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Autore: vale ronron    19/10/2019    1 recensioni
La storia narra di come Katniss ha preso consapevolezza di ciò che prova realmente per Peeta.
Testo tratto dal primo capitolo:
“vuoi una dichiarazione scritta?” gli chiese Katniss, con finto tono scocciato.
“non sarebbe male!!” rispose il ragazzo con un sorriso.
“io Katniss Everdeen, prometto di mangiare autonomamente, e di non trascurami, fino alla fine della tormenta!!” affermò in tono solenne.
“…fino alla fine della tormenta!?” ripeté divertito Peeta.
“eh sì, la mia scorta di focaccine e biscotti non durerà in eterno!!”
“mi sembra giusto!!” Katniss percepì la risata di Peeta e spontaneamente sorrise di ricambio.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era pieno inverno al distretto 12, da giorni una tormenta di neve aveva impedito agli abitanti di uscire fuori dalle proprie case. Metri di neve coprivano le finestre e le porte delle ville.

Il Villaggio dei Vincitori era candido di neve fresca e dai comignoli delle uniche tre case abitate un flusso continuo di fumo veniva rilasciato nel cielo.

I 3 abitanti del Villaggio dei Vincitori non si erano potuti riunire per mangiare insieme come loro abitudine e dopo un solo giorno di isolamento forzato Katniss si sentiva terribilmente depressa.

La ragazza si era ormai abituata alla sua routine, si svegliava ogni mattina e percorreva il percorso che divideva la sua stanza dalla cucina con il delizioso ed appetitoso profumo di cornetti caldi fatti da Peeta, e dopo aver fatto colazione insieme al panettiere, a Sae e a sua nipote, si sedeva sul divano davanti al camino a  leggere dei libri, aspettando con ansia il ritorno del ragazzo del pane all’ora di pranzo.

Al contrario di lei, Peeta, non stava mai fermo, il ragazzo, infatti, passava il suo tempo ad aiutare gli altri volontari per la ricostruzione del distretto e quando non faceva ciò sfornava pane e focacce per tutti gli abitanti, la ragazza invece, ultimamente, aveva preso l’abitudine di passare il pomeriggio a cucire.

Qualche mese prima infatti, Sae si era presa la briga di insegnarle a lavorare la lana dato che la ragazza non aveva come trascorrere i pomeriggi invernali.

A cena oltre a Peeta si univa a lei anche Haymitch e dopo aver cenato passavano insieme il resto della serata scrivendo il libro dei ricordi, a volte era difficile farlo, perché rievocare fatti passati e ricordare le persone che non c’erano più provocava sofferenza e dolore a tutti a tre ma sapevano che non era giusto dimenticare, anzi.

Era oramai pomeriggio e Katniss si era ormai messa il cuore in pace, aveva sperato con tutta sé stessa che la tempesta smettesse, ma niente. Infatti, già di mattina la tormenta aveva ricoperto la porta di neve, tanto da non permettere né a Peeta né a Sae di poter andare da lei.

La ragazza era rimasta seduta sul divano a fissare il fuoco per tutta la giornata, era sprofondata nel suo mondo di tristezza e vuoto e si era ormai rassegnata a quella monotonia e all’isolamento a cui sarebbe stata sottoposta, chissà per quanto tempo.

Era talmente imbambolata nella sua bolla che il suono del telefono di casa la prese così tanto in contropiede da farla sussultare dallo spavento.

All’inizio non era intenzionata a rispondere, lei non rispondeva mai al telefono era sempre Peeta a farlo o al massimo Sae.

Però una parte di lei stranamente, quel giorno, la spinse a rispondere, così lo fece, anche se con riluttanza.

“Pronto” rispose con tono annoiato.

“non ci credo che hai risposto al primo colpo!!” una voce palesemente sorpresa le rispose dall’altra parte della cornetta.

Un sorriso spontaneo spuntò sulle labbra della ragazza.

“Peeta!!” sussurrò non riuscendo, suo malgrado, a trattenere l’entusiasmo.

“ero fermamente convinto di dover comporre il tuo numero almeno una decina di volta prima che, per sfinimento, ti saresti finalmente decisa a rispondere al telefono!!”

“se vuoi riattacco la chiamata, così puoi farlo!!” rispose scherzosamente la ragazza, segretamente contenta che avesse chiamato.

“ma anche no, piuttosto, hai mangiato?” mi domandò risoluto con tono accusatorio.

Dopo che il ragazzo gli lo fece notare Katniss si notò che effettivamente il suo stomaco gorgogliava da ore, tuttavia la ragazza si mise sulla difensiva e decise di mentire o almeno ci provò.

“certo che ho mangiato!!” mentì, cercando di usare il tono più convincente possibile.

“sei una pessima bugiarda, Katniss!!” la rimproverò con tono severo.
mangerò più tardi!!” gli rispose con finto tono scocciato, alzando gli occhi al cielo.

“Katniss, non costringermi a lanciarti le focaccine al formaggio dalla finestra!!” ribatté Peeta con finto tono minaccioso.

La ragazza scoppiò a ridere.

Si immaginò Peeta, affacciato dalla finestra della sua stanza mentre cercava di lanciarle le focaccine dentro la sua camera.

“visto la tua pessima mira, dubito che riusciresti a centrale la finestra della mia stanza!!” ammise ridendo

“ma brava, offendi pure, non solo mi preoccupo per te ma mi prendi pure in giro!!”

Katniss arrossì e sorrise timidamente, era felice di sapere che nonostante il depistaggio Peeta si preoccupasse ancora di lei.

“ti prometto che mangerò, ho ancora delle focaccine al formaggio in frigo e inoltre ho una montagna di biscotti nella credenza!! Sai com’è qualcuno di mia conoscenza si prende sempre la briga di riempire il mio porta biscotti!!” lo tranquillizzai.

“che persona premurosa!!” disse con tono ironico.

“già” acconsentì la ragazza con un sorriso sulle labbra.

Chissà, se la ragazza avrebbe mai trovato il coraggio di ringraziarlo per tutto quello che faceva per lei, sperò che Peeta intuisse da solo quanto lei apprezzasse tutto ciò.

Da sempre, il suo orgoglio e il pessimo carattere che la contraddistinguevano le impedivano di ammettere ciò che provava davvero.

I pensieri della ragazza furono interrotti da una serie di starnuti consecutivi.

“qualcuno si è raffreddato!” affermò con ironia la ragazza ma con tono lievemente preoccupato.

“credo di essermi preso un colpo d’aria ieri, quando sono uscito da casa tua con Haymitch, il repentino cambiamento di temperatura tra dentro e fuori mi ha fatto raffreddare!”

“mi dispiace, cerca di riguardarti!!” ammise con tono preoccupato.

“lo farò, se tu in cambio mi prometti di mangiare!!”

Eccolo lì, Peeta Mellarck, mesi di percosse, torture inimmaginabili e litri di veleno somministratagli con il solo scopo di costringerlo a odiare e ad uccidere Katniss, ma niente di tutto questo era riuscito a portarlo via alla ragazza, o almeno non del tutto.

Ovviamente i segni del depistaggio c’erano sempre e gli episodi non sarebbero mai andati via del tutto ma lui imperterrito era tornato a preoccuparsi di Katniss.

Neanche il ragazzo sapeva per certo cosa provasse, al momento, per lei ma di certo non provava odio o astio nei suoi confronti. Infatti, nessuno poteva negare che il panettiere provasse un profondo affetto per la ghiandaia, nonostante tutto ciò che avesse passato, e il sentimento era palesemente ricambiato dalla ragazza.

“vuoi una dichiarazione scritta?” gli chiese Katniss, con finto tono scocciato.

“non sarebbe male!!” rispose il ragazzo con un sorriso.

“io Katniss Everdeen, prometto di mangiare autonomamente, e di non trascurami, fino alla fine della tormenta!!” affermò in tono solenne.

“…fino alla fine della tormenta!?” ripeté divertito Peeta.

“eh sì, la mia scorta di focaccine e biscotti non durerà in eterno!!”

 “mi sembra giusto!!” Katniss percepì la risata di Peeta e spontaneamente sorrise di ricambio.

“vedrò di tenere pronta la pala!” affermò il ragazzo.

“più che una pala servirà una ruspa, se continua a nevicare con questa intensità la neve arriverà al primo piano, fin sotto le finestre delle nostre stanze!!”

“vorrà dire che usciremo dalle finestre!!” propose Peeta scherzosamente.

“non so te, ma io mi sto immaginando Haymitch uscire dalla finestra!!” assentì la ragazza con tono divertito.

“più che uscire penso che capitolerebbe giù con una specie di capriola storta!!” affermò scherzoso Peeta.

La ragazza rise divertita.

“non mi vorrei mai perdere la scena!!” rispose ridendo a crepa pelle.

Il ragazzo fu colpito da un'altra serie di starnuti, alla ragazza non era sfuggito che man mano che Peeta parlava la sua voce diventava sempre più rauca.

“hai preso qualcosa per il raffreddore?!” domandò istintivamente, con tono preoccupato.

“in realtà no!!” rispose il ragazzo preso in contropiede dall’improvviso cambio di argomento.

“dovresti farlo!! ti sei, almeno, misurato la febbre?” lo rimproverò la ragazza.

“non ho fatto neanche questo!!” ammise con tono stranamente imbarazzato
“perché no?” dissi con tono arrabbiato e palesemente preoccupato.

“ho scoperto di provare un sentimento d’odio verso i medicinali!” disse con tono spento e leggermente nervoso.

“capisco!! potresti prendere lo sciroppo per la tosse è fatto esclusivamente con le erbe spontanee!!” gli propose la ragazza, capendo il significato reale celato nella risposta di Peeta.

“la cosa non mi aiuta più di tanto!!” confessò nervoso.

La ragazza si intristì, era naturale che Peeta non si fidasse dei farmaci, e neanche di quelli naturali, d’altra parte il veleno degli aghi inseguitori era una sostanza naturale seppur generata da api geneticamente modificate.

“puoi sempre munirti di tante coperte, di un ustionante borsa calda, e di una gustosa cioccolata bollente, magari accompagnata da un delizioso cornetto!!” affermò risoluta, con l’urgenza di far tornare il buon umore al panettiere.

“non è male come suggerimento!!” affermò il ragazzo con tono riconoscente, la ragazza si tranquillizzò, Peeta stava già male a causa del raffreddore non voleva che stesse male anche emotivamente a causa dei sui ricordi sul depistaggio.

“ehi Peeta!!” lo chiamò con urgenza.

“sì?” rispose con tono distratto.

“come hai detto che sarebbe caduto Haymitch?” chiese la ragazza, per distrarlo dai suoi pensieri, voleva assicurarsi che non si rattristasse troppo.

“rotolando!!” rispose il ragazzo, con un sorriso mal celato, aveva capito le intenzioni della ragazza e le apprezzo.

I due ragazzi continuarono a scherzare per telefono, finché la voce di Peeta finì quasi per esaurirsi.

“forse è meglio se mi metto a letto!!” sussurrò con fatica Peeta, mal celando il suo malcontento nel dire ciò.

“sì lo penso anch’io, però prima di farlo dovresti mangiare qualcosa di caldo!!” affermò la ragazza tristemente, le era piaciuto passare il pomeriggio a parlare al telefono con Peeta, certo non era come quando era lì di persona con lei, ma era sempre meglio di niente.

Non lo vedeva ma poteva ascoltare la sua voce e la sua melodiosa risata.

Prima ancora di staccare la chiamata cominciò a sentire la mancanza del ragazzo.

Inconsciamente la ragazza girò il capo verso la parete alle spalle e lo sguardo le cadde sull’orologio, erano le otto di sera.

I due ragazzi avevano parlato al telefono per più di 3 ore.

“non penso di aver mai parlato così tanto in tutta la mia vita, prima di oggi !!” pensò sconvolta Katniss.

La fragorosa risata che sussegui al di là della cornetta fece capire alla ragazza che aveva pronunciato la frase ad alta voce, senza nemmeno farci caso.

“ti diverti eh?” esclamò Katniss con finto tono infastidito.

La risata di Peeta continuò senza alcun freno.

Una parte della ragazza voleva offendersi come era solita fare ma sentirlo ridere così la faceva stare terribilmente bene inoltre, la sua risata spontanea era terribilmente contagiosa e le trasmetteva un’insensata allegria.

“mi piace, dovremmo farlo più spesso!!” ammise con tono allegro Peeta.

“che cosa?” chiese sorridente la ragazza.

“parlare!!” sussurrò il ragazzo con la voce sempre più flebile.

“al telefono?” domandò curiosa.

“non solo al telefono!!” spiegò Peeta tra gli starnuti.

“vedrò di far fuoriuscire la me stessa logorroica più spesso!!, ma non ti prometto niente!!” rispose la ragazza scherzosamente.

“anche la te stessa spiritosa mi piace parecchio!!” confessò debolmente il ragazzo, colpito dall’ennesimo colpo di tosse.

La ragazza arrossì terribilmente e un sorriso a 32 denti le si formò sulle labbra.

“sei sicuro di non avere la febbre?!” domandò ironica la ragazza, sperando dentro di sé che non fosse davvero la febbre a parlare al posto del ragazzo.

“febbre o meno, lo penso davvero quello che ho appena detto!!”.

 “piace anche a me!!” ammise “parlare al telefono, intendo!” si corresse imbarazzata.

“è strano sentirtelo dire, visto che non rispondi mai al telefono, quando squilla!" affermò il ragazzo ironico, sorridendo sotti baffi.

“be, dipende da chi chiama!!” rispose spontaneamente la ragazza, capendo solo dopo che cosa sottintendessero quelle parole, arrossì come un pomodoro.

“messaggio ricevuto!!” assentì il ragazzo con il sorriso fra le labbra “ci risentiamo domani, ti va?”

“sì” rispose immediatamente la ragazza, mal celando il suo entusiasmo.

Si sentì la risata di Peeta “buonanotte Katniss, a domani!!”.

“buonanotte Peeta, a domani !!” disse la ragazza con un inusuale tono dolce.

La ragazza posò la cornetta, pensava che una volta staccata, definitivamente, la chiamata sarebbe ricaduta nella sua bolla di tristezza ed infelicità, ma non fu così, anzi, parlare e scherzare con Peeta l’aveva rallegrata e inaspettatamente il buon umore non le passò, come temeva.

Si rimise in piedi, anche se non si era neanche accorta di essersi seduta per terra con le spalle al muro, durante la chiamata.

Decise di mantenere la promessa fatta a Peeta, quindi si recò in cucina e dopo aver riscaldato la sua focaccina la ingurgitò senza esitazione, accompagnandola con qualche biscotto.

Fatto ciò fece una doccia e si mise a dormire con la, vana, speranza di fare sogni tranquilli.
  
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