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Autore: lunalba    18/11/2019    1 recensioni
Hermione e Fred stanno insieme da 6 mesi e tutto sembra essere perfetto, ma una notizia inaspettata scoinvolgerà il loro equilibrio.
"Improvvisamente qualcosa si posò sugli occhi della riccia che stava per urlare, quando qualcuno parlò
-Zitta, sono io! – sussurrò la voce di Fred
Hermione sospirò e si voltò a guardare il fidanzato, bello come sempre
-Ehi come è andata la giornata? – chiese trattenendo le lacrime
-Hermione c’è qualcosa che non va?-
-Aspetto un bambino- sussurrò mentre una lacrima le rigava il viso
-Tu … cosa?-
-Aspetto un bambino … - ripeté la ragazza ormai in lacrime
-Aspetti chi? Che bambino?-
-Insomma Fred! Noi aspettiamo un bambino! Sono incinta! Ti ricordi qualche settimana fa … quando noi abbiamo…. Insomma Fred sono incinta … I-N-C-I-N-T-A! – urlò la ragazza"
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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NON CI CREDERETE MA… SIAMO TORNATE!
DOPO SEI ANNI, LA MATURITÀ, LE LAUREE E FIDANZATI VARI… CI SIAMO SVEGLIATE UNA MATTINA E CI SIAMO DETTE “PERCHÉ NON RIPRENDERE IN MANO LA NOSTRA STORIA…” E QUINDI ECCOCI QUI, PiÙ CRESCIUTE E MATURE (FORSE) E PRONTE A CONTINUARE QUESTO PROGETTO A QUATTRO MANI. SPERIAMO CHE VI FACCIA PIACERE E PROMETTIAMO DI PORTARLO A TERMINE.
FATECI SAPERE COSA NE PENSATE, PER NOI È IMPORTANTE IL VOSTRO PARERE.
VALENTINA E BIANCA  
 
RITORNO ALLA NORMALITÀ

 
TRE SETTIMANE DOPO …

Hermione e Fred arrivarono davanti all’ospedale, il cielo era illuminato dal caldo sole di luglio e, da quando George si era svegliato tre settimane prima, tutto sembrava tornato alla normalità. Finalmente quel giorno avrebbero potuto portarlo a casa insieme a loro.
<< chissà se quel pigrone di mio fratello si sarà preparato la valigia >> domandò il rosso in tono ironico voltandosi verso la fidanzata.
<< dalla fretta che ha di lasciare questo posto, mi stupisco di non averlo trovato già fuori ad aspettarci…>> rispose lei sorridendo guardando la grande finestra al terzo piano, in cui George aveva trascorso le ultime settimane. Si accorse subito dopo che la finestra era aperta, ma quello che attirò in particolare la sua attenzione furono un paio di calzini a pois che ondeggiavano davanti alla finestra, quasi creando una danza, e un paio di mutande, abbinate ai calzini, che si dimenavano nel tentativo di uscire dalla finestra, evidentemente incastrate nella maniglia.
Se fossero stati nel mondo magico Hermione non ci avrebbe fatto molto caso, ma in un ospedale babbano sicuramente un episodio del genere era alquanto insolito.
<< Credo proprio che la valigia si stia facendo da sola >> disse la ragazza alzando gli occhi al cielo, ebbe a mala pena il tempo di terminare la frase che dietro di loro un bambino quasi urlò:
<< Mamma guarda! Un paio di mutande che volano >>
Per fortuna la madre tirò il braccio del bambino senza neanche verificare le parole del figlio e rimproverandolo di inventarsi stupide storielle.
<< andiamo a fermarlo prima che qualcuno se ne accorga! >> esclamò Fred dirigendosi a passo svelto verso l’ingresso dell’ospedale.
La scena che si presentò ai due ragazzi non appena entrarono nella stanza fu a dir poco surreale: mutande, calzini, magliette e pantaloni volteggiavano per la stanza in una specie di danza disordinata mentre un George super rilassato se ne stava sdraiato sul letto. L’unica fatica era il movimento della mano con cui scuoteva la bacchetta a destra e a sinistra.
<< George che diavolo stai facendo?>> quasi urlò Fred saltellando a destra e a sinistra nel bizzarro tentativo di afferrare i vestiti del fratello.
<< preparo la valigia >> rispose con nonchalance il rosso come se in quella scena non ci fosse nulla di strano, e probabilmente per lui, che era un mago, era così ma il fratello e la cognata non osavano immaginare che reazione avrebbero potuto avere dei babbani davanti a quel comico quadretto …
Per fortuna Hermione con un solo movimento di bacchetta riuscì a fermare la danza dei vestiti che caddero, con un tonfo sul pavimento.
Con uno sbuffò George si alzò dal letto, restando appoggiato sul bordo  << Ecco! Avete rovinato il mio piano per preparare la valigia. Ora è un vostro problema! >>
La mora non rispose e con tranquillità iniziò a raccogliere i vestiti, piegandoli e riponendoli ordinatamente nella grande valigia posta sul letto.
<< sei sempre il solito! Lo sai che non ci è concesso utilizzare la magia qui! In più per un motivo così futile >> lo rimproverò Fred, facendo sorridere divertita Hermione che, scuotendo la testa continuò la preparazione del bagaglio; in passato si sarebbe arrabbiata, avrebbe rimproverato lei stessa il ragazzo e avrebbe dato il via ad un’interminabile sfuriata, ma dopo gli avvenimenti delle settimane precedenti era così felice e si sentiva così fortunata che niente e nessuno avrebbe potuto rovinare il suo buon umore.
Dopo aver sbrigato le ultime faccende burocratiche in ospedale e parlato con il dottore sulla riabilitazione che George avrebbe dovuto fare al ritorno a casa, i tre ragazzi si diressero verso casa Granger.
Nei giorni precedenti alle dimissioni del ragazzo i genitori di Hermione si erano resi disponibili ad accoglierlo a casa propria per i primi giorni di convalescenza visto che il ragazzo non era ancora in grado di camminare in totale autonomia e necessitava del supporto di una stampella per muoversi, quindi sarebbe rimasto qualche giorni nel mondo babbano, in cui avrebbe iniziato la riabilitazione, che poi avrebbe concluso nel mondo magico, una volta tornato a casa.
Non appena varcarono l’ingresso i tre ragazzi furono accolti da un’aria festosa e dall’allegria della piccola combriccola che li attendeva con tanto di palloncini e festoni in onore di George e del suo ritorno a casa.
<< Bentornato a casa! >> urlarono in coro quando George entrò in casa e salì i pochi gradini dell’ingresso barcollando. Hermione e Fred immediatamente si fiondarono in suo aiuto ma ricevettero un netto rifiuto a  qualsiasi assistenza da parte loro.
Nel giro di pochi minuti il rosso si ritrovò circondato dall’affetto dei suoi cari, parenti e amici lo stringevano felici di poterlo rivedere nella sua forma, quasi, splendente.
Al centro della sala era stata preparata una torta al cioccolato, a cui Molly aveva lavorato tutta la sera prima. Ovviamente vicino ad essa c’era Ron con l’acquolina in bocca. Prese in braccio Crystal per far assaggiare un po' di torta anche a lei nascondendosi da Hermione che probabilmente non avrebbe approvato. Anche Harry decise di fare altrettanto, così prese in braccio Dylan ma prima che potesse avvicinarsi al tavolo della torta venne trascinato in un angolino della sala da Hermione.
<< Vieni un po' qui tu… non avevamo forse un discorso in sospeso? >>
Il prescelto all’inizio non capì, o fece finta di non capire, e la guardò con una faccia da pesce lesso. Come al solito gli uomini non capivano le cose all’istante, così la riccia si spiegò meglio
<< non dovevi chiedere a qualcuno di uscire? >>
<< Beh ma forse… non è il caso… non so come … non lo so Herm … e se dicesse no? >>
<< Almeno provaci >>
<< E Ron poi? Non sarebbe sicuramente d’accordo >>
<< Non deve per forza esserne al corrente, beh non subito almeno, se dovesse andar bene >>
Harry non troppo convinto fece un grosso sospiro e provò a farsi coraggio. O la va o la spacca! Diede Dylan in braccio alla mamma e si diresse verso Ginny, che in quel momento stava chiacchierando animatamente con la signora Granger. A pochi passi da lei Harry provò a chiamarla, ma prima ancora di iniziare a dire qualcosa sentì la ragazza urlare un secco ed energico NO.
“Forse un segno del destino?” Pensò Harry facendo immediatamente dietro front.
Vedendolo tornare sui suoi passi Hermione lo incenerì con lo sguardo. Harry la vide pronunciare silenziosamente mille minacce.
<< Scusa non ci riesco, davvero >> rispose lui a bassissima voce, che quasi lei non lo sentì.
La riccia alzò gli occhi al cielo. << Ho proprio l’impressione che dovrò occuparmene io >>
 
***
 
UNA SETTIMANA DOPO…

Nonostante i timori di Harry, Hermione aveva preso in mano la situazione e aveva organizzato un primo appuntamento con i controfiocchi.
Nei giorni in cui George era rimasto nel mondo babbano, la riccia era stata tremendamente impegnata, ma da quando erano tornati tutti a casa, nel mondo magico, aveva avuto il tempo per organizzare una serata a cui aveva invitato Harry e Ginny, ovviamente tralasciando il fatto che ci sarebbero stati solo loro due.
L’appuntamento si sarebbe svolto al cinema e, in teoria, avrebbero dovuto essere presenti anche Fred ed Hermione che però, “sfortunatamente”, avrebbero avuto un imprevisto che li avrebbe costretti a rinunciare, lasciando i due piccioncini soli soletti. Un piano perfetto!
Il giorno dell’appuntamento Ginny arrivò puntuale davanti al cinema, convinta di trovare i suoi amici lì ad aspettarla trovò però solo Harry, in super anticipo (una volta tanto) e in uno stato di super ansia, che cercava da un po' di minuti di tenere sotto controllo, non avendo però molto successo.
Ginny lo salutò sorridendo e poi gli chiese dove fossero gli altri che mancavano all’appello.
<< Purtroppo i gemelli si sono svegliati con la febbre alta, così Herm e Fred hanno deciso di rimanere a casa con loro >>  rispose subito Harry.
<< Ah che peccato… beh forse allora è il caso di rimandare, non credi? >>
<< No! Non si può >>
Ginny lo guardò un po' esterrefatta per la sua reazione.
<< Intendo dire… ci tengo molto a vedere questo film, è l’ultimo giorno in cui fanno lo spettacolo >>
<< Ah capisco. Beh se ci tieni così tanto allora andiamo. Di che film si tratta a proposito? >>
 Senza pensarci troppo il ragazzo allungò la mano indicando la locandina alla sua destra, rendendosi poi conto di star indicando un film per bambini basato su elefantini alle prime armi con la magia.
<< sei serio?! Ci tieni tanto a vedere quello spettacolo? >>
<< ma si, se vuoi possiamo vedere altro … >> rispose Harry imbarazzato, passandosi una mano tra i capelli disordinati.
<< no no, se ci tieni tanto … >> sorrise la rossa avviandosi verso la cassa per prendere i biglietti.
Proprio in quel momento, Harry notò inorridito che dietro di loro c’era Ron con un enorme contenitore di popcorn che stava studiando attentamente le locandine degli spettacoli; ringraziò mentalmente di aver scelto un film che sicuramente l’amico non avrebbe mai visto. Pericolo scampato!
I due ragazzi entrarono nella sala e si sedettero ai loro posti, entrambi in evidente imbarazzo per quello strano appuntamento.
Per l’entusiasmo di entrambi lo spettacolo si rivelò più piacevole del previsto, dallo schermo fuoriuscirono colorate bolle di sapone, la sala fu invasa da allegri personaggi animati che danzavano tra gli spettatori e, contro ogni aspettativa, Harry e Ginny si stavano davvero divertendo.
Mentre Ginny rideva di gusto Harry pensò di fare la sua mossa e con un eclatante gesto cercò di circondare le spalle della ragazza con il suo braccio, con l’utilizzo della tattica dello “stiracchiamento”, ma non appena alzò le braccia venne disturbato da dei colpetti improvvisi provenienti dalle sue spalle. Quando si voltò per verificare che cosa lo stesse colpendo, vide un agitato Ron, paonazzo che con l’ausilio di una cannuccia gli stava sparando popcorn come se avesse una cerbottana.
Dopo uno sguardo di fuoco tra i due Harry volse lo sguardo allo schermo, tentando di ignorare l’amico e rimettendo le braccia lungo i fianchi, mentre Ron era molto tentato di alzarsi per frapporsi tra i due quando si rese conto di non riuscire ad alzarsi dalla poltrona. Una forza sconosciuta lo tratteneva mentre nella sua testa sentì la voce di Hermione:
<< Non osare disturbali! Dopo tutto l’impegno che ci ho messo per organizzare questa serata! >>
Grazie all’intervento di Hermione, l’appuntamento proseguì senza ulteriori interruzioni da parte di Ron; al termine dello spettacolo Harry capì che l’appuntamento aveva dato l’effetto sperato, infatti Ginny, inaspettatamente, gli presa la mano
<< mi sono divertita tantissimo… con te. Grazie e mi piacerebbe organizzare di nuovo…ma la prossima volta scelgo io il film! D’accordo? >> disse sorridendo felice.   
Cosi la serata terminò con Harry e Ginny che lasciavano la sala mano nella mano e un Ron incollato alla poltrona anche dopo che tutti se ne furono andati dalla sala che imprecava e chiedeva all’amica di lasciarlo libero.
Hermione guardò la scena attraverso la sua bacchetta e pensò soddisfatta “ e uno finalmente è sistemato! Ora bisogna pensare a quell’altro… “ rivolgendosi ad un George a gambe incrociate, ostinatamente seduto sul divano, rifiutando qualsiasi tentativo del gemello ad iniziare la riabilitazione.
“ questi uomini mi faranno impazzire” pensò alzando gli occhi al cielo.
 
 
  
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