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Autore: xingchan    23/10/2019    1 recensioni
[Psychic Princess - Tong Ling Fei]
“Quel Ye Youming aveva dimostrato di avere varie sfaccettature, e non soltanto quella che spesso e volentieri mostrava ai più.
Ma incutere timore era senza alcun dubbio la sua prerogativa.
Principe della Notte era un appellativo che gli avevano affibbiato a causa della sua non tanto rosea reputazione di uomo freddo e crudele, prepotente e calcolatore: purtroppo a causa dei suoi sospetti su di lei, Yunxi aveva sperimentato sulla sua stessa pelle ciò di cui era capace.
Però osservandolo in quel momento e alla luce del suo atteggiamento più conciliante con lei, Yunxi doveva ammettere che la sua mente aveva cominciato ad avere qualche segno di cedimento nei suoi confronti. Lì addormentato al suo fianco, al buio, sembrava quasi una creatura di un altro mondo, fatta appositamente per vivere immersa nelle tenebre della notte; e questo sortiva su di lei una particolare fascinazione.”
Prompt 101. “Non credo che tu abbia paura di me, credo quasi di piacerti.”
[Questa storia partecipa alla “Ottobre Challenge: Trick or Treat?” indetta sul gruppo facebook “Il Giardino di Efp”]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Prompt 101. “Non credo che tu abbia paura di me, credo quasi di piacerti.”

[Questa storia partecipa alla “Ottobre Challenge: Trick or Treat?” indetta sul gruppo facebook “Il Giardino di Efp”]




Night-time




Yunxi si svegliò nel cuore della notte, avvolta nella coperta.

Si era addormentata quasi subito, senza aspettare che quel principe da strapazzo arrivasse accanto a lei e la fissasse come una bestia rara con quell'aria di superiorità e a tratti incuriosita come faceva sempre.

Sentì del freddo insinuarsi un poco nella coperta, e se la tirò su nel tentativo di riscaldarsi le spalle.

Era una di quelle notti da brividi colme di nebbia che sul monte Ling Yu trascorreva ad allenarsi per smorzare quella tensione che man mano cresceva con il passare del tempo, che le faceva desiderare di vedere altro.

Di certo, non di sposarsi. Ma per poter strappare a suo padre la promessa di rivedere zia Xue avrebbe fatto anche più di questo.

Il problema però si era rivelato più arduo del previsto.

Ebbe qualche attimo di esitazione prima di girarsi verso il problema cercando di fare meno movimenti possibili, e vide con soddisfazione che era riuscita a farlo senza che lui se ne accorgesse.

Quel Ye Youming aveva dimostrato di avere varie sfaccettature, e non soltanto quella che spesso e volentieri mostrava ai più.

Ma incutere timore era senza alcun dubbio la sua prerogativa.

Principe della Notte era un appellativo che gli avevano affibbiato a causa della sua non tanto rosea reputazione di uomo freddo e crudele, prepotente e calcolatore: purtroppo a causa dei suoi sospetti su di lei, Yunxi aveva sperimentato sulla sua stessa pelle ciò di cui era capace.

Però osservandolo in quel momento e alla luce del suo atteggiamento più conciliante con lei, Yunxi doveva ammettere che la sua mente aveva cominciato ad avere qualche segno di cedimento nei suoi confronti. Lì addormentato al suo fianco, al buio, sembrava quasi una creatura di un altro mondo, fatta appositamente per vivere immersa nelle tenebre della notte; e questo sortiva su di lei una particolare fascinazione.

Sorrise involontariamente all'indirizzo del marito, sperando poi con tutto il cuore che non si fosse svegliato in quel momento.

Non avrebbe sopportato le sue sfacciate allusioni... tanto meno il suo cuore avrebbe retto ad un suo ennesimo bacio, o peggio, all'ennesimo tentativo di fare... quella cosa, per di più contro la sua volontà.

La rabbia già sperimentata in quelle occasioni le rimontò in corpo con tutta la sua forza, giurando a se stessa che se ci avesse riprovato non l'avrebbe passata liscia.

Si portò immediatamente le dita chiuse a pugno sulle labbra, come se volesse schermarle da lui prima che potesse anche solamente muoversi nel sonno; ma il contatto della sua stessa pelle sulle sue labbra le fece inevitabilmente tornare alla mente i baci che le aveva rubato.

Serrò le labbra, totalmente istupidita dall'imbarazzo.

Ormai però quella piega del tutto inaspettata prese la sua corsa, facendola avvampare dalla testa ai piedi come una torcia.

In altre occasioni si sarebbe data degli schiaffi in faccia per riprendersi da quella che ormai era diventata una lenta discesa verso dei sentimenti a cui non sapeva dare un nome ben definito - come poteva d'altronde, non avendo mai provato niente del genere nemmeno per il suo maestro? - ma il rischio di svegliare quel dannato principe era troppo alto.

Essendo anche lui un esperto di arti marziali non ci avrebbe messo molto a percepire che qualcosa non andasse.

Ma... era davvero amore, quello che provava?

In lui Yunxi aveva trovato un abile avversario e un fastidiosissimo pervertito, temibile e imprevedibile, ma anche un amico e un alleato su cui poter contare.

L'aveva difesa dai rimproveri e dalle punizioni di suo padre, e si era dimostrato attento e premuroso in pubblico mettendo anche a repentaglio i delicati equilibri di corte.

Si era dimostrato perfino dolce qualche volta, in privato.

Sbuffò, sentendosi una emerita stupida anche solo per aver pensato ad una cosa simile.

Dolce, lui!

Proprio lui che aveva spesso rinchiuso lei e la sua ancella ogni volta che si ribellava alle sue regole, strane esattamente come lo era lui; proprio lui che non aveva fatto altro che reputarla una spia di suo padre senza nemmeno conoscere i fatti e senza nemmeno conoscere lei, lui che aveva il vizio di tormentarla in tutti i modi possibili.

Proprio lui che aveva rischiato la sua vita contro quel demone arrivato da chissà dove, e che si era preoccupato per lei nonostante fosse stato sul punto di crollare per le ferite riportate.

Prendersi cura di lui era stato divertente, ma anche... piacevole, per quanto faticoso.

Peccato che avesse ripreso ad essere un pervertito non appena aveva ripreso le forze.

Ovviamente non gli avrebbe permesso di prendersi certe libertà, doveva essere sempre lei la padrona di se stessa e decidere se essere baciata o meno, se essere abbracciata oppure no.

Se lo avesse fatto ancora, l'avrebbe costretta ad assestargli una testata.

Un sospiro più forte di lui la fece affrettare a chiudere gli occhi.

Piuttosto che farsi sorprendere a fissarlo, preferiva fingere di dormire.

Fingere fino alla morte.





***





Aprendo gli occhi, Youming si rese conto che Yunxi si era voltata verso di lui durante la notte.

Ricordava come lei si fosse allontanata quanto più possibile dal centro del letto prima che lui arrivasse per evitare di toccarlo anche solo per errore, e di come lui aveva tentato di sfiorare piano i suoi capelli di seta pur di non rimanere del tutto insoddisfatto.

Sospirò affranto, prima di soffermarsi sui suoi lineamenti gentili. Quando prendeva a fissarla, credeva di non riuscire a smettere di farlo o di smettere soltanto per avere un qualsivoglia contatto fisico con lei.

La voglia irrefrenabile di baciarla si presentò nuovamente, e prendendole il viso con una mano comprese che non poté assolutamente farne a meno.

“Sei proprio carina...” mormorò prima di posare le sue labbra sulle sue, provando ancora una volta quanto fossero morbide e dolci.

La sentì irrigidirsi e mugugnare piano, finché si svegliò - o probabilmente era già sveglia - e si ribellò apertamente spingendolo via con entrambe le mani.

Dovette assecondarla a malincuore, dal momento che indispettirla non sarebbe stato saggio da parte sua.

“Mi hai b... ba...”

“Baciata?”

“Quello!” rispose lei, con le guance così terribilmente arrossate che quasi sembravano brillare e il suo solito atteggiamento di sfida. “Non ti permettere, tanto meno quando dormo!”

“Chi ti dice che non l'abbia già fatto?”

Si sporse un po' per provare a sfiorare ancora una volta quelle labbra che lei tentava di proibirgli, ma lei si ritrasse con una forte confusione disegnata sul viso rannicchiandosi fino ad abbracciarsi le gambe.

“T...Tu...!” balbettò lei con una espressione infuriata.

Alzò rapidamente la mano con l'evidente intento di dargli uno schiaffo, ma lui le afferrò il polso prima che potesse riuscirci.

“Piena di energie anche a quest'ora della notte?” commentò con una cadenza atona, quasi indifferente e lievemente disturbata, ma che convertì immediatamente con una più allusiva e seducente nel momento in cui si avvicinò a lei, sovrastandola quel po' che bastava per soffiarle piano sulle labbra. “Potresti impiegarle in un altro modo, non credi?”

La ragazza assunse una espressione decisamente buffa e stralunata - come se a malapena comprendesse ciò che le aveva appena detto - per poi coprirsi il viso con entrambe le mani per nascondere un rossore che ormai le arrivava fino alle orecchie.

“Ti faccio ancora paura?”

Yunxi non rispose. Continuò a nascondersi dietro le sue esili dita, facendo aleggiare su di loro un silenzio che valeva più di una risposta affermativa.

Probabilmente sì, aveva ancora timore di lui e di ciò che stare con lui comportava, data la sua giovane età ed il loro trascorso.

Anche se lo intrigava il modo in cui gli teneva testa, soprattutto il modo in cui si approcciava agli altri in base al loro comportamento.

Se si assumeva un atteggiamento benevolo, era ben disposta a ricambiare con la stessa gentilezza.

Al contrario, se ci si dimostrava implacabili, lei non esitava ad esprimere tutto il suo rancore.

Che ragazza terribilmente orgogliosa...

Era stato orribilmente sbagliato darle tutto quel tormento, tanto più perché non importava che lui fosse il suo consorte: lei lo avrebbe odiato per il resto della sua vita, e Youming si era reso conto che questa era l'ultima cosa che voleva.

La osservò ancora per un po', impaurita e preda di emozioni che forse nemmeno lei avrebbe potuto descrivere.

Gli si strinse il cuore in una morsa colma di tenerezza a quella vista, e poggiandosi sulla superficie del letto con un gomito, con l'altra mano le scostò dolcemente le dita via dal volto.

Scoprì i suoi occhi enormi che presero a guardarlo con la paura di lui un po' diradata ma ancora con quella buona dose di diffidenza della quale evidentemente proprio non sapeva fare a meno e che lui - doveva ammetterlo - aveva generosamente alimentato nel corso dei primi mesi di matrimonio.

Avvicinò una mano, e sotto lo sguardo accorto e indispettito di lei che seguiva minuziosamente i suoi movimenti, le carezzò appena i capelli della frangetta. La sola reazione che ottenne fu soltanto quella dei suoi occhi che si strizzavano in attesa di qualsiasi suo gesto, e questo lo incoraggiò a lasciarle ancora una volta un veloce bacio sulla bocca guadagnandosi una occhiata stupita e vagamente confusa.

Non c'era più traccia di timore, né di ritrosia sui suoi dolci lineamenti; piuttosto tanto stupore e un barlume di qualcosa che Youming interpretò come una tenue aspettativa.

“Non credo che tu abbia paura di me, credo quasi di piacerti.”

Non riuscì a trattenersi dal sorridere, dal sentire quel calore che ormai solo e soltanto lei riusciva a trasmettergli, mentre lentamente la strinse a sé in un abbraccio.

Sembrò che lei lo lasciasse fare, accoccolandosi a lui fiduciosa.

Almeno per il momento.

   
 
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