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Autore: Atenah    13/09/2019    0 recensioni
Mary, Grace e Bella sono come sorelle. La loro esistenza si svolge come in una treccia fatta tra tre ciocche di capelli; una di Mary, una di Grace e una di Bella.
Nulla però è eterno o perfetto. Nessuno è eterno o perfetto.
Questa è una breve storia di amicizia, amore, rabbia, delusione, libertà.
E tradimento.
Genere: Comico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA TRECCIA DELLA TRADITRICE


Io, Grace e Bella siamo come sorelle. Nate nello stesso ospedale a un solo giorno di distanza l’una dall’altra, prima Grace, poi io e poi Bella. Vivevamo tutte nella stessa via; all’asilo, alle scuole elementari e addirittura nelle scuola secondaria eravamo in classe assieme. 

So tutto di Grace e Bella e loro sanno tutto di me. Siamo come una treccia fatta da tre ciocche di capelli: forte e bella. Non ci siamo mai sciolte e non ci scioglieremo mai perché un’elegante treccia è sicuramente meglio che tre semplici ciocche di capelli sciolti.

Da ragazzine eravamo uno dei gruppi, o meglio trio, più popolari della scuola. Molte della nostre compagne cercavano di entrare nella nostra piccola “gang”, ma noi non accettavamo mai. 

Grace era la ragazzina per bene, mentre Bella era la ribelle della scuola e poi c’ero io, Mary: l’elastico che faceva in modo che la treccia non si sciogliesse.

Poco dopo aver finito la scuola Grace aveva incominciato ad uscire con uno dei ragazzi più popolari: Jake. Io e Bella, all’inizio un po’ scettiche, l’avevamo poi accettato di buon grado, dopo aver capito quanto significasse quella relazione per Grace.

Solo un anno dopo c’eravamo trovate vicino alla nostra migliore amica sull’altare come sue testimoni. Il testimone di Jake era il suo migliore amico, un certo William, affascinante almeno quanto lo sposo. Grace ci sembrò molto legata anche a lui. 

Pochi mesi dopo Bella sorprese me e Grace con la notizia che si sarebbe presto sposata anche lei. E così anche la ciocca ribelle e scontrosa della nostra treccia aveva trovato l’amore della sua vita. Tom era abbastanza carino quando lo conoscemmo, ma furono la sua intelligenza e la sua sete di sapere a rivelarsi attraente.

Stavolta fummo io e Grace al matrimonio le testimoni.

La nostra piccola famiglia è cresciuta, non che si siano aggiunte ciocche alla nostra treccia, ma siamo comunque tutti molto legati. Ci incontriamo per mangiare insieme a cena due o tre volte alla settimana e non perdiamo mai un’occasione per andare tutti insieme al cinema o a vedere una partita di calcio allo stadio. 

Anche William è rimasto nel nostro gruppo ed è quello che porta sempre un po’ di buon umore nei nostri discorsi e che ci fa sempre ridere.

Insomma siamo quasi quasi una famigliola perfetta. All’inizio Grace e Bella mi prendevano giocosamente in giro perché ero l’unica a non avere trovato ancora qualcuno, ma dopo un po’ smisero quando promisi che sarebbero state le prime a saperlo se mi fossi innamorata.

Io e Grace lavoriamo da casa, siamo traduttrici letterarie dal francese all’inglese per un’importante casa editrice ed è sempre bello potersi confrontare durante il lavoro. 

Bella è diventata una giornalista ed è spesso fuori casa, ma la cosa non ci ha separato neanche un po’, anzi, siamo ancora più contente di vederla quando l’andiamo a prendere alla stazione! Anche Tom, ora professore di letteratura all’università, non sembra soffrirne troppo e poi lui si fida ciecamente di Bella.

Insomma tutto è pressoché perfetto. 

O così pensavo fino ad oggi.  

Grace voleva assolutamente finire una traduzione e così sono andata da sola alla stazione per andare a prendere la nostra amica.

Bella è appena tornata dalla Turchia e così ho inizialmente attribuito le sue occhiaie e l’aria leggermente esausta al lungo viaggio. Dopo un po’ si è però girata verso di me e ho notato che si stava mangiando nervosamente l’unghia dell’indice.

“Devo togliermi questo peso dalle spalle” ha quasi sussurrato. Ha tolto la mano dalla sua bocca e ha raddrizzato la schiena contro il sedile della macchina, ha deglutito.

“Tradisco Tom.” ha detto; ho strabuzzato gli occhi. Certo, Bella era sempre stata la ribelle del nostro trio, ma era parsa sempre molto devota al marito.

Stavo per chiedere perché, ma lei mi ha fermato a metà frase: “Lo tradisco con Jake.”.

Per un momento non ho capito, ma poi ho quasi sbandato mentre urlavo: “Cosa?!”.

Bella si è messa a piangere e mi ha fatto impressione. Lei che è di solito sempre molto composta e poco emotiva ha singhiozzato come una bambina: “Ti prego, ti prego! Non lo dire a Grace!” piangeva. “Le rovinerebbe la vita sapere che Jake la tradisce, lo sai come lo adora!”. 

Ed io, che sulle prime ho provato un grande senso d’ingiustizia per Grace, ho annuito. Ciò che Bella fa è più che sbagliato, è crudele, ma ha ragione. Sarebbe più crudele rovinare la vita della nostra migliore amica, facendole sapere che viene tradita da suo marito.

 

Stanotte ho dormito malissimo. Appena mi sembrava di riuscire ad addormentarmi, mi balenava in mente il viso di Bella rigato dalle lacrime o Grace che guarda adulante Jake.

Stare in una stanza con Grace è stato ancora più terribile di come me l’ero immaginato. Il peso opprimente del segreto che le nascondo sembrava soffocarmi. Ho cercato di non guardarla troppo spesso negli occhi, fingendo di concentrarmi sulla traduzione e anche lei sembrava più nervosa del solito.

Per un momento ho temuto che sospettasse qualcosa, anche se sono sicura che Bella non le ha detto niente.

Poi Grace mi ha preso la mano: “Mary, ti devo confessare una cosa, so che non ti piacerà, ma ti prego, ascoltami prima e non interrompermi.”

Io ho solo avuto la forza di annuire, forse perché il mio cervello stava già inconsciamente inseguendo un percorso di pensieri.

“Tu lo sai quanto amo Jake, no? Lo amerò per sempre, è l’uomo della mia vita e sono felice con lui. Non mi fa mai mancare niente ed è buono, generoso e mi dice sempre che mi ama. Ma… da un po’ di tempo ho iniziato a sentire un legame speciale con William. Non è che mi sono innamorata di lui! È più qualcosa come un’attrazione tra due calamite e alcune volte sento il bisogno di stare con lui. Però mi rendo conto che in qualunque modo io rigiri i fatti, il risultato è sempre lo stesso: tradimento. Sto tradendo mio marito.”, finì con una voce secca, come se stesse confessando qualcosa a se stessa, più che a me.

Per un attimo mi è mancato il fiato, ho sbattuto le palpebre più volte, cercando di articolare parole che on volevano uscire. Mi sono sentita come un personaggio di quei romanzi rosa da due soldi terribilmente esagerati che odio tanto, solo che non c’era nessun libro da chiudere e abbandonare in una libreria polverosa. Era tutto vero.

Grace mi ha preso entrambe le mani: “Ti prego, ti prego, dimmi che non lo dirai a Jake! Fallo per me! Fallo per la tua migliore amica!” mi ha scongiurato.

Io ho annuito lentamente, ma lei, notando la mia inquietudine, ha continuato: “Io lo farei per te! Lo farei, te lo giuro! Lo farei in qualunque situazione!” ed io ho consentito.

 

Dopo lo shock di questa mattina, ora sto un po’ meglio, sono più tranquilla.

Ho ancora la coscienza sporca, ma almeno tutto è un po’ più equilibrato. Ora non siamo più solo io e Bella a custodire un segreto, ma anche io e Grace. In fondo la treccia va quasi a chiudersi, ma appunto solo quasi. 

Siamo solite a raccontarci segreti e pettegolezzi durate le nostre serate tra donne, sempre tutte assieme. Sta volta invece Bella mi ha pregato di non dire niente a Grace e sono quasi sicura, anzi sicurissima, che Grace non abbia raccontato niente a Bella. 

Io però ho le mani pulite, mi dico. La responsabilità è delle mie migliori amiche, sono loro che nascondono qualcosa l’una all’altra. Poi però non riesco fare a meno di identificarmi con Lady Macbeth che continua a lavarsi le mani, senza riuscire a sciacquare via il sangue. Ma come ho già detto questo non è un libro, né un romanzo rosa, né una tragedia di Shakespeare. 

Sono sicura che sta notte riuscirò a dormire qualche ora in più e durante quelle che passerò sveglia a fissare il soffitto della mia camera mediterò sulla mia situazione. Per passare il tempo.

 

Alla fine sta notte ho chiuso occhio solo per cinque ore, ma quando m sono alzata mi sono sentita comunque più riposata di ieri.

La mattinata è trascorsa in una bolla di aria tiepida e senza vento, statica e troppo calda per muoversi troppo o prendere iniziative.

In realtà avevo programmato di andare a comprarmi un nuovo vestito per l’estate imminente, visto che ci sono i saldi, ma Grace mi ha pregato di restare con lei mentre finisce una traduzione ed in fondo è mia migliore amica, farebbe la stessa cosa per me.

Così ho preso la mano che mi tendeva e sono entrata nella bolla ferma, calda e accogliente.    

Non ho concluso un granché oggi, ma non è niente in confronto a quello che è successo oggi pomeriggio.

Bella mia ha chiamato e mi ha pregato di venire a casa sua da sola, sembrava che stesse per avere una crisi isterica.

Ho suonato alla sua porta e mi ha aperto Jake. Tom era all’università. Non ha detto niente, ma cercava visibilmente di nascondere l’imbarazzo. Bella deve avergli detto che io so della loro relazione.

Mi è venuta incontro la mia migliore amica, sembrava che fosse indecisa se mettersi a piangere o fare a pezzi qualcuno o qualcosa.

Mi ha stretto in un abbraccio nervoso, mentre mi sussurrava: “Grazie di essere venuta.”. Poi mi ha fatto sedere sul divano e con un cenno del capo ha indicato a Jake di darmi qualcosa, mentre gli torturava nervosamente una mano stretta nella sua.

Era una cartolina con stampato sopra un famoso quadro di Picasso, “Ulisse e le sirene”, dietro c’era scritto: 

“So che mi tradisci, Jake. G.”

L’ho osservata per un po’ senza dire niente, poi ho alzato lo sguardo sulle due persone dinanzi a me, soprattutto su Jake.

Bella è scoppiata ed io ho riconosciuto la ribelle ragazzina della scuola: “È un insulto! Anzi che venire a parlare di persona, manda una stupida cartolina! Grace, la brava bambina che ha sempre paura di confrontarsi apertamente! Ci fa arrivare questi messaggi che logorano semplicemente i nervi e non portano a niente!” ha urlato, per poi appoggiarsi alla spalla di Jake singhiozzando nervosamente.

Lui le ha accarezzato la schiena: “Bella devi stare tranquilla. La cartolina è indirizzata a me e non dice niente di te. Probabilmente Grace non sa che sei te la persona con cui… con cui… bè passo del tempo.” ha detto, attento a non usare la parola “tradimento”.

Io ho annuito: “È vero, non credo che Grace pensi che sei coinvolta anche te. Cerca di calmarti. Jake chiarirà tutta questa storia con sua moglie e non dovrà per forza nominarti, tutto tornerà a posto.” le ho detto.

Bella aveva smesso di piangere, ma le lacrime le avevano sbavato il mascara che ha tracciato linee nere d’amarezza sul viso. “Jake non se lo merita. È sempre stato ed è tutt’ora un marito modello, non capisco perché dovrebbe rovinarsi così la vita solo perché Grace ha dei sospetti su di lui.” ha mormorato.

Avrei voluto spiegarle che sembra che Grace abbia più che dei semplici sospetti, ma quando Bella si mette in testa una cosa è alcune volte impossibile farla ragionare, così ho lasciato perdere.

Questa sera mi ha scritto Grace, mi ha detto che era scocciata perché Jake era con la testa da per tutto, fuorché da lei e che le è sembrato più freddo del solito. Le ho solo scritto che con una notte di buon sonno tutto migliorerà, non ho detto nient’altro.

 

La notte ha davvero posato su tutto un velo di normalità. Sta mattina mi sono messa a preparare una delle mie famose torte, come faccio ogni volta che ci incontriamo tutti per cenare insieme e non ho ricevuto né messaggi, né chiamate disperate.

Mi è toccato ricucire una manica del vestito rosa che mi sono messa, visto che oggi quando sono andata ai negozi non c’erano più i saldi e così non ne ho ancora comprato uno nuovo, ma in fondo devo incontrare i miei amici, non la regina.

Bella e Tom hanno portato come al solito due bottiglie di vino e come al solito Grace ci ha accolto raggiante insieme a Jake a casa sua.

Come sempre abbiamo parlato del più e del meno, ma dal mio posto a capo tavola ho visto come la gamba di Bella sfiorava quella di Jake e come Grace mandava continui sorrisi zuccherati a William. Anche lui ha percepito una certa tensione e non gli è venuta in mente neanche una barzelletta o un aneddoto divertente da raccontarci.

Tom sembrava l’unico a non accorgersi di niente e ha parlato tutta la sera di alcuni nuovi scrittori emergenti, mentre il pubblico lo ascoltava guardando la sua bocca che si muoveva, ma senza percepire veramente i suoni e le parole che ne uscivano.

Ad un certo punto però mi sono detta che forse sto esagerando e che ciò che so riguardo le mie migliori amiche mi sta dando alla testa. In fondo se tolgo tutti quei particolari dalla mia descrizione è tutto come in una normale serata tra amici.

Così almeno è sembrato fino a dopo il dessert, quando Grace è andata in bagno.

Dopo neanche trenta secondi ha cacciato un urlo che ci ha messo tutti all’erta: “Mary! Mary! C’è uno scorpione nella doccia!” ha gridato.

Tutti i miei amici non sono amanti degli insetti, mentre io sono abbastanza indifferente e così sono famosa nel nostro piccolo gruppo per aver salvato tutti più volte da un ape particolarmente insistente, da un bruco nell’insalata o da vari scorpioni appostati in giro per la casa.

Sono andata in bagno da Grace, ma lei aveva in mano qualcosa di molto peggio di uno scorpione. Era il suo telefono, da un numero sconosciuto le erano arrivate delle foto. Lei e William che si baciavano vicino un lampione, lei che abbracciava William mentre bevevano un caffè in un bar, lei che teneva in un mano una borsa di un negozio e l’altra stretta fra le dita di lui, sotto c’era un semplice messaggio: 

“Sono belle queste foto, magari le presenterò in una mostra speciale.”

“Sono di oggi! Qualcuno le ha fatte mentre ero in giro con William!” ha sussurrato Grace con voce strozzata.

L’ho abbracciata mentre tremava: “Non ti preoccupare! Perché qualcuno dovrebbe farle vedere a Jake?” le ho detto, anche se so che il messaggio sotto le foto è chiaramente un minaccia.

Grace mi ha guardato mentre si mordeva il labbro tremante: “E se fosse stata Bella? Non le ho raccontato del fatto che tradisco Jake, perché temevo che facesse una delle sue solite scenate, sai com’è. Magari lei ci ha visto e ci ha scattato delle foto per vendetta!” ha sibilato.

Ho sospirato: “Non credo che Bella te le avrebbe mandate così, le avrebbe subito fatte vedere a Jake o si sarebbe confrontata con te. Non credi?” le ho detto. 

Grace ha annuito, ma mi è sembrata poco convinta. Non ha scambiato più parola con Bella per tutta la serata, solo quando lei e Tom sono andati a casa si è alzata per salutarli.

Alla porta di casa Bella mi ha abbracciato a lungo per sussurrarmi: “Grace ti ha detto qualcosa in bagno?”. Io la stretta più forte a me: “No, era troppo preoccupata per il mostruoso scorpione.”.

Poi ho stretto forte anche Grace, prima di andare a casa: “Tutto verrà fuori, stai tranquilla.” le ho detto.

 

West Sussex scorre veloce fuori dal finestrino del treno. Tra meno di un’ora arriverò alla Victoria Station di Londra, la città che accoglie tutti senza pretendere nessuna informazione in cambio.

Il mio telefono dice che ho tredici chiamate perse da Grace e diciassette da Bella. Ho ricevuto un messaggio da entrambe, descrivono la stessa situazione da due punti di vista diversi.

Bella scrive: 

“Non ce l’ho fatta più. Sono andata a casa di Grace per chiarire una volta per tutte questa faccenda e indovina cosa ho scoperto? Sapendo che Jake la tradisce giustifica così il fatto che abbia una relazione con William! Il migliore amico di suo marito! Le ho detto che è una vigliacca a vendicarsi così su Jake, quando lui è sempre stato un marito perfetto, anzi che parlare direttamente con lui. Le l’ho detto e lei si è buttata su di me come un babbuino impazzito, mi avrebbe picchiata a sangue quella traditrice, se non fossero venuti Jake e William a separarci!”

Grace invece racconta:

“Oddio Mary! Non sai cos’è successo! Sta mattina Bella si è presentata a casa mia e con una bella faccia tosta mi ha detto che lei e Jake hanno una relazione! Il mio Jake, che mi amava tanto va a letto con Bella! Lei ha addirittura osato prendersela quando le ho detto che tradisco Jake con William, come se quel bugiardo di mio marito mi meritasse ancora! Mi ha urlato addosso che non dovrei osare a trattare così il mio sposo, lei me l’ha detto! La traditrice che se lo sbaciucchia quando non guardo! Poi si è messa addirittura a darmi addosso e io ovviamente mi sono dovuta difendere! Meno male che sono arrivati Jake e William a salvarmi!”  

I messaggi sono di due ore fa e io non ho risposto, non ce n’è stato bisogno. Anch’io ho lasciato qualcosa per loro in una busta color crema. 

“A tutti voi” c’è scritto sopra.

“Mie amate amiche, mie anime sorelle,

quando ho deciso di prendere questo treno ed andare via da Arundel, ho temuto che i fili invisibili che ci legano mi avrebbero trattenuta e riportata indietro. Ormai però sono già in viaggio e sento che i fili si allentano. So che non spariranno mai del tutto, perché ciò che condividiamo crea un legame indistruttibile, ma rimarranno come un ricordo di un tempo che ho lasciato alle mie spalle.

Credo che per voi questi fili siano stati sempre un modo per sentire le altre vicine, ma per me sono stati spesso delle corde che mi tenevano legate ad un’esistenza che non potevo scegliere per me stessa. Non avevo modo di tagliarle queste corde, non fino a pochi giorni fa. Siete state voi la mia lama per liberarmi. Voi che avete pian piano iniziato a capovolgere quell’esistenza che credevate così perfetta. Le vostre piccole realtà non sono perfette, nessuna realtà lo potrà mai essere, toglierebbe tutto il colore alle vite umane.

Lasciate che vi spieghi. 

Tutto è incominciato quando tu, Bella, mi hai raccontato della tua relazione con Jake. Mi hai pregato di non dire niente a Grace e io sciocca ho accettato. Mi hai detto che non volevi distruggere la vita della nostra migliore amica, quando sarebbe stato nostro compito dirle tutto, essere sincere e aiutarla ad andare avanti. In fondo lo sapevi anche tu che ciò che stai facendo è profondamente sbagliato. Ma come fai ad essere sincera con te stessa, se non lo riesci ad essere neanche con le persone che ti stanno più a cuore?

Poi è stato il tuo turno, Grace, quando mi hai raccontato del che tradisci Jake con William. L’hai raccontato solo a me perché hai detto che Bella avrebbe fatto “una delle sue scenate” o forse temevi che da brava amica lei ti consigliasse di chiarire tutto con tuo marito? Forse già avevi iniziato a percepire che qualcosa sarebbe andato terribilmente storto?

Avete fatto entrambe tanti errori, ma il più grave è stato non parlarne ad entrambe le vostre amiche. Voi due vi siete fidate ciecamente solo di me e così facendo non potevate chiedere consiglio l’una all’altra. Tornerò a questo punto dopo in conclusione.

Jake, 

hai sempre fatto del tuo meglio per essere un marito perfetto, ma come fai a stare a fianco di tua moglie con la consapevolezza di non essere sincero con lei e di doverle nascondere qualcosa?

William,

io e tè siamo molto simili per certi versi, ma credo che ad un certo punto abbiamo preso due strade diverse: tu hai scelto di vivere nelle menzogne, ma stare a fianco del migliore amico che hai tradito.  

Tom,

sei il professore, il gran cervellone. Ma la tua intelligenza non ti ha aiutato a percepire i segni della tua esistenza che andava pian piano a pezzi. Così ignaro (forse volontariamente?), hai continuato a fare finta di niente, quando saresti dovuto essere il primo ad accorgerti dei tormenti di tua moglie.

Quindi infondo siete tutti traditori. Bella, hai tradito una tua migliore amica e tuo marito. Grace, la stessa cosa vale per te. Jake, hai tradito tua moglie. William, hai tradito il tuo migliore amico. Tom, hai tradito te stesso.

Poi ci sono io. Io sono la traditrice per eccellenza. La traditrice con la “T” maiuscola. 

Io che non avrei mai dovuto accettare di nascondere qualcosa ad una delle mie migliori amiche, ma soprattutto io che vi ho usato per andarmene da quella realtà che stava per essere distrutta.

Quella cartolina che ti è arrivata, Jake, non era da parte di tua moglie. Sono stata io a scriverla e ad inviarla, sapendo che ne avresti parlato con Bella. Non avete sospettato di me, troppo preoccupati per le cose che aveva, a quanto pareva, scoperto Grace.

Poi il giorno dopo sono andata in città e per caso vi ho visto insieme, William e Grace. Ho scattato qualche foto e poi le ho mandate a te, Grace, usando un mio vecchio numero di telefono in modo che non potessi sapere chi era.

Ho osservato gli effetti di ciò che ho fatto e voglio che sappiate che è stata dura anche per me. Ho visto come le maschere di bugie scivolavano pian piano dai vostri visi, lasciandovi scoperti e feriti. Ma almeno ora tutti potete vedervi chiaramente in faccia.

Così, rompendo la cupola di vetro della nostra finta realtà perfetta, io ho avuto la possibilità di allentare i fili che mi stavano per soffocare legata a voi.

Ciò che ho fatto è stato terribile, è stato crudele, ma spero che capirete un po’ meglio ciò che mi ha portato a tradirvi grazie a questa lettera.

Grace, Bella, 

sappiatelo: io ho solo tolto l’elastico in fondo alla nostra bellissima treccia, sta a voi decidere se essa si scioglierà o no.

Jake, William e Tom,

so che potete essere degli uomini migliori.

Vi amo amiche mie e mi mancherete

Mary”.   

  

   
 
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