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Autore: LadyPalma    06/11/2019    3 recensioni
[Questa storia partecipa a tre challenge: la "Infinity Prompt Challenge" indetta da HarrietStrimell; la "Un calderone di prompt" indetta da catching_hearts e la "Challende delle parole Quasi Intraducibili" indetta da Soly Dea].
La guerra è finita, Seeverus è sopravvissuto e la sua storia non è ancora finita. Ci penserà una vecchia amica, Narcissa, a suggerirgli un nuovo inizio... Attraverso una chiusura.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Narcissa Malfoy, Severus Piton | Coppie: Severus/Narcissa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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My arms, not her eyes

 
 
 
Il veleno era stato quasi fatale e non fu tanto il tempestivo antidoto a salvarlo quanto l'attenzione di qualcuno che davvero lo rivoleva indietro. Era restato immobile su un letto del San Mungo per un mese intero, e se non fosse stato per la voce costante di una donna non si sarebbe mai svegliato. Nello stato di incoscienza non aveva saputo dire a chi quel suono appartenesse, però lo riconosceva, lo distingueva tra gli altri monotoni e incolori che pure riusciva a percepire. Fu solo quando riaprì finalmente gli occhi che ricollegò la voce ad un volto e la realizzazione giunse curiosamente senza stupore. Chi altro poteva avere una voce così dolce e piacevole, del resto?
Ma nel momento stesso in cui il chi si palesava, era il perché che diventava un'incognita.
Non glielo chiese subito, non nel momento del risveglio, ma quando se la rivide comparire ancora il giorno dopo la domanda gli uscì spontanea ancora prima di un saluto. Narcissa fu colta di sorpresa per un attimo, ma dopo una leggera esitazione si ritrovò a rispondere.
"Hai fatto tanto per me e per Draco, Severus. E hai fatto ancora di più per tutto il mondo magico. Assicurarmi che stessi bene era il minimo".
Forse era davvero così, ma la donna fece molto più di questo. Mentre colleghi ed ex studenti passavano occasionalmente a vederlo - Harry Potter vi andò perfino per ben tre volte -, Narcissa era l'unica che tutti i giorni irrimediabilmente tornava nella sua stanza. E quando lui fu finalmente dimesso, quelle visite cambiarono solo di destinazione: non più il San Mungo ma la casa di Spinner's End.
Narcissa non voleva semplicemente assicurarsi da lontano che stesse bene fisicamente, sembrava volerlo aiutare anche concretamente. Si offriva per cambiargli le bende, per procurargli tutto quello di cui poteva aver bisogno, e lo spingeva anche a riprendere a camminare a dispetto del doloroso taglio sulla gamba. Severus recava molte ferite a seguito della grande battaglia magica contro il Signore Oscuro, ma ancora più numerose erano quelle invisibili che si portava dentro, frutto di una battaglia contro i rimorsi che aveva combattuto per un'intera vita. E ora che finalmente c'era la pace, Narcissa era lì.
Con una benda nuova per le ferite estere.
E un sorriso, inizialmente quasi timido ma poi via via sempre più caloroso, per quelle interne.
"Devi davvero riprendere a camminare, Severus, non potrai mica tornare a Hogwarts in queste condizioni!" esclamò un giorno la strega in tono di rimprovero, nel tentativo di convincerlo a rimettersi in piedi dopo l'ennesimo fallimento.
Anche quel pomeriggio, si era lasciato convincere a provare qualche passo senza le stampelle, ma sarebbe finito rovinosamente a terra se Narcissa non lo avesse sorretto con prontezza. Adesso, che erano entrambi seduti sul divano del soggiorno, la mano di lei era ancora sul suo braccio e i loro corpi un po' più vicini di quanto fossero mai stati. A quella prossimità, lo sguardo di lui apparve quasi più penetrante del solito e il suo mezzo sorriso molto più luminoso di quanto in realtà non fosse.
"Cosa c'è di divertente?" chiese la donna inarcando un sopracciglio.
In realtà il mago non era divertito, quel sorriso era un misto di amarezza e ironia, ma non la corresse. "Non lo so se tornerò a Hogwarts" rispose invece, con sincerità. "Stavo morendo, Narcissa, ero certo di morire e che gli occhi verdi di Harry Potter sarebbero stati l'unica cosa che avrei mai visto... E invece mi sono svegliato e ora non so più cosa fare. Credevo proprio che la mia storia finisse quella notte, o da traditore o da eroe".
Lei lo guardò per qualche istante senza parlare, come per elaborare tutto il significato di quella confessione così spontanea. Poi, inaspettatamente, sorrise.
"Io credevo che la mia vita sarebbe stata sempre al fianco di Lucius, che non avrei fatto altro che la madre di Draco, con nessun'altra reale compagnia che quella di Bella. E guardami ora: Lucius è ad Azkaban e ho chiesto il divorzio, Draco ha ripreso gli studi e se la sta cavando benissimo senza di me… E sto perfino riallacciando i rapporti con Andromeda". Si interruppe e osò fissarlo dritto negli occhi, per trarre la conclusione di quella confessione ricambiata, il filo che legava entrambe le loro situazione. "La verità è che niente va come si pensa e c'è sempre spazio per cambiare rotta. Ma, a differenza tua, io non sono spaventata. Perché spero di sapere esattamente di sapere come finirà la storia".
L'espressione di Severus era un misto di scetticismo e curiosità. "Ah sì, e com'è che finisce? Illuminami".
Narcissa ignorò il tono ironico della domanda e, racimolando tutto il coraggio che non aveva mai avuto, si voltò completamente verso di lui, fino a gettarglisi letteralmente tra le braccia. Non parlò e tornò a respirare solo quando lo sentì rilassarsi a quel contatto e stringerla a sua volta.
Rimasero abbracciati per un tempo indefinito e, quando si separarono, qualcosa era immediatamente cambiato nel loro rapporto.
Quell'abbraccio era stato un altro inizio, e insieme la promessa di una chiusura.
Narcissa non disse mai nulla di esplicito ma lui aveva capito precisamente tutte le parole che lei aveva taciuto.
Tutto finisce qui nelle mie braccia, Severus. Non negli occhi di Lily.















NDA: Lily, ciao ciao, Severus è andato avanti... Ah no, purtroppo non è andata così ahah Torno di nuovo a scrivere una Narcissa/Severus grazie alla splendida congiunzione quasi astrale di tre challenge. L'idea del momento e dell'occasione in cui collocare il rapporto tra i due mi è stata data da ctaching_hearts con il prompt "curare le ferite dopo una battaglia"; la parola intraucibile Milozvucan che significa "avere una voce dolce e gentile, particolarmente piacevole per l'orecchio" mi ha suggerito invece l'idea che fosse proprio Narcissa a far risvegliare inconsapevolmente Severus; infine il prompt di HarrietStrimell "Everything ends in my arms" è il fulcro del titolo, del finale e di tutta l'idea "ciao Lily, ecco Narcissa" ahah 
Spero vi sia piaciuta, i commenti come sempre sono graditi!
   
 
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