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Autore: fenris    29/09/2019    5 recensioni
Salem è sul punto di mettere le mani sulle Reliquie e usarle per spedire i Grimm in altri mondi, compresa la terra. Gaia, Alaya e Zelretch non possono permetterlo, quindi fanno reincarnare otto Servant ai tempi del team STRQ. Cresciuti, questi Servant diventano prima Cacciatori e poi i genitori e insegnanti della nuova generazione. Riusciranno a scoprire cosa lega davvero i Grimm al loro mondo e a proteggere chi amano? Coppie: Jaune/Pyrrha, Yang/Weiss, Blake/Sun, Jeanne/Sieg, Ruby/Si- oc, Ren/Nora, Qrow/ Summer e altre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Blake Belladonna, Nuovo personaggio, Ruby Rose, Weiss Schnee, Yang Xiao Long
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente il ballo era finito, e stanchi morti tornavano tutti nelle proprie stanze, alcuni con qualche altro progettino. La coppia principale del team RWBY in particolare era stanca morta. Era stata peggio di una seduta d'allenamento, avevano ballato per ore dopo la fine dell'allarme.

 

“ Diamine, che serata.”, esclamò Ruby stiracchiandosi, dopo l'emergenza lei e Emil avevano ballato ancora... se la cosa che facevano poteva definirsi ballare. Più che altro lei pestava i piedi al compagno e più di una volta erano inciampati in qualcun'altro. Forse tra due anni sarebbe andata meglio.

 

“ Sono quasi sorpreso che Sun non abbia invitato Yang a uscire, sono così simili.”, disse invece Blake ripulendosi il sudore con un fazzoletto.

 

“ Oh, andiamo, persino io capisco che gli piaci e in faccende amorose sono una schiappa.”, scherzò Ruby dandole un pugnetto scherzoso sulla spalla, causando uno scintillio della sua Aura.

 

“ Forse. Ma personalmente credo che abbia qualche motivo in più oltre all'attrazione. Si è dimostrato molto interessato ad Adam. E anche Emil sembra avere delle strane mire... oltre a te s'intende.”.

 

“ Il tuo vecchio partner?”, domandò Ruby, ignorando volutamente il commento sul suo partner per la serata.

 

“ Sì, onestamente tremo a pensare al nostro prossimo incontro.”, ammise la mora. Il suo vecchio partner era un mostro. Veloce, forte e incredibilmente abile, più volte aveva sconfitto intere squadre, come ammesso da Ilia.

 

Non era sicura il suo team ora come ora avrebbe potuto batterlo.

 

“ Saremo insieme, Blake, ce la faremo.”, la convinse Ruby, lo sguardo pieno di giusta rabbia.

 

“ Lo spero. Adam è incredibilmente forte, dovremmo essere insieme per batterlo.”.

 

“ E' per questo che siamo un team. Per sconfiggere chi non potremmo mai battere da soli.”, disse Ruby, rassicurando un po' Blake. Era veramente grata di essere diventata parte di quel team.

 

“ Senti anche tu questo rumore?”, domandò la fauna. In effetti provenivano strani rumori dalla loro porta. Entrando vennero traumatizzate a vita, infatti trovarono Weiss e Yang che pomiciavano.


“ OH, GRAND OUM, YANG!”, gridò la mietitrice del team osservando lo spettacolo delle due ragazze attaccate.


“ TE L'AVEVO DETTO DI ANDARE NELLA STANZA DEL TEAM JNPR!”, gridò a squarciagola Weiss contro la compagna. Blake era rimasta completamente congelata. E pensare che aveva proprio scritto una scena a riguardo l'altra sera( grazie al cielo il suo computer aveva un sistema di sicurezza progettato da Weiss stessa).

 

“ … vi odio, tutte.”, concluse Ruby prima di gettarsi sul letto sfinita. Quella serata era stata troppo anche per lei, l'indomani avrebbe pensato a tutto.

*****

La stanza del team JNPR, nonostante le grida di Ruby e delle altre, era molto più calma.

 

“ Ehi, Jaune?”, domandò Ren al suo leader. Nora e Pyrrha si erano appena addormentate, con dei tappi nelle orecchie..


“ Sì, Ren?”, domandò il paladino, ancora un po' assonnato.

 

“ Ieri sera ti è piaciuto?”, domandò il ninja, riferendosi al ballo.

 

“ Beh, certo. A te no?”.

 

“ E' che stavo pensando. A Nora e Pyrrha. Forse meritano meglio di noi.”.

 

“ Ma di che stai parlando?”.

 

“ Jaune, mi segui?”.

 

“ Oh, non lo so, forse ho bevuto troppo punch. Ma sono stato il coccolone di famiglia per anni.”.

 

“ Capisco che vuoi dire. Vuoi diventare indipendente, tracciare il tuo destino.”.

 

“ Già. Tu e Nora avete detto di essere orfani, giusto?”.

 

“ Già, persi i miei genitori proprio il giorno in cui la incontrai. Per colpa di un Nuckleckave.”.

 

“ Uh, brutti cosi quelli. Una volta uno mi ha quasi staccato un braccio.”, commentò il paladino ripensando a quella volta. Se suo padre non avesse evocato il proprio avatar da combattimento in tempo, sarebbe morto.

 

“ Quindi cosa suggerisci?”.

 

“ Che potremmo non avere neanche il tempo di diplomarci. Meglio prendere subito certe occasioni.”.

 

“ Non hai tutti i torti. Già un piano?”, chiese ancora il ninja in verde.

 

“ Per ora... niente- ammise Jaune- forse domani ci verrà in mente qualcosa.”.

 

In breve, i due partner raggiunsero Nora e Pyrrha nel mondo dei sogni, sognando di dolci speranze.

*****

 

Mentre gli studenti di Beacon pensavano alle loro faccende amorose, professori, presidi e Cacciatori assortiti si occupavano di faccende ben più inquietanti. Già la mattina successiva al ballo Ozpin si trovava alla sua scrivania assieme a tutti i Cacciatori venuti negli ultimi giorni e la professoressa Goodwitch, strafatti fino all'orlo di caffè per restare in piedi dopo una nottataccia. L'aria nella stanza era decisamente pesante, d'altronde era la prima volta in ottant'anni che qualcuno era riuscito a infiltrarsi in un'accademia.

 

“ Cos'hanno scoperto i tuoi scienziati, James?”, domandò il preside tenendo le braccia conserte e guardando gli ingranaggi sotto il pavimento in vetro come fossero la cosa più interessante del mondo. Di rado l'avevano visto così nervoso, per una volta sembrava mostrare il vero peso dei suoi anni.

 

A sua volta il generale Atlesiano, seppur si mantenesse impeccabile come sempre, non era meno preoccupato e teneva il rapporto ricevuto neanche mezz'ora fa con una certa ansia.

 

“ Vuoi che sia onesto?”.

 

“ Sì.”, ordinò Ozpin, accompagnato da un cenno d'assenso di tutti i presenti.

 

“ Allora, il contenuto di questa chiavetta è- il Cacciatore si interruppe un momento, forse indeciso su cosa dire, fino a quando non si rassegnò- credo 'fottuto capolavoro', siano le parole più adatte.”.

 

Cadde il silenzio. Per diversi secondi l'unico rumore nell'ufficio fu il tossire di Atlanta, il cui caffè le era andato di traverso, ma una pacca da parte di Vlad risolse il problema. Ognuno aveva comunque espressioni a dir poco stupefatte, neanche interi massacri da parte dei Grimm li avevano turbati così.

 

“ Non ci credo.”, sussurrò Lancelot con gli occhi sbarrati.

 

“ Devo smetterla di prendere canne.”, fece invece un allibito Iskandar, non venendo fortunatamente sentito da nessuno.

 

“ Ha- ha davvero...?”, sussurrò Jeanne col labbro tremulo.

 

“ Signori, qual è il problema?”, domandò il generale, lievemente confuso e irritato da quella attenzione che definitivamente non si concentrava sul problema attuale.

 

“ Beh, è la prima volta che ti sentiamo imprecare.”, spiegò Atlanta.

 

“ Sembravi quasi umano.”, aggiungette Medea con espressione sorniona. Solo in quel momento il generale sembrò rendersi conto di quanto aveva detto e si mise la mano in faccia.

 

“ Oh, cavolo, sto diventando come Qrow!”, gridò ad alta voce facendo ridere tutti per le sue disgrazie, persino Glynda.

 

“ Ahem, per quando trovi esilarante le nuove tendenze linguistiche di James, credo dovrebbe tornare al suo discorso.”, li interruppe però Ozpin sbattendo il bastone a terra. James quindi si schiarì la voce e tornò a spiegare.

 

“ Dunque, come stavo dicendo, il contenuto di questa chiavetta è un vero capolavoro. Se fosse stata inserita nella CCT, si sarebbe collegato a un altro terminale dalla quale si sarebbe potuto controllare l'intera rete. Persino spegnerla.”, disse rapidamente, usando lo stesso tono calmo che usava durante le proprie missioni( era un professionista in fondo), ma facendo ben notare quanto una simile situazione lo preoccupava.

 

Tutti i presenti si irrigidirono. Con i Grimm sparsi in tutto il mondo, avere un sistema di comunicazione decente era stata una sfida per anni. Treni distrutti, messaggeri massacrati nel tentativo di portare una sola lettera e così via.

 

Poi, dopo la Grande guerra Atlas aveva cercato un modo per farsi perdonare di tutte le vite perse nel loro tentativo di bloccare il libero pensiero, e inventarono il Control Tower Transmission System: quattro torri, localizzate vicino alle Accademie per la migliore protezione. Offrivano una comunicazione wirelless in tutto il mondo con grandissima precisione e rapidità, ma avevano un piccolo difetto. Se una sola delle torri fossero stata distrutta o spenta, così sarebbe successo alle altre.

 

“ Cosa? Credevo che i sistemi venissero aggiornati regolarmente anche per evitare simili intrusioni.”, si lamentò Siegfried alzandosi, ma un cenno da Iskandar lo convinse a rallentare i bollenti spiriti. Ironwood comunque non perse tempo a spiegare.

 

“ Appunto, chiunque abbia creato questo programma ha fatto in modo che venisse percepito come un aggiornamento dal sistema. Esso avrebbe quindi assorbito i nuovi dati senza opporre la minima resistenza e senza nessuno che se ne accorgesse. C'è una sola persona che mi viene in mente capace di produrre qualcosa simile. Medea probabilmente sa a chi mi riferisco.”, concluse James cupo rivolgendosi alla scienziata dai capelli lilla. Questi passò una manciata di secondi cercando di capire a chi si riferisse, prima di diventare pallidissima e sussurrare un nome che sperava di non dover più sentire. Un nome che aveva portato vergogna a qualunque scienziato Atlesiano di buona volontà.

 

“ Arthur Watts... ma dovrebbe essere morto da almeno tre anni.”, osservò la scienziata. L'uomo da lei citato era stato uno dei peggiori membri della società Atlesiana, non si faceva il minimo problemi a usare esperimenti su umani o fauni che avrebbero fatto vomitare persino uno schiavista veterano. L'aria era improvvisamente diventata ancora più pesante.

 

“ Aspettate un momento- interruppe Vlad- se ricordo bene questo nome, chi lo portava era stato intrappolato nella sua stessa base da alcuni assassini , e si è fatto esplodere nel tentativo di portarlo con lui.”.

 

“ Stiamo parlando di un genio al livello di Merlot e Medea, che ha avuto molto più tempo per prepararsi rispetto al primo. Inscenare la propria morte con qualche registrazione non sarebbe stato così difficile per lui.”, gli rispose Ironwood.


“ Per quanto avessi una bassa opinione di quell'uomo anche prima che diventasse un criminale, devo concordare. Ma Ozpin, una degli intrusi era senza alcun dubbio la ragazza che ha rubato i poteri di Amber. Salem si sta muovendo, sono tutti suoi pedine!”, gridò Iskandar, ma l'espressione del preside restò imperturbata.

 

“ Fortunatamente, grazie ad Atlanta sappiamo dove si trova la loro base. Giusto qualche cento chilometri a sud est di Mountain Glenn, raggiungibile attraverso le gallerie. Quanto pensate ci vorrà per coordinare un attacco?”, domandò con un tono di voce incredibilmente calmo, sebbene avesse la chiara intenzione di fermare i piani di Salem ben prima che avvenissero.. Fortunatamente per lui, collaborava con le persone adatte per il lavoro.

 

“ Una settimana, forse meno, se ci sbrighiamo. C'è da tenere conto comunque che la zona soprastante è piena fino all'orlo di Grimm.”, rispose Vlad. Fortuna che avevano già cominciato a mobilitare alcuni dei loro soldati in anticipo. Ozpin riprese quindi la parola, e fece apparire alcuni schemi sullo schermo olografico.

 

“ In questo caso ecco quello che faremo, servirà la collaborazione di tutti. Veterani e studenti.”.

 

 

*****

 

Contemporaneamente alla riunione dei Cacciatori veterani di Beacon, uno dei team stranieri si era finalmente svegliato e aveva cominciato a prepararsi, nonostante piccole difficoltà. La routine mattiniera del team SSSN era sempre molto... mascolina. Il loro leader non ammetteva pigroni o cercatori di gloria nel gruppo, e pretendeva ogni mattina un riscaldamento di quasi mezz'ora.

 

D'altronde l'Aura è inutile se i muscoli non possono sopportarla. Qualcuno dei presenti però aveva già finito e stava approfittando del bagno.

 

“ Sun, hai visto il mio gel?”, domandò Neptune, le occhiaie ancora viola dalla serata di ieri. Troooooppo punch.

 

“ E' davanti a te, coglione.”, gli gridò il fauno scimmia, attualmente intento a farsi una serie di piegamenti con la coda arottolata alla trave del soffitto. Scarlet e Sage a loro volta facevano i loro rispettivi esercizi.

 

“ Sbrighiamoci, tra poco c'è la riunione.”, domandò Sage stirandosi le braccia, mentre Scarlet era ancora impegnato col suo stretching.

 

“ No, solo un istante e... ungh, finito.”, concluse il fauno scimmia saltando sul pavimento.

 

Il team SSSN quindi uscì dalla propria stanza, trovandosi subito di fronte il team SESP e il team RWBY, che salutarono prontamente i nuovi arrivi. Souchiro e Blake sembravano avere degli strani graffi sul naso e un'espressione estremamente incavolata rivolta a Ruby, che però era l'incarnazione della felicità.

 

“ Ehi, Sun, riposatosi da ieri sera?”,domandò Emil battendo la spalla dell'amico mentre tutti si dirigevano verso l'atrio.

 

“ Potrei farti la stessa domanda. Sento ancora l'ordore della sigaretta che mi sono fatto con Blake.”, scherzò il biondino guadagnandosi un'occhiataccia dalla fauna gatta, mentre Shouchiro controllava le missioni sul suo scroll, i segni di prima già guariti. Uno dei vantaggi di aver aiutato così tanto nell'investigazione era stato l'accesso ad alcuni archivi, incluso quello delle varie missioni disponibili a breve.

 

“ Allora, ragazzi, c'è una missione nel sud est che potrebbe portarci vicino a Roman e compagni. Se siamo fortunati risolveremo questa storia prima di lunedì.”.

 

“ Dubito sarà così semplice. Soprattutto con Gilgamesh e chissà chi altro intorno.”, gli rispose Sun, ricordando con un brivido il suo ultimo incontro col Grimm ibrido in armatura.

 

“ Tanto per cambiare argomento, sapete che Yang e Ruby hanno un cane carinissimo?”, domandò Penny.

 

“ Ce l'ha mandato oggi papà, dovrà mancare per qualche giorno e dovremmo prendercene cura.”, spiegò Ruby, trascinanandosi sulla schiena uno zaino dall'aria stranamente gonfia.

 

“ Già, proprio un tesoro. Mi ha letteralmente morso il naso!”, esclamò acido Souchiro, causando una risata nei compagni( persino una leggera da Ciel), ricevendo come risposta un segno di nonchalance da Yang.

 

“ Ehi, non è colpa sua se adora saltare in faccia alle persone.”, si scusò ancora Yang.

 

“ Già, Zwei è sempre stato molto affettuoso.”, concordò Ruby, che da sempre adorava praticamente qualsiasi cosa il cagnolino di casa Xiao Long/ Branwen/ Rose facesse.

 

“ Peccato non poterlo portare in missione.”, disse Blake con un'aria stranamente allegra. Fedelmente alla propria eredità detestava i cani, e per quanto il piccolo corgi fosse carino, l'aveva tenuto a debita distanza. Ruby si girò poi verso Emil, guardandolo con i suoi grandi occhi argentati.

 

“ A proposito, Emil, ho ripensato alla tua proposta. Ti va di cominciare le lezioni durante le vacanze? Puoi anche venire a Patch se non hai altri programmi.”, propose sorprendendo l'artista marziale, che non si aspettava fossero già così in confidenza.

 

“ Se a tuo padre non da fastidio.”, rise il fauno appena nervosamente. Non che non fosse felice dell'invito, lui e Ruby avevano mostrato di andare abbastanza d'accordo e si erano concordati sull'addestramento. Ma incontrare Qrow? Il Branwen sapeva della sua identità come assassino, avendolo incontrato un paio di volte, non sapeva se sarebbe rimasto zitto.

 

“ Figurati, un altro esperto di arti marziali con cui fare sparring oltre a Yang? Sarà felicissimo. Preoccupati di mio zio Qrow, piuttosto. L'hanno dismesso pochi giorni fa dall'ospedale e ora sta facendo riabilitazione a Patch.”, disse la mietitrice curvando un poco gli occhi.

 

“ Sarebbe un piacere venire a casa tua, se non sono di disturbo, ma che cos'è quest'odore di cane?”, domandò ancora Emil annusando l'aria.

 

“ Ruuuuby?”, domandò Blake espandendo la sua Aura.

 

“ Emh, siamo in ritardo, meglio andare.”, fece nervosa la mietitrice aumentando il passo mentre dal suo zaino emergeva una testolina nera e bianca.

*****

 

Purtroppo il team RWBY e i loro compagni non ebbero una chance per andare a cercare direttamente Roman. Quando arrivarono nell'atrio il preside, circondato da tutti i Cacciatori arrivati negli ultimi giorni, aveva appena cominciato il suo discorso: parlò di come tutto era cominciato con la Grande guerra, il più terribile conflitto della storia di Remnant e dell'ordine che aveva cercato di imporsi sul libero pensiero.

 

Coloro che si opposero a quell'ordine tirannico, avevano deciso di dare ai loro figli il nome dei colori. E quando vennero fondate le Accademie, molti di quei figli andarono a frequentarle per diventare i nuovi difensori del mondo.

 

Era un discorso molto toccante, in buona parte toccava i motivi per cui Ruby stessa e tanti altri erano diventati Cacciatori. Si aspettavano quindi l'annuncio delle missioni per tutti loro, e invece vennero sorpresi dalle prossime parole del preside di Beacon.

 

“ Studenti di tutti i regni, immagino che ora vi aspettaste di scegliere tra una vasta gamma di missioni, ma invece ci sarà un'unica grande missione per tutti voi.”, proclamò solennemente l'uomo, causando la nascita di un'enorme serie di bisbigli. In molti speravano di poter finalmente guadagnare un po' di soldi per ripagare i sacrifici che i loro genitori avevano fatto per spedirli lì.

 

“ Cosa?”, bisbigliò Ruby, interrotta però da uno strano movimento proveniente dal suo zaino, qualcuno immaginò di vedere una testolina nera e bianca( Emil in particolare), ma lasciarono perdere.


“ Lascerò che il generale Iskandar Scarlatina spieghi tutto.”, continuò Ozpin, lasciando che il suo posto sul palco venisse preso dal condottiero dai capelli rossi, che salutò tutti i presenti con un umile inchino.

 

“ Come alcuni di voi forse sanno, abbiamo notizie che la White Fang, in accordo con altri criminali, stia organizzando un attacco terroristico atto a colpire la città di Vale.”, cominciò brevemente il generale, che non era certo tipo da sprecare parole per niente. Un'altra serie di bisbigli, più o meno spaventati, si diffuse nuovamente nella sala.

 

“ Lo stanno davvero rivelando a tutti?”, si chiese Blake, scioccata da quello che stavano facendo.

 

“ Forse non fanno male- osservò Yang- siamo pur sempre tutti Cacciatori in fondo. Se noi abbiamo dato una mano nell'investigazione, tutti possono farlo.”.

 

“ I responsabili del piano sono nascosti a qualche centinaio di chilometri a ovest da Mountain Glenn, il nostro obbiettivo è irrompere nella loro base e neutralizzarli dal primo all'ultimo.”, continuò Iskandar, shockando quasi tutti i presenti... con un'unica eccezione.

 

“ YEAHH, BATTAGLIA STRATOSFERICA!”, urlò un ragazzo dall'altra parte dell'atrio. Nessuno sapeva chi fosse, ma i team JNPR e RWBY lo riconobbero come lo stesso che interrompeva a volte le lezioni con urla altrettanto entusiaste... ed idiote, onestamente. Infatti i tre generali presenti alla conferenza non mancarono di sbattersi una mano in faccia. Ironwood si avvicinò quindi per prendere il microfono da Iskandar, che glielo concese senza problemi.

 

“ Ahem, no. Questo è un lavoro che deve essere svolto da adulti, allenati e pronti a morire. Le vostre vite sono troppo preziose per essere rischiate contro simili nemici. Ma... è possibile che essi si stiano già preparando ad attaccare Vale dal sottosuolo, nella peggiore delle ipotesi anticiperebbero i loro piani proprio a causa della nostra controoffensiva. Ecco perchè ognuno di voi sarà stazionato per le strade a difendere le città in caso di bisogno.”.

 

“ Per nascondere la cosa ai civili, abbiamo convinto il concilio a indirre una settimana speciale di saldi. In questo modo dubito che la vostra presenza desterà il minimo sospetto.”, concluse Vlad non appena gli fu concessa la parola.

 

“ Ci sono domande?”, domandò nuovamente Ozpin a tutti gli studenti. Una mano si alzò prima di tutte, era quella di Cinder.

 

“ Per quando sarà programmato l'attacco?”, domandò la ragazza, nascondendo la sua preoccupazione.

 

“ Cinque giorni, miss- il preside s'interruppe un momento per cercare il volto della ragazza sul suo tablet- Fall. Usi questo tempo per preparare sé stessa e i suoi compagni, ne avrete bisogno.”.

 

“ Sì, professore.”, rispose la finta studentessa nascondendo il ringhio nella voce. Doveva avvertire Roman, e subito.

 

*****

 

Mentre i Cacciatori di Vale si preparavano a impedire quello che sarebbe potuto essere il più grande attacco terroristico della storia di Remnant, le foreste di Anima venivano turbate sia dalla pioggia che da un litigio in un certo campo di banditi. Le due fazioni in campo erano tre dei suddetti contro il capo tribù e il suo vice leader, lividi di rabbia.

 

“ COSA VOLETE FARE?!”, gridò la donna che tecnicamente doveva guidare quel branco di tagliagole. Raven Branwen, Cacciatrice rinnegata, era una donna prossima alla quarantina coi lunghi capelli neri disordinati come le piume di un corvo, occhi scarlatti come la corazza che ricopriva la maggior parte della sua pelle pallida. Al suo fianco una katana immersa in un conduttore di Polvere multiuso.

 

In genere era la calma personificata, comandando i propri sottoposti col pugno di ferro e uccidendo innocenti senza il benchè minimo segno di rimoso. Ma negli ultimi anni la sua proverbiale flemma era stata messa a dura prova dagli ostacoli sempre maggiori che la tribù dei Branwen fronteggiava.

 

“ Ce ne andiamo, Raven, siamo stufi marci.”, disse l'ambasciatore del piccolo gruppetto che se ne stava andando, l'ultimo di una lunga serie cominciata quando King Hassan e il Conquistatore avevano posto i propri uomini a protezione dei villaggi di Anima. Normalmente i tre sarebbero stati in ginocchio davanti al terribile potere di Raven, eppure ora erano alzati, e le loro facce chiarivano che non avrebbero accettato un no come risposta.

 

“ Non potete, siamo sempre il clan Branwen.”, esclamò Raven, alzando il livello della sua Aura e attirando lo sguardo degli altri pochi membri rimasti. Avrebbero potuto intervenire per attirare un lato o l'altro, ma ormai era una visione praticamente mensile. Alcuni avevano addirittura deciso quando se ne sarebbero andati.

 

“ Appunto, e questo a cosa ci ha portato? Oh, sì, a essere cacciati come animali!”.

 

“ King Hassan e i suoi accoliti sono solo un problema temporaneo.”, insistette ancora Raven stringendo i pugni.

 

“ Hai detto la stessa cosa anni fa, e anni prima ancora, cos'è successo?! Oh, sì, siamo appena un decimo del nostro vecchio numero, i tuoi poteri hanno fatto poco e niente per aiutare.”, ribattè l'uomo puntandole contro il dito, seguito da urla d'incoraggiamento dei suoi due compagni.

 

“ Quindi... ve ne andrete, come vigliacchi.”, sibilò Raven, trattenendosi dal prendere la sua spada e decaptiarli all'istante.

 

“ Vigliacchi vivi, prego. Non so se si potrà dire lo stesso di te nel momento in cui questa foresta smetterà di essere un deterrente adeguato.”, concluse il bandito prendendo i suoi compagni e uscendo finalmente dall'accampamento sotto gli occhi furenti di rabbia di Raven, la cui Aura stava facendo tremare tutto l'accampamento, sia abitazioni che persone.

 

Non le ci sarebbe voluto niente ad corrergli dietro e trasformarli in uno spezzatino, ma a cosa sarebbe servito? Semplicemente anche i pochi rimasti se ne sarebbero andati una volta per tutte.

 

“ Non li fermi?! Ormai siamo in dieci.”, domandò la ragazza che per tutto il tempo era rimasta al fianco di carne. Mulatta, coi capelli castani, una corporatura muscolosa eppur snella, e gli occhi violetti e un tatuaggio sul braccio scoperto.

 

Era Vernal, la vice leader dei Branwen, e almeno per quanto ne sapevano loro custode di un certo potere che avrebbe dovuto aiutarli a diventare ancora più forti, ma che non aveva fermato soldati e Assassini dallo sfoltire sempre di più i ranghi del clan di banditi.

 

Ovviamente sempre di più avevano deciso di andarsene. I primi erano stati quelli che tenevano famiglia, andandosene di notte o sparendo durante gli incarichi assegnati da Raven. Ora come ora però se ne andavano praticamente tutti senza fare troppi problemi.

 

Anche il piccolo spettacolino offerto dai tre uomini era stato più che altro una formalità. Tanto, uomo in più, uomo in meno.

 

“ No, tanto se non lo farò io lo faranno i Grimm. E anche costituendosi dovrebbero affrontare anni di prigione. Novità da Vale?”, domandò autoritaria alla sua vice. Vernal per tutta risposta prese il suo scroll, controllando gli ultimi messaggi da Junior e altri informatori della zona.

 

“ Sì, per qualche strano motivo gli studenti non andranno in missione quest'anno. Ozpin li tiene tutti a Beacon. E per di più tutti i negozi hanno indetto dei saldi anticipati.”, spiegò la bruna facendo una linguaccia di disgusto alle ultime parole. Detestava i civili, troppo fragili per i suoi gusti e immersi spesso in attività così frivole.

 

Ecco almeno un motivo per cui rispettava assassini, soldati e Cacciatori. Così come i membri del clan, essi vivevano per la battaglia e ricercavano la forza... costantemente. Ma Raven la distolse dal suo piccolo monologo interiore.

 

“ Che cosa?! Che diavolo ha in mente quel vecchio fossile?”, esclamò allargando le braccia.

 

“ E' quello che mi chiedo anch'io. Ma in fin dei conti, la maggior parte dei villaggi sono ormai protetti dai soldati del Conquistatore, e per gli altri non sarebbe poi difficile guadagnarsi qualche Cacciatore errante. Spedire studenti in giro per il continente è solo un allenamento.”, considerò ancora Vernal, ma capì di non aver convinto la propria capo tribù, che si girò per prendere un elmo.

 

Anzi, più che un'elmo, era una maschera formata da vari pezzi di ceramica bianchi con strisce rosse fatti per ricordare a grandi linee i Grimm. L'ex Cacciatrice era già una figura imponente di suo, ma con quell'ornamento diventava persino più temibile agli occhi degli avversari.

 

“ Ah, credo che andrò a Vale, forse scoprirò qualcosa.”, affermò semplicemente, guadagnando un'altra occhiata da Vernal.

 

“ Solo per questo o per altro?”, chiese sospettosa la castana, incrociando le braccia dopo aver notato lo sguardo della mora. Sapeva tanto a cosa stava pensando.

 

“ Vernal, fatti i cazzi tuoi. Tanto non ci vado per ciò che pensi.”, la intimò Raven facendo ribollire la sua Aura.

 

“ Va bene... capo.”, disse gelida Vernal.

 

D'altronde era a conoscenza del perchè Raven ogni tanto andasse a Patch. Rivedere il marito e la figlia che aveva abbandonato. Mentre Raven se ne andava, una figura nascosta tra gli alberi prendeva il proprio scroll. Era vestita di nero da capo a piedi, bende atte a nasconderlo e difenderlo dalla furia degli elementi, mentre una maschera bianca gli ricopriva il volto.

 

Era relativamente semplice rispetto alla maschera di Raven, un semplice teschio bianco, per quanto realistico. E proprio per questo molto più inquietante rispetto alla bandita, non era un piccolo accessorio per impressionare, era un simbolo che chi la portava era un messaggero della morte a difesa della vita.


“ Capo, Raven è appena partita per Vale. Istruzioni?”, domandò l'individuo non appena la persona dall'altro lato fu in ascolto.

 

“ Grazie del'informazione, continua a sorvegliare i suoi accoliti. Io la seguirò.”, rispose la voce di King Hassan, ansiosa di finire certi conti.

                                                                                                                        *****

Ciao, ragazzi, non sono totalmente soddisfatto di questo capitolo, penso avrei potuto fare di più(in particolare nella parte sul team JNPR,ma sarò onesto: detesto Jaune ultimamente, ritrarlo sta diventando una tortura. Non fosse che Pyrrha merita il suo principe azzurro l'avrei già levato fuori dai giochi. Ren e Nora, grazie di esserci)ma d'altronde era solo una cosetta per introdurre gli eventi dei prossimi due- tre capitoli e qualcosina prima del Vytal Festiva, prometto che questi saranno molto più dettagliati ed emozionanti. Ringrazio tutti i lettori per essere arrivati fin qui, ditemi cosa vi è piaciuto, cosa vorreste vedere cambiato e così via. Buona giornata.

  
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