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Autore: Kurrin Bright    27/10/2019    1 recensioni
{FE3H | Dimitri/Byleth | Post romance | Fluff Without Plot}
Tuttavia, c'è una domanda che desidera porle da molto tempo, scritta in numerose storie su cavalieri e principesse. Nulla, che quelle parole, potrebbe rappresentare quanto Byleth significhi per lui.
«Sarai la mia regina?»
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byleth Eisner, Dimitri Alexander Blaiddyd
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Doverosa (ma neanche tanto) premessa
Buonsalvissimo lattemacchiatodisoiaconunpizzicodicannella! (Cit.) Oh no, un’altra Dimileth.
Per la prima volta, ho scritto una storia prima in inglese e poi in italiano. Il mio stile nella lingua di Shakespeare devo dire che è ancora troppo semplice, ma almeno qua posso arricchire molte cose.
Il motore per la nascita di questa fic è la canzone Stars and Midnight Blue di Enya, che ho ascoltato durante tutto il tempo di stesura e traduzione. Consiglio caldamente di ascoltarla anche in fase di lettura. Mentre ero persa nella musica la prima volta che l’ho sentita - relativamente di recente - ho iniziato a pensare a cosa potesse accadere dopo la scena della romance con Dimitri e il risultato è… diabete. L’ultima frase ha un hidden meaning, ma se dovessi spiegarlo penso sarei talmente in debito con voi da pagarvi l’insulina per almeno metà della vostra vita e sono povera. Ritengo comunque sia discretamente intuibile.
L’immagine che trovate alla fine è una mia commissione chiesta alla dolcissima Elín, che potete trovare su Twitter come @Dimilethtrash personalmente (so scegliermi bene i compagni di merende, neh?) e come @Floweryuus per i disegni.
Buona lettura!

 

Il crepuscolo cede lentamente il suo posto alla notte. Con la stessa dolcezza, due innamorati si sfiorano e si cercano di continuo intrecciando le loro dita, scambiandosi il loro calore reciproco.
«Le tue mani così gentili, così calde… Spero che accarezzeranno le mie per sempre» afferma solenne il re.
Gli occhi di Byleth tremano come due stagni mossi da una mano gentile, la stessa che ora si appoggia su una sua guancia. Non riesce più a trattenere le lacrime: escono copiose in una cascata di emozioni, quelle che ha imparato diligentemente a nascondere nella sua vita di mercenaria e insegnante. Era da quando aveva visto il volto languido di suo padre spegnersi nella morte che non si faceva sopraffare da dei nemici così insignificanti.
«Amore mio, perché piangi?» chiede Dimitri, il cui sguardo si fa mesto.
«Dimitri… ti amo da quando eri un giovane principe all'Accademia…» geme la donna. Abbassa lo sguardo: non è più capace di sopportare quel peso. Dimitri resta a bocca aperta; l'occhio sinistro si arrotonda studiando il suo volto teso.

«Da cinque anni...» sospira.
Dimitri si perde in una disperata ricerca di parole; solo rumori rauchi riescono a incontrare l'aria.
«Il mio più grande desiderio è vivere una vita con te» singhiozza Byleth. Le sue labbra si gonfiano.
«Ma sono stato un mostro tanto orribile… come mai…» sussurra Dimitri; si interrompe non appena la vede piangere nuovamente.
«Ti prego, non posso sopportare di vederti in lacrime! Come posso aiutarti a fermarle?»
Byleth gli tocca il petto.
«Posso restare qui?» chiede. Dimitri manifesta tutto il suo affetto in un sorriso nobile, degno della sua nascita.
«Per quanto vorrai, amore mio.»
La cinge con le sue forti braccia, asciugando così l’umidità dei suoi occhi. I palmi di Byleth sono entrambi appoggiati al torace dell’amato.
«Ti sto facendo male? Ti sto stringendo troppo forte?»
«No, Dimitri… mi stai salvando.»
Dimitri appoggia delicatamente la testa sulla sua spalla, fissando il bagliore morente degli ultimi raggi diurni. Non riesce a ricordare l'ultima volta che ha pianto, ma sa che sta per farlo poiché vede le nuvole sempre più sfocate.
«Potresti sederti, per favore? Mi sento stanca…» chiede la donna.
«Certamente.»
Senza lasciarla un attimo, il re si siede e apre le gambe fino a quando Byleth non lo raggiunge; quindi, la racchiude con il suo corpo. La sua mano destra gioca con la lunghezza dei capelli, mentre l'altra si posa sulla sua schiena. 
Passa un po’ di tempo mentre Byleth riposa nell'abbraccio, riprendendosi da quelle lacrime che le hanno prosciugato la forza. 
Dimitri desidera parlarle, raccontarle di quanto sia immensa la sua gratitudine per lei, ma non è in grado di pronunciare alcun suono. Tuttavia, c'è una domanda che desidera porle da molto tempo, scritta in numerose storie su cavalieri e principesse. Nulla, che quelle parole, potrebbe rappresentare quanto Byleth significhi per lui.
«Sarai la mia regina?»
Diventa immediatamente nervoso, fino a quando l’arcivescova raggiunge la sua vista: sembra che il suo sorriso non abbia mai smesso di brillare.
«Sarebbe un privilegio.» 
Le lacrime si ripresentano, ma un dito di Dimitri le estingue una per una.
«Non c’è alcun bisogno di piangere.»
Byleth annuisce.
«Sei felice? Accetterai questo titolo?»
«Ovviamente, ma nella mia testa penso che rimarrai un piccolo principe» mormora, portando parte del ciuffo dietro un orecchio con le sue carezze. Le guance del giovane uomo sfumano lo stesso rosso delle nuvole del tramonto, quello che ha contemplato prima di chiederle la mano. La postura diventa rigida. Le labbra disegnano una velata smorfia.
«Oh, amore mio, non intendevo insultarti! A volte, se senti il ​​peso delle responsabilità della corona, puoi essere debole per un po’, solo per me.»
«Ma devo mantenermi forte! Per la nostra gente…  per te.»
«Non puoi sforzarti di rimanere sempre forte», le sue dita sottili non smettono di giocare coi capelli biondi, incredibilmente morbidi, «Dovrai pur riposare di tanto in tanto, non trovi?»
Dimitri sembra piuttosto titubante: mantiene le stesse espressioni guardando in basso. Byleth gli alza il mento.
«Ascolta, hai sofferto troppo: farò del mio meglio per guarire quelle ferite.»
Guarda profondamente nella sua iride azzurra prima di continuare a parlare.
«Mio caro, piccolo principe, ti proteggerò da tutto ciò che potrebbe farti del male.»
Dimitri vorrebbe proclamare il suo dovere di proteggerla, essendo il suo re; tuttavia, pensare alla sua amata sconfiggere i suoi demoni e guarire le sue ferite gli porta una gioia sconfinata. Una lacrima gli cola all'occhio, portando lo stupore entrambi. 
«Ti prego, amore mio, fallo…»
Byleth ridacchia e circonda la testa di Dimitri con le sue braccia; la fa appoggiare sui suoi seni. Il guerriero sembra così felice, dal momento che ha trovato un posto dove riposare sereno.
«Sembro un bambino?»
«Un poco.»
Dimitri sospira mentre Byleth accarezza i capelli sulla sua nuca. Passano alcuni istanti, nei quali egli non si muove e non pronuncia una parola.
«Stai dormendo, mio ​​principe?»
«Hmpf, no.»
Alza la testa per guardare da vicino gli occhi di giada della sua amata. La sua grande mano le sfiora il viso. Byleth sente il suo corpo così piccolo, rispetto a quello del re.
«Delle volte anche tu potresti manifestare le tue debolezze», mormora.
«Tuttavia, non penserei mai che tu sia debole… di fatto, sei molto più forte di quanto io sia…»
«Non è affatto vero, Dimitri!»
«Quello che sto cercando di dire è che… voglio proteggerti, mia amata regina, proprio come tu hai fatto innumerevoli volte e come stai facendo ora.»
All'inizio sembra nuovamente nervoso, ma sa che non è necessario costruirsi una corazza con la sua amata al suo fianco.
«Sarà sempre un privilegio proteggerti, mia regina. Lascia che dia tutto quello che ho per garantirlo!», esclama deciso. Byleth alza leggermente le spalle e guarda in basso.
«Posso chiederti una cosa?», sussurra.
«Qualsiasi cosa.»
«Potresti avvolgermi nel tuo mantello, per favore? Ho po’ freddo…»
Senza esitazione, Dimitri obbedisce e distende il suo mantello blu con un braccio; con l'altro, si assicura che sia ben coperta.
«Ti fa piacere?»
«Sì, grazie… Mi daresti anche un bacio qui, per favore?»
Dimitri non può perdere tempo. Le sue labbra incontrano la sua fronte e stampano su essa un bacio dolce. Byleth si illumina di un nuovo sorriso e guarda all’insù: la luce del sole è completamente svanita e stanno comparendo le prime stelle della sera.
«C'è qualcos'altro che posso fare per la mia regina?» chiede Dimitri, fissandola e stringendola con premura.
«Continua a tenermi nel tuo mantello, mentre vedo…»
«Cosa vedi?»
«Le stelle e un cielo blu.» 

 

   
 
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