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Autore: LadyPalma    11/11/2019    17 recensioni
[Questa storia partecipa al contest "Il mio Babbo Natale segreto" indetto da Claire roxy sul forum di EFP]
[Questa storia partecipa alla "Infinity prompt challenge" indetta da HarrietStrimell sul forum di EFP]
"Hey, come mai porti quel cappello? Sembri un soldato della prima guerra mondiale in una di quelle foto in bianco e nero..." ti chiede d'un tratto una delle due, quella bionda, con fare civettuolo.
Le rivolgi un sorriso fugace. "È per camuffare un po' il mio aspetto. Se mi trovano le cose potrebbero mettersi male per me" dichiari con serietà dopo averci pensato un attimo su.
Le due oche ridono.
Come se tu avessi fatto una battuta.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come la carbonara




Natale è ormai alle porte, ma per fortuna una ghirlanda attaccata al portone del locale rappresenta l'unico tributo alla festività. Con il riscaldamento acceso a palla e la gola a fuoco per il fiume costante di alcol, non sembra neanche dicembre. Nel tuo completo giacca e cravatta così vecchio stile, stai morendo letteralmente di caldo. Non lo dai a vedere però e cerchi di restare concentrato sul tuo lavoro.
Non sarai tu a morire questa notte.
Finisci di preparare due mojito e li porgi a due ragazze che si sono fermate di fronte a te e ti fanno gli occhi dolci. Tu non le hai degnate di uno sguardo però, del resto hai altre inclinazioni. E, a proposito, la tua testa è perennemente inclinata di 45 gradi verso il tavolino dove si trova la tua prossima preda.
"Hey, come mai porti quel cappello? Sembri un soldato della prima guerra mondiale in una di quelle foto in bianco e nero..." ti chiede d'un tratto una delle due, quella bionda, con fare civettuolo.
Le rivolgi un sorriso fugace. "È per camuffare un po' il mio aspetto. Se mi trovano le cose potrebbero mettersi male per me" dichiari con serietà dopo averci pensato un attimo su.
Le due oche ridono.
Come se tu avessi fatto una battuta.
La bionda ricomincia a parlare - o forse stavolta è la bruna? -, ma tu hai deciso che hai già dedicato loro fin troppa attenzione. Con un movimento improvviso ti allontani verso l'altra estremità del bancone.
Non hai tempo per vuote chiacchiere. L'affascinante ragazzo seduto al tavolino in fondo a destra si sta finalmente avvicinando al bancone.



 
**



"Allora, cosa posso prepararti?" chiedi in tono casuale, facendo finta di non aver già pronti sotto il bancone tutti gli ingredienti per l'infallibile mix che vuoi propinargli.
Lui curva le labbra e tu in quel gesto leggi chiaramente la vena maliziosa. Ha delle fossette adorabili, ma gli occhi scuri e tenebrosi tolgono a quel particolare qualsiasi parvenza di innocenza. Ti vuole, lo senti, lo avevi capito sin da quando lo hai visto venti minuti fa. E anche tu lo vuoi. È dannatamente sexy, glielo concedi, quasi ci fai un pensierino. Quasi.
"Tu cosa mi proponi?" chiede, sporgendosi in avanti e confermando con il tono il proposito del suo mezzo sorriso.
Sorridi anche tu adesso. Proprio la domanda che aspettavi.
"Vediamo: un americano, un old fashioned..."
"No, no, niente whisky. Non mi piace molto" ti ferma con una leggera smorfia.
Alzi un sopracciglio e per un attimo ti blocchi. Okay, questo non lo avevi previsto.
"Allora posso farti un old fashioned senza whisky che dici?" proponi, recuperando la tua sicurezza. "Ma sì: vodka, angostura e arancia. Che ne dici così?"
Il tizio ridacchia, e anche la sua risata è sexy.
"Ma così non è più un old fashioned!"
"Io direi che è solo una variante. È un po' come la carbonara in fondo..." ribatti, alzando le spalle con noncuranza. Ti prendi qualche secondo per osservare la confusione sul suo volto prima di continuare a spiegare. "Sì, insomma, ogni tanto qualcuno dice che si fa solo in quel preciso modo. Guanciale invece di pancetta, niente panna, uova cotte, uova crude... Ma la verità è che ognuno la fa a modo suo e tu la mangi comunque, no?"
Lui scuote la testa, ma ridacchia ancora e ti dice di voler provare questa tua specialità poco ortodossa. Cerchi di nascondere il sospiro di sollievo e cominci a preparare: prendi un bicchiere da quelli appena lavati e poi dal tuo angolino segreto estrai in sequenza tutti gli ingredienti più qualche cubetto di ghiaccio.
"Allora, assaggiamo" ti dice quando gli porgi la bevanda davanti.
Fa per afferrare il bicchiere ma tu gli blocchi il polso e lo fissi con i tuoi gelidi occhi azzurri.
"Raccontami qualcosa prima" lo esorti con un vago sorriso. "Qualsiasi cosa" precisi di fronte al suo sguardo confuso.
Lui comincia a parlare. Di cosa di preciso non lo sai. Potrebbe stare improvvisando un racconto di mare oppure una rivisitazione su due piedi della storia di Peter Pan e tu non te ne accorgeresti neanche. La tua attenzione non è per le parole, ma solo per il movimento continuo delle sue labbra e l'impercettibile aumento del liquido nel bicchiere. All'improvviso lo lasci e con una naturalezza simulata gli fai cenno di bere.
"Bella storia" commenti, anche se non hai ascoltato proprio nulla.
Stai pensando a quella concreta a cui hai appena dato il via.



 
**



La polizia è appena andata via, la scientifica ha portato via bicchieri e bibite ma tu sai che non troveranno niente. Quel bel ragazzo è morto una decina di minuti dopo l'aver bevuto il tuo drink e l'autopsia ha dichiarato che si è trattato di avvelenamento.
Sospettano, forse in quei tre giorni di indagini hanno addirittura capito, ma trovi dannatamente eccitante l'idea che non possano farti nulla.
"Wow" dice Melissa, la tua collega dai capelli rossi seduta al tuo fianco. È quello che ripete da cinque minuti a intervalli irregolari, da quando tu hai ammesso candidamente che sei stato proprio tu a far fuori quel tizio.
Ti ha visto uscire dal magazzino in una mise completamente diversa dal solito e stupita ti ha chiesto: "Perché vai in giro vestito da Babbo Natale?"
E tu, infilandoti con disinvoltura il cappello rosso con la punta penzolante fatta di batuffolo bianco, hai risposto la verità: è tempo di cambiare location e ora devi mimetizzarti per strada e cominciare a scappare perché sei un criminale.
Non ti ha minacciato di dire tutto alla polizia, non è scappata via urlando. È rimasta invece lì, dicendo semplicemente wow.
Quell'atteggiamento ti sorprende. È una brava ragazza, ti ritrovi a pensare, per lo meno secondo il tuo sballato codice morale.
Ti è simpatica perché non fa domande stupide. Non ti chiede se la vittima fosse una iena per cui nessuno avrebbe mai pianto o se tu per caso sia una sorta di giustiziere dei poveri.
Quando i wow finiscono, una domanda te la porge a dire il vero, ma è una intelligente per fortuna.
Non chiede perché ma come.
"Dov'era il veleno? Nel whisky?"
Tu esiti un attimo. Quell'interessamento per le tue tecniche ti lusinga, così decidi di premiarla.
"Oh no, tassativamente diceva di non volere il whisky. Vedi, non puoi mai essere certo di sapere cosa vuole bere qualcuno, quindi..."
"Quindi?"
"È come la carbonara. Potresti avvelenare la pancetta, ma quel qualcuno ti dice che la mangia solo con guanciale, oppure addirittura ti dice che è vegetariano e che la carne non va proprio. Se ogni ingrediente può essere sostituito, come decidi? Cos'è che scegli di avvelenare in un piatto di carbonara?”
Melissa ti fissa. Non è spaventata, sembra stia pensando davvero alla risposta.
"L'uovo" risponde dopo un po', ma ci ripensa quasi immediatamente. "Oh no, aspetta. Dev'essere qualcosa che non c'entra solo con la carbonara. Avvelenerei il pepe oppure il sale."
Un barlume di soddisfazione ti illumina gli occhi. Sei talmente contento che sviti una bottiglia e riempi due bicchierini di innocuo whisky.
"Esatto, Melissa. Ho avvelenato il ghiaccio".
















NDA: Una nota per questa storia è doverosa. Partecipa al contest "Il mio Babbo Natale segreto" ed è dunque un regalo per un'altra persona. Non è stato semplice scegliere su cosa scrivere, ma alla fine ho optato per questa originale thriller dove mi sono divertita ad inserire all'interno una serie di easter eggs e false piste. Che Babbo Natale burlona sono, vero? In realtà credo che l'autrice/autore per cui ho scritto capirebbe immediatamente nel leggere, e non sono sicura che apprezzerebbe questa storia. Però è stata pensata a lungo e come cantava Elton John a proposito di Your song "It may be quite simple, but now that it's done..."
Quando il contest sarà concluso, tornerò qui per specificare molte cose che ora per segretezza devono rimanere taciute xD 
   
 
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