Galeotta fu l’acqua… ok, ecco la scena: Harry Potter bagnato da una pioggia primaverile, la pelle che riluce nel buio di un corridoio, un sorriso sulle labbra, un goccia fra i capelli e un osservatore incapace di ignorare ciò che il corpo del moretto gli sta urlando a gran voce… e questo è quanto, per leggere il nuovo parto della mia mente malata non dovete fare altro che cliccare, quindi… CLICCATE! Cioè, solo se vi va… va beh, non fate caso a me… buona lettura!