Film > La Bella e la Bestia
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Autore: Crateide    03/10/2019    2 recensioni
«Non deve saperlo nessuno.»
«Non lo dirò a nessuno.»
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Belle, Gaston
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Iniziativa: Questa storia partecipa al #Writober 2019 di Fanwriter.it.

Prompt: Lenzuola (giorno 3).

Coppia: Belle/Gaston (film).

Numero parole: 580.

 

 

 

 

L’ultima cosa che Belle desiderava fare era ringraziarlo per averla aiutata con gli abitanti del villaggio. Un “grazie” non l’avrebbe di certo uccisa, ma non voleva mettere strane idee in testa a Gaston, che se ne stava fermo lì davanti a lei come un idiota, con la sua aria boriosa e supponente.

Belle scosse il capo e tornò a raccogliere le lenzuola da terra, rimpiangendo il fatto che avrebbe dovuto lavarle di nuovo e stavolta purtroppo a mano.

Chi abita qui è solo un villano, si diceva, pensando che il peggiore lo aveva proprio sotto al naso in quel momento.

A un tratto, una mano entrò nella sua visuale e tirò a sé un lenzuolo, ripiegandolo alla bell’e meglio.

Belle risollevò il capo e subito incontrò gli occhi scuri di Gaston, che la fissavano. Si sarebbe aspettata di essere derisa o apostrofata, invece la osservavano con un certo rammarico, che la sorprese.

«Grazie», si affrettò a dirgli, afferrando le lenzuola che lui le stava porgendo.

Si risollevarono all’unisono, restando l’uno di fronte all’altra. C’era qualcosa di insolito in Gaston, qualcosa che lei non riusciva a spiegarsi. Sembrava quasi intimidito o in imbarazzo.

Assurdo! Figurarsi se uno come lui sa cosa vuol dire provare vergogna.

Carica di lenzuola, Belle gli diede le spalle e si incamminò verso casa, senza salutarlo. Non sapeva nemmeno bene cosa dirgli, in fondo.

«Aspetta un attimo», la richiamò indietro Gaston.

Belle chiuse gli occhi, esasperata, ma lo accontentò. Si volse di nuovo verso di lui, sforzandosi di sorridere e preparandosi ad ascoltare la stupidaggine che, ne era certa, stava per uscirgli di bocca.

«Dimmi, Gaston.»

Che strano, pensò, sembra davvero in imbarazzo.

Gaston cercava di mantenere un certo contegno, invano. Si guardava intorno, sorridendo come un allocco, come se volesse accertarsi che fossero soli.

«Vorrei chiederti un favore», le disse infine, muovendo appena le labbra.

Belle spostò il peso del corpo da un piede all’altro.

«Ti ascolto», rispose, cauta.

Gaston le si accostò un po’ di più.

«Ecco... mi insegneresti a leggere? Voglio dire, un po’ so farlo, ma vorrei essere più capace», le chiese, diretto, e per la prima volta lo vide arrossire.

Belle sbatté le palpebre, domandandosi se stesse dicendo sul serio o si stesse solo prendendo gioco di lei.

«Mi prendi in giro», gli disse con sguardo duro.

No, era impossibile che le avesse chiesto una cosa simile! Non poteva crederci!

«Affatto. Ero venuto a cercarti per questo, ma se non vuoi...»

È davvero in imbarazzo!

«No no, va... va bene... se è solo questo...» balbettò in risposta.

«Non deve saperlo nessuno.»

«Non lo dirò a nessuno.»

Gaston rise, beffardo.

«Sai Belle, nutro sempre la speranza che tu possa innamorarti di me, un giorno», disse, tornando a essere lo sbruffone di sempre.

Belle ricambiò con il sorriso più finto che riuscì a fare.

«Impossibile», rispose candidamente, per poi aggiungere, «comunque, grazie per avermi aiutata poco fa.»

Gaston annuì e questa volta il sorriso che le rivolse fu sincero, sebbene continuasse a guardarsi intorno.

Belle sollevò gli occhi al cielo e si allontanò in fretta, senza riuscire a nascondere nemmeno a se stessa né il sorriso che le aveva incurvato le labbra né quello strano sfarfallio che le solleticava lo stomaco.

Forse – ma forse, eh! – aveva giudicato male Gaston, soffermandosi solo sull’apparenza. Se era vero che i libri non si giudicano mai dalla copertina, si diceva, forse sotto tutti quei muscoli e quella strafottenza così ostentata, avrebbe trovato una persona in grado di sorprenderla.

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice:

Ciao a tutti,

erano eoni che non scrivevo più in questo fandom e mai avrei pensato di farlo con questa coppia (oddio, “coppia”... non è che compaiano come tale, ma spero di aver reso l’idea).

Venendo a noi: non so se ricordate la scena del live action a cui faccio riferimento, ma quando ho letto il prompt mi è venuta subito in mente e non ho potuto fare altro che scrivere questo what if?

Spero che la OS vi sia piaciuta. Chissà che, durante questo Writober 2019 non torni con qualcos’altro!

 

Senza pretese,

Elly

 

 

 

   
 
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