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Autore: Yurippe    21/09/2019    4 recensioni
One shot scritta per il Writober Personale indetto da Fanwriter. it
Prompt: Incubo.
La giovane Serena Heinstein si è persa nel bosco di notte, pensando di raggiungere prima i genitori a una festa di paese, come finirà?
Genere: Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gemini Saga, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un incubo: questo era quello che stava vivendo Serena Heinstein. Tuttto era cominciato quella sera: era l’ultima notte di vacanza in montagna per lei e i suoi genitori, questi ultimi venuti a sapere della festa di fine estate in paese avevano deciso –per una volta- di andarci.


Dato lei era ancora impegnata a farsi la doccia erano rimasti d’accordo che loro sarebbero andati per primi e lei una volta finita di lavarsi, prepararsi e tutto sarebbe andata giù e telefonato per raggiungerli.

Il problema sorse quando lei una volta pronta uscì di casa e invece di prendere la solita strada in discesa che portava in dieci minuti al villaggio aveva scelto di prendere la scorciatoia per il  bosco, convinta di fare prima…..pessima scelta!.

Ora quanto tempo era passato? Un ora? Due? Non lo sapeva, intorno a lei vedeva solo buio e alberi e cespugli. Intorno a sé sentiva versi, rumori  e fruscìì che non facevano altro che aumentare la paura della semidea.

Era stata una stupida a prendere una via che non aveva mai preso, soprattutto di notte, avrebbe dovuto prendere il solito sentiero sulla strada, a quell’ora sarebbe già arrivata e sarebbe con i suoi in giro o in qualche bar a prendere un gelato e invece no, aveva deciso di fare l’avventuriera e addentrarsi nell’ignoto più totale.

Non ricordava più da dov’era arrivata e non capiva più che direzione prendere. Sarebbe mai uscita da lì? Nella sua testa già si vedeva persa lì dentro, la sua foto sui giornali di tutto il mondo che parlavano della sua scomparsa. Per non parlare della disperazione che avrebbe invaso sua madre Tea e tutto perché aveva voluto fare l’avventuriera quando non era né il momento né il luogo per farla.

Dopo un bel po’ di passi alla ceca la ragazza passò dieci minuti di panico totale: si fermò per poi sedersi e rannicchiarsi su se stessa lasciandosi andare a un pianto disperato.

Ma….all’improvviso avvenne quello che più avanti Serena definì un miracolo: la luna dapprima coperta dalle nuvole venne fuori e fece luce su un percorso alla sua destra, che sua zia Artemide – di cui portava anche uno dei nomi- avesse sentito che lei era in pericolo e le aveva prestato quindi soccorso? Non lo sapeva ma quella luce le trasmetteva tutto tranne inquietudine così decise di alzarsi e seguirlo.

E si rivelò una buona idea: dopo pochi passi cominciò a sentire della musica in lontananza proprio nella direzione dove stava andando….era vicina!.
Così prese ad allungare il passo per poi ritrovarsi davanti a una piccola discesa che finiva sull’asfalto, subito scese e……ecco che a pochissimi metri cominciava il paese, era salva!.

Anche se ora era più tranquilla Serena prese comunque a farsi largo tra la folla di gente in festa, non guardò nemmeno le bancarelle –dopo quello che era successo non le interessavano nemmeno più- e corse a cercare i suoi genitori.

Fortunatamente li trovò pochi minuti dopo in fila fuori dalla gelateria che era a dir poco affollata.
Riacquistata finalmente del tutto la calma la ragazza si tolse gli occhiali da vista per poi prendere dalla borsa un fazzoletto  per sistemarsi un minimo, ok quello che aveva vissuto era stato traumatico ma ora si era risolto tutto e non intendeva farli preoccupare.

Una volta sicura di essere abbastanza decente rindossò gli occhiali e poi corse da loro chiamandoli << MAMMA, PAPA’!>>

Saga e Tea non fecero in tempo a girarsi che quest’ultima si ritrovò la figlia tra le braccia << Tesoro….che hai?>> chiese lei preoccupata, mentre il marito la guardava interrogativo.
Artemide Serena Heinstein non raccontò mai quell’episodio ma una cosa fu certa: rimase attaccata ai genitori per tutta la serata e si promise di non prendere mai più sentieri sconosciuti da sola e soprattutto di notte!.

 
  
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