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Autore: NoLonger    26/10/2019    1 recensioni
Tu volevi rimanere esattamente a quella vita, a quel lavoro che ora non ti vuole più. E non vuoi cambiare, no. Cambiare ti spaventa, ti immobilizza.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Immobile

 

Hai appena perso il tuo lavoro, l’unica tua fonte di distrazione da una vita che non ti piace per niente.

Per molti potrebbe essere l’occasione per la propria rinascita, per la propria rivincita verso gli altri che non li hanno capiti e verso il resto del mondo che non si è mai accorto di loro.

Ma tu no, immobile.

Ti senti inutile, ti senti senza alcuno scopo. Non avere più la tua distrazione quotidiana ti porta a interrogarti troppo su quello che vorresti e quello che non vorresti.

Tu volevi rimanere esattamente a quella vita, a quel lavoro che ora non ti vuole più. E non vuoi cambiare, no. Cambiare ti spaventa, ti immobilizza.

Che cosa posso farne di me ora? Ti interroghi senza sosta.

Rimanere in quel limbo in cui ora sei, a tratti ti sembra quasi accettabile, quasi confortevole, di certo più confortevole dell’idea di te che si misura in qualcosa di più grande, mai sperimentato prima.  

Ti immobilizza l’idea di deludere te stessa, ancora, ma soprattutto di deludere chi ti sta vicino, chi ti conosce e anche chi, perché mai poi, chi non ti conosce affatto.

Ma poi pensi… Ha quindi davvero senso rimanere immobile solo per paura di deludere te stessa e gli altri?
Non saresti una delusione ancora più grande, se non ti dessi da fare in niente?
 

 

Forse.

Forse dovresti almeno provarci.


Fare a cazzotti con la vita non è facile, rialzarsi dopo essere andata a tappetto lo è ancora meno.

Nessuno può assicurarti che non cadrai ancora sonoramente a terra (e questo ti spaventa), però vuoi un giorno poterti guardare indietro e pensare di averci almeno provato. L’idea di te, vecchia, ancora rinchiusa in quell’immobilismo cosmico di adesso, quello sì che ti sta spaventando sopra ogni cosa.

Perciò ora alzati e apriti al mondo, può non comprenderti, può ancora ignorarti, ma vai alla ricerca del tuo posto nel mondo, non necessariamente in prima fila, non per forza sotto i riflettori, basta che sia un posto comodo, un posto adatto per te. 

E questo lo devi a te stessa, prima ancora che agli altri.

 

   
 
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