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Autore: BABO955    22/10/2019    0 recensioni
"Shinigami. Ninja. Pirati. Maghi. Heartless. Nessuno. Persone, individui, creature provenienti da mondi diversi ma ciascuna attratta da una singola cosa. Dimmi, Ichigo, cosa lega tutta queste razze? Cosa li spinge a vivere insieme, in armonia, ma al tempo stesso, combattere costantemente gli uni contro gli altri?".
"Uno scopo? Un'obiettivo da raggiungere? Un sogno da realizzare?" rispose il ragazzo, digrignando i denti e stingendo ancor più saldamente la presa intorno all'elsa di Zangetsu.
La risata che uscì dalla bocca dell'individuo incappucciato che aveva davanti, lo riscosse.
"No Ichigo, è il cuore! Pulsante di emozioni e sentimenti!".
Lo Shinigami abbassò lo sguardò. Ci mise qualche secondo prima di rialzarlo ed osservare, dritto negli occhi, il suo avversario.
"Proprio tu parli di emozioni e sentimenti? Bene allora, farò in modo che il tuo cuore smetta di battere. Solo allora capirai cosa significa provare sentimenti quali dolore e rabbia!".
Ed eccomi qui, con la mia prima storia da scrittore novello!
Spero che sia di vostro gradimento, i dettagli saranno spiegati maggiormente nel prologo.
Perciò non mi resta che augurarvi buona lettura!
(PS: se avete critiche o consigli utili, commentate pure)
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Kurosaki Ichigo, Urahara Kisuke, Yoruichi Shihoin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora, mi scuso anticipatamente per il ritardo nella stesura e nella pubblicazione di questo capitolo però sarà una cosa che nelle prossime settimane avverrà frequentemente perché purtroppo mi sono fratturato lo scafoide della mano destra che (per chi non lo sapesse) è un ossicino abbastanza fastidioso che, appena prendi una botta nella zona vicino al pollice, si frattura il 90% delle volte. Capito bene che per me è abbastanza difficile scrivere o solo con la sinistra o anche con la destra in quanto  hocomunque il pollice completamente fermo nell'ingessatura, quindi mi affido molto spesso ai comandi vocali dell’iPhone anche se non sono propriamente attendibili. Magari nei capitoli, io un occhio ce lo butto sempre però potrebbe esserci qualche piccolo errore di battitura o qualche piccola piccola distrazione linguistica.
Quindi detto questo mi scuso del ritardo e dei probabili futuri ritardi. Ho dovuto anche rimpicciolire un pochino, diminuire un po’ la quantità dei capitoli ovvero la lunghezza, proprio per cercare di farli uscire in futuro più frequentemente. Quindi capitoli più corti ma più frequenti rispetto a capitoli più lunghi ma ovviamente meno frequenti a causa di questo problemi.
Quindi vi auguro buona lettura e spero che il capitolo sia di vostro gradimento!
(vi prego auguratemi una buona guarigione, è uno strazio >.<)
 
 
 
 
 
 
 
 

 
CAPITOLO 2: UNA NUOVA E MOSTRUOSA TRASFORMAZIONE! 


Ogre osservò attentamente l'andamento della battaglia. Per quelle tre, nonostante facessero davvero sul serio, fu chiaro come fossero inferiori ai loro tre avversari.
"Diby non ha la velocità necessaria per seguire gli spostamenti di Gamba Nera. E' l'avversario peggiore che le potesse capitare. Quanto a Oda, i suoi riflessi non sono a livello di quello spadaccino. Ed in quanto a tecnica, gli è inferiore. Ed anche Anji sta venendo completamente surclassata da quel ragazzo dal cappello di paglia…". Lo sguardo dell'uomo dai capelli argentei era un misto tra preoccupazione e rabbia.
"Dopotutto, stiamo parlando del Monster Trio. Il Sommo ci aveva riferito che sarebbero stati avversari ostici…"  pensò tra se mentre non sembrava del tutto stupito della forza di Sanji, Zoro e Rufy.
"Mi chiedo quanto ancora aspettino prima di trasformarsi. Così non mi diverto nemmeno a guardare questa battaglia"
Poi i suoi occhi caddero sugli altri membri della ciurma, che, proprio come lui, contemplavano la battaglia, con attenzione e, sicuramente, più apprensione rispetto a lui.
La sua vista, comunque, indugiò maggiormente su una persona in particolare. La donna dai capelli arancioni, quella che, poco fa, venne salvata dallo spadaccino.
"Se solo quel piccolo scarafaggio dai capelli verdi non si fosse messo in mezzo, a quest'ora quella navigatrice sarebbe in mano mia…".Fece scorrere lo sguardo da Nami ai suoi compagni che la circondavano e viceversa.
"I suoi amici hanno l'aria di non essere così forti come quei tre. Potrebbe essere il momento giusto per intervenire…" e si fece passare la lingua sulle labbra, con uno sguardo languido…
 
 
 
I calci che Sanji e Diby si scambiavano, erano talmente potenti da riuscire a scatenare delle vere e proprie onde d'urto che si propagavano in tutta la spiaggia.
Dopo l'ennesimo avvicendamento di colpi, la donna arretrò di qualche metro, scivolando lungo la sabbia e fermandosi grazie all'attrito delle piccole ali con l'aria. Seppur non fossero adatte al volo, le davano un sufficiente equilibrio in battaglia.
Ansimava leggermente e perdeva sangue da una piccola ferita sulla fronte.
"Questo damerino da quattro soldi ha una potenza devastante in quelle gambe!" pensò tra se Diby, leccandosi via il sangue che gli colava fin sulle labbra.
"Ora, però, vediamo di fare sul serio!". La sua pelle divenne leggermente più scura. Si colorò di nero, all'improvviso, diventanto quasi del medesimo colore delle corna e della coda.
"Non c'è che dire, ti avevo sottovalutato, biondino! Ma ora che ho attivato la mia Difesa delle Guglie, i tuoi calci non riusciranno più ad impensierirmi".
Sanji inspirò del fumo dalla sigaretta, prima di buttarla a terra, ormai finita. Era molto tranquillo e rilassato. Anzi, sembrò non fare caso alle parole ed al potenziamento della donna.
"Se ora chiedi scusa a Nami-san per aver tentato anche solamente di averla sfiorata con un dito, allora potremmo considerare la questione chiusa. Ed ognuno per la sua strada" continuò, mentre tirò fuori dalla giacchetta l'ennesima sigaretta, accendendosela poco dopo.
Diby fu leggermente sorpresa da quelle dichiarazioni. Sembrava che quel tizio non fosse ne preoccupato ne sorpreso dalla sua nuova tecnica. "Farò come dirai, solamente se riuscirai a sconfiggermi! Prova a scalfire questa pelle dura come l'acciaio!" e saettò in direzione del cuoco, alzando mulinelli di sabbia ad ogni suo pesante ma rapido passo.
"Martello del diavolo!" e con una potente codata, cercò il volto di Sanji che non battè ciglio e schivò senza problemi il colpo.
"Vediamo come te la cavi a questa velocità! Furia delle Guglie!". Iniziò ad agitare maggiormente la coda, mirando sempre al solito punto. 
Sanji, mentre evitava tutti i colpi, indietreggiava leggermente, seguito a ruota da Diby che aveva un'espressione fin troppo soddisfatta sul volto.
"Per quanto ancora andrai avanti a schivare! Sai solamente fare quello!". A queste parole, Sanji sbuffò leggermente e si fermò di colpo, ricevendo in pieno volto, la coda a forma di martello della donna.
"Ti sei arreso, finalmente?! Hai capito che non hai speranze?! Non pensare che questo mi fermi dallo spezzarti le ossa del colla!" e continuò a tempestare il viso del ragazzo, ad una velocità notevole.
"O forse, come mi hai accennato poco fa, non riesci a colpire forte una donna?! Beh in quel caso, sei solamente un uomo patetico e meriti di morire sotto i miei colpi!".  Diby continuò, con maggiore forza ed intensità. Il cuoco iniziò ad arretrare leggermente.

"Sanji, reagisci, ti stai facendo battere!". La voce di Franky raggiunse il cuoco, che tuttavia sembrava come non ascoltarla.
"E' davvero così forte, quella donna, da riuscire a battere Sanji?!". La domanda di Chopper sembrò non essere ascoltata da nessuno, ma dopo qualche secondo, fu Nami a rispondere. "No. Il problema è proprio la sua avversaria. E' una donna e Sanji non vuole colpirla con tutte le sue forze, per questo si stava trattenendo ed ora si sta facendo colpire di proposito!".
"Maledizione Sanji, ma cosa stai combinando….!" pensò tra se la navigatrice, mordendosi un labbro.
La voce di Chopper riscosse i pensieri di Nami. "Ma di questo passo si farà sconfiggere. E poi quella donna lo ucciderà, se non dovesse rispondere ai suoi colpi!".
Nami spostò lo sguardo dalla renna a Sanji. "Chopper ha ragione, di questo passo Sanji si farà letteralmente umiliare…"
La ragazza sembrò rifletterci su per qualche secondo, poi, dopo aver mosso qualche passo verso il cuoco ed aver portato le mani alla bocca spalancò quest'ultima. "COSA DIAVOLO STAI FACENDO SANJI?! REAGISCI! TI RICORDO CHE QUELLA DONNA HA CERCATO DI FARE DEL MALE A ME ED AL MARIMO! DUE TUOI COMPAGNI! DATTI UNA SVEGLIATA!".
Le parole di Nami sembrarono rimbombare in tutta la spiaggia, attirando le attenzioni di tutti i presenti.
"Quella strega, imitare i nomignoli di sopracciglio a ricciolo!" pensò tra se Zoro, mentre combatteva contro la sua avversaria.

"Tsk, un vero peccato che Oda non sia riuscita a tagliare a metà quella troia. Non avrei dovuto sentire certe stronzate uscire da quella sua bocca da vipera!" disse Diby, facendo una smorfia in direzione della navigatrice, non accorgendosi, tuttavia, della gamba destra di Sanji che era riuscita a parare la sua ennesima sferzata di coda.
Sanji strinse talmente forte la presa intorno alla sigaretta, da romperla in due. Dei rivoli di sanue scendevano da alcune ferite al volto, ma il ragazzo sembrava non preoccuparsene.
Diby sembrò sorpresa, per un attimo, poi tornò al suo ghigno quasi crudele.
"Che c'è ti sei infastidito perché ho osato affibbiare a quella donna il nome di troia?" esclamò Diby, ridendo di gusto.
Sanji non rispose, rimase immobile.
"Ora sei arrabbiato? Sul serio? Mostrami quello che sai fare, allora! Dimostrami che sei in grado di colpire anche una donna! Fin'ora mi hai deluso veramente…!".
Sanji agì nel giro di una frazione di secondi, tanto che la donna venne colta di sorpresa e non riuscì a parare in tempo il colpo.
"Anti-Manner Kick Course!" alzando la gamba di 180°, Sanji la colpì in pieno volto, così violentemente che lei stessa non riuscì a rimanere ancorata nella posizione e venne scaraventata in alto, per poi ricadere a terra, a diversi metri di distanza.
"Non ho ancora finito!" e compiendo una serie di balzi all'indietro, il biondo fu ancora una volta a pochi passi da Diby, che nel frattempo si era rialzata a fatica da quel colpo e sanguinava copiosamente sul volto.
"Come ha fatto a ferirmi se ho attivato la Difesa delle Guglie…!". Diby non riuscì ad anticipare il colpo di Sanji in arrivo.
"Troisième Hacher!" e con entrambe le gambe, appoggiando le mani a terra, sferrò due potenti calci al mento della sua avversaria, che traballò di nuovo.
"E per finire…" il biondo si raggomitolò su se stesso, dandosi poi lo slancio con le braccia, appoggiate ancora al terreno "Bouqueterie Shoot!". Ennesimo calcio sferrato al volto di Daby, con entrambe le gambe, che di nuovo, venne scagliata molto più lontano. Una nuvola di polvere e sabbia si sollevò nel punto in cui la donna cadde, mentre Sanji, dopo essersi ricomposto e sistemato la giacca, tirò fuori dalla tasca della giacca, la terza sigaretta, accendendosela ed inspirando a pieni polmoni.
Poi incominciò a vorticare velocemente su se stesso, dando fuoco alla sua gamba destra, che tuttavia non sembrava bruciare i suoi vestiti.
"Diable Jambe!" e si scagliò in direzione di una Diby sempre più malconcia e malferma sulle gambe. Era palesemente ovvio che non sarebbe riuscita a schivare nemmeno questo colpo di Sanji che la colpì in pieno petto.
"Flambage Shot!".
La donna sputò del sangue a causa del colpo subito e cadde a terra, priva di sensi.
Sanji sbuffò e fece un cenno con la mano al corpo, svenuto, della sua avversaria. "La prossima volta, ti consiglio di prestare più attenzione alle parole che usi per descrivere la mia Nami-san".
D'altro canto, la navigatrice, che nel frattempo stava seguendo il suo combattimento, sorrise impercettibilmente e strizzò l'occhio a Sanji che, sfortunatamente per lei, la stava guardando proprio in quel momento.
Inutile dire che il cuoco sprizzò cuoricini e stelline da tutti i pori, facendo una piroetta ed avvicinandosi rapidamente a Nami.
"Hai visto, mia principessina? Il tuo Mr. Prince rimarrà sempre al tuo fianco per proteggerti!".
Nami, con una gocciolina sopra la testa rispose, scosse la testa. "Sìsì, ottimo lavoro…".
"SUUUUUPEEEER! Ci hai messo poco a concludere lo scontro, da vero uomo!" replicò Franky, mettendosi in posa ed indicando la nuvola di fumo che non si era ancora diradata, ove era atterrata l'avversaria di Sanji.
Quest'ultimo socchiuse gli occhi.
"Davvero è finita cosi repentinamente? Quella donna, la sua pelle era davvero dura e con l'ultima tecnica è riuscita a rinforzarsi ulteriormente. Se non avessi usato fin da subito l'Haki dell'armatura, probabilmente a quest'ora avrei qualche osso rotto" riflettè Sanji, grattandosi poi il capo.
"Beh poco importa. Come se la stanno cavando il Capitano ed il Marimo?" chiese Sanji, gettando uno sguardo al combattimento dei suoi compagni.
Fu Robin a rispondergli, strizzando l'occhio in direzione dello spadaccino. Infatti, la donna, insieme a Brook, aveva osservato quasi esclusivamente lo scontro di Zoro.
Sanji sbuffò. Era chiaro che lo spadaccino era in netto vantaggio.
 
 
 
Le spade si incrociarono di nuovo, sprizzando scintille da tutte le parte.
Oda, tuttavia, ansimava. La superiorità di Zoro era chiara fin dall'inizio dello scontro e per lei fu difficile reggere il confronto con lo spadaccino della ciurma.
"La tecnica a tre spade! Non pensavo fosse così efficace, ma non ho modo di contrastarla!" pensò tra se, dopo aver deviato l'ennesimo fendente di Zoro e arretrando di qualche metro, allontanandosi dal suo avversario, asciungandosi del sudore che le imperlava la fronte.
"Già stanca? Eppure mi sembravi molto forte. Il tuo fendente che ha quasi rischiato di colpire Nami era veramente potente. Mostramene un altro, avanti!" esclamò Zoro, con un ghigno sul volto.
La donna strinse i denti. Era una chiara provocazione. Un invito a farsi avanti.
Quest'ultima sospirò, socchiuse gli occhi e strinse i pugni sull'impugnatura della katana.
Passò qualche secondo, mentre Zoro la osservava incuriosito ma al tempo stesso, anche rilassato. Sapeva di essere superiore alla sua avversaria.
Poi, in un lampo, la donna si scagliò contro Zoro, che si preparò a respingere un colpo che tuttavia non arrivò. Infatti, poco prima di cozzare la sua katana contro le lame dello spadaccino, Oda sparì dalla sua vista, in un turbinio di sabbia.
Zoro inarcò un sopracciglio e si guardò attentamente attorno. Ma della figura della donna, nemmeno l'ombra. Anche i restanti membri della ciurma rimasero allibiti da quel movimento così repentino.
Solamente una frazione di secondi dopo, si materializzò alle sue spalle. Zoro non fu abbastanza rapido da parare il colpo, che lasciò un taglio sulla schiena scoperta del ragazzo.
"Caccia nella Valle!" fu la voce che udì il ragazzo, prima di ricevere un ulteriore taglio sul braccio sinistro.
Lo spadaccino fece una smorfia, mentre agitò la spada alla sua sinistra, mancando completamente la figura della donna.
Ennesimo colpo, stavolta sull'avambraccio destro. Zoro cercò di colpire in quella direzione, ma fallì di nuovo.
Altro taglio sulla coscia destra. E di nuovo, lo spadaccino non riuscì a raggiungere il corpo della sua avversaria. Quest'ultimo fece una smorfia, più di rabbia che di dolore.
"E' inutile che cerchi di difenderti da questi colpi. Le zanne del lupo colpiscono alla velocità del suono, lasciando profondi tagli che impediscono al sangue di coagularsi! Non puoi schivarle! Morirai lentamente per dissanguamento" e l'ennesima lacerazione colpì in pieno petto lo spadaccino.
E per alcuni minuti, la donna riuscì ad infliggere altri numerosi e profondi squarci nel corpo dello spadaccino, che iniziò a perdere copiose quantità di sangue.
 
 
 
Robin strinse i pugni a quella vista, visibilmente preoccupata, mentre l'urlo di Chopper sembrò riscuotere l'intera ciurma, che osservò la scena.
"ZOROOOOO!".
"Ma cosa sta facendo Zoro? Perché non sta usando l'Haki dell'Osservazione per percepire i movimenti di quella donna?!" esclamò Usopp, stringendo i denti.
Brook sfilò la sua lama dal bastone da passeggio. "Sembra che non riesca a seguire i movimenti di quella spadaccina. In effetti, l'Haki dell'Osservazione permette al suo utilizzatore di riuscire a percepire le persone che si trovano nelle immediate vicinanze, anche se sono nascoste o visibilmente veloci. Che questa donna riesca a contrastarla?!" disse, muovendo alcuni passi in direzione del suo compagno.
Fu però Sanji a fermare il musicista, con un cenno del braccio.
"Non intromettetevi" mentre Brook si fermò improvvisamente "quel Marimo ha tutto sotto controllo, non dovete preoccuparsi".
"Quello scemo. Sta usando l'ambizione dell'osservazione. Ma si sta davvero trattenendo al colpirla perché si tratta di una donna? Non potrei di certo biasimarlo. No, invece. Si sta solo divertendo…"
 
 
 
Zoro, in un lampo, interruppe l'attacco della sua avversaria che stava avvenendo alle sue spalle, arrestando la katana e frapponendo a lei la sua Shuusui.
Oda spalancò gli occhi e la bocca dallo stupore.
"Come hai fatto a fermare la mia Caccia?!" esclamò, cercando di fare forza e respingere la spada di Zoro.
"Mi ero solamente stancato di farmi tagliuzzare come un merluzzo" ghignò e mosse qualche passo, facendo arretrare la donna, sotto il peso di quello scontro di spade.
Oda sembrò rifletterci un momento, per poi spalancare la bocca dallo stupore "Ti stavi facendo colpire di proposito?! Ma perché?!". Oda era sempre più allibita.
"Speravo che usassi qualche tecnica più efficace. Ma direi che aumentare all'improvviso la tua velocità non sia abbastanza" poi con una sferzata, fece allontanare la donna di qualche passo ed allungò le braccia.
"Santoryu: Tatsu Maki" e creò un tornado a forma di drago, che colpì in pieno Oda, lasciando tagli e ferite lungo tutto il corpo e scagliandola lontano.
Passò qualche frazione di secondi, prima che quest'ultima si rialzò, schiumante di rabbia e si scagliò di nuovo contro Zoro.
"Sei piena di aperture…" disse Zoro a bassa voce, ingrandendo all'improvviso i muscoli delle braccia "Ichi Gorilla-Ni Gorilla".
La katana di Oda si infranse di nuovo contro le spade di Zoro.
"Nigori-Zake!" e la forza delle spade di Zoro, unita a quella delle sue braccia, potenziate, lanciò di nuovo il corpo di Oda lontano diversi metri.
Quest'ultima, tossendo ed ansimando pesantemente, riuscì a mantenersi in equilibrio, facendo scorrere la katana sulla sabbia.
Con la coda dell'occhio vide lo spadaccino compiere un balzo ed iniziare a far roteare le spade, quasi a creare un mulinello.
"Mi dispiace, ma non sei alla mia altezza!".
"Dannazione, non riuscirò a pararlo in tempo…".
"Santoryu: Oni Giri!". Con un lampo, Zoro fu alle spalle della donna, mentre le spade, immobili, avevano interrotto quel mulinello.
Schizzi di sangue fuoriuscirono dal petto della donna. La quale sputò altro liquido rosso dalla bocca e si accasciò a terra, completamente svenuta.
Zoro si tolse la bandana nera dalla testa, riponendo poi nel fodero le tre spade.
"Però devo ammetterlo. Hai del potenziale" e si diresse verso i suoi compagni.
Usopp gli tirò qualche pacca sulla schiena, facendogli fare anche qualche smorfia di dolore. "AHAHAHAHA lo sapevo che il nostro Zoro ce l'avrebbe fatta! Eri troppo forte per quella donna!".
"Usopp, sono comunque ferito…" disse lo spadaccino a bassa voce, cercando di scansarsi dai festeggiamenti del suo amico.
"Yohohohoh ed io che mi ero preoccupato per un niente". Lo scheletro rimise nel fodero la sua spada. "Direi che hai fatto bella figura, Zoro". Queste ultime parole, Brook le sussurrò all'orecchio dello spadaccino, che in un primo momento sembrò confuso. Poi il suo occhio cadde sull'archeologa, che lo stava fissando, ad occhi chiusi e con un sorriso genuino sul volto. Zoro sembrò pensiero per qualche istante, prima di rispondere al sorriso con un ghigno soddisfatto.
La voce di Sanji distrasse il compagno. "Hey Marimo, ci sei andato piano perché stavi combattendo contro una donna?".
"Parla per te, ti stavi facendo battere da quella solo perché non volevi sfiorarla nemmeno con un dito".
"E' vero. Le donne non vanno sfiorate nemmeno con una rosa. Ma se la vita dei miei compagni dovesse essere in pericolo, devo necessariamente rivedere le mie priorità" spiegò Sanji facendo un cenno col capo.
Zoro sembrò d'accordo con l'amico. I suoi compagni di ciurma venivano assolutamente prima di tutto il resto. Forse anche del suo stesso sogno.
"E Rufy? Sembra cavarsela. C'era da aspettarselo da lui" continuò, sedendosi a gambe incrociate, proprio a pochi centimetri dalle gambe di Robin, cercando di non farsi notare dagli altri, anche se sia Brook che Nami, con la coda dell'occhio, lo avevano visto. Il prima se la rise di gusto, a bassa voce, mentre Nami ghignò per una frazione di secondo.
"Già. Quello che mi preoccupa di tutto ciò, è il potere di quella donna che sembra davvero riuscire ad usare le fiamme". L'intervento di Law attirò le attenzioni dei presenti.
Poi indicò l'uomo dai capelli argentei che si trovava più distante. "E soprattutto, quel tizio là in fondo. Non ha mosso un muscolo dall'inizio del combattimento".
Quest'ultimo, infatti, con un'espressione neutrale, che non lasciava trasparire alcuna emozione, stava osservando tutti i combattimenti, facendo qualche smorfia quando le sue due compagne vennero sconfitte.
 
 
 
"Dimmi come fai a conoscere mio fratello!" e con un Jet Pistol, Rufy colpì di nuovo lo stomaco della donna, che riuscì a rimanere in equilibrio e ad afferrare il bracco allungato di Rufy.
"Stai scherzando, spero?" e con una fiammata che uscì dalle feritoie del suo elmo, colpì in pieno il capitano.
"Anche se sei fatto di gomma, non puoi resistere al calore delle mie fiamme!", ghignò quest'ultima, mentre il fuoco iniziava a diradarsi.
Rufy, d'altro canto, era in piedi, senza la minima ferita ne bruciatura. Il cappello di paglia, che aveva lanciato poco prima dell'attacco di fuoco, in modo da evitare che si danneggiasse, era ora in mano a Nami, che lo guardava dubbiosa. Sapeva quanto fosse importante per il capitano. Poi tornò ad osservare di nuovo quella donna.
"Quelle fiamme…com'è possibile che sappia usarle? Non possono esistere due frutti della stessa categoria con il medesimo effetto" spiegò Nami, stringendo il cappello del capitano.
"Eppure lo stiamo vedendo con i nostri occhi. Riesce a sputare fiamme dalla bocca. E quelle sono senza fuor di dubbio, fiamme" replicò Robin per poi continuare "potevo benissimo pensare che fosse un potere legato all'elmo che indossa, ma anche dalle mani riesce a lanciare fuoco. Quindi può benissimo trattarsi di un potere di quella strana armatura".
"Non credo, Robin-ya. Ho cercato di trovare una risposta in questi minuti e sono giunto, forse, ad una conclusione che può ritenersi corretta". Tutti pendevano dalle labbra di Law. "Ho come la sensazione che tutti e quattro facciano parte della ciurma di Kaido, uno dei quattro Imperatori".
A quelle parole, strabuzzarono gli occhi e spalancarono la bocca.
"Quelle tre e quell'uomo sarebbero membri dei Pirati delle cento bestie?!" esclamò Usopp, riferendosi al nomi della ciurma di Kaido.
"Potrebbe essere. Dopotutto, ci sono alcune caratteristiche che possono confermare questa mia tesi"  replicò Law.
Robin intervenne. "In effetti, ciò spiegherebbe il perché del loro attacco alla nostra ciurma. Kaido potrebbe essere a conoscenza del piano tuo e di Rufy di abbattere il suo potere nel Nuovo Mondo".
"Esattamente. E ciò spiegherebbe anche la loro struttura corporea. Seguitemi per qualche secondo" prese un attimo di pausa, per poi continuare "la donna che ha sconfitto Sanji è chiaramente un possessore di un frutto Zoo Zoo, di tipo ancora sconosciuto. Le corna, la coda, le piccole ali. Ne sono una prova". Poi gettò uno sguardo alla donna che Zoro aveva sconfitto poco fa. "Quanto a lei, quella maschera ricorda le fattezze di un felino. Senza contare che i suoi colpi e le sue movenze richiamano fin troppo quelle di un lupo".
Sanji lo interruppe brevemente, a quelle parole. "Se intendi che possa avere un frutto Zoo Zoo assimilabile ad un lupo, è impossibile. Lo aveva già ingerito un tizio della CP-9 che avevo sconfitto due anni fa, ad Enies Lobby. Si chiamava Jabura".
Law sembrò rifletterci per qualche secondo. "Questo non significa nulla. Potrebbe benissimo aver sconfitto questo tizio ed avergli sottratto il frutto del mare. Oppure, banalmente, il suo è un modello Zoo Zoo simile a quello del lupo, ma che rappresenta un felino differente" sospirò brevemente, per poi proseguire "ed infine c'è quella tizia che sputa fiamme. E' chiaro che non può aver sconfitto Sabo, il rivoluzionario ed avergli sottratto il frutto. Perciò ritengo che possa trattarsi di uno Zoo Zoo che permetta, oltre alla trasformazione in animale, anche un parziale controllo sulle fiamme".
"Eppure, come spieghi il fatto che quella donna conosca Ace, il fratello di Rufy? Lui è morto due anni fa, nella grande guerra che ha coinvolto Marina e Pirati di Barbabianca" replicò Franky.
"Potrebbe benissimo essere un modo per distrarre cappello di paglia-ya. Oppure, effettivamente, conosceva di persona Ace ma la ritengo un'opzione poco probabile".
Nessuno fiatò ma guardavo con apprensione il combattimento, che sembrava esser giunto ad una conclusione fin troppo scontata.
Anji fu colpita direttamente in pieno volto da un Red Hawk di Rufy, che aveva rivestito le braccia e le mani di Haki dell'armatura ed aveva utilizzato in contemporanea il Gear Third, rendendole enormi. L'elmo di Anji si incrinò e lei stessa venne scaraventata a molti metri di distanza, mentre del sangue fuoriusciva dalle feritoie dell'elmo.
"Se non vuoi dirmelo con le buone, allora lo farai con le cattive!".
La ciurma era quasi allibita dalla furia e dalla rabbia di Rufy. Raramente infatti il capitano perdeva le staffe. Ciò succedeva specialmente quando qualcuno a cui voleva veramente tanto bene, finiva in pericolo o veniva ferito da qualche nemico. Il fatto che questa donna avesse tirato in ballo l'argomento di Ace, che era morto due anni fa, probabilmente ha reso irascibile il Capitano, che non aveva dimenticato le sofferenze di quel giorno.
E quella donna, sicuro era a conoscenza di qualcosa.
Quest'ultima, tuttavia, ghignò impercettibilmente, sputando altro sangue dalla bocca, dopo aver avvertito una serie di scosse elettriche alle sue spalle.
"Poco importa di tuo fratello, Cappello di Paglia. La vostra sconfitta è giunta…" e lo disse a bassa voce, tanto da non essere udita da nessuno dei membri della ciurma, che tuttavia avevano lo sguardo completamente stralunato ed osservavano la figura dell'uomo alle spalle di Anji, avanzare lentamente.
 
 
 
Ogre ringhiò sommessamente al vedere le tre ragazze a terra, malconce. Le vene pulsavano su tutto il suo corpo ed il sangue iniziava a ribollirgli nelle vene. Piccoli saette di colore bluastro gli circondavano il corpo e sembravano far svolazzare i suoi capelli argentei.
"Non mi avete dato altra scelta!" ed alzando il braccio, fece scendere, all'improvviso, tre fulmini di colore azzurro, che colpirono in pieno i corpi svenuti delle due donne e di Anji e rimbombarono lungo tutta l'isola.
Tali fulmini fecero spalancare la bocca e gli occhi a tutti i membri della ciurma, specialmente Zoro, Robin, Sanji, Rufy, Usopp, Nami e Chopper che in prima persona avevano provato la potenza di quell'elemento.
"Fulmini?! Quel tizio possiede il frutto Rombo Rombo di Ener?!" esclamò Nami, tremando impercettibilmente. Infatti, proprio lei considerava quel frutto come uno tra i più letali e pericolosi.
"Impossibile…! Se dovesse davvero avere il suo frutto allora significa che…!" Sanji strinse i denti, rischiando di rompere di nuovo la sua sigaretta.
Fu però Robin a continuare la sua frase. "Significa che ha sconfitto quel Dio e rubato il suo frutto!".
Chopper ed Usopp si abbracciarono, completamente impauriti.
"Non sarà un avversario facile, se possiede quel frutto ed è riuscito a sconfiggere quell'uomo…!" esclamò Zoro a bassa voce, mettendosi di nuovo la bandana in testa e sfilando le sue spade dal fodero, poi continuò, digrignando i denti "chi diavolo sono questi individui?! Perché possiedono poteri simili a quelli già esistenti?!"
Rufy, Zoro e Sanji si schierarono nuovamente davanti a tutti gli altri, stavolta con l'aggiunta di Law che si trovava leggermente dietro al Capitano.
 
 
 
"Non preoccupatevi, non sarò io l'avversario di voi tre pagliacci. Avete una battaglia da portare a termine, dico bene?". La domanda, quasi del tutto ironica, di Ogre riscosse l'intera ciurma, specialmente il trio citato.
Ma prima che anche uno solo di loro riuscisse a proferire parola, vennero interrotti da un urlo lancinante che proveniva dalla posizione ove poco fa era stata scagliata Diby da parte di Sanji. La terra iniziò a tremare, mentre dalla sabbia, fuoriuscì un'enorme creatura, completamente nera. Era grande quasi quanto la Sunny e possedeva sia le corna che la coda di Diby, oltre ad avere due enormi ali sul dorso.
Squadrò Sanji, lanciando poi un secondo urlo, più potente del precedente. Il cuoco strabuzzò gli occhi. Quella creatura sembrava uscita direttamente dagli inferi.
All'urlo, tuttavia, seguì una fiammata stavolta nella zona dove si trovava Anji.
Quando Rufy osservò la creatura che aveva davanti, non poteva credere ai suoi occhi. Un'enorme Rex, di colore rosso e dotato di piccole ali sul dorso della schiena, ove dominava una pelliccia di un blu molto scuro. Dalle sue narici uscivano scintille di fuoco mentre dalla sua bocca, lapilli di magma che scioglievano la sabbia e producevano vapori ogni volta che vi entravano in contatto.
Davanti a Zoro, invece, si parò una creatura più piccola rispetto alle altre, ma più longilinea, che si spostava su quattro zampe, dotate di artigli affilatissimi. Era completamente rossa, tranne per la coda e le due lunghissime zanne che gli spuntavano dalla bocca, di colore bianco. Un ringhio sommesso fuoriuscì da quest'ultima. Si muoveva sinuosamente e della bava colava della bocca.
 
 

Ogre indietreggiò di qualche metro per poi essere colpito da un fulmine, stavolta più chiaro degli altri. Del fumo iniziò a propagarsi da quella zona, mentre un boato riscosse tutti i presenti, addirittura le tre creature che erano appena apparse.
Un ruggito straziante sembrò diradare la muraglia di fumo, mentre la sabbia quasi iniziò a svolazzare a cerchio intorno alla creatura che venne fuori da quella nebbia.
Era più piccolo della creatura nera, ma più grande del felino di colore rosso. Si muoveva su quattro zampe e ad ogni suo passo, fulmini cadevano dal cielo, quasi come se fossero comandati proprio da lei. Delle corna le spuntavano sul dorso, lungo gli arti superiori e in prossimità della coda, che era molto larga, a ricordare quasi un ventaglio. La criniera, di colore bianco, veniva rizzata dalla enorme quantità di energia elettrostatica mentre due corna poste sulla fronte, producevano scintille ad intervalli regolari. Infine, delle venature azzurre percorrevano la quasi totalità del suo corpo e risaltavano sulle scaglie marroni.
Infine, una voce grottesca e molto forte, fuoriuscì proprio da quella creatura. Fece accapponare la pelle.
"Ora vi mostrerò davvero qual'è il significato di Monster Trio!".
 
Fu come un segnale per le sue compagne che sembrarono rispondere a quel richiamo ed ognuna si scagliò verso il proprio avversario.
Sanji riuscì a scansarsi in tempo prima di essere colpito in pieno dalla carica mostruosa di quella creatura. Fu talmente aggressiva e potente che, con la sua furia, diede origine ad una vera e propria tempesta di sabbia, la quale durò diversi minuti ma che costrinse i membri della ciurma a separarsi gli uni dagli altri.
"Law aveva ragione, sembrano avere il potere di qualche zoo-zoo. La sua forza è diventata sovraumana!" riflette il biondo tra se e se, mentre l'enorme coda a martello cercava di colpirlo ad una velocità sorprendente per quelle dimensioni e lui cercava di schivare ogni colpo.
Fu dalla nebbia di sabbia che il cuoco udì la voce metallica del cyborg di bordo, mentre un pugno legato ad una catena gli passò a pochi centimetri dal volto, colpendo in pieno il volto della creatura. Fu così vigoroso che lei stessa fu costretta ad indietreggiare di qualche passo. Sanji si voltò ad osservare il suo compagno che aveva assunto la classica posa da star con un sorriso a 32 denti sul volto. “Franky, credevo che tu fossi con gli altri!“.
Franky si limitò ad osservare la creatura e ci mise qualche secondo per rispondere al compagno. "Non ti devi preoccupare Sanji, ci siamo divisi in modo da poter aiutare voi tre a sconfiggere rapidamente queste creature. Dopotutto siamo compagni di ciurma dico bene?“.
 Sanji sbuffò, gettò la sigaretta per terra e ne estrasse una nuoova dalla tasca dello smoking. “Beh ti ringrazio ma non sarà facile abbattere questa tizi.  Come aveva detto Law, era quasi prevedibile che possedessero un frutto del mare di tipo zoo-zoo. Questo significa che la loro potenza fisica è aumentata notevolmente“.
“Penso sia vero tuttavia dobbiamo anche valutare ciò che sappiamo grazie al frutto di Chopper. Perché lui è in grado di utilizzare più forme che lo avvantaggiano nel combattimento corpo a corpo. Ma da quel che sappiamo un frutto zoo-zoo potenzia soltanto la forza fisica e l’abilità di combattimento non la velocità. Ed a giudicare dalla stazza, sembrerebbe che possiamo sfruttare proprio l’agilità e la velocità come punti deboli di questa creatura.“
Sanji inspirò un paio di volte dalla sigaretta e focalizzò l'attenzione da Franky alla loro avversaria. “Lo scatto che ha fatto poco fa per cercare di abbattersi su di me è stato abbastanza rapido è vero che tu ed io siamo più agili di lei ma non la sottovaluterei da questo punto di vista Potresti aver ragione, ma cerchiamo di fare attenzione, Franky. Non sarà un combattimento facile. Franky annui e se mise in posa da combattimento poco dietro al cuoco.
 
Nello stesso momento, Zoro e Brook, schiena contro schiena, osservavano i movimenti fluidi e circolari che il felino di colore rosso e dalle zanne affilatissime compieva intorno a loro.Sembrava quasi ipnotico.
“Non credo di aver bisogno del tuo aiuto, Brook. Forse sarebbe stato meglio se tu fossi rimasto ad aiutare gli altri“ Zoro infatti sembrava abbastanza sicuro di se stesso e non era un uomo che apprezzava l’aiuto di altri in un suo combattimento anzi detestava che chiunque si intromettesse nei suoi duelli uno contro uno.
D’altro canto, Brook non sembrava completamente d’accordo con il suo compagno spadaccino. “Degli altri in questo momento non ti devi preoccupare. Ricordati che con noi c’è anche Trafalgar Law, una Supernova, proprio come te e Rufy. Credo che sia abbastanza per tenere bada quell’essere che emana fulmini. Il nostro obiettivo, adesso, è sconfiggere questa creatura e poi andare ad aiutare gli altr. Più siamo meglio è, Zoro, non dimenticarlo“.
Zoro ghignò. Non era completamente d’accordo con il compagno però era anche vero che più tempo impiegavano a sconfiggere quel felino e più gli altri erano in pericolo. Dopotutto, era conoscenza del fatto che il suo obiettivo fosse diventare lo spadaccino più forte del mondo ma al contempo, doveva aiutare i suoi compagni e soprattutto il suo capitano ad attuare i loro sogni e per farlo doveva proteggerli. Loro e soprattutto una persona in particolare della ciurma. Infatti, lo spadaccino, con la coda dell’occhio gettò uno sguardo alla sua sinistra dove a diversi metri di distanza, dopo che le nuvole di sabbia e polvere si dirardarono, scorse le figure di Nico Robin, della navigaatrice e della renna, dietro ad un Law che sta fronteggiando quell’enorme creatura che sparava fulmini da tutte le parti.
Aveva una frenesia incredibile di andare ad aiutare loro e lasciare che fosse Brook ad occuparsi della questione. Tuttavia aveva percepito una certa furia omicida provenire dalla sua avversaria e aveva intuito molto bene come la trasformazione in quel mostro l’avessa notevolmente potenziata. Soprattutto a livello di velocità. Diciamo che se prima, in forma umana, era l’avversaria perfetta per lui in quanto spadaccina, adesso, dotata di quell'agilità e di quella notevole rapidità, che sembrava aver dimostrato scattando verso di loro, era più un'avversaria da sopracciglio ricciolo che da Zoro. L’ultima cosa che vide prima di mettersi in bocca la Wado Ichimonji e saettare seguito da Brook verso il felino, fu la figura di Nico Robin che in quel momento era distratta dall’avversario che aveva davanti.
 
Infatti, quando si erano divisi a causa della piccola tempesta di sabbia, lei, la navigatrice ed il dottor Chopper avevano deciso di unirsi per aiutare Traffy, in quanto avevano percepito tutti quanti come quella creatura dalla folta criniera argentea fosse notevolmente superiore rispetto le tre avversarie che il Monster trio aveva affrontato fino a quel momento, nonostante sapessero quanto fosse abile e soprattutto quanto fosse letale il frutto del diavolo del chirurgo della morte.
“Quindi avevi ragione tu, Traffy. Sembrerebbe che queste tre donne e quell’uomo possiadono dei frutti del mare“ disse proprio Robin, incrociando al petto le braccia nella sua classica posa da combattimento.
“Hai detto bene. Sembrerebbe. La caratteristica di un frutto del mare di tipo zoo-zoo, non è soltanto la trasformazione in animale ma ha anche la possibilità di trasformarsi in un ibrido proprio come succede con Chopper-ya. Fin'ora noi abbiamo visto soltanto quella che sembrava la forma umana e ora quella mostruosa. Tuttavia ci sono ancora delle cose che mi fanno pensare che potrebbe benissimo trattarsi di altro all’infuori di un frutto del mare”.
“E cosa te lo farebbe pensare? chiese Nami, prendendo mano al suo bastone da combattimento chiamato clima tact.
Trafalgar allungò il suo braccio sinistro in avanti ed allargò le dita della mano pronunciando solamente la parola "Room".
Ed immediatamente una cupola molto grande, semi-trasparente, circondò completamente la zona di combattimento dove si trovavano loro quattro e la creatura che emanava fulmini.
“Ho qualche idea ma prima di sparare qualche castroneria, preferirei esserne sicuro al 100% e l’unico modo per saperlo è sconfiggerlo" fece qualche passo in avanti, sguainando la sua lunghissima katana "la potenza di questa creatura è innegabile, non so se riuscirei a sconfiggerla da solo perciò Nami-ya e Robin-ya forniranno supporto della distanza. Mentre tu ed io, Chopper-ya, gli andremo direttamente incontro. Tu cercherai lo scontro corpo a corpo mentre io ti darò man forte, utilizzando i poteri delle frutto, avete capito?”.
Chopper annuì con un cenno del capo e si trasformò nella sua versione ibrido umano, ingigantendosi e diventando più muscoloso mentre Nami e Robin imitarono il compagno e facero qualche passo indietro.
La creatura, a quella vista, ghignò impercettibilmente e cacciò un urlo mostruoso mentre sempre più fulmini, nonostante la presenza della cupola, caddero di fianco a lei.
“Nami-ya, credi di essere in grado di poter controllare quei fulmini? Dobbiamo aiutare Chopper ad avvicinarsi più possibile e io lo posso fare con il mio frutto ma con quella tempesta di fianco al corpo di quella creatura, la renna sarebbe comunque esposta”.
“Posso provarci ma sono talmente tanti che non so se riuscirò. Inoltre sembrerebbe che ne possa scagliare quanti ne vuole“. Agitò tempestivamente il suo bastone dal quale fuoriuscì un'enorme nuvola grigiastra, dotata di bocca, occchi, una strana espressione assonnata ed un cappellino bianco e rosso.
“Zeus guarda cosa per te! Un sacco di fulmini per colazione!“. La nuvola lanciò un urlo di felicità ed inizio a mangiare letteralmente i fulmini.
“Hai fatto davvero un ottimo lavoro con quella nuvoletta, Nami. Anche se ancora non ho capito come tu abbia fatto a convincerla a separarsi dalla sua reale padrona ovvero Big Mom” esclamò Robin abbozzando un lieve sorriso. Nami le rispose facendo l’occhiolino e la linguaccia.
D’altro canto, la creatura sembrò stupita ma non troppo sorpresa da quell’evento. Dopotutto, sapeva benissimo che poteva creare fulmini infiniti e di certo lo stomaco di quella strana nuvola senziente non era eterno perciò dopo l’ennesimo urlo lancinante si scagliò contro Chopper.
 
Infine, Rufy guardava, stranito, la creatura che aveva davanti perché seppur non fosse il primo frutto di quella tipologia che vide, il fuoco che wuel mostro sputava era reale. “Prima tu hai nominato Ace!. Era mio fratello come fai a conoscere il suo nome!?“.
La voce che fuoriusciva dalla bocca fiammante della creatura era molto meno delicata di quanto lo fosse prima ma i suoi toni erano comunque femminili. “Credo che tutti conoscessero pugno di fuoco. Dopo tutto era il capitano della seconda divisione di Barbabianca. Solamente uno stolto non lo conoscerebbe. Sapevo anche, o meglio abbiamo tutti saputo come lui fosse tuo fratello e queste fiamme ti ricorderanno di lui!".
"Stella Verde: Impact Wolf!". Senza preavviso, una pianta gigantesca, la cui forma ricordava la testa di un lupo, si frappose tra Rufy e la fiammata del dinosauro rosso. Una onda d'urto partì da quest'ultima, riuscendo a spegnere completamente le fiamme.
"Rufy! Non farti distrarre.Si sta approfittando di questa cosa! Concentrati!". La voce di Usopp sembrò riscuotere il Capitano.
"Usopp! Ti ringrazio! Mi sono lasciato trasportare dalle emozioni" poi piegò le ginocchia e di nuovo uscì del fumo dal suo corpo "Gear Second!".
Il nasone sorrise a trentadue denti e caricò nuovamente la sua fionda.
"Andiamo Rufy, sconfiggiamo questa dolce e per nulla terrificante bestiola!" esclamò Usopp, le cui gambe tremarono impercettibilmente.
Per tutta risposta, il Anji fiatò altro fuoco e ringhiò sommessamente.
"Se non riuscirò a sconfiggervi, il Sommo non ne sarà soddisfatto..." disse a bassavoce, prima di lanciarsi all'attacco.
"Ora vedrete la vera potenza dell'Organizzazione XIII!"




TERMINOLOGIA:

Santoryu: Tatsu Maki: significa letteralmente "tornado del drago"

Oni Giri: significa letteralmente "taglio dell'orco"

Ichi Gorilla/Ni Gorilla/Nigori Zake: letteralmente, significano "primo gorilla/secondo gorilla/doppio taglio possente



 
   
 
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