Serie TV > Distretto di polizia
Segui la storia  |       
Autore: Denise9194    12/09/2019    0 recensioni
Mauro e Germana li ho sempre adorati dal primo momento.
Sono una coppia eccezionale.. Mi hanno trasmesso tante emozioni.
Il loro finale mi ha intristito molto😔 e quindi ho deciso di rimediare e dare un degno finale a questa serie TV che ho sempre amato e che mi ha appassionato.. E un degno lieto fine ai miei personaggi preferiti..
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mauro Belli
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono stata convocata in carcere per una richiesta di visita ad una detenuta. Ho molto timore ad andare, specie perché Mauro, sono convinta non ne sia stato informato, ma soprattutto non sarebbe d'accordo. Sono trascorsi più di sei mesi,dal mio rapimento. Ancora faccio fatica a riprendermi. Sono andata anche da uno psicologo, avevo bisogno di somatizzare la mia perdita. Per quanto mio marito, la mia famiglia e i miei amici mi stavano accanto. Avevo bisogno di qualcuno che mi ascoltasse da esterno. Con molta fatica, ho compiuto i primi passi, verso la fine del tunnel in cui ero caduta. Non riuscivo nemmeno a concedermi al mio sposo. Un po' per via dell'aborto subito, mi ha lasciato tracce non indifferenti e dovevo aspettare prima di poter tornare ad avere intimità, un po' per incapacità mia, non riuscivo più a lasciarmi andare. Adesso però mi sento pronta. Non dimenticherò mai Come con infinito amore, Mauro mi ha aspettato finora, senza farmi pressioni. Non so in quanti al suo posto lo avrebbero fatto. Mi riempie d'amore, grazie al suo sostegno ce l'ho fatta. Le mie ferite stanno guarendo a poco a poco, il mio corpo lentamente si sta riprendendo. Potrò riavere una vita normale. Spero che anche le mie analisi siano positive. Sapere di essere sterile, mi ha devastato. Ora capisco fino in fondo cosa ha provato Mauro, quando non si sentiva abbastanza. Si sentiva impotente. Ci si sente a metà. È vero. Ma l'amore è più forte di tutto. Non avrei rinunciato a lui, anche senza figli. E lui altrettanto. Il nostro amore va oltre. La famiglia non sono solo i figli. Significa anche avere degli affetti. Noi ci amiamo. Noi siamo una famiglia. I nostri pargoli sono stati la nostra gioia più grande. Non posso rischiare di perdere tutto. Mi assale un doloroso ricordo, quando per non aver raccontato a Mauro di una mia inchiesta, mi hanno sparato senza pietà, ero svestita a letto con un altro, hanno fatto ricadere la colpa su Mauro e instillando il dubbio di averlo tradito. Non accadrà mai più. Sarò onestà e gli dirò della richiesta di Paula. Mi precipito al decimo. Ugo mi informa che sta interrogando e quindi dovrò aspettare. Mi siedo nel suo ufficio, nel frattempo avviso Tiberio, di occuparsi dei bambini. Nel pomeriggio non posso tornare. Finito il colloquio. Mauro mi vede e mi raggiunge. - Amore, che c'è fai qua? - mi chiede. Non riesco a rispondere perché mi bacia. Gli sorrido e metto le mani tra i suoi capelli. - Ti devo parlare, di una cosa importante. - esordisco. - Paula mi ha citato, vuole incontrarmi in carcere. Prima che tu possa arrabbiarti,voglio sapere cosa ha da dirmi. - gli dico. Lo vedo sbuffare e arrabbiarsi, non se lo aspettava. - Che diavolo vuole? Me ne occupo personalmente. - urla infuriato. - Mauro aspetta, voglio capire cosa vuole da me. - gli dico calma. - Che può volere, farti del male Germà. Non glielo permetterò. - dice deciso. - Infatti voglio che tu venga con me, a parlare con lei. Lei mi ha espresso il desiderio di essere sole. Ma non volevo mentirti. Quando non ti ho detto cosa facevo con Liverani, sei stato malissimo. Non accadrà mai più. Voglio capire cosa vuole Mauro. E dimenticarla una volta per tutte. - gli dico decisa. - Sei sempre più lucida de me, in certi frangenti. Se è ciò che vuoi, va bene verrò con te. Ma al primo passo falso, blocco tutto e c'è ne andiamo di immediato. D'accordo? - mi dice. - D'accordo amore! - esclamo. Arriviamo al carcere Regina Coeli. Non ci sono mai stata un po' mi mette in agitazione. Mauro lo intuisce e mi tiene per mano. Firmiamo i documenti per poter accedere alla sala visite e quando abbiamo fatto ci rechiamo nella saletta. Mi sento soffocare, questo luogo è triste, mi manca l'aria. Mi sostengo dal braccio di Mauro, mi sorregge e mi accarezza. Mi chiede se voglio andare via, ma voglio andare fino in fondo a tutto questo. Ci stiamo per scambiare un bacio, quando la porta dal lato opposto si apre ed entra Paula. Che ci guarda. - Volevo incontrarti da sola Germana... - inizia Paula. - Non c'è l'avrei mandata ne ora ne mai, da sola qui dentro se doveva incontrarti. - ribatte Mauro alterato. - Amore calmati, resta seduto lì e permettile di spiegarsi. - dico pazientemente. Come se stessi parlando ad un bambino, cosa da pazzi. Mauro ubbidisce stizzito e si siede di malavoglia nella seggiola accanto alla mia. Sorrido della sua espressione corrucciata. Faccio altrettanto e mi siedo di fronte a lei. Sono pronta ad ascoltare cosa ha da dirmi. - Perché sono qui Paula? - chiedo diretta. - Abbiamo un conto in sospeso io e te... - inizia. Sento Mauro sospirare per iniziare un'accesa discussione, ma lo blocco mettendoli una mano sulla gamba. - Vai avanti, allora. - continuo. - Ho avuto modo di riflettere in questo posto, per tutto ciò che ho fatto e detto. Non mi riconosco, non sono una cattiva persona. Ero fuori di me, non è una giustificazione, ma mi piacerebbe anche se non ci spero, che tu accettassi le mie scuse. Ti ho fatto del male, ti ho insultato e soprattutto ho permesso che la mia tragedia personale si ripercuotesse su di te. Per questo ti chiedo perdono.! Qui dentro ho tantissimo tempo per pensare, , ma questo te lo dovevo. Non ti ridaró cosa ti ho tolto, ma spero che un giorno saprai perdonarmi. - conclude Paula. Resto senza parole, non me l'aspettavo. -Paula Il dolore annienta, dobbiamo avere vicino persone che ci aiutino ad uscire dal tunnel buio delle nostre tragedie. Se tutto questo me lo avessi detto mesi addietro, la mia risposta sarebbe stata differente. Ma oggi ti dico, che portare rancore non serve a niente. Ci avvelena soltanto. Io ti perdono, mi auguro tu quando uscirai di qui,potrai ricostruire la tua vita. -le dico. Paula e io ci guardiamo entrambe, questo è un addio. Le nostre strade non credo si incroceranno ancora. Lo sappiamo entrambe. Siamo state vittime entrambe in modi diversi. - Grazie Germana. - mi sussurra. Si volta a guardare mio marito. - Perdonami anche tu Mauro, per quello che ho fatto a tua moglie. Ti conosco e so che non ti sarà facile, ma sono pentita. Hai trovato una donna eccezionale con cui condividere la tua vita. Ne sono felice per te davvero. - conclude. - Magari un giorno riuscirò a perdonarti. Non lo so. Ma per il momento, mi accontento di sapere che sei fuori delle nostre vite. Che hai capito i tuoi errori, che ci hai posto rimedio in qualche modo. Chiedere scusa non è da tutti e te lo riconosco. Addio Paula. - termino. La guardiamo un'ultima volta e poi usciamo. Paula ritorna in cella. Noi usciamo dal carcere, sento di respirare adesso. Mauro mi trattiene dal braccio e mi dice: - Sapevo di aver sposato una grande donna, ma ogni giorno di più mi accorgo che sei meravigliosa. Ti amo!.-esclama. - Amore mio, non sono niente senza di te! - gli alito sulle labbra. Ci uniamo in un bacio profondo che suggella la nostra dichiarazione. E ci avviamo verso casa. La nostra famiglia ci attende.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Distretto di polizia / Vai alla pagina dell'autore: Denise9194