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Autore: Chocopowder    15/10/2019    2 recensioni
La misera storia di un uomo che non ha il coraggio di affrontare la vita.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il bianco mi aiuta a pensare con lucidità, sebbene io non ne capisca la ragione. Quello che so è che, purtroppo, sono ricaduto nella spirale della negatività. Credevo di esserne uscito, ero davvero convinto di aver preso le scelte giuste per migliorarmi, ma mi rendo conto di non essermi mosso nemmeno un po'. Era una semplice illusione, niente di più, niente di meno. Mi sento... afflitto, abbattuto, come se la vita fosse andata avanti, lasciandomi indietro. In fondo la colpa è mia, sono consapevole di essere io stesso la causa di questa situazione. La luce che penetra dalle tende colpisce i miei occhi, costringendomi a distogliere lo sguardo. Penso: che sia una metafora? Che io abbia fatto lo stesso nella mia vita? Ho voltato le spalle a delle scelte che avrebbero potuto migliorare tutto questo trambusto? È possibile... La più grande verità che ho scoperto a mie spese è questa: sono un gran fifone. Ho una paura maledetta di mobilitarmi per affrontare faccia a faccia i problemi, sono più che consapevole che c'è una via d'uscita, ma non faccio nulla per far sì che si avveri. Nonostante io abbia accanto persone che si offrono giornalmente di starmi accanto e aiutarmi come meglio possono io ascolto, ma non assimilo, non agisco. Perché mi risulta così difficile costruirmi una disciplina, anche per le cose più semplici? Sarà pigrizia? Credo di sì. Sarà mancanza di volontà? Può darsi. Sarà depressione? Non lo saprò finché non avrò consultato una persona di competenza, cosa che ho intenzione di fare, non ho la benché minima idea di come e quando. Non so nemmeno se mi aiuterà, ma spero di sì con tutto il cuore. Molte persone mi dicono: "Pensa a tutte le difficoltà che hai affrontato, se sei ancora qui c'è un motivo!", sarà anche vero, ma credo di aver capito una cosa: sono davvero stanco. Stanco di tutto, stanco di tutti. Non mi sento parte di niente, e più i giorni passano più si fa difficile anche solo alzarmi dal letto. In vent'anni di vita mi ritrovo davanti al muro più grande di sempre, e lo odio, lo odio davvero tanto. 
   
 
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