Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |       
Autore: Evola Who    09/09/2019    1 recensioni
“E in che anno siamo?”
“Vediamo…” Iniziò ad annusare l’aria: “Siamo negli anni ’30. Più di preciso il 22 ottobre 1938.”
“1938?”
“Già! In pieno autunno. Te lo immagini, Denny? Oramai siamo alla fine di un grande decennio: nuove emozioni, la nascita e il successo del jazz e del blues, i primi film con audio, le grande invenzioni...”
“La segregazione razziale, il protezionismo, il voto alle donne concesso solo
dieci anni fa, la violenza, i poliziotti corrotti e l’inizio di un confitto mondiale”
-----
“Dottore…” iniziò a dire lei, intimorita e preoccupata: “Dove è andato a finire?”
“Rapito!” rispose lui con tono fermo. “Il TARDIS è stato rubato!”
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 11, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Indiana Jones & Doctor Who
And the Stolen Tardis
 

Capitolo 1
Welcome To Bedford.
 
 
Dopo la sua prima avventura nel New Jersey, il Dottore decise di portare di nuovo Denny in America, in uno stato e in un'epoca completamente diversi.
Quando il TARDIS fu atterrato, Denny uscì fuori, curiosa come sempre di sapere in quale bizzarro luogo l'avessero condotta il Dottore (o Sexy) questa volta.

Si guardò intorno, rimanendo sorpresa: il cielo era limpido ed il sole splendeva ma l'aria era fredda. Di fronte a lei c'era un enorme municipio bianco con tetto a punta e orologio, in perfetto stile Americano, ed una piccola distesa di erba verde con tre sentieri, delimitati da alti lampioni e piccoli cespugli, che conducevano ad un monumento nero.

Oltre i confini del parco, edifici vittoriani dai muri colorati ospitavano case e negozi. Non c'era molta gente in giro, giusto qualche passante e svariate macchine d’epoca parcheggiate.

“Dove siamo?”

“A Bedford!” disse il Dottore, uscendo dal TARDIS e indicando il cartellone posto accanto al sentiero (cosa che Denny non aveva notato):“Welcome to Bedford. A nice Place to live.” E sotto, in grassetto: “Please Drive Carefully!” .
“Bedford?” rispose lei guardandolo con aria confusa.

“Sì, Bedford. È una cittadina dello stato del Connecticut non molto lontana da New York.”

“Mai sentita.”

“Beh, è una piccola città di provincia, una di quelle che non si sentono molto in giro. Come tutti i pianeti su cui ti ho portato.” disse il Dottore mettendo il braccio intorno alla spalla dell'amica.

Denny indossava una felpa blu lacciata con sotto una maglia grigia, dei blue jeans scuri e degli scarponi di tela bianca, mentre il Signore del Tempo aveva
 
il suo solito completo: una giacca di tweed, pantaloni e scarpe scuri e camicia rosa con bretelle rosso accesso, in pendant con il suo adorato cravattino.

“E in che anno siamo?”

“Vediamo…” Iniziò ad annusare l’aria: “Siamo negli anni ’30. Più di preciso il 22 ottobre 1938.”

“1938?” rispose lei sorpresa.

“Già! In pieno autunno. Te lo immagini, Denny? Oramai siamo alla fine di un grande decennio: nuove emozioni, la nascita e il successo del jazz e del blues, i primi film con audio, le grande invenzioni...”

“La segregazione razziale, il protezionismo, il voto alle donne concesso solo
dieci anni fa, la violenza, i poliziotti corrotti e l’inizio di un confitto mondiale”. 

Il Dottore la guardò con aria inespressiva.

“Sai, dovresti essere un po’ più ottimista sulle cose.”

“Non è una questione di ottimismo o pessimismo, ma di fatti storici.”

“A volte i fatti storici sono così esagerati. Non puoi immaginare quante donne di varie etnie comparivano nell’antica Grecia!”

Denny sorrise divertita. Il Dottore aveva un modo tutto suo di raccontare la Storia, con il sorriso smagliante e sicuro di chi non può fare a meno di assistere.

“Ora che facciamo? Andiamo a New York a conoscere Howard Hughes?” propose lei.

L’alieno fece una smorfia: “Perché andare a New York quando tutte le scoperte più emozionati si trovano qui, in una minuscola cittadina di provincia?”

“O forse sei un po’ geloso di Hughes e della sua intelligenza.” disse l’amica con tono ironico.

“Ma figurati! Io gelo…” Un suono forte e molto familiare lo interruppe.

Entrambi si girarono verso la macchina del tempo che stava scomparendo pian piano sotto ai loro occhi.

“No, no, no!” disse lui lanciandosi in avanti.

Con occhi e bocca spalancati, Denny vide il Dottore barcollare nel punto esatto in cui il TARDIS si era smaterializzato. Sapeva quanto quella buffa

cabina blu significasse per lui. Poteva quasi sentire il suo dolore e la sua profonda malinconia.

“Dottore…” iniziò a dire lei, intimorita e preoccupata: “Dove è andato a finire?”

“Rapito!” rispose lui con tono fermo. “Il TARDIS è stato rubato!”

-----------------------------------------------------
Note:
Ecco! Dopo ben due anni dalla mia storia
crossover con il Dottore e i  presonaggi di
Star Wars, ritorna il mio presonaggio Denny, con Eleven e una
nuova avventura! :D
Stavolta, incoterando l Archeologo più famoso di tutti
i tempi? 
Si incoterando? Riuscirà ad trovare il Tardis?
E chi è stato ad rubalo?
Lo scoprirete, dei prossimi capitoli! ;)
Alla prossima!
Evola 


 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: Evola Who