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Autore: Sax_n_Jazz    28/10/2019    1 recensioni
E’ lui il gestore delle forme.
Se siamo dove siamo è soprattutto merito suo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avrei voglia di dilungarmi su ricordi, dettagli, maturazioni, esperienze, avventure, unicità delle cose e io impazzisco per le cose uniche, non materiali. O forse un po’ anche materiali.

Se siamo dove siamo è soprattutto merito suo. Non so quale sia il mio di merito ma è lui che ha sempre dato la giusta direzione al rapporto. Di amicizia. Tenendomi i piedi per terra. Quel che bastava per non mandare tutto a puttane.

Non riuscirò mai a smettere di pensare alle cose che di anno in anno sono maturate e che stanno riempiendo un cassetto segreto della mia mente. E ci sarebbe ancora un sacco di spazio - e non parlo solo di pensieri deviati - anche se non voglio smettere di pensare nemmeno a quelli.

Tempo fa mi sentivo davvero una bambina smarrita, da quando mi ero resa conto che niente sarebbe stato più come prima. In effetti nulla era mai stato come prima tra noi, cioè c’era sempre una sorta di evoluzione strana: un rapporto che prende delle forme diverse. E se magari all’inizio di una nuova forma non mi ci sentivo bene, poi in qualche modo funzionava. E’ lui il gestore delle forme. Ed ero così curiosa di vedere la nuova forma ma, come per tutte le altre, mi faceva un po’ paura.

Mi imbarazza un po’ scrivere queste cose perché dovrebbe succedere in modo naturale, sentirsi, scriversi, ma è vero che con lui non sai mai la direzione che prende e se puoi seguirlo o se ti devi scansare. Così ecco che me ne uscivo con queste paranoie... “ci sarà, sparirà, che cavolo farà?”

Ma eccoci ora nella nostra nuova forma, è proprio nuova, è carina, sembra sicura, non vedo cedimenti, inizio a sentirmici bene, sta funzionando.

La bambina smarrita ha preso di nuovo forza, sta superando la paura.

Adesso mi sento una vera cretina per aver temuto di perderlo, per l’ennesima volta. E’ che fa così male il solo pensiero di perderlo.

Lui è l’incontro più straordinario che mi sia mai capitato. Mi riempie di tanta allegria, di forza, di voglia di sapere, di sensazioni uniche, di entusiasmo, a volte di gelosia e di irritazione che però mi avvicinano anziché allontanarmi da lui.
E se ne sarà sicuramente accorto che farei di tutto per lui.

Mi incanta, stimola i miei pensieri, la mia curiosità quando parla di qualcosa che non conosco, la mia fantasia quando mi scalda.

E’ una persona davvero speciale e non cancellerei un minuto del tempo trascorso con lui, dal primo momento che l’ho incontrato. Neanche i minuti peggiori; non credo sia successo niente per caso.

Quando ancora non lo conoscevo ho iniziato a navigare in un mondo che esisteva solo dentro di me. C’era un uomo immaginario - non aveva un volto preciso, non saprei nemmeno descriverlo - ma mi faceva stare bene. In quel mondo io ero più giovane, ero come mi piaceva essere, facevo ciò che mi piaceva fare e i sogni, anche se alcuni erano davvero delle idiozie, per qualcuno, non erano più sogni ma realtà. In quel mondo stavo davvero bene, ero serena e felice. In quel mondo c’erano le cose che desideravo, molte delle quali non avevo mai avuto o mai fatto.

E poi è arrivato lui e ho lasciato quel mondo. Cioè in realtà è scomparso da solo o, se l’ho lasciato, non me ne sono accorta.

Mi piacerebbe sognare di nuovo quella ragazzina spensierata, con i capelli raccolti, un viso fresco, un sorriso stampato nel volto e un contorno di cose e situazioni felici.

Non voglio mai smettere di sognare.
   
 
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