Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: Padme_90    17/10/2019    5 recensioni
Tratto dal testo: " voi saiyan siete come delle bestie da domare Vegeta e capite quando dovete fermarvi solo se vi colpiscono nel personale. Eccolo il tuo punto debole...siete stati due stupidi sciocchi! Sul serio credevate di poter fare il bello ed il cattivo tempo? Lei apparteneva a me, anche se vi ho lasciato credere il contrario. Io l'ho messa tra le tue braccia; io ti ho permesso di tenerla per cinque anni nel tuo letto ed è servito a tenerti a cuccia come un cagnolino obbediente! Ma ora, né tu né lei mi servite piú e mi prenderò tuo figlio rendendolo mio schiavo!"
Genere: Angst, Azione, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bardack, Freezer, Nuovo personaggio, Re Vegeta, Vegeta
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Saiyan Plasure'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
[ OS facente parte della raccolta Saiyan Plasure]
 

NOTE DELL’AUTRICE: Questa OS è venuta in un momento di ispirazione in seguito all’aver rivisto l’oav Le Origini del Mito ed i ricordi di Vegeta riguardo suo padre ed il suo pianeta in Dragon Ball Z durante la saga di Freezer. Chi di voi conosce il film e ricorda bene le puntate, troverà delle similitudini e delle aggiunte, come l’inserimento del mio, oramai ben noto per voi, OC Padme come regina dei saiyan ( sul mio profilo Twitter https://twitter.com/90_padme e questo di efp troverete tantissime sue fanart) .Ci sono molte battute prese dal lungometraggio, alcune riadattate e modificate in relazione al contesto che ho inserito.

Non so che altro dirvi se non augurarvi buona lettura; sarò  inoltre ben lieta di sapere cosa ne pensate e se avete delle domande.

Padme

 

“  Che cosa? Il pianeta Taz non è stato conquistato?”

“ perdonate maestà, io e la mia squadra abbiamo dovuto abbandonare il campo di battaglia! Ci vorranno ancora diversi giorni!”

Nonostante avesse fama di guerriero valoroso e temerario tra le Terze Classi, Bardack non riuscì ad alzare lo sguardo e anzi, rimase piegato su un ginocchio sperando che Vegeta III comprendesse la situazione e fosse più clemente.

“ giorni?” il sovrano colpì un bracciolo del trono e iniziò a far vibrare la coda a causa della crescente rabbia.

“ lo so, ma non è stata colpa nostra, senza contare che la luna su Taz non era ancora piena!”

“ avevo dato la mia parola a Freezer!”

Il tono si fece basso, profondo, quasi come un ringhio sommesso ed il pugno chiuso su cui lentamente una sfera di energia si stava materializzando, terrorizzò il resto dei presenti e tutti indietreggiarono, tranne il povero Bardack, il cui destino sembrava esser segnato.

Sua moglie Leytus,  fu quasi sul punto si balzare verso di lui per soccorrerlo e spiegare la situazione anche dal suo punto di vista, ma Toma le tenne un braccio intimandola con uno sguardo di non fare un passo, o Re Vegeta si sarebbe arrabbiato ancora di più.

“ Quanta tensione!”

Nell’enorme salone riecheggiò una squillante voce femminile, accompagnata da una risata talmente forte, da sembrare lirica. Chi osasse tanto al cospetto del re dei saiyan restò un mistero, fino a quando tutte le teste si girarono in direzione di una giunonica fanciulla, che avanzava tranquilla sul tappeto purpureo al centro della stanza.

Alzò lo sguardo e parecchi rimasero colpiti dal raro verde che colorava le sue iridi, di solito nere come la notte tra gli abitanti del pianeta.

Lanciò ai piedi del re la testa del governatore di Taz e si prostrò in un beffardo inchino per provocarlo, ma soprattutto per mettere in mostra il suo giovane e tonico corpo.

“ manterrete la parola vostra altezza e con un giorno di anticipo! Il pianeta Taz è stato raso al suolo!”

“ ma che significa questa buffonata?” Bardack si mise velocemente in piedi e raggiunse la ragazza, che intanto aveva incrociato le braccia al petto sventolando la coda.

“ oltre che incapaci, i guerrieri delle Terze Classi sono anche stupidi! Ho fatto in ventiquattr’ore quello che tu e gli inettii della tua squadra non siete riusciti in tre giorni e non ho nemmeno avuto bisogno della luna piena!”

“ come osi ragazzina?”  Bardack le strinse il braccio e la strattonò, senza sapere che l’aver osato toccarla, gli sarebbe costato qualcosa che si sarebbe portato addosso per tutta la vita.

La giovane gli afferrò il polso ed il saiyan provò un dolore immenso accompagnato dalla sensazione che le ossa  si stessero rompendo, ma il peggio doveva ancora arrivare.

Infatti, con una velocità incredibile, ma soprattutto con estrema violenza e malvagità, affondò l’indice nella sua guancia sinistra e rise sadicamente nel segnargli una croce sulla carne.

“ Basta così” stufo di quella scena, il re si mise in piedi e calpestò, piuttosto seccato, la testa del governatore di Taz: inconcepibile che una Terza classe ed una donna si prendessero tante libertà al suo cospetto, anche se dovette ammettere , mentre avanzava lentamente verso di loro, che la sadica perversione e pura malvagità percepite, fossero oltremodo eccitanti.

" chi sei donna?" Le chiese alzando la voce, in piedi in tutta la sua mestosa figura avanti a lei che si inchinó immediatamente.

" il mio nome é Padme maestá!"

" non ti avevo mai vista qui..." si lisció i peli del pizzetto e viaggió piú curioso sui lembi di pelle nuda, lí dove la battle suite lasciava ben poco all'immaginazione.

" ho combattuto presso la Frieza Army mio signore, ma Freezer ha deciso di allontanare i saiyan dalle sue fila per il momento e quindi, per omaggiare sua maestà il grande re Vegeta III affinché mi permettesse di unirmi ai suoi valorosi guerrieri, mi sono presentata al vostro cospetto con la testa del governatore di Taz! É tutto vostro mio re" alzó lo sguardo e lo guardòi in un modo particolare, per stuzzicarlo, provocarlo e non solo vantarsi con finta umiltà del suo valore.

In quel preciso momento si mise in piedi, sicura e fece qualche passo verso di lui rimanendo a pochissimi centimetri dal suo viso, tanto che i rispettivi respiri si incrociarono " fatene ció che volete…" Gli sussurró abbassando la voce, così vicina al suo orecchio, che un fremito incontrollabile percorse la schiena del sovrano, generando in Padme un sorriso soddisfatto, soprattutto quando vide la goccia di sudore che gli cadde dalla fronte.

Re Vegeta III, sovrano del popolo saiyan da prima che quella arrogante ragazzina si staccasse dal seno di sua madre, non avrebbe mai tollerato tanta sfacciataggine, anche se colei che lo stava provocando, non aveva decisamente nulla a che fare con le donne che gli scaldavano ogni notte il letto. Il suo orgoglio di uomo, ma soprattutto di re, scacciò lo smarrimento sensuale generato dal primo contatto e, rabbioso, le afferrò il polso per strattonarla e allontanarla da lui.

Non contento, la costrinse ad abbassare la testa e lei si piegó su una gamba senza opporsi troppo, non era ancora il momento di esagerare.

" in ginocchio ragazzina! Non osare mai piú prenderti tante libertá! Dovrei metterti ai ferri e farti frustare per la tua insolenza!"

" fatelo se lo ritenete opportuno, ma voi con le vostre mani!" Di nuovo quel tono arrogante e quello sguardo di sfida.

" attenta a non giocare col fuoco! Piuttosto, a quale classe appartieni? Chi é il capitano della tua squadra!"

" ce l'avete avanti vostra maestá; io sono la mia squadra; io il solo signore e padrone di me stessa! Combatto da sola e da sola ho raso al suolo Taz!!"

Dei sospiri sopresi si levarono dalla sala, tutti si agitarono e parlottarono per ció che udirono. Guardarono curiosi la bella fanciulla dai lunghi capelli neri ancora piegata su un ginocchio, ma che di umile e sottomesso non aveva proprio niente, nonostante la sua testa fosse ancora leggermente chinata.

" per la mia classe di appartenenza..." lí avrebbe dato il colpo di grazia al re ed infatti si portó le mani al petto e abbassó l'armatura che lo copriva rivelando la sua candida pelle nuda su cui nessun tatuaggio era evidente (L'usanza voleva, presso i saiyan, che ad ogni appartenente ad una classe fosse tatuato il simbolo della famiglia Vegeta di un colore diverso sul corpo; agli uomini sul braccio, alle donne sul petto) " non ho marchi maestá! Decidete voi cosa imprimere sulla mia carne! Fatemi combattere con il piú forte della classe piú alta..."

" il piú forte della classe piú alta?" Rise e di nuovo comodamente seduto sul suo trono, prese a lisciarsi il pizzetto " sei cosí presuntuosa? Credi che perderei il mio tempo a combattere con una mocciosa con ancora addosso l'odore del latte di sua madre?"

" sarebbe un onore troppo grande lottare con il re dei saiyan, ma converrete con me che queste terze classi servirebbero solo come stuzzicadenti per liberarmi degli avanzi tra i denti..."

" attenta a come parli donna! La tua superbia inizia a seccarmi!"

" seccarvi..." ripeté Padme tra se e se con un mezzo sorriso: aveva notato qualcosa di assolutamente non seccato al di sotto della coda del re, che si lisció di nuovo il pizzetto e si guardó intorno.

" Nappa, fatti avanti!" Ordinò ad un corpulento saiyan immobile accanto al trono " sarai tu a lottare con lei!"

" io? Con una femmina? Re Vegeta, non..."

" obbedisci ai miei ordini razza di idiota!" Dopo aver alzato la voce,  la guardó di nuovo" se non ti dimostrerai all'altezza e verrai sconfitta, sai cosa ti accadrá? Ti uccideró con le mie mani dopo averti dato una dimostrazione su che posto le donne debbano occupare quando non sono in grado di combattere!"

Non disse altro e fece un cenno affinché si aprisse uno spazio che sarebbe servito da ring.

Leytus, Toma e Fasha corsero immediatamente verso Bardack e lo aiutarono a mettersi in piedi mentre lui teneva sulla guancia ancora sanguinante la mano. Non era il dolore fisico a provarlo, ma l'umiliaziome di esser stato ridotto in quello stato da una sciocca ragazzina presuntuosa al cospetto del re e della corte, che non perdeva mai occasione di denigrare le terze classi nonostante fossero quelle che faticavano piú delle altre per conquistare pianeti.

" dobbiamo andare in infermeria, quella va ricucita!"

" non mi muoverò di qui! Voglio vedere con i miei occhi quella maledetta donna in ginocchio!" Ringhiò Bardack tra un gemito sofferente e l'altro, come una bestia ferita ancor piú pericolosa.

" mio fratello ha ragione" intervenne Fasha con una punta di invidia, causata dall'insistenza di sguardi del re sulla misteriosa fanciulla e nessuno per lei, che da diversi mesi si coricava di nascosto nel suo letto assecondandolo,trandone ella stessa piacere, in tutti i suoi piú perversi desideri.

" cosa volete vedere voi due? La proclamazione di una nuova elite?"

" che farnetichi Toma? Credi davvero che quella donna ne esca vincitrice contro Nappa?"

" ha ragione" si intromise placidamemte Leytus tenendo il braccio del suo compagno " io ne sono certa e vi diró di piú...ci siamo inimicati la donna sbagliata!"

" sei sempre la solita melodrammatica Leytus! Quella è solo una stupida mocciosa presuntuosa!"

" sará, ma è la gelosia a farti parlare!"

" e di cosa mia cara? Mphf, lo stare per diventare madre deve averti rimbecillita!"

" sai una cosa Fasha?" Le si avvicinó all'orecchio e le spostó una ciocca di capelli per sussurrarle qualcosa " non puoi competere con lei e non parlo di potenziale combattivo. Se il re avesse voluto ucciderla, lo avrebbe giá fatto!"

" basta voi due!" Bardack le rimproveró alzando la voce e tiró la moglie a se per evitare discussioni inutili che avrebbero attirato ulteriormente attenzioni su di loro da parte delle elite, giá parecchio divertite da quei modi molto piú coloriti.

Placati gli animi, si avvicinarono ai due combattenti e rimasero in silenzio ad osservarli imitati dal resto dei presenti; il re in primis, che nonostante volesse sembrare disinteressato, tradiva un'espressiome tremendamente curiosa, ma soprattutto eccitata.

Nappa guardó dall'alto della sue enorme mole la giovane, altrettanto imponente per essere una donna e le fece l'occhiolino liberandosi della pesante armatura al di sopra dell'intimo nero che portava. Si divertí, con dei gesti molto infantili e piuttosto maschilisti, a sfoggiare le sue parti basse e quando fu  comodo la guardó intensamente.

" ehi mocciosa" disse lisciandosi i baffetti neri " mettiti in libertà per combattere...vediamo se hai altre doti oltre la lingua lunga!"

Una richiesta che divertì parecchio i presenti di sesso maschile, che sperarono  vivamente che Padme facesse mostra di qualcosa in piú levandosi la pettorina che copriva la parte superiore del suo corpo; non ci fu ovviamente reazione da parte sua, se non un beffardo sorriso alimentato dal frenetico sventolare della sua coda.

Avanzò tranquilla e gli si fermó avanti con le braccia incrociate al petto; si allontanó dal viso una ciocca di capelli e prima che ritornasse al suo posto ricadendole sulle spalle, con un salto ed un calcio al viso, talmente improvvisi e veloci da non esser scorti da nessuno, lo colpì facendolo sbattere contro una della colonne.

Gli poggió addirittura un piede sulla testa e inizió a ridere in maniera chiassosa quanto piú le urla di dolore del grosso saiyan si fecero acute.

Persino il re dovette sgranare gli occhi e strinse i pugni sbattendoli sui braccioli del  trono, arrivando a mettersi immediatamente in piedi, troppo colpito da tanta forza e altrettanta sadica malvagitá.

" allora scimmione..." e fece piú pressione " che ne dici delle mie doti?"

" maestá" silenziosamente, il generale Paragas si avvicinó al re " quella donna é pericolosa! Va fermata!"

" pericolosa?" Rise eccitato e di nuovo, si lisció il pizzetto " questo é quello che pensi tu che sei un vigliacco. Femmine del suo tipo sono preziose, soprattutto per me..."

" perdonate re Vegeta, ma potrebbe creare problemi persino a voi!"

" mi stai dando del debole Paragas?"

" no maestá, vi invitavo a riflettere. É giovane e giá cosí forte, se sfuggisse al vostro controllo?"

" oh no mio fidato generale, quella mocciosa impertinente sará direttamente sotto la mia autoritá!"

" che volete dire?"

" marchiatela con il simbolo delle elite, da oggi fará parte della mia squadra personale e portate quell'idiota di Nappa nella vasca di rianimazione. Anche lui mi é utile e non dovrá morire per il momento!"

 

***

Il purpureo tridente delle elite fu impresso sulle  carni nivee della promettente giovane guerriera dagli occhi di giada e le furono affidati degli alloggi ai piani alti del palazzo reale, poco distanti persino da quelli di sua maestá Re Vegeta III in persona.

Una scelta che incuriosì parecchi e suscitó altrettanti pettegolezzi, ma a Padme poco importavano le chiacchiere; aveva ben altri obiettivi e tutto inizió proprio come aveva pianificato.

Distesa sul suo letto con le braccia incrociate dietro la testa, osservò curiosa il soffitto addentando ti tanto in tanto del cibo e sorrise ancor piú soddisfatta nell'udire un flebile bussare alla sua porta.

" é aperto" disse non muovendosi dalla sua posizione e scorse un'inconfondibile ombra dalla irta capigliatura a fiamma.

" sei insolente!" Tuonó la voce baritonale avanti a lei, che aprì gli occhi per nulla sorpresa, nonostante il re in persona fosse nelle sue stanze nel cuore della notte.

" io? O voi in camera di una donna a quest'ora?"

" posso entrare dove voglio e quando voglio nel mio palazzo!"

" a cosa devo l'onore vostra maestá?" Chiese mettendosi in piedi, mentre la seta della vestaglia che indossava, le scivoló sulla pelle come lava incandescente.

Avrebbe voluto risponderle, o meglio ancora passare ai fatti, perché con donne come quella le chiacchiere valevano ben poco, tuttavia si sentì frenato e spostó la sua attenzione su due coppe e del vino. Le prese, le riempì e gliene porse una, non staccando le sue gemme d'ossidiana dai lucenti smeraldi della ragazza che ne osservò i movimenti apparentemente serena, ma pronta a saltargli al collo se avesse osato qualcosa che lei non voleva concedergli, o almeno non ancora, e non solo per dargli il piacere di una notte che avrebbe potuto ottenere da qualunque sgualdrina.

" brinda alla vigilia della tua prima missione nella mia squadra! Hai ottenuto in meno di un giorno quello che altri ottengono in anni di fatica! Non ti senti una privilegiata?"

" non sono solita bere prima di una spedizione mio re, non offendetevi e brindate da solo" si prese la libertá di accarezzargli una guancia e arrivare al suo pizzetto tirando addirittura qualche pelo " e se mi permettete...il privilegio non é il mio!"

Di nuovo quel tono arrogante, quello sguardo superbo e quel modo di fare studiato per sfidarlo ed eccitarlo. Vegeta III era un uomo saggio, ben abituato a quel genere di provocazioni, che tuttavia proprio con lei sortivano un effetto strano, al punto da fargli desiderare di prendersi la sua testa come un trofeo e nel medesimo modo prendersi ripetutamente il suo corpo fino a morire di piacere tra le sue braccia.

Un’insulsa ragazzina di nemmeno vent’anni osava tenere la testa alta al suo cospetto e ancor di più, si prendeva la libertà di rivolgersi a lui come ad un suo pari; ma perchè si limitava a stringere i pugni lungo i fianchi e morire dentro di rabbia senza alzare un dito?

Le strinse il polso; la coppa cadde a terra rovesciando il contenuto sul tappeto e fu un istante, un solo attimo e finalmente assaporò il dolce sapore di quelle labbra carnose, che in un primo momento ricambiarono nel medesimo eccitante modo, ma che un attimo dopo, morsero le sue costringendolo ad allontanarsi con qualche passo indietro.

“ maledetta donna…” le sorrise in maniera malvagia e pulì il rivolo che gli aveva macchiato il mento, mentre lei ricambiò col medesimo sguardo e si leccò il labbro assaporando il metallico sapore del sangue del re.

“ state attento re Vegeta, sono abituata a vendere cara la pelle!”

“ dimmi il prezzo!”

Padme si avvicinò di nuovo e lo guardò dalla testa ai piedi elargendogli dei sorrisi; non dolci o premurosi, ma superbi e beffardi, cosa che contribuì ancor di più ad alzare la temperatura nei suoi appartamenti.

Attraversò con le mani i suoi zigomi definiti; raccolse qualche altra goccia di sangue e si leccò la punta delle dita tinta di rossa tenendo puntati i suoi espressivi occhi verdi in quelli truci di lui, ancora impaziente di ottenere una risposta.

Un sussurrò le uscì dalla bocca socchiusa e arrivò come una carezza alle orecchie del sovrano.

“ La vostra corona!”

“ sei audace, ma non ti sembra di esagerare?”

“ o voi non potete permettervelo?”

“ attenta ragazzina, la mia pazienza ha un limite!”

“ avete fatto tutto da solo; avete varcato la soglia dei miei appartamenti; mi avete chiesto quanto valgo ed io vi ho risposto!”

“ non bastano le tue moine e le tue parole, ma i fatti! Sei astuta, ma io non sono uno stupido. Ci sarà un motivo se alla mia età nessuna donna ha avuto il privilegio di occupare il posto accanto al mio e tu, hai la presunzione di credere di esserne all’altezza?”

“ mi affido alla vostra saggezza maestà!”

 

***

Alle prime luci dell’alba, la squadra al completo attese il sovrano e tutti i guerrieri si tennero a debita distanza da Padme, un pò perchè non erano abituati ad avere una donna con loro, un pò perchè l’arroganza di quella ragazzina li seccava parecchio.

Nappa le rivolse parecchi sguardi malvagi e avrebbe volentieri deturpato il suo bel faccino per poi prendersi la soddisfazione di farle calare la testa, ma stranamente, era diventata intoccabile, perciò si limitò insieme agli altri a guardarla con odio. Anche il re li raggiunse e nell’aggiustarsi il guanto alla mano sinistra, lanciò un’occhiata al nuovo membro del suo team, sul cui petto florido, il tridente simbolo dei saiyan era ben in mostra per l’armatura scollata al di sopra della battle suite.

Non proferì parola e si chiuse nella sua capsula navicella seguito dagli altri, che nel medesimo religioso silenzio, imitarono i suoi gesti per poi sparire come dei fulmini alla volta del nero stellato dell’universo, in direzione del pianeta che avevano scelto e ai cui abitanti restava ben poco da vivere.

Parecchie ore dopo giunsero a destinazione ed azionarono gli scouter alla ricerca di forme di vita, i cui livelli combattivi non sembrarono così insulsi come si aspettavano.

“ ci divideremo in tre gruppi da due!” ordinò re Vegeta e avanzò facendo fieramente svolazzare il suo lungo mantello.

“ non sarebbe meglio combattere uniti vostra altezza? Gli abitanti di Silos sono abili guerrieri!” intervenne Nappa stringendo i pugni, soprattutto nella speranza che il suo partner non fosse proprio colei che lo aveva umiliato.

“ non più di noi ed io voglio sbrigarmi! Faremo molto più in fretta se li attaccheremo da più fronti!”

“ la luna non sarà alta in cielo se non tra diverse ore…”

“ non ci sarà bisogno della trasformazione in oozaru; ho avuto modo di conoscere coloro che popolano questo pianeta quando ero nella Frieza Army. Sono astuti e possiedono armi molto efficaci, ma la loro forza non è paragonabile alla nostra!” con la solita disarmate, ma spocchiosa tranquillità, Padme attirò le attenzioni su di lei, poggiata di schiena con le braccia incrociate al petto.

“ sei l’ultima arrivata e nessuno ha chiesto il tuo parere!”

“ che c’è Nappa? ha cambiato atteggiamento? Ieri morivi dalla voglia di saggiare le mie doti e ora mi tratti così? Oh che sbadata, strisciavi ai miei piedi già prima che ti dessi la possibilità di alzare un dito!”

“ stupida donna! Ora ti insegno io come rivolgerti a me!”

“ silenzio!” infastidito da tanta insubordinazione, il re alzò la voce aumentando addirittura l’aura e i due contendenti fecero qualche passo indietro. Già la missione non sarebbe stata una passeggiata, se poi i problemi iniziavano ancor prima di scendere sul campo di battaglia, di sicuro non ne sarebbero usciti vincitori.

Naturalmente a Padme toccò affiancarsi al sovrano, ma ne fu estremamente felice: avrebbe ammirato di persona la leggendaria forza e abiltà di Vegeta III sui campi di battaglia ed inoltre, avrebbe avuto un’occasione d’oro per dimostrare la sua e niente sarebbe potuto essere più propizio per i piani che aveva.

I sei saiyan crearono immediatamente scompiglio e diedero inizio alle danze generando esplosioni sparse finalizzate a far venire allo scoperto i Silani, che si dimostrarono immediatamente all’altezza dei loro nemici, seppur con parecchie difficoltà.

Fu una lotta eccitante e più divenne ardua, più aumentò la pazza vena di euforia nell’animo di Padme e del re: nonostante stessero combattendo insieme per la prima volta, sembrava fossero destinati solo a quello e guardarli muoversi tra i nemici che tentavano si sopraffarli, fu uno spettacolo per qualunque amante di lotte e carneficine.

Due demoni eccitati dal sangue; due furie alimentate da odore di morte e distruzione, accumularono vittime compiacendosi del rispettivo operato, tanto che entrambi sperarono che la battaglia non si esaurisse subito.

I Silani provarono a fermarli con le più efficaci armi che possedevano; li circondarono e iniziarono a sparare nel tentativo di abbatterli, ma le rispettive auree fiammeggiarono in maniera così intensa, da creare una cupola di difesa a proteggerli.

Addirittura, per beffeggiarsi di loro, Padme si mise comodamente a sedere su una roccia e guardò ammirata l’imponente figura del sovrano, leggermente chino in avanti con una gamba piegata su un relitto ed un terrificante sorriso stampato sul volto. Le sembrò l’immagine più bella che avesse mai visto e dovette serrare più volte le cosce per sfuggire alla tentazione di fare a brandelli gli abiti che indossava e lasciare che lui la prendesse tra il sangue e i cadaveri smembrati.

Vegeta III era di sicuro il guerriero più valoroso che avesse mai incontrato e le voci sulla sua leggendaria forza si dimostrarono ancor più veritiere quando le lanciò uno sguardo d’intesa e poi lo rivolse ai nemici, prima di sollevare un braccio e concentrare in quel gesto un’energia tale da radere al suolo in un solo colpo un terzo del pianeta.

Solo quando i fumi delle fiamme ed i cadaveri sparsi al suolo completarono quel terrificante scenario, i due si fermarono e si sedettero ai piedi di un grosso albero rinsecchito

per riprendersi dallo sforzo appena compiuto.

“ Freezer ti ha addestrata bene!”

“ Freezer?” rise e chinò la testa all’indietro per poggiarla alla superficie ruvida della corteccia oramai consumata “ non per sembrarvi superba maestà, quel mostro non mi ha insegnato proprio nulla, è farina del mio sacco!”

“ mi domando perchè ti abbia cacciato dalla sua Force…”

“ mi dispiace contraddirvi, ma è stato Freezer stesso a mandarmi sul Pianeta Vegeta!”

“ che stai farneticando donna? Perchè avrebbe dovuto rinunciare ad una guerriera come te? Quel mostro è pazzo, ma non è uno sprovveduto…sei una spia?”

“ credete che una spia vi parlerebbe così sinceramente? Eppure dicevate di non essere stupido!” mandò giù un sorso d’acqua  e addentò un pezzo di carne “ la verità è che Freezer non agisce mai senza un tornaconto personale e spesso, suo malgrado, commette l’errore di considerarsi più furbo di quello che è. Sarei dovuta ritornare nella sua Force, ma non da sola e con un dono che avrebbe rinforzato il suo esercito e che  avrebbe tenuto al guinzaglio il grande Vegeta III! Freezer ha paura dei saiyan e farà di tutto per farci abbassare la testa. Da soli non possiamo nemmeno sognare di arivare al suo livello combattivo, ma uniti ci teme!”

“ e che cosa avrebbe potuto dargli una donna che addirittuta avrebbe messo il cappio al collo a me?”

 

***

“ non è possibile, li ha uccisi solo aumentando l’aura ed il suo livello combattivo nell’ultimo mese è raddoppiato!”

“ beh, ti sorprendi? Quello è il principe Vegeta”

Poggiato con le braccia icrociate ad una parete, Nappa, insieme ad uno degli scienziati, osservava i monitor dai quali si vedeva  un piccolo saiyan vestito di blu, immobile tra i cadaveri dei Saibaim completamente distrutti.

“ se ora che ha cinque anni è così, non oso immaginare come diventerà da adulto!” L’alieno azzurro deglutì e si sistemò gli occhiali sul naso prima che la porta del laboratorio si aprisse.

“ diventerà ancora più forte di me e suo padre!”

“ maestà” entrambi si inchinarono al cospetto della regina, puntuale all’appuntamento con suo figlio alla fine degli allenamenti.

“ buonasera madre” il principino uscì dalla speciale stanza d’allenamento e alzò la testa per guardare Padme. I suoi accigliati occhietti scuri; l’espressione truce ed i capelli neri, irti come una fiamma sulla testa, lo rendevano proprio la copia in miniatura di suo padre.

“ Vegeta, figlio mio! Ho visto gli enormi progressi che hai fatto e sono molto fiera di te!”

“ tsk! Roba da poco. Stando qui non diventerò più forte di quanto non lo sia già! Se chiedessi al re mio padre di affidarmi una missione?”

“ sii paziente, sei ancora giovane e hai molto da imparare!”

" e cosa imparerò se non mi metto alla prova?" Incrociò le braccine al petto e la sua codina iniziò a sferzare l'aria come una frusta.

Quello stato d'animo non sfuggì alla sovrana, che se da un lato provava profonda ammirazione per la tenacia e la voglia di migliorarsi di suo figlio, dall'altro non ne tollerava l'insubordinazione.

Vegeta puntò i piedi a terra e lei gli sembrò ancora piú imponente, tanto da generargli una sorta di genitoriale terrore che lo fece indietreggiare qualche passo. Di sua madre, non conosceva le carezze, ma ricordava bene la forza dei suoi schiaffi, alcuni dei quali lo avevano costretto piú volte all'infermeria.

Le parole non avrebbero sortito alcun effetto sulla cocciutaggine del principino, molto insistente se decideva di voler fare qualcosa, perció Padme non gli diede il tempo di incalzare.

Con una velocità impressionante sembrò quasi sparire, per materializzarsi alle spalle del figlio e spedirlo dall'altra parte del corridoio con un calcio, naturalmemte modulato per la resistenza di un bambino. Avanzò lentamente e si inginocchió su di lui per poi sollevarlo dalla collottola e guardarlo con sguardo severo.

" impara prima a stare in piedi sulle tue gambe Vegeta e fà richieste proporzionate alle tue capacitá!"

" maestá" la voce di uno dei suoi soldati la distolse dalla lezione al piccolo saiyan e si giró nella sua direzione guardandolo con odio per averla interrotta " perdonatemi vostra altezza, il potente Freezer chiede di parlare con voi!"

" non vedi che sono impegnata con mio figlio? Freezer aspetterá!"

" mia regina, è urgente!"

Non ribatté ulteriormente e seguì la guardia fino alla sontuosa navicella del tirannico imperatore spaziale, che l'attendeva in una delle stanze in compagnia di Zarbon e Dodoria.

" accomodati mia cara, avvicinati e lascia che ti guardi!" Roteò la poltroncina sospesa a mezz'aria su cui era solito sedere a guardare lo sconfinato universo da un oblò, con il solito sadico desiderio di tenerlo tutto in pugno. Le labbra tinte di viola si dischiusero in un terrificante sorriso ed i suoi occhi percorsero dalla testa ai piedi la regina, ancora immobile al suo cospetto " ma guardati Padme, sembri quasi un'altra persona, vero Zarbon?"

" quelle vesti; il mantello e persino lo stesso medaglione del re dei saiyan...questa donna ha cambiato aspetto non c'é che dire!"

Un tono beffardo, canzonatorio e di chi non aveva alcuna intenzione di lodare, quanto piuttosto di prendersi gioco di qualcuno che, nonostante avesse un rango così elevato, ai loro occhi restava pur sempre una creatura inferiore.

" cinque anni fa eri una ragazzina arrogante ai miei ordini, oggi sei la regina dei saiyan!"

" risparmia queste sciocchezze Freezer!"

" sei proprio barbara come tuo marito" indurí lo sguardo e mandò giú il vino dalla coppa stretta tra le tre dita della sua mano " credi che ho dimenticato perchè ti ho infilata nel letto di Vegeta III? Ah, ti sei illusa di essere astuta, ma hai commesso un errore! I piani prevedevano che ritornassi da me con il figlio di quell'uomo in grembo, ma non so come, sei riuscita a farti mordere il collo e a sederti sul suo trono. Ammirevole mia cara, hai tutto il mio rispetto, ma ora basta giocare.”

" che vuoi da me Freezer?"

" tuo figlio, il principe Vegeta!"

" dovrai passare sul mio cadavere maledetto essere!" Padme strinse i pugni e sciolse la coda dalla vita facendola vibrare in modo nervoso, sapeva che Freezer era di gran lunga superiore a lei, ma di certo non le avrebbe impedito di evitargli di mettere le mani su suo figlio.

" é quello che faró con molto piacere!"

 

***

" maestá" il generale Zorn si inchinó al cospetto del sovrano, seduto sul suo trono per i rapporti giornalieri ed ebbe quasi timore di parlare: re Vegeta era pensieroso, preoccupato, ma al contempo, i suoi occhi tradivano un sentimento di rabbia " c'é una questione da definire, riguarda il principino!"

" lo so: Freezer!” Sbatté i pugni sui braccioli del trono e ringhió come una bestia fuori controllo. Non sopportava piú la tirannia del piccolo alieno; era stufo di esser trattato come feccia e ancor meno aveva intenzione di cedere sulla sua ultima assurda richiesta, anche se da re, il bene del suo popolo doveva essere una prioritá rispetto ai suoi, ben celati per evitare debolezze, sentimenti di padre.

" siete seriamente deciso a consegnare il principe a quella specie di mostro?"

" si..."

" state attento signore, potrebbe essere pericoloso ed inoltre sua maestá la regina non è d'accordo..."

" non mi importa un bel niente di mio figlio e ancor meno di cosa pensa la regina! Semplicemente non sopporto l'atteggiamento altezzoso di Freezer! Non può continuare a trattare i saiyan come fossero suoi schiavi!"

Parole gettate fuori con rabbia, esasperazione, ma indurite dal voler nascondere ció che davvero provava in quel momento. Vegeta, il suo orgoglio piú grande; quel figlio desiderato per mantenere viva la forza del suo sangue; il simbolo vivente dell'unione con una donna arrivata a essere piú importante di se stesso. Doveva rinunciare a lui per metterlo tra le mani di un essere spietato, un mostro che dei saiyan non pensava altro se non che fossero creature da spremere fino all'ultima goccia.  E se non avesse obbedito, che ne sarebbe stato del suo popolo? Era un monarca, il suo sangue e la sua forza gli avevano conferito il titolo piú alto e perció dovette respingere nelle profinditá piú nascoste del suo cuore l'uomo ed il padre, che purtroppo non avrebbero mai potuto primeggiare sul re.

" cosa avete in mente sire?"

" statemi a sentire!" Vegeta III si mise in piedi con un balzo e avanzò tra le fila dei soldati ai lati della sala del trono, pronto a far loro un importante discorso " Freezer ha una gran paura di noi quando siamo in gruppo. Sa che la forza raggiunta dai migliori guerrieri saiyan uniti in combattimento puó sconfiggerlo e noi gli dimostreremo che i suoi timori sono fondati!"

Ordinó alle elite presenti di seguirlo e corsero eccitati quanto frementi lungo i corridoi che portavano alla navicella dell'imperatore galattico, sempre immobile alla sua postazione a scrutare il cielo nero puntellato di stelle.

" ascolta Freezer, sono arrivati i saiyan,  vogliono vederti e hanno portato il principe Vegeta. Che cosa gli devo dire?"

" sai Zarbon, ti confesso che ultimamente mi sono sembrati un tantino ribelli questi saiyan. Sono arroganti e presuntuosi!"

" ho capito tutto signore" il bell'alieno verde roteò il collo e  la sua lunga treccia ondeggiò; guardò il corpo senza vita della regina  riverso sul pavimento e continuò " c'é anche il re con loro!"

" meglio così, vedrá con i suoi occhi e saggerá sulla sua pelle, il prezzo da pagare per chi osa alzare la testa con me!"

Le pareti tremarono e le forti vibrazioni causate dalla lotta che re Vegeta ed i suoi uomini stavano facendo con quelli di Freezer, rovesciò sul pavimento il calice e generò nel piccolo tiranno un gesto di stizza.

" ehi Zarbon, ti dispiacerebbe aprire quella porta? Fai pure accomodare i saiyan; riceverò quei barbari con molto piacere. Fare esercizio di tanto in tanto non puó farmi che bene!"

" dove sei Freezer?" A gran voce , Vegeta III chiamò il nemico, la cui minuta ed in apparenza figura poco terrificante, comparve tra i fumi che iniziavano a diradarsi " sono stufo della tua tirannia e parola mia, ti sconfiggerò per diventare il solo signore della galassia!"

" mmmmh, mi sembri piuttosto sicuro di quello che dici; peccato che tua moglie mi abbia detto piú o meno la stessa cosa qualche minuto fa!"

" dov'é?" Chiese preoccupato senza abbassare la guardia.

" al posto che le spetta!" Fece segno a Dodoria di allontanarsi  per rivelare la regina Padme, oramai morta, a terra. Senza alcun rispetto e solo con il desiderio di iniziare prima con le sofferenze psicologiche, per concludere in bellezza con quelle fisiche, Zarbon la sollevò  e la lanciò in direzione del re facendola rumorosamente cadere ai suoi piedi.

Fu peggio di un laser  in pieno petto; fu come se in quell'istante qualcuno gli avesse strappato il cuore e lo stesse stringendo tra le mani per ridurlo lentamente in polvere ed il respiro sembró morirgli in gola.

Cadde sulle ginocchia e le mani gli tremarono, tanto che ebbe serie difficoltá a riuscire ad accarezzarla. Trovó la forza di farlo e le spostó qualche ciocca di capelli dal viso osservandolo in silenzio. Aveva il solito colorito niveo e le guance, ancora leggermente tinte di rosa, gli rimandarono la perfetta immagine di colei che aveva scelto come sua regina e non solo per il desiderio di procreare. Sembrava addirittura stesse dormendo e maledisse Freezer e tutta la sua razza, per aver ucciso cosí barbaramente una parte del suo cuore.

" voi saiyan siete come delle bestie da domare Vegeta e capite quando dovete fermarvi solo se vi colpiscono nel personale. Eccolo il tuo punto debole...siete stati due stupidi sciocchi! Sul serio credevate di poter fare il bello ed il cattivo tempo? Padme apparteneva a me, anche se vi ho lasciato credere il contrario. Io l'ho messa tra le tue braccia; io ti ho permesso di tenerla per cinque anni nel tuo letto ed è servito a tenerti a cuccia come un cagnolino obbediente! Ma ora, né tu né lei mi servite piú e mi prenderò tuo figlio rendendolo mio schiavo!"

" me la pagherai cara Freezer, non dovevi farlo!"

Il sovrano attaccò con tutta la sua forza, colmo di rabbia e dolore, con il solo desiderio di cancellare dal viso del nemico il ghigno sadico e malvagio che aveva; lo stesso probabilmente dipinto sul suo volto quando si era preso la vita della sua Padme.

Troppa era la differenza tra i due e molti dei colpi andarono a vuoto.

Stanco di perdere tempo, Freezer balzò e roteó su se stesso, sferrò un potentissimo calcio sotto il mento del re e rovinosamente gli spezzó l'osso del collo.

Le sue iridi, nere e profonde come la notte piú buia, rotearono nelle orbite colorando quelle bellissime gemme d'ossidiana con il freddo bianco della morte.

Il resto dei saiyan presenti nella stanza corse immediatamente sul corpo senza vita del sovrano e si chinò  nella speranza che fosse ancora vivo. Se lui e la regina, i due guerrieri piú valorosi del pianeta, erano stati facilmente uccisi, a loro che destino sarebbe toccato?

" ma come..." li provocò beffardo Freezer " non volete vendicare il vostro re?"

Li uccise con un raggio che partì dagli occhi e guardó molto soddisfatto i loro corpi dissolversi.

" come va  Freezer, stai bene? Non ti hanno ferito spero!"

" ma figurati Zarbon, non ho nemmeno avuto bisogno di trasformarmi, sto benone! E adesso vogliamo procedere signori?" Sulle ultime parole, una sadica e malvagia vena di perversione attraversò il suo sguardo: quando era così, si preparava a fare qualcosa di terrificante e che lo avrebbe fatto oltremodo godere " é l'ultima occasione che abbiamo di vedere questo posto!"

Uscì dalla navicella ancora seduto sulla sua poltrona  e sollevò l'indice prima di puntarlo in direzione del pianeta Vegeta, dove un gruppo di saiyan, capeggiati da un guerriero temerario dalla folta capigliatura a palma ed una cicatrice sulla guancia, lo sfidassero con tutto il loro coraggio.

" questo cambierá ogni cosa: il destino del pianeta Vegeta, il mio destino, quello di Kakaroth, ma soprattutto..." Bardack raccolse tutte le energie e fece uno sforzo enorme nonostante fosse ferito " il TUO! É la tua fine Freezer e la mia vendetta per il mio popolo!"

 

***

" Principe Vegeta, riesci a sentirmi?"

Il piccolo saiyan, intento a consumare il suo pasto sulla roccia di un pianeta oramai distrutto, alzò la testa incuriosito dalla voce diffusasi dalla trasmittente del suo scouter.

" si che cosa c'é? Perché mi disturbi Nappa?"

" ho appena ricevuto una comunicazione dal potente Freezer: sembra che il pianeta Vegeta sia esploso!"

" c'é dell'altro?"

" pare che la causa sia stata l'impatto con un enorme meteorite. Ormai, all'infuori di noi due e di qualche altro forse, nell'universo non esistono piú saiyan!"

" mio padre e mia madre? "

" morti vostra altezza..."

" tutto qui?" Incredibile che un bambino di soli cinque anni, con tanta freddezza e senza alcun sentimento reagisse in quel modo ad una notizia che invece avrebbe dovuto spezzargli il cuore.

" si, tutto qui...non c'é altro!"

" anche la popolazione di questo pianeta é completamente estinta, dovrò chiedere a Freezer di scegliermi una missione migliore la prossima volta!"

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Padme_90