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Autore: Athelye    02/10/2019    2 recensioni
“Quindi sei qui per..?”
“...”
Lan SiZhui lo guardò con un sorriso gentile mentre camminavano in quel boschetto che circondava i Meandri delle Nuvole, aspettando una risposta che non era certo sarebbe arrivata.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jin Ling/Jin Rulan, Lan Wangji/Lan Zhan, Lan Yuan/Lan Sizhui, Wei Ying/Wei WuXian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shy blooming silk.

 

Ti spezzo le gambe se ti fai rivedere qui!” Disse, accompagnando quelle parole con una smorfia arcigna sul viso e dei gesti esagerati delle mani, facendo ridere il ragazzo accanto a sé.

“Tsk. Solo perché mi sono fatto sfuggire un paio di prede interessanti.. Che poi, almeno fosse stata colpa mia!”

“Tuo zio ti rivolge sempre la stessa minaccia, Jin Ling.” Continuò a ridacchiare, stuzzicando ulteriormente l’umore già nero del ragazzo.

“Sì, e ho sinceramente paura che un giorno o l’altro lo farà davvero.” Sbuffò lui.

“Beh, quando verrai qua strisciando, saprò che quel giorno sarà veramente arrivato.”

“Non succederà mai! Non mi vedrai mai strisciare da nessuna parte, Lan SiZhui. Mai!”

Il giovane discepolo della Scuola di Gusu lo guardò con un mezzo sorriso. “Però.. Non credi di farlo preoccupare, facendo così?”

Si riferiva al fatto che il pupillo del Gran Maestro di Yunmeng, per l’ennesima volta, era scappato dopo essersi cacciato nei guai durante una caccia notturna. Però, dire “scappato” non era propriamente corretto, dato che da ormai molto tempo Jin Ling si recava ai Meandri delle Nuvole ogni qualvolta decidesse di sfuggire alle punizioni di Jiang Cheng.

“No! Devo conquistare il mio onore e dimostrare che sono meglio di quel caccia-morti di Wei WuXian.” Affermò risoluto, mentre lanciava un bastoncino a Fata, che obbedientemente andò a riprenderlo scodinzolando.

“Quindi sei qui per..?”

“...”

Lan SiZhui lo guardò con un sorriso gentile mentre camminavano in quel boschetto che circondava i Meandri delle Nuvole, aspettando una risposta che non era certo sarebbe arrivata.

Quello sbuffò, guardando altrove. “Chiedere aiuto.”

Per la sorpresa, Lan SiZhui inarcò le sopracciglia quasi a toccare il nastro bianco che gli fasciava la fronte. “Tu? Chiedere aiuto? Sei sicuro di non aver inalato qualcosa di strano durante quella caccia, l’altra notte?”

Jin Ling gli scagliò un’occhiataccia. Già non era facile per lui ammettere una cosa del genere, non era il caso di infierire sul suo umore, pur trattandosi di Lan SiZhui, la persona che riteneva quanto di più possibile vicino a un migliore amico.

“Per cosa vuoi aiuto, comunque?”

“Pare ci sia un demone che infesta la foresta intorno a una città, a poche ore da qui.” Spiegò, indicando la direzione con la mano.

“Mh. Quindi?”

Il ragazzo roteò gli occhi. “Potrà anche averti fatto da padre Wei WuXian, ma questo non ti autorizza a fingerti stupido.”

Lan SiZhui rise di nuovo. Quel continuo attaccare la persona che lui considerava come un padre adottivo non gli dava fastidio, e anzi spesso lo divertivano quelle uscite di Jin Ling.
Jin Ling sorrise, voltandosi a guardare altrove con finto disinteresse.

“Beh? Verrai?”

“Pensavo che volessi conquistare l’onore da solo. La tua Scuola non ti fornisce un seguito adeguato alla caccia?”

“La mia Scuola è piena di discepoli che se la credono più del dovuto.” Commentò con tono arrogante, lisciandosi la veste color miele. E l’antipatia è reciproca, pensò.

Le labbra di Lan SiZhui si piegarono in un mezzo sorriso sul viso. Non faceva fatica a immaginare che quella fosse la verità, dato che aveva proprio davanti agli occhi un chiaro esempio di discepolo della Scuola di Lanling.
Gli sembrò di sentirlo prendere il respiro come se dovesse aggiungere qualcosa ma, quando il ragazzo vestito di bianco si girò per guardarlo, Jin Ling aveva di nuovo un’aria di sprezzante indifferenza.
Curioso, pensò di stuzzicarlo ancora per farlo parlare.

“Allora chiederò a Lan JingYi e Wen Ning di venire con noi.”

Jin Ling, che si era fermato per recuperare l’oggetto dalle fauci di Fata, schioccò un’altra occhiataccia nella sua direzione.
Non era per fare una scampagnata, ma per una caccia notturna che aveva “chiesto aiuto” a Lan SiZhui.

Rimase in silenzio con il legno in mano, mentre l’animale lo fissava impaziente, guaendo piano per spronarlo a giocare. Aprì di nuovo la bocca, ma ancora una volta a vuoto, e la richiuse prima di lanciare più lontano il bastoncino.

Lan SiZhui calcò ancora di più la mano, determinato a sentire quello che gli frullava per la testa. “Con il loro aiuto, cacceremo sicuramente qualcosa di interessante.”

“No, posso farlo da solo!” Esclamò stizzito, finalmente girandosi verso di lui. Si rese conto un secondo troppo tardi di essersi tradito da solo.

“E allora perché vuoi che venga anch’io?”

Jin Ling rimase interdetto su cosa rispondere al discepolo di GusuLan. Si morse la lingua, girandosi imbarazzato.

...accia.. on te..

Le parole biascicate arrivarono incomprensibili alle orecchie di Lan SiZhui.

“Come..?”

Jin Ling stava per ripetersi, con un enorme sforzo di volontà per ignorare l’imbarazzo che gli scaldava le guance, quando Fata iniziò ad abbaiare furiosamente. Un secondo dopo, i due ragazzi sentirono un grido di terrore.
Si scambiarono uno sguardo e si precipitarono in quella direzione.

Avviluppata come un polpo in cima a un albero, c’era una figura vestita di scuro dall’aspetto fin troppo familiare. Quella, vedendoli, cercò di darsi un tono, fingendo nonchalance con le mani aggrappate alla corteccia. Quando parli del diavolo..
Fata ringhiò con più cattiveria in risposta ai vari sciò e vattene! dell’uomo avvinghiato ai rami.

Jin Ling stava già per deriderlo per quella situazione ridicola, quando si ricordò che Wei WuXian non si trovava mai troppo distante da HanGuang-Jun.
Serrò le labbra, al ricordo dell’incantesimo del silenzio ricevuto per punizione al loro primo incontro, temendo di ritrovarsi davanti l’imponente e candida figura della Seconda Giada di GusuLan. Nonostante fosse passato molto tempo da allora, Jin Ling provava ancora un timore reverenziale verso di lui.

Wei WuXian realizzò in fretta di non essere l’unico preoccupato, così si affrettò a parlare. “Se cerchi Lan Zhan, non è qui. Richiama quella belva malefica e io non lo chiamerò!”

Jin Ling si voltò verso Lan SiZhui, che gli fece un gesto leggero con la testa. Fece roteare gli occhi, poi, a malincuore, obbedì e richiamò il cane spirituale. “Fata, vieni qui.”

Fata si voltò scodinzolante verso il suo padrone, poi trotterellò nella sua direzione, sedendosi accanto a lui. Wei WuXian però ancora non si fidava a scendere, quindi si limitò a mettersi a sedere, posizione assai più comoda, sul robusto ramo su cui aveva scelto di appollaiarsi, preso dallo spavento. Lasciò dondolare le gambe mentre parlava.

“Ma tu e quel sacco di pulci non dovreste essere da tutt’altra parte, adesso?!” Protestò il Patriarca di YiLing, sinceramente stanco di ritrovarsi sempre quel cane alle calcagna.
Erano passati anni, ma Fata non gli dava tregua, lanciandosi contro di lui ogni volta che riconosceva il suo odore.

“Potrei dire la stessa cosa.” Ribatté scocciato Jin Ling, che aveva sperato di poter passare una giornata con Lan SiZhui lontano da tutto ciò che poteva ricordargli suo zio.

“Senti che impertinente..!” Wei WuXian fece schioccare la lingua, rallegrato dall’atteggiamento peperino del ragazzo. “Comunque, cosa stavate facendo qua intorno?”

“Non è affar tuo!” Rispose immediatamente Jin Ling, incrociando le braccia sulla difensiva.

Lan SiZhui lo guardò divertito, prima di parlare. “Stavamo solo facendo due passi, niente di male.”

“Oh, di questo ne sono certo. Ti ha cresciuto Lan WangJi, dopotutto.” Disse Wei WuXian, con una nota di affetto nello sguardo e nella voce. Poi osservò il cielo, che andava pian piano scurendo. “Ah! E dire che io alla vostra età infrangevo almeno dieci regole solo respirando.”

Jin Ling assunse un’espressione annoiata, mentre l’altro ragazzo sorrideva allegro. Vedendolo così, decise di non sprecare altro tempo con quel disgraziato di Wei WuXian, soprattutto con il coprifuoco alle porte.

Improvvisamente, gli angoli della bocca del giovane di LanlingJin si sollevarono con un sorrisetto furbo. “Lan SiZhui vieni, lasciamolo qui.”

“Eh?” Wei WuXian lo lanciò uno sguardo confuso.

“Fata, fa’ la guardia e non lasciarlo scendere!” Dando quegli ordini, afferrò Lan SiZhui per un polso e lo trascinò via correndo. Lui lo seguì d’istinto, senza farsi domande, tenendo il passo.

Wei WuXian si aggrappò di nuovo al tronco dell’albero, imprecando fra sé e sé, mentre guardava i due ragazzi allontanarsi e sparire nel verde.

“Ma guarda te, questi giovani! Correre è vietato nei Meandri delle Nuvole!” Scosse la testa con un sorriso, pensando che Lan SiZhui avesse preso il meglio di lui e Lan WangJi.
In più, in cuor suo era contento che Jin Ling avesse qualcuno della sua età a cui affezionarsi. Sentendo di nuovo ringhiare sotto di sé, si ricordò della sua drammatica situazione attuale, e abbracciò di più il legno.

“Lan Zhan.. Lan Zhaaan.. LAN ZHAN! SALVAMI!!”

 

Il veloce scalpiccio dei loro passi e il vibrare delle frecce nella faretra di Jin Ling accompagnarono la loro corsa, insieme alle risate cristalline e spensierate che riempivano l’aria intorno a loro. Dopo diverse falcate, si fermarono, ancora ridendo fra loro.

“Perché l’hai fatto, Jin Ling? Sai che è terrorizzato!” Chiese mentre le risate scemavano pian piano, con il respiro affannato.

Jin Ling lo guardò divertito, riprendendo fiato con le mani sulle ginocchia. “Tanto arriverà HanGuang-Jun a salvarlo, prima o poi..”

Erano ormai alle porte dei Meandri delle Nuvole, giusto in tempo per il coprifuoco. Lan SiZhui si sollevò, riprendendo la posa elegante tipica della sua Scuola. La coda che gli raccoglieva i capelli si era un po’ allentata per la corsa, una ciocca era scivolata dal nastro e ora gli cadeva morbida ad accarezzargli la guancia.
Mentre Jin Ling lo imitava nel raddrizzare la schiena, Lan SiZhui si voltò verso di lui, e il ragazzo rimase a guardarlo in silenzio. Non avrebbe saputo dire se fosse più luminoso il sorriso felice che il discepolo di GusuLan gli rivolse, o il tramonto rosso alle sue spalle, che tingeva le vesti candide di un rosa delicato, facendolo sembrare una camelia sul punto di fiorire. Un timido germoglio di seta.

“Andiamo?”

Lo richiamò con il suo solito tono gentile, stando un passo avanti a lui, in attesa di essere seguito.
Jin Ling si sistemò la faretra sulla spalla e annuì, affiancando Lan SiZhui.
Mentre camminavano uno accanto all’altro, ogni tanto con la coda dell’occhio lanciava un’occhiata all’amico, ammirando in silenzio il suo portamento elegante. Era certo che Lan SiZhui se ne fosse accorto, ma forse per cortesia non chiedeva niente.

Ogni volta che gli stava accanto, sentiva il cuore un po’ più a casa. Si chiese se quel sentimento valesse anche per l’altro e, cogliendo di sfuggita una curva serena sulle sue labbra, pensò che probabilmente sì, era così.

Jin Ling sorrise, tornando a guardare davanti a sé, mentre attraversavano insieme le porte.








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Note dell'Autrice
Buona sera!
Vi avevo detto che sarei tornata, ed eravate liberi di prenderla come una minaccia. Sarò brevissima, perché mi sto letteralmente addormentando sulla tastiera. Beh, è tipo mezzanotte e ho qualcosa come due ore di sonno.
Questa storiella mi è venuta in mente stamani, durante la giornata l'ho abbozzata, un po' a lezione e un po' in treno, e ora l'ho finita. Come "promesso", ora un po' di fluff, anche se in questa ce n'è veramente poco, ma devo prendere un po' le misure con questi personaggi, presto saremo su livelli diabetici.
E' una storia senza pretese, scritta per scaldare la mano, ma tutto sommato per essere stata scritta in veramente poco tempo ne sono sufficientemente soddisfatta :3
Sì, so che MXTX ha detto che gli unici personaggi gay sono Wei Ying e Lan Zhan, ma.. SUVVIA, QUANTO SONO BELLI JIN LING E LAN SIZHUI?! *si ricompone*
Comunque, la storia si ambienta qualche anno dopo gli eventi di MDZS (anche se sottolineo di non aver ancora letto tutti gli extra, cosa a cui rimedierò quanto prima U_U).
Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi è piaciuta, se non vi è piaciuta, se avete fame. Quest'ultima cosa è fondamentale dirla.
Anyway! Scusatemi, pubblicare questa cosa è stato più forte di me. Vi lascio con un'altra minaccia, tornerò ancora. Nemici dell'Erede, tremate.
Un velocerrimo ringraziamento alla mia beta, che legge e corregge, e ad Evelyn (maledetta, però ti voglio bene), che è colpa sua tutto ciò.

Ci si legge presto, un bacissimo!

Athelyè ~

   
 
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