Iniziativa:
Questa storia partecipa al #Writober 2019 di Fanwriter.it.
Prompt:
crossover (giorno 20).
Numero
parole: 268.
«Signorina,
cenereste con me?»
«No!»
La
Bestia digrignò le zanne e sentì un fuoco
divampargli nel petto. Prese un
profondo respiro e cercò di calmarsi, ripetendosi
ciò che Lumiere e tutto il
resto della servitù gli avevano detto: «siate
gentile e garbato!»
«Va
bene», rispose infine con un basso ringhio,
«ceneremo insieme quando vi sarete
ambientata.»
«No,
nemmeno per sogno!»
Il
folto sopracciglio della Bestia iniziò a tremare, mentre il
fuoco nel petto
aumentava d’intensità e si propagava in tutto il
corpo. Si sbagliava o iniziava
a fare caldo, nonostante fosse pieno inverno?
«Allora
potremmo parlare», propose, cercando di mantenere un tono
rilassato e
conciliante.
«Ho
detto no!»
«Signorina,
mi permet-...»
«NO!»
Un
ruggito fece tremare le pareti e una vampa avvolse la povera Bestia,
che non
aveva la più pallida idea di cosa accidente stesse
succedendo. Stava andando a
fuoco! Letteralmente!
«Ehi!»
A
un tratto, dal nulla apparve un individuo improbabile, allampanato,
vestito di
nero, con la pelle bluastra e una fiammella azzurra al posto dei
capelli.
«Ehi!»
ripeté, indignato, avanzando con passo minaccioso verso di
lui. «Quelli sono i
MIEI poteri!» urlò e i suoi occhi gialli
rimandarono saette, «tu pensa a girare
il tuo film, sacco di pulci! Non rubare cose che non ti appartengono,
che già
il mio copione è pieno di mai una gioia, non serve che tu ne
aggiunga altre!»
«Ma
cosa?» la Bestia rimase basita, mentre il fuoco che
l’aveva avvolto sfumava via
come bruma all’alba.
La
strana figura mugugnò qualcosa d’incomprensibile
fra i denti aguzzi, per poi
volgersi con uno scatto e sparire in una nuvola di denso fumo nero.
Angolino
dell’autrice:
Lo
so, questa cosa non ha senso, ma io ho riso come un’idiota
mentre la scrivevo.
E quindi niente, perdonate il nonsense, è un genere che non
avevo mai scritto
prima, spero che il risultato non lasci troppo a desiderare.
Senza
pretese,
Elly