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Autore: BeautyLovegood    10/09/2019    1 recensioni
Aziraphale vive una lunga e tutt'altro che piacevole relazione con Gabriele e questo fa soffrire tanto il povero Crowley
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Nota dell’autrice: in questa fanfiction non tengo conto della questione Apocalisse. È concentrata totalmente sul triangolo Aziraphale/Crowley/Gabriele (vi avverto che non provo alcun piacere nel scrivere anche di questo angelo ipocrita, ma ci sono personaggi più odiosi al Mondo!).
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley, Dio, Gabriele
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Aziraphale schioccò le dita per far apparire una vasca da bagno nella sua stanzetta privata.

Gabriele lo aveva fatto correre per quattro ore di fila in tutto Hyde Park e ogni volta che era sul punto di mollare, lo chiamava Rotolino di Panna per spronarlo a continuare a correre.

Dopo aver riempito la vasca, Aziraphale si spogliò e s’immerse nell’acqua calda e profumata alla vaniglia. Schioccò le dita per far partire la sua musica preferita sul grammofono.

- Questa sì che è vita!- pensò a voce alta, ma la sua pace era destinata a durare poco.

- Angioletto?

Aziraphale si spaventò e per poco gli sfuggì una parolaccia per la frustrazione.

La porta si spalancò, ma al posto di Gabriele, c’era Crowley.

- Crowley?! Che cosa ci fai qui?- esclamò Aziraphale sconvolto e coprendosi il corpo come se fosse una donna.

- Ho pensato che avessi voglia di un po’ di dolcezza.- gli disse e gli mostrò una scatola di plastica trasparente piena di fragole coperte di cioccolato.

- Ti ringrazio, ma… oggi non sono in vena di cibo.- disse l’angelo togliendo lo sguardo dal demone e dall’invitante scatola.

Crowley strinse le labbra e appoggiò con rabbia la scatola su un tavolino.

- Devi farti bello per il tuo arcangioletto, non è così? Non gli è bastato farti sudare come un maiale per tutto il pomeriggio?- chiese al suo amico mentre si toglieva gli occhiali per mostrargli il suo sguardo rabbioso.

Aziraphale rimase sconvolto dalle sua parole. Schioccò le dita di entrambe le mani. La vasca sparì e lui si ritrovò asciutto e vestito.

Voleva ribattere, ma non sapeva che cosa dire.

Non era sorpreso dal fatto che il suo amico sapesse di lui e Gabriele. Dopotutto, era l’unico demone che conoscesse a vivere sulla Terra e il più delle volte era lui che lo trovava durante i suoi viaggi e le sue missioni angeliche. Questa consapevolezza gli faceva comunque male.

- Crowley… è… è complicato…

Non riuscì a dire altro.

- Oh sì, è complicato! È complicato scoparsi il proprio capo, tu che hai sempre fatto il moralista del cazzo!- sbraitò Crowley. La sua voce era talmente forte da far tremare gli scaffali della libreria.

- Crowley, ti prego, calmati…- provò a dirgli Aziraphale sfiorandogli il braccio, ma lui gli voltò le spalle per non fargli vedere le lacrime che stavano per uscire da sotto gli occhiali.

- Io c’ero il giorno in cui siete diventati ufficialmente amanti melensi! Avrei preferito di gran lunga essere geloso di un piatto di cous cous piuttosto che di quell’arcangelo presuntuoso!- disse con voce tremante.

Anche Aziraphale stava per piangere, ma almeno uno dei due doveva essere forte in quel momento.

- Non credo che siano affari tuoi…

- Forse no…

Crowley si avvicinò ad Aziraphale e gli sfiorò il membro sopra il tessuto dei pantaloni. Lui lo lasciò fare e chiuse gli occhi quando sentì la sua mano. Ansimò a voce bassa.

Il demone premette un po’ sulla presa, poi abbassò la cerniera e infilò la mano dentro i boxer dell’angelo per toccarlo meglio.

- … ma dimmi un po’, angelo… lui come ti fa sentire quando ti fa così?

La voce di Crowley era bassa e sensuale, mandando in brodo di giuggiole Aziraphale.

- Lui… lui non fa… questo genere di cose… non è così… erotico…- mormorò tenendo gli occhi chiusi.

Crowley abbozzò un sorriso e appoggiò la sua fronte su quella dell’angelo.

- Ah sì? E neanche questo?

E iniziò a masturbare il suo amico, prima con delicatezza, poi aumentò il ritmo.

- Crowley… Crowley, ti prego…

Crowley gli sfiorò le labbra con la punta della lingua biforcuta, ma nonostante il grande piacere, Aziraphale gli tolse la mano dal suo membro.

- Mi dispiace, ma sta per arrivare. Ti prego, vattene…- gli disse guardandolo con tristezza negli occhi.

Crowley si rimise gli occhiali e se ne andò senza salutare.

Quando salì sulla sua Bentley, neanche a farlo apposta, Freddie, Brian, Roger e John cantarono e suonarono per lui Jealousy.

- Andate a fare in culo tutti e quattro!- gridò all’impianto stereo come se i suoi quattro artisti preferiti potessero sentirlo.

Mentre guidava come un pazzo per tutta Londra, sentì uno strano odore nell’aria. Non era di bruciato e neanche di colonia, che lui non portava mai. Poi guardò la sua mano… era l’odore del membro di Aziraphale.

Crowley frenò di colpo e si posò la mano sulla faccia per aspirare profondamente quell’odore. Era dolce proprio come il suo angelo.

- Scommetto quel che volete che quel mentone grigio non ha mai sentito veramente Aziraphale.- pensò a voce alta e ridacchiò come se avesse battuto Gabriele ad una gara di masturbazioni, ma quando si rese conto di quello che aveva detto, si portò la mano al cuore e lasciò scorrere nuove lacrime sulle sue guance. Anche se non erano fatte di acqua santa, facevano male lo stesso.

Riprese a guidare fino a casa sua.

Quando entrò, si sedette sulla sua poltrona e si tolse gli occhiali. Aveva pianto così tanto da sentire un forte bruciore agli occhi. Come demone, provava un grande piacere, ma come finto umano…

- Quasi quasi me ne torno all’Inferno. Meglio sopportare quei rompicoglioni puzzolenti di Hastur e Ligur piuttosto che sentirmi così…

Alle quattro di notte, il cellulare squillò. Crowley, che si era addormentato sulla poltrona, vide il nome di Aziraphale sullo schermo e rispose subito.

- Cro… Crowley…

Aziraphale piangeva e respirava con affanno. Crowley scattò subito in piedi dalla preoccupazione.

- Qualunque cosa sia, angelo, tieni duro. Arrivo subito!










Lo so, è un po' corto, ma non volevo andare subito al sodo!
Ora arriva la parte migliore/peggiore!
  
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