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Autore: BeautyLovegood    29/09/2019    4 recensioni
Dopo l'Apocalisse mancata, Crowley e Aziraphale si sono finalmente messi insieme e stanno per festeggiare il loro primo anniversario, ma la sorpresa di Aziraphale cambierà per sempre la loro lunga esistenza...
Genere: Drammatico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Aziraphale, dove cazzo sei? È mezz’ora che ti aspetto e la cena si è ormai raffreddata!- gridò Crowley contro il suo cellulare.

- Crowley, non so come dirtelo… forse è meglio se vieni qui.

La voce di Aziraphale era preoccupata, ma non spaventata dalla rabbia del demone.

- Spero per te che sia una cosa seria, sennò ti farò pentire di avermi fatto perdere tempo ai fornelli!

Crowley spense il cellulare, fece sparire la cena e la tavola imbandita con uno schiocco e raggiunse la sua Bentley. Mentre guidava, ascoltò Under Pressure. Arrivato alla libreria, schioccò le dita per aprire la porta ed entrò con passo duro.

- Aziraphale?!- sbraitò mentre chiudeva la porta con un altro schiocco.

- Crowley, amore, ti prego, abbassa la voce!- disse Aziraphale sbucando dalla porta della sua stanzetta privata.

- E perché dovrei?!

Uno strano verso si diffuse dentro la stanzetta. Sembrava… un pianto di neonato.

- Angelo… che cosa nascondi là dietro?

Aziraphale arrossì per l’imbarazzo. Crowley alzò gli occhi al cielo, raggiunse il suo compagno e schioccò le dita per aprire tutta la porta della stanzetta. Alle spalle di Aziraphale c’era una culla con dentro una bambina dai capelli rossi, gli occhi verdi e con un pigiamino a righe bianche e rosa che piangeva e agitava le braccine e i piedini. Crowley si tolse gli occhiali e si strofinò gli occhi per assicurarsi di aver visto bene. La bambina era ancora nella culla che piangeva.

- Crowley… posso spiegare…- disse Aziraphale facendo dondolare delicatamente la culla, ma la piccola continuava a piangere, così Crowley fece apparire un ciuccio rosa e glielo mise in bocca, riuscendo a calmarla.

- Ti ascolto.

- Stavo preparando… il mio regalo per te. Mi stavo esercitando in un piccolo numero di magia…

Crowley alzò di nuovo gli occhi al cielo e sbuffò. Non riusciva proprio a sopportare i trucchi magici che il suo angelo faceva sempre senza usare i suoi veri poteri, li considerava stupidi e imbarazzanti.

- … qualcosa che piacesse sia a te che a me e non so come… è apparsa questa creaturina.

- Ma come hai fatto esattamente? Hai detto qualche formula magica come Abracadabra o Bibbidi-Bobbidi-Bu?- chiese Crowley mentre accarezzava la bambina con un dito sulla guancia. Lei glielo prese con la manina e non lo lasciò più.

- Spiritoso, non ho fatto niente del genere. Non ho neanche schioccato le dita.- protestò Aziraphale. Crowley gli credeva, ma anche se si era già affezionato alla bambina, aveva bisogno di risposte.

- Dobbiamo scoprire la natura di questo… tipo di magia. E c’è solo una persona che può aiutarci.

Aziraphale sapeva a chi si stava riferendo.

- Le telefono io, tu occupati della bambina, per favore.

Mentre l’angelo telefonava ad Anatema, Crowley guardò la bambina. Gli aveva appena lasciato il dito. Aveva ricominciato a piangere e per un buon motivo. Per modo di dire.

- Mmm… che odoraccio… sei stata tu?- le chiese Crowley con la faccia disgustata. Fece apparire un fasciatoio, ci posò sopra la bambina e le aprì il pigiamino. Il pannolino era gonfio, scuro e puzzolente. Crowley schioccò le dita tre volte, una per far sparire il pannolino sporco, una per pulire il sederino della creaturina e una per metterle un pannolino pulito.

- Così va meglio!

Crowley aveva parlato troppo presto. La bambina piangeva ancora.

- E ora che c’è?

- Credo che abbia fame.- intervenne Aziraphale e fece apparire un biberon pieno di latte tiepido.

- Allora, che ti ha detto la matta della bicicletta?- chiese Crowley mentre l’angelo dava da mangiare alla piccola.

- Arriverà tra circa due ore.

- Eh no, non possiamo aspettare così tanto!- protestò il demone e schioccò le dita. Anatema apparve davanti a loro urlando. La bambina si spaventò e scoppiò a piangere.

- Prima mi investi con la tua bicicletta e poi fai piangere questa bambina!- la prese in giro Crowley.

- Lieta di rivederti anche io…- disse Anatema con sarcasmo.

- Finitela voi due, per favore!- intervenne Aziraphale mentre cercava di calmare la bambina e di farle fare il ruttino.

- Allora, che cos’è questo problema urgente di cui mi hai parlato, Aziraphale? E da quando fai il babysitter?

Aziraphale ripeté quello che aveva detto a Crowley poco prima.

- Capisco… posso?- chiese Anatema indicando la piccola. Aveva appena fatto il ruttino e Crowley aveva schioccato le dita per pulirla e far sparire il suo rigurgito dalla spalla di Aziraphale.

L’angelo permise alla strega di prendere in braccio la bambina. Pur fidandosi di lei, aveva paura che potesse farla sparire.

Anatema fissò gli occhioni della bambina, di nuovo calma.

- Sento una forte aura intorno a lei… è di colore viola… come se le vostre aure si fossero mischiate tra loro…

- Le nostre aure? Che intendi dire?- chiese Crowley confuso.

- La tua è rossa, Crowley, mentre la tua è azzurra, Aziraphale.

- Ma cosa vuol dire?- insistette il demone.

Anatema rise divertita e restituì la bambina ad Aziraphale.

- Che siete diventati genitori! Congratulazioni! E tu, Aziraphale, sei praticamente la mamma di questa piccolina! Un vero e proprio miracolo!

Aziraphale e Crowley si guardarono sconvolti.

- Noi abbiamo… una figlia?

- Avevi detto che volevi fare una magia che piacesse sia a me che a te, angelo…

Aziraphale si aspettò un altro rimprovero dal suo compagno. E invece ricevette un bacio pieno d’amore.

- … ci sei riuscito.- concluse Crowley e Aziraphale sorrise commosso.

- Allora, benvenuta tra noi, piccola… piccola…

- Magic!

- Magic?- ripeterono in coro l’angelo e la strega.

- Dopotutto è così che è arrivata, no? Con un tipo di magia diverso dal solito.

- È vero. Ciao, piccola Magic.- disse Anatema e accarezzò delicatamente la testolina della piccola.

- Sai che ti dico, Anatema? Da questo momento in poi, considerati la madrina di nostra figlia.- disse Aziraphale con orgoglio.

- Davvero? Oh, ragazzi, sarebbe un grande onore per me.

Anatema ringraziò l’angelo e il demone con un bacio sulle guance e ne diede uno anche alla piccolina prima di tornare dal fidanzato Newt a Tadfield con uno schiocco di Crowley.

- Crowley… non so che cosa dire…

- Io sì: che questa è la tua magia migliore e noi l’ameremo e la proteggeremo per sempre. Ti amo, angelo mio. E anche te, amore del papà.- disse Crowley commosso e baciò prima Aziraphale sulle labbra, poi Magic sulla manina che cercava di raggiungere il papillon dell’angelo.

Arrivati a casa, Crowley fece apparire una nuova camera per la piccolina, dalle pareti color lavanda e con tante stelle bianche che al buio s’illuminavano. Per il momento, tutto quello di cui lui e Aziraphale avevano bisogno per occuparsi della bambina erano una culla, un fasciatoio, una sedia a dondolo, una cassiera, un baby monitor e qualche pupazzo che tenesse compagnia a Magic durante la nanna.

- È bellissima, amore…- mormorò Aziraphale. Magic si era appena addormentata tra le sue braccia.

- Aspetta, ho dimenticato una cosa.

Crowley schioccò di nuovo le dita e le stelle fosforescenti sul muro formarono la scritta Magic.

- Così va meglio.- concluse il demone soddisfatto. Aziraphale diede un bacio silenzioso alla piccola, l’adagiò dentro la culla e le rimboccò le coperte, mentre Crowley le metteva vicino alla manina destra una piccola anatra di peluche.

- Quella non ha le orecchie, ne sono sicuro al cento per cento.- disse a voce bassa mentre usciva dalla stanza con il suo paffuto compagno che rideva cercando di non farsi sentire dalla creaturina.

- È stato un bellissimo modo di festeggiare il nostro primo anniversario come coppia ufficiale.- disse Crowley dopo essersi infilato a letto con Aziraphale.

- Ti confesso che... era tra i miei progetti per il futuro formare una famiglia tutta nostra, Crowley, anche se in realtà, avevo sempre pensato di prendere un cane o un gatto.

- Per fortuna che hai fatto apparire una bambina. Non vado proprio matto per i cani e anche se mi piacciono i gatti, non ne ho mai voluto uno. Mi mangerebbe tutte le piante!

Aziraphale sorrise e si accoccolò tra le braccia del compagno.

- Non riesco a spiegarmi come sia successo esattamente, se per miracolo o per magia, ma non m’importa. Abbiamo una figlia, è reale, sana e amata.

- E soprattutto… è fortunata ad avere due padri come noi.

I due neo-papà festeggiarono la fine del loro primo anniversario come compagni e primo giorno come genitori baciandosi con passione, ma proprio quando la situazione stava per scaldarsi, dal baby monitor si sentì il pianto disperato di Magic.

- Vado io, angelo.- disse Crowley sistemandosi i boxer che Aziraphale stava per togliergli e andò nella camera della bambina.

- Sssh… tranquilla, amore… papà Crowley è qui...- sussurrò mentre prendeva delicatamente Magic in braccio. Le testò il pannolino con la mano. Era asciutto e non puzzava. Non poteva avere fame perché aveva finito da poco un intero biberon.

- Hai fatto un brutto sogno? Oh, adesso i tuoi papà ti staranno vicini e scacceranno i brutti mostri.- le disse portandola in camera sua. Aziraphale si era rimesso il pigiama e sorrise quando vide le due creature più importanti della sua esistenza.

- Direi che per questa notte, Magic può dormire con noi.- disse Crowley posando delicatamente la piccola sul suo cuscino che Aziraphale aveva mezzo in verticale. Poi entrambi posarono le loro teste a pochi centimetri di distanza da quella di Magic e la coccolarono con bacini sulle guanciotte e carezze sul pancino e sulle manine.

- One dream, one soul, one prize, one goal
One golden glance of what should be
(It's a kind of magic)
One shaft of light that shows the way
No mortal man can win this day

Crowley cantò a bassa voce anche dopo che Magic aveva chiuso gli occhietti. Sembrava apprezzare la canzone che aveva ispirato il suo nome.

- Credo che questa canzone sia appena diventata… la mia preferita.- bisbigliò Aziraphale posando la mano su quella di Crowley che sentiva il cuoricino di Magic. Il battito era regolare.

- Magic, it's a kind of magic
It's a kind of magic
Magic, magic, magic, magic
Magic, ha ha ha ha it's magic

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Allora, che ne dite? Vi piace la piccola Magic Crowley-Fell? Ma questa "magica" creaturina non porterà soltanto gioia ai nostri maritini... al prossimo capitolo!

  
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