Fece una pausa, incapace di trovare le parole adatte. "Cosa ti è successo, Roxy?"
Di fronte a quella domanda quasi brutale, il sorriso di Roxy Jane si incrinò leggermente assumendo una sfumatura amara. Nonostante lo avesse respinto, non poteva fare a meno di sentirsi lei quella ferita adesso. Quel ragazzo che anni prima aveva professato di amarla, ora le stava di fronte cercando di mascherare il disgusto per quello che era diventata. Chissà cosa avrebbe fatto se avesse saputo cosa le era successo in tutto quel tempo, se l'avesse vista ammalarsi di tumore e appassire lentamente.
"Tu mi fottevi bene, Billy, ma vedi il tempo ci fotte tutti un po' meglio".
Si era sforzata di usare un tono forte e distaccato, eppure le faceva male la compassione negli occhi dell'uomo. Le faceva male perché le sembrava tutto dannatamente ingiusto.
Un bravo ragazzo può restare bravo per sempre, mentre una femme fatale come lo era stata lei aveva avuto armi ben fragili.
La bellezza, la salute e la giovinezza.
Armi che aveva sentito sfuggirle via tra le mani alla prima chemioterapia.
Restarono a fissarsi per un po' - lei quasi con aria di sfida, lui terribilmente a disagio - con i sorsi di whisky di lui come unico segno del tempo che passava. Tuttavia, prima che il whisky fu concluso una novità si aggiunse sulla scena.
"Hey, Roxy!"
Una voce maschile, grave eppure cordiale, precedette di solo una manciata di secondi la figura in divisa che raggiunse la donna dietro al bancone. Un uomo sulla sessantina, alto e dalla corporatura robusta, si avvicinò a lei e senza la minima repulsione la attirò a sé per stamparle un bacio sulle labbra.
"Tesoro, hai bisogno di una mano per questa sera oppure posso tornare a casa?"
"No, vai pure... Lexi avrà sicuro bisogno di aiuto con il progetto di scienze" rispose lei, sfoderando un sorriso che Billy non le aveva mai visto prima. Era un sorriso dolce, affettuoso e più di ogni altra cosa autentico, che le rimase sulle labbra finché l'uomo non uscì dal locale.
"Così tu e l'agente Kearney..." iniziò Billy, non nascondendo la propria sorpresa di fronte a quell'ennesima rivelazione. Ben ricordava i battibecchi tra il poliziotto e la proprietaria del locale e il modo non troppo sottile in cui si facevano guerra a vicenda ad ogni occasione.
Roxy Jane scrollò semplicemente le spalle. "Sì, io e Ted ci siamo sposati e abbiamo due figli".
Lo aveva confermato in tono tranquillo, eppure dovette mordersi la lingua per lasciare fuori quello che voleva dire veramente, ovvero che alla fine aveva scelto un vero eroe.
Non uno di quelli che si lasciano travisare dalla cattiva ragazza per via della sua avvenenza.
Ma uno di quelli che si innamora della cattiva ragazza proprio quando perde la sua vuota bellezza e rivela tutta la sua umana fragilità.
Billy si limitò ad annuire e a vuotare il suo bicchiere. Non si dissero più nulla, perché non c'era altro da dire. Un saluto cordiale, ma frettoloso e fugace, e poi le loro vie si separarono, stavolta per sempre.
Dietro al bancone, Roxy Jane bevve il suo whisky in un solo sorso, lasciando per un attimo la sua mente vagare sui ricordi. Anni e anni prima, mentre si divertiva con il dolce ragazzo di turno, mai si sarebbe immaginata moglie e madre. Aveva messo la testa a posto, questo sì, però era successo dopo. Dopo la malattia, la perdita e la caduta. Non c'era stata nessuna scoperta mistica, né un incontro speciale; niente e nessuno era riuscito a cambiarla. Era stato semplicemente il passare del tempo che l'aveva colpita. E lei, anche se era caduta, alla fine si era rialzata.
Si era adattata agli eventi, non era diventata buona.
Del resto non era mai finita in Paradiso. Era ancora al Roxy bar.
   
 
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