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Autore: AngelCruelty    18/09/2019    2 recensioni
Jennifer Jerau, detta anche JJ, membro della BAU (Behaviour Analysis Unit) dell'FBI, sa bene cosa vuole dalla vita: una carriera impeccabile e la forza per aiutare il prossimo. La sua vita nasconde troppi fantasmi che non vuole liberare, non sopporterebbe che qualcun altro ne venisse attaccato. All'improvviso però, una notizia minaccia questa sua promessa di salvare gli innocenti e rinchiudere gli assassini ...
Introspezione della 3x18 di Criminal Minds.
Storia partecipante al contest 'Le sei mogli di Enrico VIII' indetto da Giunia Palma sul forum di EFP.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jennifer JJ Jareau
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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FBI
Fidelty. Bravery. Integrity.


 
Jennifer Jerau entra nel suo ufficio socchiudendo la porta. Non vuole barricarsi dentro perché sa che alcuni dei suoi colleghi sono così curiosi da essere attirati da una stanza chiusa a chiave, Penelope è la vita del team, ma sa anche tutto della loro, di vita. Allo stesso tempo però, sta per fare qualcosa che la spaventa a morte, e che non vuole gli altri sappiano … non ancora. La donna si siede davanti alla sua scrivania e rigira tra le mani la busta sigillata. Le è arrivata quella mattina e non ha ancora avuto il coraggio di aprirla. Non che ne abbia avuto il tempo: il team ha risolto ben due casi nel giro di poche ore. Come sempre ci sono stati dei morti, delle famiglie distrutte. Ma come la maggior parte delle volte si sono guadagnati il sorriso dei sopravvissuti, si sono fatti commuovere dagli abbracci con i parenti e hanno ricevuto dei ringraziamenti da tutti quanti. Sono queste le soddisfazioni di un’agente della BAU, non piccole vittorie quotidiane, ma vite salvate. Jennifer apre la busta con un tagliacarte, dando un colpo netto, veloce. Non ce la fa più a rimanere nel dubbio. Vuole sapere cosa sta succedendo davvero e deve capire come muoversi. La bionda maneggia tra le dita il pezzo di carta stampata e corre con lo sguardo tra le righe.
Positivo.
Un test di gravidanza positivo.
Jennifer trattiene il respiro. Incinta?
Sta vedendo Will ormai da un po’, ma vivono una relazione a distanza già abbastanza dura senza bambini. Per rimanere insieme uno dei due avrebbe dovuto trasferirsi … JJ senza il suo lavoro … non le sembra un’ipotesi plausibile. Se non agente della BAU … cosa?
La ragazza si ferma a ricordare il momento più orribile della sua vita, quel tipo di momento che rimane impresso nella memoria per sempre, per quanto tempo si passi a cercare di dimenticare … le terapie, i diari, l’alcol … nulla funziona contro quel genere di ricordo. È l’immagine di sua sorella Rosaline con le vene delle braccia squartate … il suo sguardo pietrificato per sempre e la sua pelle cadaverica, bianca in una maniera innaturale. Jennifer ricorda come, da bambina, è rimasta a fissarla in maniera orripilata. Non è riuscita a spostare lo sguardo, né a scappare, e nemmeno avvicinarsi … eppure in quel momento non ha sperimentato una sensazione di panico è stata un opprimente sentenza di fine, un triste addio … da quel momento Jennifer non ha più saputo chi fosse. Certo, è stata cheerleader, ha studiato, ha avuto ragazzi … ma fino a quella giornata in cui ha assistito alla lettura dell’ultimo libro di David Rossi, non ha saputo cosa fare nella vita. All’improvviso era tutto chiaro. Ha frequentato l’accademia a Quantico, è diventata agente, fino ad arrivare a lavorare nella stessa unità del suo mentore. Per tutta la vita avrebbe impedito che cose brutte come quella che era accaduta a lei e sua sorella si potessero ripetere. Nessuna bambina avrebbe trovato la sorella morta nella vasca da bagno, in nessuna circostanza … e ci stava riuscendo. Fino a quella stessa mattina ha sconfitto dei cattivi e salvato persone proprio come la protagonista di un film. E il domani, invece? Cos’avrebbe detto Will? Chi dei due avrebbe abbandonato la vita in divisa dopo tutte le rinunce e i sacrifici commessi per guadagnarsela?
Oh, Rosaline … pensa.
Se tu fossi viva forse non avrei mai visto tutte queste cose terribili, questi corpi martoriati, questi psicopatici malati … se tu fossi viva magari avresti appoggiato le mie scelte, non come mamma e papà che mi hanno fatto vivere in mezzo ai litigi e alle negazioni … se tu fossi rimasta con me mi avresti dato dei consigli, evitandomi un sacco di delusioni d’amore. E soprattutto ora sapresti cosa fare … diresti che avere un bambino è una cosa stupenda e mi riempiresti di tutine e scarpette, due di ogni tipo, una blu e una rosa, per essere certa di non sbagliare sesso. E quando questo bambino avrebbe visto la luce, avresti ripreso con te quelle rimaste inutilizzate, dicendo che sarebbero servite a te, prima o poi. Mi accompagneresti a fare shopping pre maman … perché si, infondo a volte eri un po’ frivola. Ma lo ero anche io, come solo un’adolescente con la sua sorellina più piccola potevano essere. Non te l’ho mai detto, ma ti invidiavo … e allo stesso tempo ti ammiravo. Tu eri bella, grande, forte … riuscivi a tener testa a papà … non sapevo quanto in realtà fossi debole, e quanto stessi soffrendo … Rosaline, se tu fossi qui ora diventeresti zia …
Senza rendersene conto ha iniziato a giocherellare con il ciondolino d’oro che proprio sua sorella le ha regalato. Il ciondolino che le aveva messo al collo lei stessa pochi giorni prima di morire. Tutt’ora la cosa più preziosa che possiede è quel ciondolo. Non certo per le fattezze dell’oro, ma per il suo valore affettivo.
Emily bussa alla sua porta e entra senza aspettare risposta. Le parla. A quanto pare Jennifer Jerau non è così brava a ignorare i problemi della sua vita, perché la sua amica si è accorta del suo umore nero. La bionda la rassicura comunque, e una volta che l’altra è lontana guarda nuovamente il foglio che ha tra le mani. Non può più fingere, deve affrontare le proprie paure come si è ripromessa ai tempi dell’accademia: mai più congelarsi e immobilizzarsi.
Fidelty. Bravery. Integrity. Non è solo il motto dell’FBI, è una promessa in cui crede davvero.
Vive secondo quei principi, e mai potrebbe tradire il Bureau, mai potrebbe allontanarsene … però non si può credere in certi valori solo per metà. Non bisogna seguirli solo sul posto di lavoro, ma devono guidare nella vita, quella vera. Deve essere fedele, coraggiosa e integra anche verso Will, anche verso il suo bambino. Scuote la testa, si sta comportando da ragazzina.
‘Stupida, sentimentale, JJ!’ Ecco cos’altro avresti detto, Rose.
Prende il cellulare e chiama Will: “Dobbiamo parlare” gli dice.
  
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