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Autore: The Big Dreamer    20/10/2019    6 recensioni
Sembra che Goku si sia di nuovo dimenticato del suo anniversario di matrimonio con Chichi. La donna, sconsolata, medita sul loro rapporto, credendo che non ci sia via d'uscita. Ma ecco che accade l'imprevedibile...
[One-shot prequel della mia long Dragon Ball Omega - La Scuola Divina del Settimo Universo, NON NECESSARIA per capire quest'ultima, e facente parte del Dragon Ball Omega Extended Multiverse.]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball Omega Extended Multiverse'
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ANNIVERSARIO

 
- “COME SAREBBE A DIRE CHE E’ ANDATO DA WHIS PER DUE SETTIMANE?!” -
Le urla di Chichi risuonavano nei corridoi della Capsule Corporation, spaventando tutti i dipendenti della famiglia Brief, umani e robotici che fossero.
Bulma, con gli occhi spalancati dal terrore, cercava di tranquillizzare l’amica - “Ti prego, Chichi… calmati… così non va bene… fai male solo a te stessa… e magari anche agli altri…” -
- “Come faccio a stare calma?! Goku se n’è andato di nuovo, e proprio il giorno del nostro anniversario di matrimonio…” - stavolta la mora era sul punto di scoppiare in lacrime: suo marito l’aveva di nuovo ferita, era scappato ancora una volta per andare ad allenarsi, lasciandola sola come al solito, come se fosse stata una stupida, una povera stupida che lo perdonava sempre e comunque.
- “Lo so… è una cosa davvero meschina da parte sua…” - le rispose l’amica, accarezzandole dolcemente i capelli.
- “Bulma… io non so più… cosa fare… lui… è sempre così… così distante… soprattutto da dopo quello stupido Torneo del Potere… sembra diventato un’altra persona… già era egoista… ma adesso lo è ancor di più…” -
La turchina non poteva negare questo cambiamento nel suo amico: da quando, come le aveva spiegato Vegeta, aveva raggiunto quello straordinario potere, l’Ultra Istinto, sembrava cambiato. Rimaneva il Goku di sempre, ma sembrava a tutti più… assente del solito, quasi come se avesse la testa da tutt’altra parte, o si trovasse in un’altra dimensione. La dimensione degli Dei.
- “Chichi… cerca di capirlo… non si sente più lui, deve ancora abituarsi a un tale potere…” -
- “Ma è un anno che è così, Bulma… e non accenna minimamente a cambiare…” -
- “Devi avere pazienza con lui… ha tanti difetti, è vero, ma ha anche tante qualità… purtroppo è fatto così…” -
Già… lui era fatto così… e non si poteva cambiare. Questa realizzazione non faceva sentire meglio Chichi, anzi, le faceva capire che con Goku non c’erano speranze.
Se ne tornò a casa mesta, sconsolata. Non volle rientrare nell’abitazione, preferendo piuttosto farsi un giro nel bosco, quel bosco dove suo marito era cresciuto, in mezza alla natura e agli animali.
Vide, mentre passeggiava, due uccellini che su un ramo sfamavano i loro piccoli nel nido. In quel momento si ricordò di quando Gohan era piccolo: lei e Goku in quegli anni, gli unici nei quali forse era stata veramente felice, erano uniti, e lui cercava, pur nei suoi evidenti limiti, di essere un padre e un marito decente. Quel ricordo la fece un attimo sorridere, ma poi la consapevolezza del presente la intristì nuovamente, facendole scendere una lacrima giù per la guancia. Quei tempi felici non sarebbero mai più tornati, e lei avrebbe continuato ad essere sola.
- “Perché, Goku… perché non mi ami…” - si diceva - “Io ti ho sempre aspettato pazientemente… ti ho dato da mangiare, ho lavato i tuoi vestiti, ti ho dato la possibilità di vivere senza lavorare, ti ho amato con tutta me stessa… e allora perché, perché non mi concedi un minimo gesto di affetto… perché ci hai fatto passare agli occhi di tutti per una coppia che non si ama, che si è sposata solo per ragioni di convenienza reciproca… perché hai detto a tutti che non ci siamo baciati quando in realtà l’abbiamo fatto tante volte… perché, Goku, perché? Perché non riesci a capire cosa sia l’amore, CAZZO?! Forse… non ne hai mai provato nei miei confronti? Forse mi sono sempre illusa che tu ricambiassi i sentimenti che provo per te? Io… io non so cosa pensare… mi sento… così sola…” -
Si fece velocemente sera, quasi come se Chichi non se ne fosse accorta, e decise di rientrare a casa. Doveva pur sempre preparare la cena per Goten, presto sarebbe ritornato dall’isola di C17, dove aveva giocato tutto il pomeriggio con Trunks e gli animali rari ivi presenti. Solo suo figlio sembrava darle un po’ di affetto, ma non sarebbe durato per sempre: anche lui, come Gohan, si sarebbe fatto una sua vita, avrebbe trovato una dolce metà che gli avrebbe fatto battere il cuore e che l’avrebbe portato via da lei, lasciandola invecchiare da sola, mentre Goku, che non poteva essere scalfito dalla vecchiaia vista la sua natura saiyan, l’avrebbe lasciata totalmente sola.
Aperta la porta, la donna ebbe una strana sensazione: non era sola. Sentiva dei rumori provenire dal salotto. Che fossero… ladri?! Per un attimo si spaventò, ma poi si ricompose: lei non era di certo una donzella indifesa, conosceva diversi stili di arti marziali. Non era di certo una Guerriera Z, ma un gruppo di furfanti li avrebbe stesi senza alcun problema. Si avvicinò furtivamente, senza farsi sentire. Li avrebbe sorpresi, non gli avrebbe dato la possibilità di reagire.
Sbucò dall’angolo, spingendosi in avanti con un piede e tirando un calcio alla figura misteriosa, la quale, però, la bloccò con facilità disarmante.
- “Ma chi diavolo è questo?!” - pensò Chichi, terrorizzata. A quel punto vide il suo volto, illuminato da una candela, e restò senza parole - “G… Goku?!” -
Suo marito era lì, davanti a lei, che la guardava perplesso - “Ehi, Chichi, perché mi hai attaccato?!” -
- “Pe… pensavo tu fossi un ladro… ed ecco…” - si ricordò in quel momento di essere ancora arrabbiata con lui, e mostrò quindi un broncio - “Che cosa ci fai qui? Non dovresti essere ad allenarti con Whis?” -
- “Quindi Bulma te l’ha detto… e va bene, tanto mi avresti scoperto, prima o poi…” - l’uomo rise sguaiatamente, come suo solito - “E comunque, non è stata tanto pettegola da dirti della sorpresa…” -
Una sorpresa da… Goku?! Che poteva essere… no… non era possibile… lui non era così… così… premuroso.
- “Sono due settimane che lo progetto, e anche se Whis mi ha pregato di venire da lui il prima possibile non potevo saltare questo giorno speciale… il giorno del nostro anniversario di matrimonio… per Goten sta tranquilla, l’ho mandato a dormire da Bulma.” -
A quel punto, usando il suo ki, accese le altre candele presenti nella stanza, e a quel punto Chichi poté vedere tutto quanto: una tavola imbandita delle più varie e sofisticate pietanze che avesse mai visto si presentava davanti a lei, assieme a bottiglie di pregiatissimo vino, che sicuramente gli avrà procurato Bulma dai migliori ristoranti della Città dell’Ovest. Ma la cosa che la lasciò più basita di tutte fu vedere Goku vestito con un elegante abito da sera con tanto di farfallino nero. Si era perfino messo un’acqua di colonia, probabilmente suggeritagli da Bulma o da Crilin (difficilmente da Vegeta, conoscendolo). Aveva pensato proprio a tutto… lui… che non aveva fatto nessun gesto romantico per lei in tutta la sua vita…
Il suo cuore cominciò a battere forte, come quando lo aveva incontrato per la prima volta, ancora bambina. Era tornata un’ingenua e candida fanciulla di 12 anni. Lui si stava impegnando davvero tanto in quel momento e, beh, lei avrebbe fatto il suo.
- “Goku, aspettami qui… torno in un baleno…” -
Chichi salì velocemente le scale, chiudendosi in camera da letto. Aprì l’armadio, cercando freneticamente quel vestito. Lo aveva comprato quando era uscita a fare shopping qualche mese prima con Bulma e C18, ed era certa di non essere ingrassata da allora, doveva starle ancora bene.
- “Dannazione, ma dove sarà finito… ah, eccolo!” -
Si mise addosso l’abito, constatando, per sua fortuna, che le stava ancora bene, poi si mise in sesto, truccandosi e liberandosi i capelli (Goku la preferiva dichiaratamente quando non se li legava, per quanto fossero più scomodi). Suo marito si presentava al meglio di sé? Lei avrebbe fatto lo stesso. Era un po’ una gara, per certi versi.
Uscì dalla camera, scendendo lentamente le scale. Non voleva dirgli niente, gli voleva fare una sorpresa. Arrivò mentre Goku stava versando nei loro calici del vino Chardonnay.
- “Goku, eccomi…” -
- “Molto ben… UUUUUUURCAAAAAAAAA!!” -
Per poco il saiyan non rovesciò sul tavolo la bottiglia con tutto il suo contenuto: era… era… bellissima…
Un trucco leggero, ma che faceva il suo effetto, i suoi lunghi capelli neri che le ricadevano sulle spalle fino ai fianchi, e poi quell’abito… quell’abito rosso fuoco, così sensuale, con uno spacco sulla coscia… Goku finalmente capì il significato della parola “sensualità”, di cui parlava sempre il Maestro Muten. E tutto questo era davvero… eccitante.
- “Allora? Non m’inviti a cenare con te?” - gli chiese Chichi.
- “C… certo! V… vieni, ti faccio accomodare!” -
Goku la fece sedere con fare da vero galantuomo, dopodiché si unì a lei e cominciarono a mangiare. La moglie restò sorpresa da come si stesse impegnando per apparire romantico e composto, addirittura, si era messo a mangiare con moderazione. Se si fosse trattato di qualcun altro avrebbe sicuramente pensato che, per avere un cambio così repentino, ci fosse dietro un secondo fine, ma lui… era semplicemente Goku. Lui era pessimo a mentire, se lo stava facendo era perché si stava davvero impegnando a essere il più galante ed educato possibile.
- “Senti, Chichi… questa… non è a dire il vero un’occasione per festeggiare solo il nostro anniversario…” -
- “In che senso?” - domandò lei, confusa.
- “Beh, posso dirti che le cose per noi cambieranno sicuramente in meglio da oggi.” -
Ora la curiosità la stava uccidendo: di cosa stava parlando??
- “Spiegati.” -
- “Whis mi ha offerto un lavoro. Un ottimo lavoro.” -
Per poco lei non si strozzò con il vino - “C… COSA?! Mi prendi in giro?!” -
- “Non sto scherzando.” - le rispose lui, serio - “Domani dobbiamo discuterne con i due Zeno e il Daishinkan, ma se la cosa andrà in porto, e Whis ormai ne è certo, io e Vegeta dovremmo presto cominciare a lavorare per loro. Adesso che la Terra è in contatto con altri mondi abbiamo in tutto l’Universo una moneta unica, con la quale possiamo essere pagati.” -
- “E… di cosa si tratterebbe?” -
- “Di una specie di scuola per aspiranti eroi e divinità. Da quando c’è stato l’affare di Zamasu Zeno e i suoi non si fidano più dei vecchi metodi che vedevano l’elezione diretta degli aspiranti Kaioshin e Dei della Distruzione da parte degli dei attuali, per cui vogliono applicare un nuovo tipo d’insegnamenti per degli studenti accuratamente selezionati, in modo da scovare fin da subito eventuali mele marce e fermarle prima che possano causare danni.” -
Una scuola… di aspiranti divinità e guerrieri… per quanto ce ne capisse poco, la cosa affascinava molto Chichi. Ma, c’era un problema…
- “Quindi… starai via di nuovo per lunghi periodi?” -
- “E no, è qui che viene il bello!” - le sorrise Goku - “Ho migliorato il teletrasporto al punto tale che posso venirti a trovarti ogni volta che voglio! In più, Whis ha messo a disposizione per voi un sistema di trasporto che vi permetterà di venirci a trovare quando volete! Anche se penso serva a lui e a Lord Beerus come scusa per farsi portare tante belle leccornie da Bulma!” -
La notizia colse la donna come un fulmine a ciel sereno - “P… potremo… stare insieme ogni volta che vorremo?!” -
- “Naturalmente, quando non avrò lezione, e la cosa mi dovrebbe tenere impegnato parecchie ore, forse potremmo vederci solo la sera, considerando anche che io e Vegeta continueremo comunque gli allenamenti con Whis. Però…” - la voce del saiyan si fece molto più seria - “Chichi… mi rendo conto di quello che ti ho fatto… tu mi hai sopportato pazientemente per tanti anni, soprattutto il periodo in cui sono stato nell’Aldilà dopo la mia morte per mano di Cell… io… voglio in un qualche modo ripagarti… tu sei stata per me di tutto: moglie, amante, amica, consigliera… eppure, non ti ho mai dato ciò che ti meritavi… e per questo ti chiedo perdono.” -
Le parole di Goku colpirono Chichi dritta al cuore. Si diede uno schiaffo da sola, pensando che stesse sognando. No, niente. Un altro schiaffo. Ancora nulla. Un altro… un altro… un altro ancora… dannazione, non si svegliava!
- “Chichi, smettila! Perché ti prendi a schiaffi da sola?!” - le chiese, esterrefatto, Goku, fermandola.
Lei di risposta scoppiò in lacrime, e lo baciò con immensa intensità, come mai aveva fatto prima di allora. Se fino ad appena mezz’ora prima aveva qualche dubbio ora ne aveva la certezza: Goku l’amava, L’AMAVA! E la cosa bella era che lui ricambiava con altrettanta passione quel bacio.
Senza dire una parola la prese in braccio, portandola in camera da letto. La stese sul loro talamo, e si mise sopra di lei, continuando a baciarla intensamente. I due cominciarono quindi a spogliarsi a vicenda, lasciandosi poi andare alla passione.
Quella notte si amarono come mai si erano amati prima di allora.
 
Le prime luci dell’alba svegliarono Chichi. Si chiese se quello che era avvenuto la sera prima fosse solo un sogno, il sogno di una donna disperata, bisognosa d’amore. Poi vide i vestiti sparsi per terra, e accanto a lei il suo amato Goku, che la abbracciava mentre continuava a dormire placido.
- “E’ vero… è tutto vero…” - pensò lei. Quella magica serata, quella cena magnifica, le parole e i gesti di suo marito… era la realtà.
Lei si mise a singhiozzare. Non poteva crederci, eppure era tutto vero.
- “Ehi, Chichina… perché piangi?” -
Era così carino quando era appena sveglio…
- “Nulla… non è nulla, tesoro… sono solo… felice…” -
- “Davvero? Che bello…” - le sorrise il saiyan.
- “E voglio condividere questa felicità con te…” -
I due ricominciarono da dove si erano fermati quella notte, con altrettanto amore e passione…
 
- “Finalmente sei arrivato, razza di scimmione!” - si lamentò Beerus, scuotendo un pugno per aria - “Si può sapere dove diavolo eri finito?!” -
- “Scusi, Lord Beerus… ero… occupato…” - cercò d’inventarsi una scusa Goku. Non poteva certo dire che aveva fatto tardi perché doveva fare l’amore con sua moglie.
- “Occupato a fare cosa, a oziare come tuo solito?!” -
- “Lord Beerus, si calmi…” - cercò di riportarlo alla ragione Whis - “Non siamo ancora in ritardo.” -
- “Non possiamo rischiare! Sai com’è fatto Lord Zeno: lo infastidisci un po’ e… PUFF!! Addio, Universo 7, bye bye!” -
L’Angelo sospirò, cercando di spiegare l’isteria del suo allievo - “Perdonatelo… hanno cancellato il suo anime preferito… è così da tre giorni ormai…” -
- “Tsk…” - grugnì Vegeta. Che cosa infantile, prendersela per un cartone animato…
- “Allora, vogliamo andare sì o no?!” - strillò il Dio della Distruzione. Goku, Vegeta e Whis concordarono che fosse il caso, vista l’isteria del gatto antropomorfo.
Prima di andare, però, Bulma e Chichi andarono a salutare i loro mariti. Quest’ultima ricevette dal saiyan coi capelli a ciuffo di carota un lungo bacio, lasciando esterrefatti la turchina e il Principe, che proprio non si aspettavano ciò.
- “Ma… com’è possibile…” - disse Bulma - “Ieri erano ai ferri corti, e ora sembrano amarsi più che mai…” -
- “Valli a capire quei due cerebrolesi!” - rispose Vegeta - “E’ proprio vero: Zeno li fa e poi li accoppia, gli scemi…” -
I coniugi Son li ignorarono, e si guardarono intensamente negli occhi.
- “Abbi cura di te, Goku.” -
- “Tranquilla, Chichi, lo farò. Ci vediamo presto.” -
I due, che si amavano più che mai, si salutarono, mentre Whis coi suoi poteri trasportò lui, Beerus e i saiyan nel mondo di Zeno, pronti per una nuova avventura.

 
ANGOLO DELL'AUTORE

Ciao, ragazzi!
E' da tanto tempo che non mi avventuro nel fandom di Dragon Ball, e ho deciso di ripropormi con questa one-shot di una delle mie coppie preferite, la Chichi/Goku.
Io sono uno dei tanti che è rimasto deluso dalla loro caratterizzazione in Super: insomma, com'è possibile che non si siano MAI baciati?! Proprio non ce li vedo, sinceramente, anche perché renderebbe il modo in cui hanno fatto figli davvero triste, per cui ho deciso di fare questa fic "riparatrice".
I riferimenti alla "scuola" di eroi e divinità sono di una possibile long che, se ne avrò tempo e voglia, scriverò più in là.
Spero quindi che la storia vi sia piaciuta, e che vi abbia acceso un po' di curiosità!
Alla prossima!
Salutoni a tutti!
   
 
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