Film > The Phantom of the Opera
Ricorda la storia  |      
Autore: eliseCS    12/11/2019    1 recensioni
Una piccola cosuccia perché il reprise di All I Ask Of You cantato dal Fantasma in Point Of No Return mi spezza sempre il cuore (soprattutto se il Fantasma ha la voce di Ramin Karimloo), e per una volta volevo che il lieto fine fosse suo.
Piccolo appunto: la storia è davvero molto più breve di quello che sembra...
Buona lettura
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Christine Daaé, Erik/The Phantom, Raoul De Chagny
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una piccola cosuccia perché il reprise di All I Ask Of You cantato dal Fantasma in Point Of No Return mi spezza sempre il cuore (soprattutto se il Fantasma ha la voce di Ramin Karimloo), e per una volta volevo che il lieto fine fosse suo.
Negli avvertimenti ho messo ooc perché sappiamo bene che fine fa Piangi in questa scena, però non sono mai stata d’accordo sulla sua dipartita e quindi mi sono permessa di cambiare leggermente le cose.
Altro piccolo appunto: la storia è davvero molto più breve di quello che sembra...
Buona lettura



p.s. vi prego assicuratevi di scorrere fino alla fine della pagina!












 
Past the point of no return
 
 
 
No thoughts within her head but thoughts of joy
No dreams within her heart but dreams of love
 
 
Christine aveva fatto la sua entrata sul palco e lui suo malgrado aveva trattenuto il respiro.
Nonostante tutte le proteste e le suppliche, i pianti e le lacrime, lei era lì.
Inspirò cercando di darsi un contegno.
Non era stupido, sapeva benissimo quello che la presenza della soprano comportava: d'altra parte il Visconte non si era poi premurato di tenere il suo piano così segreto nonostante alle persone del pubblico di quella sera non fosse stata data una giustificazione per la presenza di tutti quei gendarmi.
Comunque fossero andate le cose quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe cantato con la sua Christine.
 
 
Master...?
 
 
La voce dell'attore che interpretava Passarino lo richiamò interrogativa, quasi avesse paura che lui si fosse dimenticato la parte. Ah!
Ma d'altronde quel povero ragazzo non poteva avere idea...
 
 
Passarino
Go away, for the trap is set and waits for its prey
 
 
Si aggiustò un'ultima volta il mantello, gemello di quello di Piangi che al momento giaceva svenuto e legato sotto quello che doveva essere il letto di scena, assicurandosi che fosse interamente coperto, e nel pronunciare l'ultima sillaba azionò la leva che fece scorrere la porta rendendolo visibile sul palco.
E poi cominciò a cantare.
 
 
Past the point of no return
No backward glances
Our games of make believe are at an end
 
 
La sua voce sembrava aver incantato la fanciulla come sempre e Christine si muoveva attorno a lui con grazia senza sottrarsi ai suoi tocchi, anzi quasi assecondandoli, e lui si era lasciato andare finché... non aveva osato troppo.
La mano della soprano sotto la sua, aveva risalito partendo dal fianco arricciando appena la stoffa della gonna del vestito che la ragazza indossava, sempre più in alto, fino quasi a raggiungere il suo seno.
In un primo momento Christine si era abbandonata all’indietro, la sua schiena contro il suo petto, finché le loro mani unite non erano arrivate davvero troppo in alto e lei sembrava essersi risvegliata di colpo.
 
 
Christine si staccò bruscamente da lui alzandosi di scatto dalla panca su cui era seduta fino all’attimo prima guadagnando un paio di metri di distanza sul palco.
Lui pensò che avrebbe fatto meno male se gli avessero strappato un braccio.
Alzò lo sguardo solo per scoprire che la fanciulla, quasi ansimante al centro del palco, lo stava guardando come se potesse chiaramente vederlo in viso nonostante il cappuccio e come se stesse riflettendo intensamente su qualcosa.
Cominciò la sua strofa dopo un attimo, appena esitante quasi si stesse rendendo conto per la prima volta delle parole che stava cantando, oppure era solo il fatto che lo stava cantando con lui – per lui – che cambiava le cose.
 
 
Past the point of no return
No going back now
 
 
Il cambio di voce lo sorprese causandogli una fitta al petto. Quando aveva scritto la parte di Aminta era così che se l'era immaginata: con Christine che cantava quelle parole come se ci credesse sul serio, come se quelle domande le stesse rivolgendo a lui...
 
 
When will the flames at last consume us?
 
 
Ah, se solo avesse avuto idea da quanto lui si sentiva come se le fiamme lo stessero consumando...
 
 
 
 
 
 
 
The bridge is crossed so stand and watch it burn
We' ve passed the point of no return
 
 
E il punto di non ritorno fu passato sul serio: insieme all'ultima parola Christine gli tolse il cappuccio ritraendo poi la mano all'istante come se si fosse scottata con la stoffa.
Chi fra il pubblico non se n'era ancora reso conto realizzò finalmente che non era Ubaldo Piangi quello sul palco. Erik si chiese distrattamente quanti sapessero sul serio chi aveva preso il posto del tenore...
La scena sembrava come essersi bloccata: la strofa successiva toccava a lui, ma in qualche modo quello che avrebbe dovuto dire non gli sembrava più giusto, come se si fosse improvvisamente accorto di una vistosa stonatura nel bel mezzo della sua stessa opera.
Ormai Christine lo aveva esposto, dubitava sarebbero arrivati alla fine della scena. Tanto valeva...
 
 
Say you'll share with me one love, one lifetime
Lead me, save me from my solitude
 
 
Cominciò a cantare piano, quasi sottovoce, la sua voce piegata in un tono così supplichevole come non era mai uscito dalle sue labbra.
Il temuto Fantasma dell'Opera che supplicava, proprio un bello spettacolo, ne era sicuro.
 
 
Say you'll want me with you here beside you
 
 
Christine stava piangendo.
Lacrime silenziose le rigavano le guance ma neanche un singulto lasciò le sue labbra.
Le stava dichiarando quanto l'amava, le aveva letteralmente messo un anello al dito, e lei piangeva.
Perché? Per lui?
Erano lacrime sprecate, se n'era fatto una ragione ormai: lei non lo amava.
La sua Christine, la ragazza per cui avrebbe fatto qualsiasi cosa, il suo angelo, colei che avrebbe potuto renderlo il più mansueto e devoto degli uomini con una parola, non lo amava.
Ma stava piangendo per lui.
 
Beh, tanto valeva farla finita davvero.
 
 
Anywhere you go let me go too
Christine that' s all I ask of...
 
 
Accadde tutto in un istante, talmente veloce che la voce gli si incastrò in gola impedendogli di concludere il verso e i pensieri gli affollarono la testa contemporaneamente quasi assordandolo.
La mano sinistra di Christine si era alzata tra loro una seconda volta appoggiandosi senza esitazione sopra la maschera che gli copriva il lato sfigurato del suo viso.
Sapeva che l'obiettivo della serata era quello di smascherarlo, ma non aveva pensato che volessero farlo in modo così letterale.
Aveva capito perché la ragazza stava piangendo.
Dopotutto non era la prima volta che versava lacrime di pietà per lui, apparentemente erano le uniche a cui poteva ambire.
In quel secondo che precedette la tragedia si ritrovò a pensare che nonostante tutto non era arrabbiato con lei. Come avrebbe potuto?
Lui l'avrebbe amata sempre, e glielo avrebbe fatto capire.
 
In un modo o nell'altro...
 
 
 
fine.












































beh, forse no










































 
 
 
 
 
 
Flashback – alcune settimane prima
 
 
I can't!
 
 
Le sue stesse parole avevano continuato a rimbombarle nella testa da quando le aveva pronunciate.
Poteva davvero appoggiare l'idea di Raoul, poteva davvero tradire l'uomo che una volta aveva ispirato la sua voce?
«Non posso!» aveva continuato a ripetere a chiunque fosse ancora disposto ad ascoltarla e a se stessa, eppure non era comunque riuscita a tenersi lontana dalle prove del Don Giovanni, nemmeno dopo quello che era successo al cimitero sulla tomba di suo padre...
E alla fine, quasi inconsapevolmente, la parte di Aminta l'aveva imparato sul serio. Sembrava fatta così su misura per lei, facendole scoprire aspetti di se stessa di cui era rimasta inconsapevole fino a quel momento: in quelle strofe lei ci si rivedeva veramente e cantarle aveva un che di liberatorio e segreta soddisfazione.
Nessuno avrebbe dopotutto sospettato che lei potesse provare quelle emozioni così forti. Lei, una ragazza all'apparenza così fragile che un soffio di vento avrebbe potuto portarla via come un fiocco di neve. Ma non era il vento che cercava, lei.
No, lei voleva il fuoco.
 
 
 
«Mademoiselle Daaè?»
«Christine?»
Si era ritrovata nello studio di André e Firmin senza sapere come, i suoi piedi avevano fatto tutto da soli. Ovviamente anche Raoul era con i direttori.
«Lo farò. Canterò nel Don Giovanni»
 
 
 
 
 
 
 
For if miss Daaè sings he is certain to attend
 
 
Le parole che Raul aveva preso a ripeterle sempre più spesso con l’avvicinarsi della prima del Don Giovanni le vorticavano in testa rischiando quasi di farle dimenticare le battute della sua parte. Quasi.
«... e al momento opportuno basterà che tu gli tolga la maschera» aveva concluso come se stesse parlando dell'ultima moda in voga a Parigi.
Christine era rimasta disorientata dalla semplicità con cui il suo fidanzato aveva fatto quell'affermazione.
 
 
 
 
 
 
 
Remember, when the time comes, shoot
Only if you have to, but shoot to kill
 
 
Era dietro le quinte con Meg, ma quelle parole le aveva sentita chiaramente e l'avevano fatta gelare sul posto, tanto che anche la ballerina si era subito preoccupata nel vederla sbiancare così all'improvviso.
Oddio, cosa stava di fare?
 
 
 
 
 
 
 
Tempo presente
 
 
Aveva chiuso gli occhi, non ce l'avrebbe fatta a sopportare lo sguardo di pietà mista a disgusto e orrore che Christine gli avrebbe sicuramente rivolto una volta che la maschera fosse stata rimossa.
 
 
No dreams within her heart but dreams of love
 
 
Riaprì gli occhi spaesato.
La mano di Christine aveva lasciato una carezza sopra la sua maschera prima di scostarsi lasciando però l'oggetto al suo posto.
La ragazza aveva ancora gli occhi lucidi ma gli sorrise, allontanandosi dopo avergli lanciato un mezzo sguardo provocante e riprendendo a cantare la sua parte come se niente fosse appena successo.
La sua voce esitò prima di unirsi incredula a quella della soprano fino alla conclusione vera e propria della scena.
 
Rimasero fermi nella posa finale, l'una nelle braccia dell'altro, finché gli applausi inizialmente incerti ma via via sempre più convinti, non si esaurirono.
Christine sorrideva tranquilla al suo fianco inchinandosi rispettosa mentre qualcuno dal pubblico lanciava addirittura dei fiori sul palco, lui invece non era sicuro di aver ancora realizzato quello che era appena successo.
Si risvegliò dal suo stato di impasse solo quando la mano esile della fanciulla strinse la sua guidandolo verso una delle botole del palco provvidenzialmente aperta per la loro uscita di scena – così come era stata prevista dal copione – mentre dal fondo delle quinte stavano già cominciando ad uscire i ballerini per la scena successiva.














E niente, stavolta è finita sul serio.
Mi perdonerete l’infinità di spazio che ho lasciato in mezzo tra una parte e l’altra ma volevo lasciare un po’ di cliffhanger (poi mi direte voi se ci sono riuscita) e non credo che dividendo in due la storia avrei avuto lo stesso effetto perché vi sareste automaticamente aspettati il pezzo che sarebbe arrivato dopo (e poi questa os è davvero troppo breve per essere divisa in due).
Il finale è lasciato volutamente aperto: se devo fare os meno scrivo e meglio è perché altrimenti mi metto nei guai con le mie stesse mani. Siete quindi liberi di immaginarvi che Christine ed Erik sono scappati dall’Operà Populaire senza neanche aspettare la fine dello spettacolo e che nessuno ha più avuto loro notizie.
Qualcuno mi rassicuri che non sono l’unica ad immaginarmi così la faccia di Raoul e di conseguenza ridere come una scema...  
 
 
Se qualcuno volesse lasciarmi un commentino con il suo parere al riguardo sarebbe più che benvenuto.
Grazie a tutti per aver letto,
 
I remain, gentlemen, your obedient servant
 
E.C.S.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Phantom of the Opera / Vai alla pagina dell'autore: eliseCS