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Autore: EdSheeran    08/11/2019    3 recensioni
Scene della long "Take your time" dal punto di vista di Stiles.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Prima rosa di carta e primo bacio raccontati dal punto di vista di Stiles :) 
 


THE MOMENT I’VE BEEN WAITING FOR- POV STILES


-Indossate tutte le protezioni prima di entrare nel campo di paintball, altrimenti sappiate che non ci assumeremo alcuna responsabilità nel caso doveste farvi male. Non mirate al viso o al capo, e vi sconsiglio anche le parti basse. Le palline di vernice potrebbero causare lividi non permanenti sulla pelle. Ogni danno provocato agli oggetti di scena dovrà essere risarcito. Una volta che siete stati colpiti da un vostro compagno non potete più sparare ma dovrete rimanere fermi sul posto finché non sentirete l'allarme che annuncerà la fine della partita. Vincerà l'unica persona che non sarà mai stata colpita. Tutto chiaro?-spiegò l'addetto ai giochi con voce annoiata, non preoccupandosi nemmeno di guardarli mentre gli porgeva le pistole e le protezioni da indossare prima di entrare nell'arena.
 
 
 
Stiles le indossò con gesti veloci. Non era la prima volta che giocava a paintball e a dir la verità lo trovava un gioco abbastanza stupido, ma quella volta era diverso. Quella volta c'era Derek, e il solo vederlo al suo fianco mentre tentava di capire come allacciarsi la cintura delle munizioni attorno alla vita gli trasmetteva un senso di adrenalina incredibile. Ultimamente c'era stata una strana atmosfera tra di loro...non sapeva dire se fosse solo una sua impressione, ma più di una volta quando aveva fatto toccare le proprie labbra con quelle di Derek in un dolce bacio a stampo gli era sembrato che quest'ultimo volesse di più. Ovviamente non aveva mai provato ad approfondire il bacio, sarebbe stato un rischio troppo grande e l'ultima cosa che voleva era spaventare il ragazzo con cui si stava frequentando proprio ora che si stava lasciando andare in sua compagnia. 
 
 

Era consapevole della fragilità della loro relazione. Sapeva che sarebbe bastato anche solo un passo falso per perdere tutta la fiducia che l'altro gli stava concedendo, e sinceramente Stiles aveva sempre avuto troppo poco dalla vita per poter mandare a puttane l'unica cosa bella che gli era capitata solo per potersi togliere lo sfizio di baciare Derek per davvero. Sarebbero arrivati a quel punto, prima o poi, e fino ad allora avrebbe aspettato e rispettato i tempi dell'altro.
 
 
Cavolo, Jackson aveva ragione quando gli diceva che stava diventando il primo romantico. E il suo amico non era nemmeno a conoscenza del fatto che la scorsa notte Stiles aveva dormito con Derek, abbracciato a lui, e che al mattino gli aveva lasciato una rosa di carta sul comodino.
 

Si era sentito strano per tutto il tempo per quel gesto. Non aveva mai dormito con nessuno prima d'ora, nemmeno con i suoi migliori amici. Aveva sempre condiviso un letto solo per scopi molto più fisici di un semplice abbraccio, ma mai si era sentito così bene e completo come quando aveva avuto Derek addormentato tra le sue braccia. Potersi perdere in ogni minimo particolare del viso di Derek senza che questi se ne accorgesse era stato scioccante, davvero, come prendere una scossa elettrica. E nonostante Derek si fosse agitato molto nel sonno ed avesse cambiato continuamente posizione, emettendo ogni tanto versi scontenti forse per il poco spazio, stargli accanto era stato così calmante per Stiles che per una volta non gli era pesato soffrire d'insonnia. Si era sentito tranquillo quando il peso che solitamente avvertiva al petto durante la notte quella volta era stato dovuto al peso confortante della testa di Derek su di sé, e quando Derek gli aveva dato le spalle e lui aveva potuto abbracciarlo da dietro, si era sentito per la prima volta nel posto giusto.

 
Posto che però era stato costretto a lasciare presto, per evitare che al mattino la famiglia di Derek si accorgesse della situazione.
 
 
Inizialmente aveva preso un fazzoletto per scrivergli un messaggio, un "Mi dispiace se sono dovuto andare via, ci vediamo presto" perché l'idea di Derek che si svegliava da solo e si sentiva abbandonato non gli era concepibile, ma aveva cambiato idea quando si era reso conto che in quel modo chiunque avrebbe potuto leggere quel biglietto prima di lui, e quindi avrebbe rischiato di mettere Derek nei guai con i suoi genitori. Aveva così optato per qualcosa che nessuno avrebbe potuto ricondurre a lui, qualcosa che potesse essere collegato soltanto a Derek.
 
Quindi Stiles lo aveva osservato a lungo, perdendosi nel modo in cui Derek si era raggomitolato maggiormente tra le coperte per l'improvvisa mancanza del calore del suo corpo. Talmente rannicchiato su di sé da sembrare il delicato bocciolo di un fiore.
 


E non un fiore qualsiasi. Quello più fragile di tutti: Una rosa.
 
 

Ed era stata proprio quell'immagine a dargli l'idea. Ci aveva messo un po' per prepararla, perché nonostante fosse bravo con gli origami non ne aveva mai composto uno del genere prima d'ora, ed aveva sorriso soddisfatto quando c'era riuscito. Avrebbe voluto lasciargliela sul cuscino, giusto accanto al viso, per assicurarsi che sarebbe stata la prima cosa che avrebbe visto quando si sarebbe svegliato, ma Derek aveva sbuffato ed aveva cambiato nuovamente posizione proprio in quel momento, impadronendosi della gran parte del cuscino, così aveva deciso di posarla sul comodino accanto al letto per evitare che l'altro potesse rovinarla involontariamente. 
Ovviamente si era sentito uno stupido quasi subito ed era stato tentato di prendere quella rosa di carta e di gettarla prima che Derek potesse vederla e pensare quanto fossero stupide le persone povere, con i loro regali strani e ricavati da dei fazzoletti, ma alla fine aveva deciso di lasciarla lì e di fidarsi dell'altro. Magari avrebbe apprezzato. Derek apprezzava sempre tutto nonostante provenisse da una famiglia ricca. 
 
Infine, aveva recuperato silenziosamente le chiavi di casa e il portafoglio e—come se fino a quel momento non si fosse già comportato in modo schifosamente romantico—aveva salutato il ragazzino ancora placidamente addormentato...con un bacio sulla fronte.
 



Già. Era inutile anche solo provare a giustificarsi: Aveva davvero perso la testa. 
 
 
 
 
 


 
 
-Non sarebbe più divertente se formassimo delle squadre?-la voce bassa e timida di Derek lo riportò alla realtà, e quando Stiles guardò verso la sua direzione non si stupì di trovarlo con un'espressione impaurita sul viso, dato come gli era sembrato insicuro su quel gioco sin da subito. 
 
 
Isaac e Corey annuirono in accordo, e Stiles glielo avrebbe anche concesso se non avesse avuto altri piani per la testa.-No, mi dispiace splendore. Ognuno dovrà vedersela da solo.-rispose quindi, guardandolo dritto negli occhi e ghignando un po' dinnanzi al suo sguardo preoccupato. Oh sì, sarebbe stato divertente. 
 
 
 
Ognuno di loro aveva un'entrata diversa nell'arena, e quindi Stiles si separò da Derek con un veloce bacio a fior di labbra che suonava più come una promessa e si avviò verso la sua postazione. La partita non era ancora iniziata e già avvertiva il cuore battergli velocemente per l'anticipazione, e quando suonò l'allarme e l'arena venne illuminata di rosso Stiles entrò in campo con un unico obiettivo: trovare Derek
 


Cosa che fu più difficile del previsto. Dopo qualche minuto nell'arena aveva incontrato chiunque tranne che Derek, tanto che per un momento temette che l'altro avesse avuto talmente paura da non essere proprio entrato in campo. Aveva fatto fuori Mason e Corey in pochi secondi, e questi avevano subito approfittato della loro costretta immobilità per mettersi a pomiciare, dopodiché aveva visto Jackson ed aveva provato a sparargli a distanza senza successo (sapeva davvero correre veloce quando voleva), qualche istante dopo si era imbattuto in Isaac ed entrambi si erano puntati le pistole contro senza però sparare.
 
 

-Sto cercando Scott.-gli disse Isaac.-Non ci tengo a sparare a nessun altro.-
 


Stiles fece più pressione con l'indice sul grilletto, ma alla fine ci ripensò. In fondo potevano giungere ad un accordo.-Anch'io sto solo cercando Derek.-
 
 
 

Isaac gli lanciò uno sguardo calcolatore ma alla fine decise di credergli, abbassò l'arma e gli permise di passare.-L'ho visto al margine dell'arena. Sembrava parecchio spaesato.-
 
 
 

Stiles ghignò alle sue parole e lo ringraziò con un cenno del capo, dirigendosi immediatamente verso il punto da lui indicato. Ed infatti fu lì che trovò Derek, completamente acquattato contro la parete e con gli occhi spalancati dal terrore che vagavano un po' ovunque.
Stiles sghignazzò tra sé e lo attese alla fine della via, saltando allo scoperto solo all'ultimo momento così da ritrovarsi faccia a faccia con lui e coglierlo di sorpresa.
Fu quasi comico il modo in cui Derek si paralizzò sul posto e lo fissò con i suoi enormi e bellissimi occhi senza nemmeno preoccuparsi di puntargli la pistola contro. Sul serio, Derek teneva la pistola stretta tra le mani ma Stiles era sicuro che non avesse nemmeno pensato di munirla con i proiettili di vernice.
 
 

-Fermo lì, splendore! Ti ho preso!- esclamò soddisfatto, leccandosi distrattamente le labbra e già pregustandosi la lotta che avrebbero fatto. 
 

 
Già vedeva Derek che gli si lanciava addosso per riuscire a disarmarlo, e oh quanto sarebbe stato bello fargli credere di stare avendo la meglio soltanto per poter sentire il suo corpo contro il proprio? E quanto avrebbe amato poi ricambiare l'attacco e farli rotolare entrambi a terra, entrambi sporchi di vernice e di terra, e magari...magari baciarlo? Cazzo, sarebbe stato un sogno. 
 
Ma nonostante Stiles avesse esitato a sparargli così da dargli il giusto tempo per attaccare, Derek non realizzò le sue fantasie e non gli si scagliò contro. Nope, Derek se la diede letteralmente a gambe. 
 
Stiles spalancò la bocca con fare scioccato quando vide l'altro dargli immediatamente le spalle e fuggire via, e sebbene avesse dovuto sentirsi un po' deluso da quella scelta...si sentì solo ancora più innamorato dall'imprevedibilità dell'altro. Quando si trattava di Derek era inutile farsi fantasie, perché l'altro avrebbe fatto sempre l'ultima cosa che ci si sarebbe aspettata, e poteva Stiles non rimanere affascinato da quella sua capacità? 
 
Quindi emise una risata divertita ed iniziò ad inseguirlo, sentendosi ancora più eccitato di prima ed adorando il modo in cui Derek era talmente nel panico da non scegliere nemmeno una strategia per seminario, ma semplicemente continuando a correre a caso per l'arena. 
 
 
 

-Fratello, vendicami!- l'urlo drammatico di Scott riuscì a fargli distogliere l'attenzione dalla sua preda per qualche secondo, e nonostante Stiles temesse di perdere Derek di vista alla minima distrazione si fermò lo stesso per prendere la mira e sparare ad Isaac che lo guardò male per aver rotto il loro patto. 
 
 


Oh beh, Stiles non era mai stato un uomo di parola. Non quando c'era qualche suo amico da difendere. 
 

 
Quando riportò lo sguardo davanti a sé di Derek non c'era traccia, ma riuscì a scorgere un piccolo movimento nei pressi di una casetta fatiscente nelle vicinanze. E diciamoci la verità, solo un ingenuo come il suo splendore poteva cascare in una di quelle trappole. 
 Infatti non appena raggiunse la casetta, vi trovò Derek intento a guardarsi intorno alla ricerca di un'uscita che non c'era. Stiles si appoggiò allo stipite della porta e puntò la pistola verso di lui con un ghignetto compiaciuto, attendendo il momento in cui Derek avrebbe provato ad uscire della casa e si sarebbe scontrato con lui. 
 
Come volevasi dimostrare, non appena Derek capì di essersi messo nei guai da solo provò ad uscire da lì, ritrovandosi faccia a faccia con lui e spalancando nuovamente gli occhi. 
 

 
Diamine, quegli occhi... 
 

 
 
-Il coniglietto è caduto nella trappola, a quanto pare.-disse a voce bassa, entrando a propria volta nella casetta ed adorando il modo in cui Derek prese ad indietreggiare ad ogni suo passo. Cavolo, probabilmente neanche sapeva i pensieri che gli provocava in quel modo e la sua ingenuità  rendeva tutto ancora più bello. Il respiro di Derek si spezzò quando la sua schiena tozzò contro la parete della casetta, e solo in quel momento provò a puntargli la propria pistola contro. Stiles avrebbe potuto fargli notare che non potesse sparargli con una pistola scarica, ma perché metterlo in imbarazzo quando potevano entrambi ottenere ciò che volevano? Quindi usò il beccuccio della propria pistola per colpire con un tocco delicato ma secco i polsi d'altro e fargli così perdere la presa sull'arma che cadde ai loro piedi con un tonfo, e ghignò soddisfatto quando l'altro manifestò la propria resa sollevando entrambe le mani. 
 
 

-Sei mio.-bisbigliò nell'ombra della casa, fissando l'altro negli occhi. E oh, quanta verità c'era in quelle parole. Non avrebbe cambiato l'altro con nessun altro al mondo, nemmeno con il più bravo giocatore di paintball del mondo.-Ultimo desiderio prima di morire?-gli domandò leccandosi le labbra e puntandogli la pistola sul petto. 
 
 

Ovviamente non aveva intenzione di sparargli. Non lo avrebbe mai fatto, nemmeno per gioco. Ma era pronto a giungere ad un accordo. 
Magari avrebbe lasciato che Derek gli sparasse e vincesse il gioco, in cambio di un dolce bacio a stampo. Sì, si vendeva davvero per poco ma com'è che si diceva? Sia in guerra che in amore non esistevano regole. 
 
Il solo pensiero di poter avere la bocca dell'altro premuta contro la propria lo portò a leccarsi inconsapevolmente le labbra, sotto gli occhi attenti e leggermente sfocati dell'altro. Si sarebbe aspettato di tutto: Suppliche, accordi, cavolo addirittura una piccola lotta, ma mai...mai avrebbe immaginato che Derek si sarebbe sporto verso di lui per leccargli timidamente le labbra. 
Avvertire la lingua soffice dell'altro contro la propria bocca riuscì a mandargli il cervello in standby per un momento, ma come quel gesto iniziò così finì. Era durato troppo poco per poter essere certo che fosse successo davvero, ma l'espressione scioccata ed imbarazzata che gli rivolse Derek subito dopo fu una prova sufficiente. 
 


Lo aveva baciato con la lingua. O meglio, aveva provato a baciarlo con la lingua, Stiles non aveva più alcun dubbio perché fino a quel momento lui e Derek si erano scambiati parecchi baci a stampo e in nessuno di questi la lingua dell'altro era mai uscita fuori dalla sua bocca. 
 


Sapeva che doveva darsi una mossa ed avere una reazione che non fosse lo starsene lì immobile e con gli occhi spalancati per lo shock, sapeva che più avesse aspettato e più l'altro si sarebbe fatto prendere dal panico, ma...wow
 
Derek aveva provato a baciarlo. Wow

Derek per qualche motivo a lui ancora inspiegabile lo desiderava tanto quanto lui stesso desiderava l'altro. 

Lo desiderava così tanto da aver provato a mettere da parte la sua insicurezza per baciarlo. 
 




E chi cazzo era Stiles per privarlo di ciò? 
 
 




-Dio, vieni qui.-sussurrò quindi, dimenticandosi per un momento del proprio autocontrollo ed agendo d'istinto. Lasciò cadere la propria pistola per poter afferrare i fianchi dell'altro e tirarselo contro per averlo vicino, per sentirlo completamente contro di sé quando le loro bocche si trovarono di nuovo, ma questa volta non per una semplice leccata. Stiles chiuse gli occhi e succhiò il labbro inferiore dell'altro, voltando il capo prima a destra e poi a sinistra per convincerlo a schiudere le labbra per lui e dargli così la possibilità di dimostrargli come ci si prendesse un bacio, e quando Derek lasciò andare un sospiro tremulo e separò le labbra...fu la fine. 
Stiles aveva baciato tanti ragazzi ma in quel momento non capì più nulla, troppo sconvolto dalla sensazione della lingua di Derek contro la propria e da come avvertiva il suo corpo tremargli tra le braccia. Gli ci volle un po' per riacquistare lucidità e capire che Derek non stava ricambiano il suo bacio non perché non volesse, ma perché era il suo primo bacio e probabilmente non aveva idea di cosa fare. 
 
 
Così provò ad imporsi di rallentare i movimenti e di tenere a bada la propria impazienza, e fece risalire le mani dai suoi fianchi alle sue guance, accarezzandogliele con dolcezza per rassicurarlo ed aiutandolo a reclinare il capo nel verso giusto per approfondire maggiormente il bacio. Il verso che emise Derek non appena le loro lingue si mossero nel modo giusto fu quanto di più appagante possibile, e Stiles si impegnò per strappargli altri suoni del genere inclinando il capo nel verso opposto ed accompagnando quel movimento con labbra e lingua, desiderandone già di più.
Gli ci vollero diversi tentativi per portare Derek a provare a ricambiare il bacio, dapprima timidamente e con piccole prove che abortiva quasi all'istante, forse per timore di fare qualcosa di sbagliato, e poi con sempre maggiore sicurezza. Stiles avvertiva i polmoni bruciargli per il bisogno di riprendere aria ma non cedette, non quando le dita di Derek si erano aggrappate disperatamente sul retro della sua maglietta e la lingua di questi aveva preso ad inseguire la sua con lo stesso entusiasmo. Stiles emise un verso soddisfatto quando Derek fece fare alla sua lingua un movimento preciso, ma interruppe il bacio quando iniziò a sentire la testa formicolargli per la mancanza d'aria. Sarebbe stato stupido da parte sua svenire o sentirsi male proprio ora che avevano fatto quel passo.
Entrambi annasparono in cerca d'aria senza però allontanarsi dall'altro, e Stiles portò immediatamente lo sguardo sulle labbra dell'altro per accertarsi di non essersi immaginato niente. A giudicare da come le labbra di Derek erano rosse, lucide e gonfie doveva essere successo davvero, si erano davvero scambiati un bacio con la lingua.
E cavolo, quanto stava tremando Derek in quel momento. Stiles si sarebbe preoccupato se non lo avesse visto tremare anche per un suo semplice sfioro di dita.
Quando si leccò le labbra gli sembrò quasi di sentire il sapore dell'altro su di sé, e ciò lo portò solo a desiderarne ancora, sempre, e quindi si tuffò su quella bocca peccaminosa ancor prima di aver recuperato del tutto il fiato, sentendosi subito assuefatto dalle mille e nuove sensazioni che solo l'altro riusciva a trasmettergli e stringendoselo maggiormente contro quando avvertì i suoi tremori aumentare, solo per lui.
 
Stiles aprì un occhio giusto un momento prima che qualcuno si piazzasse davanti all'entrata della casetta poco illuminata, oscurandola ancora di più. 
 
 


-Boom! Beccatevi questa!!-la voce di Jackson seguita dal suono meccanico della pistola che genica ricaricata riuscì a farlo reagire d'istinto e a farlo spostare leggermente verso destra per fare da scudo a Derek con il proprio corpo. Strinse i denti quando una sfilza di palline di vernice si schiantarono contro la propria schiena, e non badò allo sguardo preoccupato che gli rivolse Derek perché in quel momento nemmeno il dolore e i lividi che gli sarebbero usciti sulla schiena superavano la voglia che aveva di sparare Jackson dritto nelle palle.
 
 

-Maledizione, Jackson!! Non vedi che siamo impegnati?!-imprecò abbassandosi per recuperare la propria pistola.
 
 

Mesi di prese in giro da parte del suo amico per via dei baci casti che si scambiavano lui e Derek, e ora che finalmente avevano aggiunto la lingua lui cosa faceva? Li interrompeva! 
 

 
-Impegnati? Impegnati a fare cosa?- gli domandò Jackson, guardandolo confusamente e facendo un passo indietro quando lo vide puntargli la propria pistola contro.-Hey! Non puoi spararmi! Sei morto!- esclamò ma Stiles non gliel'avrebbe fatta passare liscia questa volta e ricaricò l'arma. 
 
 

-Avresti dovuto pensarci prima di interromperci, stronzo!- gli disse tra i denti, inseguendolo e sparando a raffica. Purtroppo Jackson riuscì comunque a farla franca, ma questa Stiles se la sarebbe legata al dito. 
 

 
Con un sospiro lasciò ricadere l'arma e tornò all'interno della casetta, dove Derek era ancora immobile contro la parete. Non riuscì a fermare le proprie labbra nel distendersi in un sorriso quando gli fu abbastanza vicino da poter scorgere le sue labbra rosse ed il suo corpo ancora scosso da piccoli tremori.-Stai bene?-gli domandò posandogli le mani sui fianchi e sentendosi già meglio solo per quel piccolo contatto.-Non ho corso troppo, vero? Volevi che ti baciassi in quel modo.- domandò preoccupato. Magari aveva frainteso tutto e Derek aveva ricambiato il bacio soltanto per inerzia. 
 
 

Oh Dio, probabilmente aveva rovinato tutto. 
 

 
-Sto benissimo.- gli rispose però Derek, sorridendogli addirittura e prendendogli il viso tra le mani. Gesto così dolce e delicato che solo uno come lui poteva dedicare ad un ragazzaccio.-E volevo che mi baciassi così, lo volevo da tempo.- 
 
 

-Davvero?- gli domandò sorpreso. Quindi non era stata solo una sua impressione. 
 
 

 
-Mh-mh.- annuì Derek, la voce leggermente roca per il bacio.-Credevo che tu non volessi più baciarmi visto che non andavi mai oltre i baci a stampo.-
 
 


...cosa? 
 
 


Stiles si corrucciò come se Derek gli avesse appena detto la cosa più assurda di sempre, e si sporse per dargli un altro bacio con la lingua, più breve rispetto a quello di prima ma che spiegava perfettamente quanto avesse da sempre avuto voglia di baciarlo in quel modo.-Ti volevo baciare.- ammise quando si separò dalla sua bocca solo per poi dargli un altro piccolo bacio con un accenno di lingua.-Volevo baciarti in questo modo sin dal nostro primo appuntamento, e forse anche prima.- disse prima di leccarsi le labbra ed abbassare la testa con fare colpevole.-Ma temevo di correre troppo, so che i miei tempi non sono come i tuoi e che vuoi andarci piano, e io volevo dimostrarti che sono disposto a darti tutto il tempo che vuoi.-spiegò sinceramente, perché non avrebbe mai iniziato niente con lui se non fosse stato disposto ad aspettare.-Davvero, non m’interessa nient’altro, non ho nemmeno voglia di fare sesso.- aggiunse valorosamente solo per poi mordicchiarsi il labbro inferiore quando l'altro non se la bevve e lo guardò scetticamente.-D’accordo, ho ancora voglia di fare sesso.- sbuffò alzando le mani in aria per poi poggiarle nuovamente sui suoi fianchi. Non era comunque un bisogno che poteva controllare, ma davvero non lo avvertiva più con la stessa intensità di un tempo.-Ma non è un bisogno fondamentale, capisci? Non mi sento morire se devo rimandarlo perché non è l’unica cosa che voglio da te. Io voglio stare con te e guadagnarmi ogni passo avanti che compiremo. Come questi baci.- tentò di spiegarsi a voce bassa prima di baciarlo un’altra volta, perché proprio non riusciva a farne a meno. 
 
 
 
Derek si sollevò nuovamente sulle punte (e quanto era carina questa cosa?) per ricambiare il bacio e gli avvolse le braccia intorno alle spalle per sostenersi meglio-Quindi stavi aspettando che fossi io a baciarti così?- ansimò a corto di fiato contro la sua bocca, facendolo rabbrividire. 
 
 
 

-Sì.Che c’è?- gli domandò quando vide la sua espressione incredula.
 
 
 
-Mi spieghi come avrei fatto a baciarti in questo modo se non avevo la minima idea di come ci si baciasse con la lingua?- Derek si corrucciò in modo adorabile a quella domanda. 
 

 
Stiles boccheggiò alla ricerca di una risposta. Non ci aveva proprio pensato.-Avresti improvvisato? Guarda che tutti all’inizio non sappiamo cosa fare, ma poi si impara.- rispose con tranquillità prima di ghignare e riavvicinarsi a lui.-Anche se devo dire che non te la cavi affatto male, hai un talento naturale con quella lingua.-
 

-Ed ecco che ritorni a fare il maiale.- sbuffò Derek sorridendo divertito contro la sua bocca, e Stiles non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce...ma il motivo principale delle sue battutine spinte era che adorava le reazioni di Derek. Non c'era alcun secondo scopo. 
 


Questa volta fu proprio Derek ad azzerare la distanza tra loro e baciarlo, e Stiles sorrise quando sentì la sua lingua premere delicatamente tra le sue labbra in un muto permesso. 
 Permesso che ovviamente gli concesse, perché non c'era niente che non gli avrebbe concesso, e dovette ammettere che fu bello per una volta permettere a qualcuno di baciarlo. Non aveva mai permesso a nessuno di prendere iniziativa con lui, ma vedere Derek iniziare a capire cosa volesse e soprattutto non avere paura di chiederlo gli faceva sentire non poco orgoglio nei suoi confronti. 
Era evidente che Derek dovesse ancora capire il meccanismo, dato com'erano incerti i suoi movimenti e come ogni tanto si fermava per pensare a cosa fare dopo, ma Stiles si sentiva lo stesso dipendente da quei baci inesperti e non vedeva l'ora di sapere come l'altro lo avrebbe baciato una volta che avrebbe acquistato più sicurezza. 
 
 

Furono le urla di Jackson ad interrompere quel bacio e a convincerli ad uscire da quella casetta, e Stiles non riuscì a non ghignare soddisfatto quando vide che il suo amico era appena stato colpito dalla sua ragazza. A volte il Karma (in questo caso Lydia) aiutava anche i poveri disgraziati come lui. 
 
 
 
-Quella ragazza è pazza, maledizione!- esclamò Jackson, massaggiandosi la chiappa dolorante su cui era evidente una macchia di vernice.-E’ impossibile sfuggirle!-
 
 
 
-Te la sei scelta bene, Jacky.- ridacchiò Stiles, avvolgendo un braccio intorno spalle di Derek perché proprio non poteva non tenerlo vicino a sé, specialmente dopo ciò che avevano fatto.-Quindi chi ha vinto?-
 
 
 
-Io, sono l’unica che non è stata colpita.- ghignò Lydia, facendo uno strano balletto, ignara degli abiti completamente puliti di Derek.
 
 
 
Stiles sghignazzò quando vide il ragazzino studiarsi gli abiti con fare pensieroso, e da bravo fidanzato si abbassò per recuperare la propria pistola e gliela passò silenziosamente, osservandolo mentre prendeva la mira sulla sua amica. Nonostante Derek si fosse colpito con la pistola montatura degli occhiali per sbaglio e la stesse tenendo in modo sbagliato, Stiles lo trovò comunque eccitante da morire mentre socchiudeva gli occhi dietro alle lenti rotonde per mettere meglio a fuoco il suo bersaglio prima di sparare un solo colpo che atterrò sulla spalla di Lydia. 
 
 
L'allarme dell'arena segnalò la fine della partita e Stiles permise agli altri di congratularsi con Derek (Jackson sembrava quasi essergli grato per averlo vendicato) prima di avvicinarselo a  sé tirandolo per i passanti del jeans per potergli dare un altro bacio e fargli i complimenti. 
 
 
 
-Ero sicuro che avresti vinto.-gli disse sulle labbra, non dicendogli che il suo piano iniziale era quello di fare fuori tutti per permettergli comunque di vincere. 
 
 
 
Derek sbuffò sulle sue labbra ma gli sorrise dolcemente.-Solo perché tu hai avuto clemenza e non mi hai sparato.-
 
 
 
Stiles ghignò e gli passò le braccia intorno alla vita.-Non è colpa mia se hai metodi di persuasione irresistibili.-sussurrò adorando il modo in cui le guance dell'altro si arrossarono immediatamente. 
 
 
 
Una volta usciti dall'arena Derek ricevette un orso di peluche gigante come premio della sua vincita,  e Stiles rimase sorpreso quando questi insistette affinché lo prendesse lui. Non riceveva un peluche in regalo da quando era un bambino, e per un momento gli sembrò anche di non meritarsi qualcosa di così tenero e morbido, ma il sorriso che gli dedicò Derek lo convinse ad accettare il suo regalo e...sapete cosa? Si sarebbe anche scattato un milione di selfie con quel peluche, e li avrebbe anche pubblicati perché quello era il primo regalo che Derek gli aveva fatto e ne andava fiero. 
 
 
 
Anche se, ovviamente, nessun regalo avrebbe mai battuto un singolo bacio del suo amore. Ma questo non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, in fondo aveva una reputazione da portare avanti. 
  
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