Tu sei lo spazio di tempo compresso
che falsifica le mie notti di sesso
Sei l'illusione masturbata dal mio
pugno destro
la mattina presto
Tu sei l'incubo mesto che,
frustrato e represso, mi fa ripetere
"Sogno o son desto?"
Queste ed altre cose tu sei
Ambasciatrice di fantasie appese al chiodo
fisso, infisso a pių riprese nella
glandine rosa che giammai riposa
Com'anche č fissa la stella della tua risoluzione
orsa sterile e deforme
scioperante nella coltre
ai cancelli di corte
iscritta come un mantra nel tabernacolo
di fronte al quale trasecolo
Per spostarti, lo sai, occorre 10 volte un secolo
ma una volta al mese, puntuale,
ti fa visita il Marchese
O essenza carnale
sgocciolata a pių riprese
sulla tazza di porcellana
o Nana Bianca del male
statua di sale
cristallizzata nel piatto
Foriera di contatto
fantasma senza sbocco
Zampillo vomitato
in arcate morbide o scoscese
Il lenzuolo si cambia
una volta al mese
Le mutande rapprese di maionese
corallina, amaranto, marrone o turchese
- vestigia imperiture -
oggetto di scambio
diverranno tra le generazioni future