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Autore: BeautyLovegood    11/09/2019    1 recensioni
Aziraphale vive una lunga e tutt'altro che piacevole relazione con Gabriele e questo fa soffrire tanto il povero Crowley
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Nota dell’autrice: in questa fanfiction non tengo conto della questione Apocalisse. È concentrata totalmente sul triangolo Aziraphale/Crowley/Gabriele (vi avverto che non provo alcun piacere nel scrivere anche di questo angelo ipocrita, ma ci sono personaggi più odiosi al Mondo!).
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley, Dio, Gabriele
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Aziraphale aprì gli occhi.

Non era più nudo e sdraiato sul suo divano. Indossava di nuovo il suo abito migliore e stava in piedi davanti al nulla, bianco come la neve.

- Dove sono?

- Sei al sicuro, Aziraphale! E sei con Me!

- Sei tu, Dio?

- Sì!

Invece di gioire, Aziraphale si spaventò.

- Sono… morto?

- No, sei soltanto al Mio cospetto, anche se per poco.

- Ma io non capisco! L’ultima cosa che ricordo è… è…

Aziraphale non ebbe il coraggio di dire a Dio quello che Gabriele gli stava facendo prima di trovarsi al suo cospetto.

- Ho sentito le tue parole, Aziraphale. Provenivano dal tuo cuore e volevo discuterne con te. Non ti preoccupare per Gabriele. Di lui mi occuperò dopo.

- Ma che cosa hai sentito esattamente?

 

*

 

Crowley aveva schioccato le dita per far apparire la sua Bentley davanti a lui una volta sceso dallo Shard e stava guidando verso la libreria. Ogni volta che si trovava bloccato in un ingorgo, invece di continuare la sua pazza corsa, rimaneva fermo ad aspettare e nel frattempo si scervellava su quello che voleva sarebbe potuto succedere se Aziraphale avesse scelto lui al posto di Gabriele.

Sarebbero stati uccisi entrambi? O esiliati su un pianeta talmente lontano da essere sconosciuto agli umani? Lui sarebbe stato condannato a mantenere la sua forma serpentina per l’eternità e Aziraphale sarebbe stato trasformato in un’anatra?

- Bruttobastardobruttobastardobruttobastardobruttobastardobruttobastardo…- continuava a ripetere a denti stretti. La sua rabbia era talmente forte che i suoi capelli sembravano fiamme sulla sua testa.

Arrivato alla libreria, al posto del suo amico, trovò Gabriele, ancora nudo, intento a fissare il vuoto, sconvolto… mentre la candela che aveva fatto cadere stava bruciando il tappeto.

Sconvolto e disgustato, Crowley schioccò le dita due volte per spegnere il fuoco e rivestire l’arcangelo.

- Che cosa è successo?! Che cosa hai fatto?! Dov’è Aziraphale?!- sbraitò mollandogli un pugno in faccia ad ogni domanda. L’arcangelo non reagì neanche quando cadde a terra, era come paralizzato da qualcosa.

- È… è sparito. Credo che sia con…- disse senza guardare in faccia il demone.

- Con… con Dio?! Sei sicuro che sia con Dio?! E spero per te che lui non sia con Dio nel senso che è morto!- disse Crowley aggiungendo altri pugni. Gli mancava poco per rompere il naso a Gabriele, ma si fermò, non per la stanchezza, bensì perché si era reso conto che Aziraphale non avrebbe approvato il suo atteggiamento, così si allontanò dall’arcangelo scosso e sanguinante. Gli offrì la mano per aiutarlo a rialzarsi, ma Gabriele la rifiutò e si rialzò con fatica da solo.

- Mi hai preso per scemo?- gli chiese lui diffidente mentre schioccava le dita per far sparire ogni traccia dell’aggressione sul suo volto.

- Non l’ho fatto perché all’improvviso ho sentito la voce della mia coscienza, l’ho, in un certo senso, uccisa tanto tempo fa. L’ho fatto solo per Aziraphale. Giuro su Satana che se non lo ritroverò, Belzebù ed io dichiareremo guerra al Paradiso. Fossi in te e tutti gli altri angeli, inizierei a scaldare le aureole!- disse puntandogli un dito contro, sfiorandogli persino il naso con la punta dell’unghia nera dell’indice destro, poi salì sulla Bentley. Non potendo parlare con Dio, in quanto demone, ma neanche con Satana perché avrebbe rischiato di porre fine al Mondo, Crowley si sentiva in un vicolo cieco, ma era disposto a distruggere pure quello pur di ritrovare il suo angelo.

- Ti troverò, Aziraphale! È una promessa!

 

*

 

Crowley aveva cercato letteralmente in tutto il Mondo. Sperava di trovare Aziraphale intento a mangiare in qualche ristorante chic o a leggere un libro in un qualsiasi parco, ma era come cercare una piuma nel vento, la più bella e dolce del Mondo.

Quando finalmente tornò a casa, era stanchissimo e la testa gli pulsava a causa di tutte le bottiglie di whisky che aveva bevuto per tutta la sua ricerca.

Camminò come uno zombie fino al salotto e posò le mani sul tavolo. Respirò affannosamente, sentiva che era sul punto di vomitare, ma prima aveva qualcosa da dire al soffitto.

- Aziraphaaaale?!?!?! Dove seiiii?!?!?!?!- gridò con tutto il fiato che aveva in gola e con le lacrime agli occhi. Le forze lo abbandonarono e cadde di faccia sul tavolo, spaccandolo in due.

- Ti amo, angelo…- disse prima di chiudere gli occhi, sperando di non risvegliarsi. Che senso aveva vivere per sempre senza il suo dolce angelo biondo?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Forse non è il capitolo che vi aspettavate, ma il nostro povero Crowley ha bisogno di una piccola vendetta e anche di un bello sfogo prima di ritrovare il suo amore! Sì, lo so, nel profondo sono una grande bastarda che vale la pena conoscere (almeno spero!)

  
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