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Autore: Overlook    08/10/2019    3 recensioni
Dragon Ball/Dragon Ball Z
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"[...] Vegeta si risolse nel constatare che lui lo aveva in effetti praticamente appena ereditato, il titolo di principe e che adesso era il momento di goderselo solo ed esclusivamente per sé. Che, in assenza forzata di femmine della sua razza ed alla sua altezza, poteva anche stargli bene di essere l'ultimo sovrano, di portare con sé la fine totale della propria stirpe, intanto mai, sarebbe caduta nell'oblìo, tanto ampia era da sempre l'eco gloriosa delle loro gesta. Che era meglio essere gli ultimi eredi al trono, che gli iniziatori di una discendenza di mezzosangue mediocri[...]".
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Raccolta breve di momenti tutti incentrati sui Saiyan, dal momento della distruzione del loro pianeta ad opera di Freezer, sino a pochi istanti prima della scoperta dell'esistenza di fantomatiche Sfere del Drago... .
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Freezer, Nappa, Radish, Vegeta
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
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Luna padrona

di Overlook, 2019©




Capitolo III





Un altro sorso alcoolico fu tracannato senza ritegno, digerendolo affatto educatamente, prima che Nappa provasse a  cestinare a volo il contenitore ormai vuoto e ridotto a spazzatura. Non ne sarebbero bastati litri, di quella robaccia dal retrogusto asprigno, per stordire animali da battaglia come loro, ma ogni tanto, quando non si trovavano in missione da qualche parte, ai remoti confini della galassia, qualcuno dei saiyan rimasti in vita, sotto il giogo di Freezer, trovava quasi divertente, trascorrere il proprio tempo negli spazi comuni durante le sere burrascose e prive di lune in cielo, sorseggiando quella bevanda proveniente dalla galassia dell'Est, scambiando quattro parole con i propri camerati. L'unico a disertare quei taciti appuntamenti, di solito, era niente meno che Vegeta, il principe della loro razza, il quale, un po' per indole, un po' per retaggio, preferiva di gran lunga ingannare l'attesa tra una missione e l'altra all'interno di trainer posizionati uno per ogni livello della base orbitante su cui stazionavano. Era assai più appagante sputare sangue e sudore sullo spettro del cadavere di quel lurido farabutto che aveva osato mettergli i piedi in testa, piuttosto che cercare il ristoro nella compagnia dei propri simili, non altrettanto esasperati, evidentemente.
Invece, quella sera, assiso composto e strafottente sinanche nel modo di sistemare le braccia dietro la nuca, Vegeta si trovava in uno dei grossi stanzoni muniti solo di panche, tavoli, una cella frigorifera incassata alla parete, qualche scaffale e ben poco altro. Insieme a lui, stranamente più ben disposto del solito, v'era Nappa. L'uno intento a divorare l'ultimo boccone nel proprio piatto, l'altro più concentrato nel centrare con un unico lancio della propria lattina vuota il cestino posto dall'altro lato del vano. Al secondo tentativo fallito, ancorchè di appena qualche centimetro, Nappa si risolse a lasciar perdere ed i suoi occhi caddero appesantiti sul piatto ormai vuoto di fronte a lui.
"... Comunque quel bastardo me la paga... Dico io, come ti permetti di mettere piede nella mia stanza, fottermi lo scouter senza neppure dirmelo e farmi poi fare quella magra figura proprio davanti a Freezer...".
"Hn... Di Freezer non potrebbe importarmi di meno. Lo sanno tutti che Recoom è un pezzo di merda, svegliati. Lo sa credo pure quel maledetto... Quel che non mi va giù è che si sia preso meriti che non ha, lui e la sua banda di froci non saprebbero muovere un solo muscolo del collo se non ci fossimo noi a fare il lavoro sporco per loro... E Freezer che li ha pure eletti a squadra scelta... Quegli imbecilli godono di molti più diritti e libertà rispetto a quanto noi potremmo anche solo sognarci, in questo stato in cui siamo!". Il crescendo del tono di voce, fattosi sempre più iracondo, aveva attirato lo sguardo di qualche altro militare che si trovava a passare da quelle parti ed il pugno battuto al tavolo, capace di ribaltare tutte le proprie stoviglie a terra in un sol gesto, gli aveva fatto suo malgrado guadagnare una modesta platea di curiosi.

"Ma sentitelo... Il principino sta frignando, cosa c'è?... Hai bisogno di cambiare il pannolino...?".
Consapevole che la propria statura non lo avrebbe fatto spiccare nemmeno tra pochi, Guldo amava fare il proprio ingresso così, con qualche arrogante frecciata, specialmente quando il bersaglio era niente meno che Vegeta, il saiyan per cui provava più rancore, non solo in forza dell'antagonismo interno alla base stessa del loro sovrano, ma anche e soprattutto perchè Vegeta era l'unico a non aver mai tremato dinanzi a lui, anzi, ad averlo osservato con derisione e disgusto a partire dal loro primissimo incontro, tra i corridoi della base orbitante. Avendolo scorto al seguito di Geez, Barter e gli altri componenti della squadra Ginyu, non si era fatto remore nel domandarsi a voce alta da quand'è che la prima squadra di Freezer avesse adottato un cane... Tanto brutto e maleodorante, persino.
Inutili i tentativi di ingaggiare un duello sul posto: veder giungere Vegeta dinanzi alle proprie quattro pupille, così carismatico e sicuro di sè, lo aveva fatto deglutire rumorosamente, prima che Ginyu stesso lo recuperasse per la cintola dell'armatura. "Non essere antipatico, principe Vegeta..." - lo canzonò, volgendogli le spalle ed andandosene, l'alieno violaceo - "... Altrimenti... Poi ci tocca dirlo a Freezer...". Una risatina generale, di scherno, aveva sancito l'uscita di scena dell'intera squadra ed al saiyan era rimasta un'ombra beffarda in viso, che se ne andò via insieme al resto di qualunque altro vacuo pensiero quando il portellone del trainer dinanzi cui era giunto si chiuse alle sue spalle.




***



"Non saprei, Guldo... A giudicare dall'odore, credo proprio che sia il tuo, il culo al quale dare una controllata...". Tra lo stupore, qualche bisbiglio, alcuni ghigni sommessi, brillò l'irritazione del nanerottolo verdastro, giunto dinanzi al tavolo cui erano seduti i due saiyan. "Tu non ti immischiare, razza di grosso scimmione pelato...". Nappa si alzò di scatto, facendo scrocchiare le giunture delle dita ed i lati del collo "Ah sì, eh...!".
"Nappa, piantala... Ti ho già detto di non perdere tempo dietro a certe sciocchezze!". La voce perentoria di Vegeta, rimasto invece calmo, a braccia conserte e ad occhi socchiusi, fece balbettare disappunto al saiyan più mastodontico. "Ma... Ma io...".
"Ecco, bravo..." - Lo incalzò l'alieno basso e viscido - "... Segui il consiglio del tuo amichetto... Per una volta che prende una decisione sensata!". Nappa si limitò a ringhiare qualcosa di incomprensibile al suo indirizzo, quando, alle spalle del nanerottolo, di svariati metri più alti, si stagliarono Recoom e Barter, gli scouter di pacca poggiati all'orecchio e l'armatura scintillante, perfetti leccapiedi di quel tiranno dalle labbra violacee. "Vegeta, Nappa, il grande Freezer ci manda ad ordinarvi di partire immediatamente verso la Galassia del Nord, pianeta Gink. Avrete due giorni a disposizione per completarne l'assedio! Sbrigatevi!".
"Non osare darmi ordini, femminuccia...", si levò velenosa la voce di Vegeta, sempre più esasperato dalla sete di vendetta e ribellione verso il tiranno e tutta quella irritante marmaglia di damerini. Si alzò in piedi, lo sguardo tagliente come una lama, i pugni serrati lungo i fianchi ed il passo prossimo ad iniziare uno scontro. "Come preferisci, allora manderò qui direttamente Freezer, a farti capire chi comanda...".

Barter sapeva di aver centrato il bersaglio. Aveva assistito in prima linea, alla torturante seduta di punizione, esemplare a dir poco, del principe dei Saiyan da parte di Freezer, allorquando il guerriero, mesi e mesi addietro, aveva osato non presentarsi all'appello del tiranno, fornendo come sola giustificazione un affettato "Non avevo nè tempo, nè voglia...".
All'ennesima scudisciata sul nudo dorso, con la gola ancora pulsante e livida, il saiyan si fece sfuggire dalle labbra serrate e riarse un rauco ansito di dolore ed a quel punto Freezer, con un efficace cenno del capo, diede ordine di riaprire il portellone, dal quale, senza batter ciglio, uscì seguito dalla squadra Ginyu e altri militari. Allorquando Radish e Nappa, scalpitanti all'esterno dell'atrio, erano sopraggiunti con medicamenti per aiutare il compagno, Vegeta li scansò invece con furibonda alterigia, il sangue gocciolante al lato di una tempia, un braccio piegato in modo innaturale verso l'esterno e la schiena ricoperta di ematomi ed escoriazioni brucianti. Espettorò a terra sangue e saliva e si trascinò facendo leva su tutto il proprio orgoglio verso la propria stanza, senza l'assistenza  nè l'aiuto di alcuno.



***



Tracimante odio e brama di rivalsa, il principe dei Saiyan di mosse allora verso di loro, seguito immediatamente da Nappa. Gli altri si scansarono a turno, dando modo ai due di farsi largo verso l'uscita.
Quando Vegeta si ritrovò proprio di fianco a Guldo, il quale nel frattempo aveva assunto una sogghignante espressione di rivincita, fece appena uno scatto, una finta, della durata non più lunga di un istante, verso di lui. Il che bastò a far gettare all'alieno verdognolo un urlo degno di una donzella, accompagnato da una goffa caduta a terra. Il ludibrio sguaiato fu tale che Nappa non riuscì neppure a percepire le maledizioni masticate a denti stretti da quel nanerottolo una volta rialzatosi. Erano ormai giunti all'ingresso dell' hangar contenente le loro navicelle spaziali, indossarono gli scouter e si accomodarono ognuno all'interno del proprio abitacolo. Prima di richiudere il portellone ed inserire le coordinate, Vegeta prestò per un istante attenzione a ciò che lo schermo posto dinanzi al proprio occhio sinistro mostrava. L'espressione si fece per un attimo sorpresa, ma immediatamente dopo mutò in una sorta di smorfia incuriosita: il radar, in collegamento diretto con quello di Radish, momentaneamente in spedizione solitaria su un piccolo pianeta chiamato Terra, mostrava che il saiyan dai lunghi capelli corvini era appena giunto a destinazione e che, non molto distante da lui, si trovava una presenza dal potenziale combattivo elevatissimo, per gli standard di quel posto. "Ehi, Nappa...! Pare che Radish abbia trovato da divertirsi, sulla Terra... Con ogni probabilità si tratta di suo fratello Kaharot, altrimenti non si spiegherebbe, un tale livello... Chissà, magari al loro rientro sulla base di Freezer quel saiyan ci potrà insegnare qualche tecnica imparata in tutti quegli anni trascorsi lì... Ah ah!". "Già..." - gli fece eco l'altro dalla navicella lì vicina - "...Potremmo seriamente pensare di cominciare a spezzare le gambe a quel bastardo di Freezer...". "Per quello basto ed avanzo io, non preoccuparti... Mi serve solo un altro po' di tempo..." - interruppe l'inesorabile incedere dei pensieri più malvagi - "... Sbrighiamoci a partire, adesso. Gink pare essere un pianeta piccolo e pacifico, non ci vorrà che qualche ora. Seguiremo da lì, gli sviluppi della missione di Radish sulla Terra". Con un cenno del capo, l'altro gli fece segno d'intesa ed il principe Vegeta, digitata la sequenza di pulsanti sul pannello, si sistemò meglio sul proprio sedile, chiudendo gli occhi nel tentativo di assopirsi, per non pensare ai mille modi in cui avrebbe voluto cavare tutti e quattro gli occhi di quel patetico Guldo.


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N.d.A.: Avevo pronosticato un dispiegarsi non cronologico dei capitoli ed invece, grosso modo, si può dire siano disposti in ordine, dal più remoto al più recente rispetto alla presa di consapevolezza dell'esistenza delle Sfere del Drago.
Pensavo di pubblicare anche un quarto capitolo, costruito sulla base di quello scarno paio di scene che possiamo vedere durante le prime puntate della serie Z, ossia la primissima comparsa di Nappa e di Vegeta. Al momento, tuttavia, preferisco concludere la raccolta in tal maniera, lasciando il lettore libero di evocare la liaison con quelle scene di cui parlavo, magari svoltesi proprio sul fittizio pianeta Gink.
Non è da escludersi che un giorno io torni ad aggiornare questa raccolta o a produrre altro, dedicato alla prima vita del principe dei Saiyan.

Grazie a tutt* per la lettura e ancor più ringraziamenti, s'intende, a chi ha voluto lasciare una recensione e a chi - non pochi! grazie! - ha invece preferito inserire la raccolta tra i Preferiti ed i Seguiti.

  
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