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Autore: _happy_04    08/09/2019    1 recensioni
[Eddsworld]
[Eddsworld][Eddsworld][ TomEdd | hurt&comfort | 1249 parole ]
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Davanti agli occhi di Edd, in questo momento, Tom stava ingurgitando tutto il resto del boccale in poco più di un sorso, ma nella sua mente ben altro si agitava. C’erano così tante cose nel suo discorso che parevano non avere senso. Ed era abbastanza sicuro che non dipendesse dall’alcol che già circolava nel corpo del suo amico.
«Aspetta un attimo – vuoi dire che Tord stava flirtando con me?»
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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just carry me home tonight.
Ad Edd bastò aprire la porta del locale per venir investito da una zaffata di puzza. Il suo naso si riempì in un attimo di fumo e di alcol, gli occhi che quasi lacrimavano per il fastidio.
Li strizzò, concentrandosi sul proprio obiettivo. Eccolo lì, infatti – la testa era talmente chinata da essere quasi nascosta dal cappuccio della felpa, ma il colore di quest’ultima era inconfondibile.
«Tom!»
Seduto al banco, il ragazzo sollevò appena il capo, lasciando intravedere i capelli chiari spazzolati verso l’alto. Edd occupò lo sgabello accanto a lui.
Proprio come si aspettava, Tom stringeva tra le dita una caraffa di birra, probabilmente non la prima, poiché era ancora piena. Sotto le occhiaie, quasi scure quanto i suoi occhi, un’ombra rosata riempiva la pelle delle sue guance; tutto il volto era contratto in una smorfia indecifrabile, un misto di rabbia, di sofferenza, di noia.
«Cosa vuoi da me? Non vedi che sto cercando di ubriacarmi in pace?» biascicò, diretto, mentre un fiotto di birra scivolava tra le sue labbra.
«Come sarebbe a dire, “cosa voglio”?» Un moto di irritazione si accese dentro Edd. Odiava quel tipo di situazione – non riusciva mai a capire se Tom parlasse così per i principi di sbronza o fosse solo seccato. Che novità che sarebbe stata, poi. «Sei uscito di casa praticamente all’improvviso, non ci hai detto nulla! Se non ti conoscessi da anni non avrei neanche saputo dove cercarti!»
«E che vi dovevo dire? Che ne avevo le palle piene di guardare Tord che flirtava deliberatamente con te mentre tu lo assecondavi tranquillamente? Fammi il piacere.» Sputò il nome del norvegese come se fosse il peggior insulto esistente al mondo, un disgusto più che evidente ad arricciargli il naso. Persino nei suoi occhi, normalmente vuoti come un pozzo senza fondo, brillava una scintilla dall’aria strana.
Davanti agli occhi di Edd, in questo momento, Tom stava ingurgitando tutto il resto del boccale in poco più di un sorso, ma nella sua mente ben altro si agitava. C’erano così tante cose nel suo discorso che parevano non avere senso. Ed era abbastanza sicuro che non dipendesse dall’alcol che già circolava nel corpo del suo amico.
«Aspetta un attimo – vuoi dire che Tord stava flirtando con me?»
Tom lo fissò per un istante, interdetto, poi gettò la testa all’indietro e scoppiò a ridere. A Edd non era chiaro se fosse una risata isterica o fosse solo divertito dalla sua reazione – probabilmente in quel caso avrebbe dovuto sentirsi offeso. «Sei tardo per caso? Offrirti un tiro della sigaretta che stava fumando fino a, tipo, un secondo prima cosa pensi che sia?»
L’istinto di Edd lo avrebbe portato a rispondere con un semplice ‘sì’, ma preferì tacere, anche perché evidentemente così non era agli occhi di Tom.
Richiamò alla mente l’affermazione dell’amico di poco prima. Una lampadina si accese nel suo cervello – o meglio, un masso gli rotolò dritto sulla testa. C’era un’unica spiegazione possibile, ma era a dir poco assurda. «Tom… vuoi dire che eri geloso
Stavolta, il ghigno sul suo viso aveva un aspetto malinconico. Pareva il sorriso di uno che fosse stato pugnalato al cuore sul punto di vincere una guerra, che fosse stato spinto giù quando aveva appena raggiunto la vetta. La birra che vi versò aggiunse ulteriore amarezza a quella sfumatura. «Gelosia? Intendi quel bruciore di quando il coglione di turno richiede e riceve interesse da qualcuno senza che tu possa far altro che rimanere nello sfondo e desiderare di essere al suo posto? Io non so neanche cos’è, la gelosia.»
Aveva parlato lentamente, quasi ala sua stessa mente faticasse a elaborare quel che aveva da dire. In quel momento, Edd fece caso a qualcosa che, pur avendo saputo da sempre, non aveva mai davvero tenuto in considerazione. Anche da ubriaco, anche quando l’alcol inibiva ogni fibra del suo corpo, Tom non era capace di aprirsi. C’era sempre qualcosa che nascondeva agli occhi di tutti, persino ai propri; qualsiasi sentimento sgradito veniva rinchiuso in uno scrigno segreto, chiuso a chiave, e rimaneva lì, a marcire – oppure ad ingrossarsi. A diventare enorme, pesante, fino a che non diventava un fardello troppo pesante da portare. Era allora che entrava in scena l’alcol; doveva essere un supporto, un aiuto per portare quella zavorra, delle ruote per trascinare il carico.
Peccato che quel supporto non durasse per sempre. Ad un certo punto svaniva, Tom doveva portare nuovamente il peso da solo e il ciclo ricominciava. Un circolo vizioso, dei binari su cui era impossibile rallentare.
Come aveva fatto a non accorgersene prima? Un velo di sensi di colpa si posò sul cuore di Edd. Vivevano insieme da anni, si conoscevano da ancora più tempo; erano cresciuti insieme. Anche quando tutto il resto del mondo era troppo impegnato a girare per notare che lui era rimasto indietro, Tom si fermava, se lo caricava in spalla e lo aiutava a tornare in pista.
Cos’era che lo aveva sempre oscurato? O meglio, chi?
Poi la risposta arrivò. Lo colpì in faccia come un mattone.
Tord. Tom era geloso del modo in cui Tord flirtava con lui, era geloso del modo in cui Tord attirava tutte le sue attenzioni, era geloso del modo in cui Tord diventava sempre la prima scelta. Tom era geloso di Tord.
«Tom… Tu sei innamorato di me?»
Ci fu silenzio. Tom non rispose, in nessun modo. Le sue dita erano cristallizzate intorno al manico del boccale, la sua gamba aveva smesso di agitarsi come in preda ad un tic nervoso, persino il petto si alzava e si abbassava lentamente. Solo il labbro tremava, quasi a trattenersi, incapace di lasciar uscire delle parole troppo pesanti, delle parole che la sua lingua non riusciva a trascinare fuori. I suoi occhi si posarono appena su di lui, fragili e lucidi come vetro sottile, poi il suo sguardo cadde sul pavimento, poi di nuovo sul banco davanti a lui, e lì rimasero.
Evidentemente era un sì.
Che stupido, che era stato.
Edd scese dallo sgabello, posizionandosi di spalle davanti a Tom, le braccia allargate.
«Che cazzo fai?»
«Salta su.» Si limitò a rispondere Edd, voltando appena il viso verso di lui. «Ti porto a casa.»
«Guarda che le ho le gambe, posso andare anche da…»
«Mi dispiace.» lo interruppe Edd, la bocca piena di parole che parevano avere una certa urgenza di uscire. «Per tutto. Sono sempre stato un idiota, ti ho sempre praticamente ignorato. Perdonami. Ti prometto che sarà diverso. Da adesso sarai la prima cosa, per me.» Forse questa non gli era venuta fuori tanto chiara, a pensarci. «Intendo, come dire, come, uhm… fidanzati? O… qualcosa del genere?» E fu così che quella che doveva essere una poetica proposta fu irrimediabilmente rovinata.
Per fortuna, Tom parve aver capito ugualmente. «Guarda che se non vuoi non…»
«Sì che lo voglio! Senti, lo so che il cervello di un tostapane, ma cose del genere le so pensare!»
Edd strizzò gli occhi, ancora immobile e lo sguardo fisso a terra, nella sua mente un mantra di preghiere che il rossore sulla sua faccia si desse una mossa a sparire.
Il suo cuore perse un battito nel sentire il peso di Tom sulla propria schiena, le braccia a circondare il suo collo. «Portami a casa, allora.»
Le labbra di Edd si piegarono appena in un sorriso, mentre stringeva con le mani le gambe di Tom intorno alla propria vita. «Va bene.»
 
So if by the time the bar closes
and you feel like falling down
I'll carry you home tonight.
 
  
------ Angolo dell'autrice
Yo!
Ancora una volta, dopo cinque mesi, Happy risorge dai mortie e posta questo sclero da millecento parole fatto in un'ora su un fandom che nessuno si calcola!
Raga non so voi ma io mi faccio una pena tremenda.
Anyway! Nel caso non mi conosciate su questo fandom misto, piacere! Il mio nick è _happy_04, ma preferisco Happy!!
Avevo in mente questa robetta da un po' in realtà, tipo da quando mi sono fatta venire l'ansia scoprendo che We Are Young dei fun. risale già ad una decina di anni fa essendo del 2011. Sì signori, impanichiamoci tutti insieme per il tempo che non è mai stato autorizzato da nessuno a passare così velocemente.
In più, durante l'estate ho sprecato il mio tempo, invece che a studiare [i libri di greco la fissano minacciosamente dallo scaffale], ad apppassionarmi ad Eddsworld e in particolare ad affezionarmi a Tom. E su questo punto specifico faccio meglio a non dilungarmi per non sprecare tutto il resto del pomeriggio. Sappiate solo che era passato un po' da quando un personaggio mi aveva completamente trascinato in fissa, ma sapete com'è - ah shit, here we go again.
Niente, faccio meglio a fermarmi qui. Credo che ne approfitterò per richiedere la sezione specifica di Eddsworld.
Le recensioni sono sempre gradite!
Bacioni,
Happy.
   
 
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