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Autore: BeautyLovegood    14/10/2019    5 recensioni
Dopo l'Apocalisse mancata, Crowley e Aziraphale si sono finalmente messi insieme e stanno per festeggiare il loro primo anniversario, ma la sorpresa di Aziraphale cambierà per sempre la loro lunga esistenza...
Genere: Drammatico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Gli anni passarono e Magic non smise mai di viaggiare e usare i suoi poteri per aiutare i meno fortunati sparsi per tutto il Mondo, neanche quando i suoi capelli rossi cominciarono a schiarirsi fin a diventare bianchi e le rughe invasero il suo corpo. Ebbe anche qualche flirt, ma non si sposò mai e sembrava stare bene così. Vinse persino il premio Nobel per la Pace per il suo contributo a ridurre la fame e la guerra nel Mondo. Data la sua grande bontà e la sua “inspiegabile” capacità di trovare i materiali giusti per aiutare gli altri, si era fatta una certa fama e, per questo motivo, anche dei nemici, ma riusciva sempre a cavarsela senza spargere sangue addosso a sé o agli altri.

Crowley e Aziraphale erano sempre più orgogliosi di lei e ogni tanto la seguivano per assicurarsi che fosse felice e al sicuro, per poi tornare alla loro routine, nella quale il rosso demone gestiva la sua catena di Magic Angel in giro per il Mondo, ma tornava sempre a casa in tempo per cenare con suo marito e passare delle sfrenate notti di amore e passione.

- Ehi, angelo… domani è il nostro ottantacinquesimo anniversario da quando siamo ufficialmente una coppia.- fece notare un giorno ad Aziraphale mentre bevevano vino accoccolati sul divano nella stanzetta privata della libreria, che non era cambiata di una virgola.

- Non ti sfugge niente, amore… mi sembra solo ieri quando cercavamo di confessarci a vicenda quello che provavamo l’uno per l’altro e tu alla fine avevi urlato…

- PER SATANA! AZIRAPHALE, IO TI AMO!- sbottò Crowley e diede un lungo bacio appassionato ad Aziraphale, che gemette dallo spavento, ma anche dal piacere.

- Sì… andò esattamente così…- disse con il fiato corto appena il demone si staccò.

- Stavo pensando che potremmo fare un viaggio on the road di ventiquattr’ore nei posti più romantici che abbiamo visto insieme in giro per il Mondo.- disse lui mentre baciava e mordicchiava il collo e l’orecchio dell’angelo.

- Un viaggio on the road? Quindi vuol dire che… la Bentley verrà con noi?

- Andrò piano, te lo prometto. Non posso permetterti di vomitare dentro la mia piccolina.

- Sai, a volte sono un po’ geloso di quella macchina.- si lamentò Aziraphale e guardò altrove, ma Crowley gli sbottonò la camicia per accarezzargli il petto, facendogli venire brividi di piacere.

- La mia Bentley non è morbida come te…

Gli annusò i capelli.

- Non profuma di vaniglia come te…

Gli slacciò il papillon.

- E soprattutto…

Lo costrinse a guardarlo negli occhi tenendogli una mano sulla guancia.

- … non ha due bellissime gemme azzurre per occhi come te.

Aziraphale diede inizio ad un nuovo bacio.

- E va bene, approvo il viaggio on the road, a patto che passiamo anche da Magic per festeggiare il suo compleanno. È vero che ormai è anziana, ma è pur sempre nostra figlia ed è suo dovere festeggiare i suoi compleanni con la sua famiglia.

- Lo dici ogni anno, angelo.

- E ogni anno tu sei d’accordo con me.

Crowley stappò una seconda bottiglia di vino per festeggiare la vittoria della sua idea, ma ad un tratto, suonò il telefono della libreria. Aziraphale andò a rispondere.

- Sono desolato, ma siamo chiusi.

- Papà… Azi…

- Magic? Tesoro, che cosa ti succede? Hai una voce strana…

- Venite qui… vi prego…

- Dove sei?

La linea cadde e Aziraphale si spaventò.

- Che cosa succede, angelo?- chiese Crowley preoccupato.

- Era Magic… credo che stia male…- spiegò l’angelo mentre si metteva i vestiti a posto nonostante la forte agitazione.

- Ti ha detto dov’è?

- No, non me lo ha detto, Crowley! Parlava appena!

- Va bene, amore, calmati, non fa niente! Adesso cerco di localizzarla!

Crowley chiuse gli occhi e posò due dita di entrambe le mani sulla fronte.

- È… è a casa!- esclamò sconvolto.

- A casa? L’ultima volta che l’abbiamo vista stava andando in America a tenere delle conferenze sui problemi sociali!- disse Aziraphale sconvolto quanto suo marito. I due schioccarono le dita per materializzarsi in casa loro e trovarono Magic in camera sua, inginocchiata sul pavimento che cercava di sdraiarsi sul letto, ma si sentiva troppo debole per farlo da sola. I due mariti e padri l’aiutarono a stendersi e le rimboccarono persino le coperte.

- Tesoro… come ti senti?- le chiese Aziraphale con voce tremante.

- Sento che… ci siamo…- disse lei con voce roca ma pur sempre dolce.

- No… no, Magic… non puoi lasciarci! Hai solo ottantacinque anni! Hai ancora tanti anni davanti a te!- protestò Crowley dopo essersi tolto gli occhiali, anche se, in questo modo, avrebbe mostrato a suo marito e alla sua anziana figlia le sue lacrime.

- Lo so, Papà Cro, e non vedo l’ora di godermeli insieme a voi.- disse Magic tenendo per mano entrambi i suoi padri.

- Che cosa intendi dire?

- Papà Azi… diglielo… è arrivato il momento…

Aziraphale sospirò, portò la mano rugosa e tremante della figlia sul suo petto e si rivolse a Crowley.

- Caro… c’è una cosa che nostra figlia ed io non ti abbiamo mai detto perché volevamo farti… una specie di sorpresa.

- Di che cosa si tratta, angelo? Parla.

- Quando Magic aveva undici anni… la notte dopo che l’avevamo salvata dai nostri ex-capi ed eravamo tornati a Parigi… Dio le fece una visita… faccia a faccia.

Crowley sussultò dallo stupore.

- Le chiese di non farla mai… morire… perché non voleva finire né in Paradiso né all’Inferno e non rivederci mai più e in cambio avrebbe usato i suoi poteri nel modo giusto per tutta la vita.

- Ma se le cose stanno così… perché Magic sta morendo?- chiese Crowley diviso tra la rabbia e la paura.

- Appena morirà… ritornerà ad essere una neonata e potremmo ricominciare da capo tutti e tre insieme.- concluse Aziraphale.

- Papà Cro… se ti ho fatto arrabbiare… spero che tu possa perdonarmi…- disse Magic con molta fatica, ma Crowley non la guardò con rabbia, bensì con orgoglio e gioia, anche se le lacrime che gli scivolavano sulle guance sembravano in disaccordo con lui.

- Non sono arrabbiato, amore… sono orgoglioso di te! Hai realizzato il mio più grande sogno: avere te e tuo padre al mio fianco per l’eternità!- disse tra i singhiozzi e baciò la mano di sua figlia, anch’essa commossa e sul punto di piangere, provocando un colpo di tosse. Aziraphale era il più commosso del trio, si era finalmente liberato da un grande peso dentro il suo angelico cuore.

- Bel modo di… festeggiare… il mio compleanno…- commentò la vecchietta.

- Dopotutto, è così che è stata anche la tua nascita… è accaduta e basta… e proprio nel giorno del nostro anniversario come compagni di vita… è anche per questo motivo che lo preferiamo a quello del matrimonio… perché ci dà la possibilità di festeggiare insieme a te.- disse l’angelo accarezzandole la guancia rugosa.

- Vi voglio tanto bene e… sono fiera di essere vostra figlia…

Magic strinse più forte che poteva le mani dei suoi padri, fino a quando i suoi occhi si chiusero.

Anche se ormai Crowley sapeva tutto, non poté fare a meno di urlare dal dolore e sollevare il corpo senza vita di sua figlia per stringerlo a sé. Anche Aziraphale era molto triste, ma attese con pazienza il nuovo miracolo di Dio.

- Crowley… guarda…- sussurrò dolcemente.

Crowley aprì gli occhi e rimase senza parole. Tra le sue braccia non c’era più una dolce e altruista vecchietta, ma una bellissima neonata tutta nuda dai capelli rossi e gli occhi verdi, proprio come quella che aveva visto ottantacinque anni prima nella libreria di Aziraphale.

- Angelo… la nostra bambina… è tornata.- disse commosso mentre Aziraphale schioccava le dita per vestire Magic con un pigiamino bianco e rosa.

- Non se n'è mai andata...- disse lui dopo aver baciato delicatamente la fronte di sua figlia.

I due mariti e di nuovo padri si guardarono e si baciarono con amore, poi Crowley alzò gli occhi al cielo.

- Lo dirò una volta sola e mi auguro che tu riesca a sentirmi, Dio: Grazie.

La di nuovo piccola Magic scoppiò a piangere per richiamare l'attenzione di entrambi i suoi padri.

- Quanto mi è mancato questo suono. Stai tranquilla, amore, adesso papà Crowley ti dà la pappa.- disse Crowley tra le lacrime. Fece apparire un biberon pieno di latte tiepido e mentre lo dava a Magic, si spostò in salotto con Aziraphale. I due si sedettero sul divano e guardarono abbracciati la loro bambina che succhiava il biberon.

- Ti amo, Aziraphale…

- Anche io ti amo, Crowley…

Si diedero un altro bacio e poi non staccarono più gli occhi da Magic. Invece di inaugurare la loro seconda vita da genitori con un brindisi, lasciarono “la parola” allo stereo, dal quale uscì, a volume non troppo alto, A kind of magic.

 

One dream, one soul, one prize, one goal
One golden glance of what should be
(It's a kind of magic)
One shaft of light that shows the way
No mortal man can win this day

The bell that rings inside your mind
It's a challenging the doors of time
(It's a kind of magic)

The waiting seems eternity
The day will dawn of sanity
It's a kind of magic
(It's a kind of magic)
There can be only one

This rage that lasts a thousand years
Will soon be gone
This flame that burns inside of me
I'm hearing secret harmonies

The bell that rings inside your mind
Is challenging the doors of time
(It's a kind of magic)
(It's a kind of magic)

This rage that lasts a thousand years
Will soon be, will soon be
Will soon be gone

This is a kind of magic
There can only be one
This rage that lasts a thousand years
Will soon be gone (gone)

Magic, it's a kind of magic
It's a kind of magic
Magic, magic, magic, magic
Magic, ha ha ha ha it's magic

Ha ha
Yeah, yeah

It's a kind of magic

 

Quando la canzone finì, Crowley e Aziraphale andarono in camera loro con Magic addormentata e la posarono sul letto. Invece di dormire, passarono tutta la notte a guardarla e ad accarezzarla dolcemente.

- Se è un sogno, non voglio svegliarmi mai più.- sussurrò Crowley.

- È tutto vero, amore mio, puoi starne certo. Ti confesso che ho un po’ paura…

- Paura? E di che cosa?

- Be’, tutti i nostri amici più cari sono morti da un bel pezzo… mi sento come se fossimo rimasti soltanto noi tre al Mondo.

Crowley sorrise e accarezzò la guancia di suo marito.

- Mi sento così anche io, angelo, ma il Mondo è grande e anche se noi lo conosciamo come le nostre tasche, grazie a Magic scopriremo tante altre cose nuove, compresi gli amici… ma adesso godiamoci questo nuovo inizio… e buon anniversario, amore mio.

Aziraphale gli sorrise e guardò insieme a lui la loro bellissima bambina, in attesa che si svegliasse per iniziare un nuovo giorno.




























































Ebbene, mie care... siamo arrivate alla fine! Vi ringrazio di cuore per avermi seguita. Sono talmente orgogliosa di questa storia da aver deciso di farla diventare uno dei miei nuovi romanzi (cambiando alcuni personaggi ovviamente, a cominciare da Cro e Azi sennò arriverebbero migliaia di proteste per il copyright!), ma prima vi regalerò un'altra ff legata a Magic, perciò continuate a seguirmi! A presto e un bacione a tutte!

  
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