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Autore: fenris    25/10/2019    5 recensioni
Salem è sul punto di mettere le mani sulle Reliquie e usarle per spedire i Grimm in altri mondi, compresa la terra. Gaia, Alaya e Zelretch non possono permetterlo, quindi fanno reincarnare otto Servant ai tempi del team STRQ. Cresciuti, questi Servant diventano prima Cacciatori e poi i genitori e insegnanti della nuova generazione. Riusciranno a scoprire cosa lega davvero i Grimm al loro mondo e a proteggere chi amano? Coppie: Jaune/Pyrrha, Yang/Weiss, Blake/Sun, Jeanne/Sieg, Ruby/Si- oc, Ren/Nora, Qrow/ Summer e altre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Blake Belladonna, Nuovo personaggio, Ruby Rose, Weiss Schnee, Yang Xiao Long
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tra le altre cose, c'erano tre motivi principali per cui Gilgamesh detestava Adam Taurus( oltre ad altre ragioni lievemente meno fastidiose) con tutta la sua corrotta anima:

 

  1. Le sue corna gli ricordavano la bestia che aveva causato la fine del suo migliore e unico amico, Enkidu;

 

  1. Rifiutava sempre e comunque di sottostare alla sua regale autorità, cominciando praticamente ogni volta che si incontravano futili dispute per l'autorità sui fauni dalla loro parte;

 

  1. A differenza di Roman, che poteva almeno farlo ridere e stava al suo posto, Adam era, in mancanza di termini migliori e per farla breve, una totale testa di cazzo.

 

Queste ed altre erano le ragioni per cui negli ultimi mesi l'antico re di Uruk era stato sfidato più volte da quella sottospecie di samurai quando questi visitava il covo, prendendolo ogni volta a sberle sotto l'occhio dei suoi sottoposti. La sfida di quel giorno non sarebbe andata diversamente . L'intera caverna tremava per i colpi ricevuti dallo spadaccino folle, che parava con non poca difficoltà.

 

Persino Archer si stava godendo il pest... ahem, lo sparring con un pacco di pop corn tra le mani, seduto su un edificio abbandonato lì vicino. Conosceva Gilgamesh da ben prima di diventare uno spirito eroico, ma questa era la prima volta che si divertiva così tanto a vederlo prendere qualcuno a calci in culo... letteralmente in certi momenti.

 

A differenza dei suoi soliti avversari, inoltre, Gilgamesh stava affrontando Adam con le armi prese dal Gate Of Babylon in un semplice corpo a corpo, sentendo per una volta dopo millenni il bisogno di migliorare. L'ultimo scontro con Iskandar gli aveva ricordato quanto alcuni dei suoi nemici potessero essere letali una volta avvicinatisi troppo( non che necessitassero sempre di avvicinarsi per esserlo) e quanto la cosa fosse diventata ancora più vera in quel di Remnant.

 

Nei primi duelli il fauno aveva dimostrato un certo vantaggio grazie a tecnica, controllo dell'Aura più raffinato e ovviamente la sua semblance. Aveva perso lo stesso, ma comunque metteva su un certo spettacolo. Ora la forza e la velocità del re di Uruk, incrementate dalla sua nuova conoscenza dell'Aura, gli davano la vittoria sempre più facilmente. Con grande frustazione di Adam, che finì a terra per l'ennesima volta dopo un affondo piuttosto audace dell'avversario, applaudito dagli uomini nella caverna.

 

“ Che diavolo fate, idioti? Venite ad aiutarmi!”, esclamò il samurai irato e dolorante, ma i vari scagnozzi si limitarono ad andarsene o lanciare insulti sottovoce al loro cosiddetto leader. D'altronde era stato Adam a cominciare, non Gilgamesh, e quest'ultimo li trattava con molto più rispetto... almeno il tipo di rispetto che dava Gilgamesh Il braccio destro di Adam, un possente fauno con la faccia totalmente ricoperta dalla maschera, sospirò. Gli dispiaceva un po' per il suo capo, ma aveva capito nelle ultime settimane quanto fosse inadatto a guidarli.

 

Non soddisfatto della sua evidente vittoria, il re di Uruk afferrò Adam per la camicia, notando quanto fosse veramente arrabbiato. Si lasciava guidare troppo dalle emozioni.

 

“ E' inutile, Adam Taurus. Puoi convincere i tuoi uomini a dare battaglia grazie all'odio che dimora nei loro cuori e forse seguirli in battaglia, ma al di là di questo non sei un leader.”, lo sbeffeggiò una volta ritirata la spada. La bocca del fauno era distorta in un ringhio di pura rabbia. Se avesse avuto gli occhi scoperti, Gilgamesh avrebbe potuto vedere i ricordi di un passato molto simile a un campo di battaglia.

 

“ Grr, e allora chi dovrebbe guidarli? Te, Roman, Cinder? O quella Salem che ancora non si è fatta vedere?!”, si lamentò irato prima d'essere scagliato via con un calcio. Riatterrato, prese il suo fodero e sparò alcuni proiettili di Polvere contro l'avversario facilmente schivati o afferrati con una sola mano.

 

“ Beh, ho incontrato poche settimane fa Vlad Drakul, come sai. Credo che lui sarebbe molto più adatto di te, lui sì che è un capo. E decisamente il resto della vostra specie lo rispetta di più.”, commentò il Grimm mostrando un enorme ghigno. Sapeva quanto Adam disprezzasse Vlad: era considerato un eroe dalla loro specie sebbene rimanesse la maggior parte del tempo a Menagerie, facendo del suo meglio per fortificarla. Lui, almeno nella sua mente, aveva lottato in prima linea per la loro libertà e la vendetta.

 

“ Lui... è solo una marionetta nelle mani di Ghira Belladonna.”, ringhiò Adam lanciando via il fodero dell'arma e rilanciandosi contro l'altro a mani nude, più rabbioso che mai, venendo però nuovamente afferrato. Ora alcuni dei membri della White Fang tornarono ai loro compiti, sempre più dubbiosi sulle capacità di Adam come leader.

 

“ Allora conoscendo l'Impalatore, suppongo si tratti di una persona di fiducia. Non fossi costretto in questa forma disgustosa, potrei anche proporre loro di diventare miei vassalli.”, commentò calmo Gilgamesh, ritornando sul suo trono e prendendo un sorso della sua bevanda preferita da una caraffa dorata presa da un varco mentre il suo sacco d'allenamento con le corna riprendeva fiato. In quel momento arrivò Roman, la sua solita aria da spaccone dandy molto più seria del solito.

 

“ Ahem, signori, ho brutte notizie da parte di Cinder.”, pronunciò a tutti i presenti. Tutti i fauni e Gilgamesh si voltarono a guardarlo.

 

“ Parla pure, giullare. Che ha da dire la mezza strega?”, ordinò Gilgamesh con un cenno della mano. Roman non perse tempo a parlare.

 

“ I Grimm là sopra non sono stati abbastanza, Iskandar Scarlatina ha scoperto dove ci troviamo e ora sta organizzando una spedizione su larga scala contro di noi. Ci saranno Swat, soldati Menageriani e di Atlas, i suoi mercenari, altri Cacciatori e chissà cos'altro- spiegò tutto d'un fiato l'uomo, interrompendosi giusto una manciata di secondi affinchè le sue parole fossero assorbite- personalmente smammerei subito o darei inizio al piano. Ma a detta della stronza non abbiamo né le risorse sufficienti per mettere in atto tutto, né possiamo abbandonare il poco che abbiamo. Dovremmo rimanere qui e combattere.”.

 

Per un secondo regnò solo il silenzio, fino a quando le novità portate da Roman non si insinuarono totalmente nella mente di chi aveva ascoltato.

 

“ COSA?!”, gridarono tutti( Adam e servant esclusi ovviamente) in preda al terrore. I Grimm che gironzolavano nella caverna, sentendo quel dolce panico, si sarebbero fiondati dai loro temporanei padroni nonostante il legame che avevano stabilito con loro, ma la presenza di Archer e Gilgamesh fu abbastanza per tenerli a bada.

 

“ DOBBIAMO FUGGIRE SUBITO!”, gridò uno degli uomini in preda al panico, altri dietro di lui che annuirono concordi. Adam provò inutilmente a mantenere l'ordine.


“ NO, FAREMMO PARTIRE IL PIANO ORA! AL DIAVOLO L'UMANA!”, propose un altro, Roman però scosse la testa in diniego.

 

“ Impossibile, una volta scoperto il nostro rifugio, la polizia di Mountain Glenn ha fatto saltare tutte le rotaie che portano a Vale. Gli unici a crepare saremmo noi.”, spiegò seccato il ladro.

 

“ Possiamo portare le attrezzature altrove?”, propose speranzoso un fauno. I suoi colleghi guardarono Roman con sguardi di pura ansia.

 

“ Tutto questo? In tre giorni? Impossibile.”, rispose un altro soldato, tra i più realisti, indicando tutti i materiali e prototipi rubati da Atlas.

 

“ Ecco qualcuno che ragiona, signori.”, scherzò Roman indicando l'uomo col suo bastone.

 

“ Quindi il piano è restare a combattere.”, disse Archer cupo, dando voce ai pensieri di tutti.

 

Era un suicidio, eppure Adam si limitò a ridere come un folle.

 

“ Perfetto. Gilgamesh, scoprirai che non ho niente da invidiare a Vlad.”, rinfacciò sprezzante a Gilgamesh. I suoi sottoposti rabbrividirono alla facilità con cui il loro cosiddetto leader trattava un attacco guidato dai più forti poteri di Remnant. Uno di loro che era stato alla riunione al porto, ripensò a quanto aveva detto Blake: neanche Sienna era a conoscenza di quanto stava succedendo, anche lei sarebbe rimasta?

 

Mentre tuti si disperdevano parlando della difesa, Roman si approcciò a Gilgamesh con sguardo preoccupato.

 

“ Vostra maestà, posso parlarvi?”, chiese il ladro al potente servant quandi tutti sparirono in preda alla disperazione.

 

“ E' per Jack e Neo, vero?”, intuì il guerriero, sapendo quanto Roman tenesse alle due. Per certi versi gli ricordava certi master che aveva incontrato nel corso degli anni. Incredibilmente calcolatori, ma che si sarebbero presi una delle sue spade in petto per le persone che amavano.

 

“ Sì, temo cosa potrebbe succedere loro se venissero catturate, c'è solo un poliziotto di cui mi fidi e non so quanto potrebbe fare contro i soldati. Posso mandarle a Vale?”.

 

“ Permesso accordato. Persino io so che un simile inferno non sarà il posto adatto per due ragazzine- concesse il misericordioso- ma ti servirà una scusa.Certi bambini, specie quelli cresciuti nel mondo criminali, sono terribilmente testardi.”.

 

“ La ringrazio, ha la mia umile riconoscenza. E ci stavo pensando, Neo sa già purtroppo.”, disse Roman con un umile inchino, sinceramente grato a Gilgamesh, che si sedette su un suo trono, fatto di contenitori di Polvere.

 

“ Accetterà per salvare Jack, ormai la conosco. Tieni davvero tanto a loro, vero? Avrei dovuto dare forse altrettanta importanza ai bambini durante il mio regno.”, pensò l'Archer rimembrando i bei tempi che furono. Roman gli si sedette davanti, per una volta privo del suo solito sguardo sornione e ripensando a sua volta al proprio passato.

 

“ Mio signore, diciamo solo che da piccolo il mio sguardo era molto simile a quello di Neo e Jack. Le mie specialità sono mentire, imbrogliare e sopravvere... usare chiunque o uccidere non mi disturbono più ormai, ma uno sguardo come quello che avevo io... mi disturba sempre.”.

 

Entrambi restarono in silenzio per svariati minuti, fino a quando un altro portale non si aprì. Ad uscirne furono Mercury ed Emerald, accompagnati dal servant più strano che Roman avesse visto fin'ora, ed era tutto dire.

 

Indossava uno strano misto tra un abito cerimoniale e un'armatura, con una maschera a ricoprirgli interamente il viso con l'eccezione di una chioma bianca, avanzando con stile quasi regale.

 

 

Buttò un'occhio anche ai suoi accompagnatori. Mercury ed Emerald dal canto loro sembravano molto più forti, la loro Aura era incredibile e lo sguardo sembrava quello di un veterano.

 

“ Lord Gilgamesh, è un piacere rivederla.”, si inchinò umilmente il nuovo arrivato davanti a quello che era de facto il leader dell'operazione. Quest'ultimo ci pensò un po' prima di riconoscerlo.

 

“ Avicebron, che ci fai qui?”, domandò curioso il guerriero dorato avvicinandosi al nuovo arrivato.

 

“ Oh, altri due tipi che si conoscono.”.

 

“ Un'altro delle sfortunate vittime di quella donna- rispose il caster con tono irritato- tutto perchè ha bisogno dei miei adorati capolavori.”.

 

“ Potete presentarci, vostra maestà?”, chiese Roman.

 

“ Roman, ti presento uno dei migliori artigiani di golem della storia.”, affermò Gilgamesh rivolgendo un gesto verso Avicebron.


“ Golem, quei mostri di roccia da film e fumetti?”, domandò Roman lievemente confuso.

 

“ MOSTRI?!”, gridò furioso l'artigiano, generando un'ondata d'Aura che fece tremare il terreno. Per un momento gli sembrò di sentire strane voci simili a frane.


“ Calmati, Avicebron. Roman è tante cose, ma non uno stupido. Non intendeva offenderti.”, intervenne per fortuna Archer. Saltato dal suo piccolo nascondiglio, l'uomo atterrò in mezzo al gruppo ed espanse la sua Aura, annullando effettivamente quella di Avicenbron che indietreggiò di alcuni passi.

 

“ Oh, Archer., grazie d'esserti unito a noi.”, salutò Roman, veramente grato che uno dei pochi membri normali di quella gabbia di matti fosse arrivato. L'altro servant si riscosse rapidamente e si ripulì.

 

“ Grazie per avermi fermato. Comunque, mr. Torchwick, i golem non sono mostri, ma l'espressione di un'antica arte e un tentativo di avvicinarsi al miracolo che fu la creazione dell'umanità. Ora invece le mie creazioni saranno davvero mostri.”, spiegò mesto l'uomo sedendosi a terra.

 

Come a dimostrare la cosa, lanciò un piccolo sasso infuso di Polvere, giudicando dai bagliori, a terra che crebbe fino a diventare una creatura rocciosa delle dimensione di un Grimm gorilla, colorato come uno di loro e altrettanto possente. Incastonata nella sua pelle si trovavano però vari cristalli di Polvere, probabilmente per dargli qualche possibilità di stoccaggio in più.

 

“ Non male, ci saranno utili un po' di muscoli in più per difendere questo posto.”, commentò Roman dando un piccolo colpetto alla cosa col suo bastone, prima di sparargli contro un razzo per giudicarne la consistenza. Quando il fumo dell'esplosione si diradò, soltanto una piccola crepa si trovava sulla spalla. Decisamente buono, decise. Il creatore di quella cosa non era d'accordo però.

 

 

“ Disgustoso, semplicemente disgustoso. Non fosse per i miei ordini non li creerei neanche.”, osservò ironicamente con un tono di rammarico. Persino sotto la maschera si notava quanto fosse orripilato. D'altronde lui era un ricercatore del sapere, per quanto disprezzasse l'umanità non era un assassino. E ora la sua più grande creazione sarebbe diventata una semplice arma di distruzione di massa.

 

“ Sì, sì, finchè funziona.”, disse piatto Mercury. In fin dei conti l'unica cosa che gli interessava era vincere e restare vivo per raccontarlo. Che gliene fregava se qualche anticaglia era deluso dal suo lavoro?

 

“ Saranno decisamente necessari per difendere questa base.”, disse Archer, serio come mai Roman l'aveva sentito prima di allora e annuì concorde.

 

“ Farò del mio meglio.”, affermò Avricibon, per quanto visibilmente seccato, cominciando a creare altri golem mettendo cristalli di Polvere nel terreno. E il più grosso era già in attesa, per il momento in cui avrebbe distrutto Vale.

 

*****

 

Se in quel momento una navetta avesse volato sul territorio che separava Vale dalle foreste della zona più centrale di Saunus, i passeggeri avrebbero visto un'enormità di camion percorrere il loro stesso tragitto. Cacciatori, soldati e poliziotti si erano rapidamente organizzati per la loro più grande operazione anti crimine finora. Joseph quasi non ci credette quando sentì il piano.

 

 

“ State attenti con quelle armi, non ho voglia di saltare in aria prima della battaglia!”, gridò Ironwood a dei soldati, intenti ad esercitarsi con le varie armi nel camion da lui guidato. Dopo aver unito il loro piccolo esercito, si era formata un'autentica carovana, pronta a partire per Mountain Glenn. Ma nonostante l'obbiettivo della missione, sembravano tutti intenti a chiacchierare come niente, il che era snervante per un soldato d'acciaio come lui .

 

“ Su, Ironwood, rilassati. Anche Jeanne, Siegfried e Lancelot sta scherzando con Port e Obbleck.”, disse Iskandar all'Atlesiano. Infatti nell'autobus guidato dal generale, i tre Cacciatori si stavano raccontando le loro varie prodezze sperando di riuscire a superare Port in spacconaggine.

 

“ L'ultimo degli Armadillon viveva proprio in questa zona, non è stato facile abbatterlo.”, raccontò Obbleck allegro.

 

“ Erano forti come si diceva?”, domandò Vlad dall'interfono comune a tutti i mezzi( pensavano sarebbe servito per cordinarsi meglio e risanare gli animi, se necessario) sinceramente curioso dal racconto del'amico.

 

“ Anche di più, quello che avevo affrontato aveva già distrutto alcuni villaggi ben difesi.”.

 

“ Confermo- continuò Port- ai miei tempi erano ancora comuni, l'incubo del continente.”.

 

“ La battaglia durò un'intero pomeriggio, fino a quando non riuscì a sparargli una palla di fuoco in bocca e tagliarli il fianco.”, concluse il professore di storia, ma Jeanne si limitò a ghignare.

 

“ Quello non è niente, una volta ho fermato una carica di Rinhos infuriati solo col mio scudo e un'impulso d'aura.”.

 

“ E' che sono nervoso.”, ammise James grattandosi la testa. Non l'avrebbe mai ammesso, ma avrebbe voluto che ci fosse Glynda. Lei riusciva sempre a calmarlo.
Ma era dovuta restare a Beacon insieme a Joseph per cordinare gli studenti nel caso loro avessero fallito.

 

“ Ti capisco, una cosa del genere praticamente sotto i nostri occhi?”.

 

“ Ozpin ha giocato talmente tanto in difensiva che non si è accorto di queste brecce.”.

 

“ E' per questo che io e gli altri non facciamo veramente parte del suo gruppo.”.

 

“ All'epoca non capì subito perchè non vi uniste a lui. Ora..... diamine, ma che gli è saltato in mente di mettere Amber a Beacon?”, domandò Ironwood esasperato mettendosi una mano in faccia.

 

Già, Amber, una delle quattro Dame, le ultime utilizzatrici di magia al mondo. Il che era un termine per 'utilizzare gli elementi senza Polvere, I loro poteri passavano a una nuova ospite appena morivano. Il gruppo capitanato da Ozpin si occupava di proteggerle, insieme a tanti altri segreti.

Ma Iskandar, Vlad e i rispettivi team non erano interessati a unirsi, le consideravano sopravvalutate.

 

“ James, Ozpin ha vissuto per molto tempo, e in tutto questo tempo la sua paura è cresciuta. Ha cominciato a concentrarsi allo stesso tempo troppo e troppo poco sulla sconfitta di Salem. Non ha pensato a quanto lei stessa si sia evoluta. E' tempo di prendere misure serie.”, disse il muscoloso mercenario all'amico, che annuì vagamente.

 

“ Concordo, dopo il Vytal Festival dobbiamo distribuire al meglio le nostre risorse e formare un piano vero.”.

 

Meno di due ore dopo, arrivarono finalmente al punto di sbarco, proprio all'inizio della zona di quarantena, dove le varie truppe si organizzarono in questione di una decina di minuti. Diversi elicotteri e navette sorvolavano il tutto, trasportando uno degli elementi essenziali del piano.

 

“ I mezzi con gli esplosivi sono in posizione?”, domandò Vlad in un auricolare ricevendo conferma dai piloti, mentre da un'altra serie di camion arrivati in quell'istante scesero gli SWAT di Mountain Glenn.

 

“ Comandate Ironwood, comandante Iskandar. Sono il capitano Azure, date pure gli ordini.”, si presentò il poliziotto più vicino.

 

“ Sarà un piacere lavorare con voi.”, rispose James stringendo la mano all'uomo, imitato subito da Iskandar.

 

“ Ci sono anch'io.”, richiamò Vlad.

 

“ Signori, siete sicuri?”.

 

“ Ha la nostra più completa sicura.”, chiarì Iskandar. In breve una conferenza olografica si tenette sugli schermi di tutti, pronti ad ascoltare gli ordini.

 

“I nostri fumogeni sono contenuti in bombe abbastanza potenti da perforare lo strato roccioso e diffondere i lacrimogeni, ma per prima cosa daremo un ultimatum. Se non accetteranno, sarà guerra.”, spiegò Iskandar rapido.

 

“ Bisogna attaccare con forza e velocità, ci saranno molti Grimm e chissà cos'altro lì sotto.”, concluse Ironwood.

 

“ Ci sono domande?”. Un soldato atlesiano alzò la mano.

 

“ Si può andare in bagno prima di cominciare?”, domandò innocente. Tutti si sbatterono una mano in faccia.

 

“ Vai pure.”, disse semplicemente Iskandar. Pochi minuti dopo il tipo tornò.

 

“ Possiamo procedere.”. Pochi minuti dopo vari contenitori di fumogeni stavano venendo calati nelle buche, pronti a essere aperti.

 

Nel sottosuolo Roman si trovava dinnanzi un'armata di golem, Grimm e robot, quando il suo scroll squillò. Aprendolo, apparve a mezz'aria un'immagine olografica di Vlad, elegante e stentoreo come suo solito. Diversi soldati della White Fang tremarono alla visione, Adam si limità a ringhiare mentre Servant e Grimm restarono in attesa.

 

“ E' bello rivedervi, fratelli miei. Peccato che sia in circostanze così disastrose”, cominciò il soldato col tono più diplomatico che potesse usare.

 

“ DRAKUL!”, esclamò Adam, mostrando ai suoi uomini quanto self control avesse. Un martello apparso all'improvviso lo spedì via. Girandosi Roman potè vedere che Gilgamesh aveva rivolto la mano contro il fauno e gli diede un non molto velato cenno di ringraziamento.

 

“ Grazie, Lord Gilgamesh.”, ringraziò il fauno pipistrello.

 

“ Continua pure.”, rispose il servant con un cenno misericordioso della mano.

 

“ Per farla breve, I regni sono stanchi della vostra barbarie, e anche i mi compatrioti, pertanto ci hanno invitato qui. Stiamo per attaccare, abbiamo dei gas che metteranno ko la maggior parte dei fauni e dei Grimm. Arrendetevi o useremo la forza letale.”.

 

“ Nessuna resa con te.”, ribattè ancora il re di Uruk, mantenendo la sua posa fiera. Ma alcuni fauni non erano d'accordo.

 

“ CI ARRENDIAMO!”, gridarono alcuni dei suoi sottoposti.


“ LURIDI CODARDI, IO VI...”, urlò Adam alzando la katana prima che una mazza cadesse sulla sua testa.

 

“ Qui comando io. Chi vuole arrendersi corra subito fuori.”, disse semplicemente Gilgamesh. Non facendoselo ripetere due volte, tutti gli uomini e le donne che si erano arresi corsero via per i tunnel, ignorando bellamente gli insulti dei loro compagni. Erano dei vigliacchi forse, ma sarebbero stati dei vigliacchi vivi.

 

“ Molto bene. Chiunque altro voglia arrendersi, ha cinque minuti per decidere, poi entreremo- proclamò nuovamente Vlad, prima di assumere un'espressione più grave- per quanto valga, non avrei mai voluto che il destino della nostra specie si riducesse a questo.”, concluse prima di svanire.

 

In superficie, gli arresi vennero presi in custodia una volta usciti e condotti in un perimetro custodito a vista dagli uomini scelti di Iskandar.

 

“ Fate esplodere le bombe.”, ordinò Medea una volta scaduto il tempo, e in breve la zona fu ricoperta di fiamme, col gas che penetrò fin nella caverna, soffocando i fauni fino a farli svenire.

 

“ Uff, furbi questi tipi.”, commentò Roman coprendosi la bocca con un fazzoletto. Fortunatamente Archer non perse tempo a creare un'ascia da cui si creò un piccolo vortice che disperse completamente le nubi.

 

“ Voi, portate via chi è svenuto.”, ordinò Gilgamesh ai Grimm, che si sbrigarono a trascinare al sicuro i loro padroni mentre soldati e SWAT si calavano nella grotta con dei rampini spianando le armi.

 

“ Vi diamo un'ultima possibilità di arrendervi- ordinò Ironwood preparando la pistola- non ce ne saranno altre.”. Adam si limitò a ghignare sadico mentre tutti i suoi uomini, i Grimm e i Golem partivano allattacco. Il gruppo di Cacciatori, soldati e poliziotti non fu da meno e in breve la zona si riempì di esplosioni, onde d'urto e proiettili d'ogni tipo.

 

“ Non  abbiamo comunque bisogno della tua pietà, generale.”, dichiarò Adam sardonico lanciandosi contro James, che afferrò la spada proiettando lo spadaccino in aria, venendo però esposto così all'attacco di diversi Golem e addirittura un Paladino atlesiano. Una raffica di proiettili distrusse facilmente i primi, ma James dovette poi schivare un missile mentre Adam tornava all'attacco.

 

“ Mhh, si sono preparati in fretta... troppo in fretta.”, commentò l'uomo bloccando un fendente col braccio destro e sparando poi a un Ursa avvicinatosi troppo, mentre uno slash d'Aura da parte d'Iskandar distruggeva il robot che l'aveva attaccato prima.

 

“ Non sarà così facile, temo.”, commentò il condottiero dai capelli rossi facendosi passare un bazooka poi da uno dei suoi uomini.

 

Decisamente non sarebbe stata una battaglia così facile.

*****

A Vale la situazione non era molto più tranquilla. In certi casi era anche peggiore.

 

Coco Adel e la leader del team NDGO, Nebula Violette, si stavano guardando in un modo che avrebbe fatto pisciare dalla paura un Grimm antico, l'aria stessa ribolliva di potere.

 

“ E' mio, vattene.”, intimò la stilista, con un tono dalla ferocia mai usata prima.

 

“ Te lo scordi, Adel.”, ringhiò la ragazza dai capelli viola.

 

“ Ragazze, per favore, siamo qui per difendere Vale, non per litigare su dei vestiti!”, provò a calmarle Velvet, non volendo fare una figuraccia davanti alle persone che dovevano proteggere.

 

“ Sbagliato, bun bun. Siamo qui per difendere Vale.... E APPROFITTARE DEI SALDI!”, gridò la stilista buttandosi contro la rivale e scatenando un putiferio tale che l'intero negozio sembrò tremare, tutto a causa di qualche camicetta a metà prezzo! La povera fauna si scusò con la commessa prima di provare a fermare Coco.

 

Fortunatamente gli altri team stavano avendo decisamente meno problemi a godersi la giornata senza perdere d'occhio il verio obbiettivo di quella 'vacanza forzata'. Il team JNPR si trovava a un bar chiacchierando del più e del meno mentre tenevano d'occhio la situazione delle strade, Nora era addirittura riuscita a trascinare Ren in un arcade dove si stalvano sfidando in un rythmim game.

 

Sun stava tirando l'orecchio del povero Neptune, che aveva provato la sua fortuna con alcune civili sotto le risate di Sage e Scarlet. Purtroppo per il compagno dai capelli blu, quel giorno voleva e doveva essere serio.

 

Penny ed Emil avevano trovato una pasticceria che stava facendo provare loro l'ottima industria dolciaria di Vale, con Shouchiro poco lontano che acquistava Polvere per qualche esperimento. Non che avessero abbassato la guardia ovviamente. Mica erano scemi.

 

Invece altre due ragazze, non appartenenti alla nuova generazione di Cacciatrici, stavano fumando di rabbia in riva al mare.

 

“ Non posso credere che papà ci abbia mandate via così. Missione due palle.”, si lamentò Jack lanciando un sasso in acqua e facendolo rimbalzare per diverse volte. Non voleva lasciare Roman così, era una delle poche persone che l'avessero trattata come un essere umano. Aveva seri dubbi che Adam e gli altri membri della White Fang avessero mosso un dito per aiutarlo.

 

“ L'ha fatto per noi... ma ti capisco. Appena lo vedo gli darò un ceffone che non se lo dimentica.”, le rispose Neo, attualmente travestita come a Beacon, con la lingua dei segni. Solo perchè stava da più tempo con l'autoproclamato signore di Vale e comprendesse i suoi motivi, non significava fosse meno arrabbiata e l'avrebbe fatta pagare al suo mentore.

 

“ Dobbiamo trovare un modo per aiutarlo. Se lo prendono è morto.”, disse nuovamente la bambina. In qualunque modo la vedesse, Roman sarebbe stato catturato e piazzato in qualche posto da dove non sarebbe mai uscito. L'unica nota positiva era che quello stronzo di Adam avrebbe potuto fare la stessa fine... e magari anche Cinder, ma era abbastanza furba da non essere catturata.

 

“ Se solo avessimo un mezzo di scambio. Qualcosa che poliziotti e Cacciatori vorrebbero a qualsiasi costo, incluso la liberazione di Roman.”, gesticolò Neo... venendo espressa praticamente all'istante.

 

Quattro voci familiari parlottare ad alta voce dietro di loro e voltandosi videro il team RWBY che portava diversi pacchi, accompagnati da un piccolo corgi.

 

“ E con questo ultimo cargo, Yang, saremmo a posto per tutti i prossimi prototipi.”, disse Weiss avvicinandosi alla bionda, che le carezzò i capelli sotto lo sguardo fintamente disgustato di Ruby e Blake.

 

“ Per favore, andate in un love hotel!”, gridò esasperata la fauna mentre Yang tornava a ridere come una pazza. Era una visione tenerissima, ma qualcuno non la trovò così tenera, solo molto seccante.

 

 

“ LORO?!”, gridò Jack evocando le sue armi Si sarebbe volentieri buttata sulle quattro studentesse se Neo non si fosse buttata a sua volta su di lei, bloccandola. Anche così però, dovette usare una bella fetta d'Aura per tenerla a terra. Fu un miracolo se Ruby e compagne non si erano accorte di niente.

 

“ Sta zitta, vuoi farci scoprire?”, le gesticolò subito non appena si fu calmata(1). Fortunatamente l'illusione che le faceva apparire come normali ragazze non era sparita e il team RWBY non si era accorto di niente.

 

“ Sono nostre nemiche, potrebbe essere anche colpa loro se ci hanno scoperto.”, sibilò la bambina.

 

“ E la chance migliore per far uscire papà se qualcosa va storto. Sono uno dei top team di Beacon, ed include l'erede degli Schnee, pagherebbero qualsiasi prezzo pur di riaverle vive.”, disse Neo posando la sorella adottiva a terra.

 

“ Giuuusto. Hai già un piano?”. Neo sorrise sadica e cominciò a scrivere il suo piano sul telefono.

 

Il team RWBY non sapeva cosa gli aspettava. Dopo aver messo i frutti del loro shopping nei loro armadietti razzo( usati in genere per metterci le armi), subito tornati a Beacon, erano andate al loro bar preferito a prendere una granita, passato ancora tra battutine e discussioni sui prossimi avvenimenti.


“ Dovevate proprio farlo nella nostra stanza?”, domandò Ruby seccata, ripensando all'incubo vivente di poche notti fa. Ovviamente non era davvero arrabbiata e per quanto innocente Yang pensava che fosse, sapeva che prima o poi in quattro anni a Beacon avrebbe dovuto occuparsi di situazioni del genere.

 

Quattro anni di allenamenti continui e possibilmente mortali in mezzo a centinaia di ragazzi e ragazze? Era solo una questione di tempo, ma sperava di evitarla per un altro anno.

 

“ Che vuoi, gli ormoni sono una cagna.”, scherzò Yang lanciando alla sorellina un pizzico di gelato.

 

“ Grazie per l'immagine.”, fece Ruby roteando gli occhi. Amava sua sorella, ma a volte...

 

“ E ora siamo zuccherose.”, disse Weiss carezzando Zwei sul suo grembo.

 

“ Fanculo.”, disse semplicemente la mietitrice. Avrebbe voluto aggiungere qualcos'altro, ma un grido improvviso la interruppe

 

“ AIUTO!”, . Voltandosi il team RWBY vide una figura familiare su un tetto. Una figura dai capelli con due colori, con una bambina stretta in braccio e un pugnale accanto al suo collo.

 

 

“ NEO!”, esclamò Weiss, afferrando subito Myrtenaster e puntandola all'avversaria, pur senza fare niente, non poteva ferire l'ostaggio.

 

“ Qualcuno faccia qualcosa!”, gridò una donna, imitata da altri civili.

 

“ Yang, porta i civili al sicuro. Noi ci occuperemo di lei.”, ordinò Ruby lanciandosi con la sua semblance, ma la ragazza si trasformò in una pioggia di vetro. Sentendo un altro grido, la mietitrice si guardò attorno, vedendo tante copie di Neo e dell'ostaggio.

 

“ Quante ce ne sono?”, chiese Blake, quasi terrorizzata dal numero di illusioni.

 

“ Blake, non perdere il controllo, tu sei l'unica che può trovarla.”, le gridò Weiss mentre Yang portava via chiunque non avesse almeno tre anni di esperienza in combattimento.


“ Sì, scusate.”, disse la fauna prima di affinare i suoi sensi con l'Aura. Trovata la vera Neo, le puntò contro l'arma senza sparare. Capendo che fosse quella vera, Ruby e Weiss si mossero all'unisono. La leader in rosso saltò in aria spinta da una nube di petali di rosa e sapendo che un attacco vero e proprio avrebbe ferito l'ostaggio molto più di Neo, l'ereditiera degli Schnee attivò un glifo gravitazionale sotto i piedi della ladra, sperando di destabilizzarla.

 

E così in effetti accadde. Neo e la bambina si ritrovarono a galleggiare in aria, e Ruby non perse un secondo ad afferrare la bambina.

 

“ Stai bene?”, chiese la ragazza prima di sentire qualcosa premere contro il suo stomaco, venendo subito sostituito da un fortissimo proiettile.

 

Mentre Ruby era impegnata,Weiss e Blake erano impegnate contro Neo,libere dalla presenza di altre persone. La ladra era rapida e utilizzava al meglio la sua semblance, ma era strana rispetto alle altre volte.

 

“ E attacca un po'.”, la incitò Blake, bloccandola con entrambe le sue spade, ma ancora una volta si dissolse in una nuvola di vetro, rivelando la vera Neo a pochi metri di distanza, come aveva fatto fin dall'inizio.

 

“ Blake, credo che stia solo prendendo tempo.”, osservò Weiss, pronta se necessario a usare altri glifi. La faccia di Neo le disse di averci azzeccato.

 

“ Concordo.”, disse la fauna dai capelli neri unendo le proprie spade preparandosi a sparare uno slash d'Aura. In quel momento sentirono lo sparo. Girandosi nella direzione del suono videro Ruby tenersi lo stomaco dolorante mentre la bambina presa da Neo si trasformava in Jack. Nessuna sorpresa onestamente. La giovane killer si buttò nuovamente contro Ruby, che stavolta era preparata e bloccò espandendo la sua Aura.

 

“ Ora hai superato il limite, nana.”, ringhiò la rossa sfoderando Crescent Rose e ricoprendola con un potente alone rosso.

 

“ Non hai visto niente, troietta.”, la intimò Jack prendendo uno dei suoi coltelli accoppiandola alla pistola. In un istante, le due si erano trasformate in un vortice di furia assoluta, lame contro lame in una sfida di pura velocità.

 

Jack continuava a sparare a Ruby quando poteva, sfruttando ogni suo vantaggio. E ne aveva molti: dimensioni più minute, forza fisica maggiore e armi decisamente più adatte a un corpo a corpo rispetto a una falce/ fucile realizzata per distruggere Grimm in gran numero. Superò la guardia di Ruby nonostante le sue precauzioni per il loro prossimo scontro e avvicinando più volte il pugnale al suo collo. Fortunatamente Ruby non aveva passato anni allenando i suoi riflessi per niente e schivava all'ultimo, ma era praticamente giocare al gatto e al topo con dimensioni invertite.

 

La mietitrice provò lo stesso trucco dell'altra volta, un piccolo boost di Aura dopo aver trasformato Crescent Rose nella sua forma di fucile per un colpo contunente, ma Jack si era preparata a sua insaputa con l'aiuto di Roman. Si allontanò per tempo caricando a sua volta le piccole gambe d'energia e sparò in faccia all'avversaria un flusso di nebbia.

 

Per fortuna di Ruby, qualcos'altro giunse in suo soccorso, sotto forma di un piccolo cane nero che morse Jack prima che potesse fare qualsiasi mossa.

 

“ Ah, levati, cagnaccio!”, gridò Jack gettando via il suo assalitore. Quando Zwei atterrò, si mise su quattro zampe ringhiandole forte ed espandendo la sua Aura in un modo che stupì persino Ruby. Quello non era il cagnolino tenero che carezzava sempre: quello era il compagno di un Cacciatore addestrato a massacrare persino i Grimm anziani.

 

Non era l'ultima brutta notizia per Jack e Neo, che dovette schivare un'altra pioggia di frammenti di ghiaccio da parte di Weiss, mentre una certa biondina tornava sulla scena.


“ Sta lontana da mia sorella!”, esclamò Yang tempestando l'assassina dai capelli bianchi di proiettili. Jack si trovò costretta a sparire in una coltre di nebbia, imitata da Neo.

 

“ Merda, di nuovo- ringhiò Blake tra i denti- non possiamo permettere che ci scappino un'altra volta. Troviamole il prima possibile.”.

 

“ Anche se riuscissimo a trovarle, dovremmo combattere in mezzo alle strade, qualcuno si farà male.”, ragionò Weiss.

 

“ No, ho incontrato Glynda, le ho detto cosa stava succedendo. Stanno già isolando le strade.”, rassicurò Yang.

 

“ Ben fatto, Yang. Ora possiamo combatterle senza problemi, non possiamo permettere che finisca come le altre volte.”, ordinò nuovamente Ruby e subito il team si gettò nelle strade ed espandendo la loro Aura per trovare quelle due. L'inseguimento fu lungo e intricato, più di una volta rischiarono di perdersi e le loro avversarie erano brave a nascondere la loro presenza.

 

Ma ancora una volta i sensi acuti di Blake fecero il miracolo e le raggiunsero in un vicolo, già armate e pronte al combattimento.

 

“ Venite con noi e non vi faremo del male.”, propose Weiss sfoderando Myrtenaster e puntandola contro Neo, che a sua volta sfoderò il suo spadino dall'ombrello.

 

“ Buffo, stavamo per proporvi la stessa cosa. Ma a essere onesta avete esaurito la nostra pazienza.”, sibilò Jack infilando una mano nel suo logoro mantello. Sotto lo sguardo irato del team RWBY, la bambina prese una vecchia lanterna.

 

“ Weiss, circondala di glifi, dev'essere un'esplosivo.”, disse Ruby vedendo quell'affare. Non perdendo tempo, la compagna obbedì e creò una barriera attorno Jack. Avrebbe dovuto fermare anche un'esplosione progettata per distruggere edifici, ma purtroppo non era quello lo scopo delle due allieve di Roman.

 

" Darkened Misty Metropolis." pronunciò la misteriosa Grimm, e dall'oggetto si dipanò una fitta nebbia che l'avvolse assiame a Neo, alle quattro Cacciatrici e al loro cagnolino.

 

" Questa... non è la sua semblance- si rese conto Ruby, analizzando la misteriosa tecnica e rendendosi conto che qualunque cosa emanasse, non era Aura- presto, sparatele prima che abbia finito!". Le altre ragazze non se lo fecero ripetere due volte e scaricarono tutta la loro potenza di fuoco sulle due pupille di Roman. Per svariati secondi l'unico rumore nel vicolo fu il suono di spari e mini esplosioni di Polvere, poi più niente, a regnare in quell'angolino di Vale furono solo la nebbia e un inquietante silenzio.

 

 


 

Pochi secondi dopo, da un'ombra di un edificio vicino emerse la figura alta e slanciata di Raven Branwen, vestita con il suo abbigliamento da battaglia nero e rosso e la sua maschera di Grimm davanti al volto. Da sotto di essa, si sentì uno sbuffo seccato.


 

"Un portale dimensionale...no, una vera e propria dimensione parallela, seppure in miniatura. Tch, ci avrebbe mai detto che un topo di fogna come Torchwick avrebbe trovato delle alleate tanto pericolose- mormorò a metà tra il sorpreso e lo sprezzante- Yang, possibile che ogni volta che credo che stai facendo un passo avanti, devi farne due indietro? Quando imparerai a cavartela da sola? O è il tuo gruppo che t'impedisce di avanzare come dovresti?" Si mosse verso la nebbia che ancora avvolgeva il vicolo come un velo di inquietante mistero, ma nel momento in cui fece per entrarvi, una presenza si palesò alle sue spalle, potente e opprimente come nessun'altra che avesse mai sentito prima.
 

Prima che l'ex Cacciatrice ebbe anche solo il tempo di prendere la sua fidata arma, una mano corazzata la prese dritta per il collo e la sbattè contro il muro più vicino, trattenendola dal liberarsi. E ci provò, diede continui strattoni e diverse ondate d'Aura una più forte dell'altra, ma sebbene tremante, quella presa non perse forza. Il responsabile era una figura in armatura nera, così imponente da torreggiare addirittura su Raven, che si ritrovò a fissare le orbite luminescenti di una maschera da teschio.

 

Decorato anche con un possente spadone tenuto sulla sua schiena ed emanante un'energia più simile a un abisso che alle riserve d'Aura di un qualsiasi Cacciatore, il carceriere della donna sembrava un emissario dell'oltretomba salito sulla terra per reclamare le anime dei malvagi.

 

“ Scusa i modi bruschi, Raven, ma non avevo intenzione di attendere ulteriormente per questo scontro”, proclamò solenne King Hassan, prima di venire avvolto da fiamme azzurre assieme alla sua nuova preda.( qui chiudo il capitolo, lo scontro è tutto nel capitolo 21). Quando Glynda, accompagnata da svariati apprendisti Cacciatori arrivarono sulla scena del crimine, trovarono solo un'orribile e inspiegabile paura.

 

“ C- cos'è successo?”, sussurrò la strega. Dietro di lei Emil mostrò uno sguardo, sperando che King Hassan svolgesse il suo lavoro in fretta e che Ruby, ovunque fosse, stesse bene.

                                                                                                                                   *****

Salve a tutti, spero di non essere in terribile ritardo e che questo capitolo, dedicato al compleanno di Ruby, sia di vostro gradimento. Se doveste notare qualsiasi errore o elemento che per un motivo o per l'altro non vi piaccia, ditemi e farò quello che posso per rimediare. Che dire, qua cominciano le battaglie che vi prometto da un pò, comincierò a lavorarci sin da subito( fortunatamente almeno la parte tra Raven e King Hassan è già finita). Concludo augurandovi di godervi appieno il prossimo volume di RWBY, ho già cominciato il rewatch e ho grandi speranze per questa stagione, tra lo sviluppo dei miei personaggi preferiti e taaaaaanta azione. Tra l'altro, visto che ovviamente più d'uno scapperà dal raid e Lionheart si costituirà a breve, e si saprà, sto considerando di annullare il Vytal Festival. Voi volete ancora vedere la mia versione del torneo, o preferite mi concentri su robe più... politiche? Fatemi sapere e a presto (1) Non so ancora se Neo può parlare o no, per sicurezza la faccio comunicare nel linguaggio dei segni al momento.

  
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