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Autore: BeautyLovegood    24/11/2019    4 recensioni
Dopo l'Apocalisse mancata, Crowley e Aziraphale si sono finalmente messi insieme e stanno per festeggiare il loro primo anniversario, ma la sorpresa di Aziraphale cambierà per sempre la loro lunga esistenza...
Genere: Drammatico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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UN MESE DOPO

 

Aziraphale si alzò dal letto e andò in camera di Magic per controllarla. Dormiva come un angioletto. Il becco dell’anatra di peluche le sfiorava la boccuccia, come se la volesse baciare. L’angelo sorrise, spostò il pupazzo e si abbassò per dare un bacio a sua figlia sulla fronte. Lei si mosse e fece qualche piccolo verso, ma poi si calmò, senza aprire gli occhietti.

- Ti amo, piccola mia…- mormorò e andò in cucina a bere una tazza di tè. Sentì dei passi striscianti alle sue spalle.

- Buongiorno, caro.- disse dopo aver bevuto un lungo sorso. Crowley lo baciò sulla fronte, gli scompigliò i capelli e con un gesto della mano, fece apparire una tazza di caffè nella sua mano.

- Non so se è un miracolo o se sono diventato sordo, angelo, ma stanotte Magic ha dormito per tutto il tempo.- commentò dopo aver bevuto un lungo sorso.

- Be’, ieri non ha fatto neanche un pisolino. Le ho provate tutte, ma non voleva proprio chiudere gli occhietti. Secondo me, le mancava tanto il suo papà demone. Non andare più via così a lungo, Crowley.

- Scusami, angelo, ma anche se non ho più dei capi, non vuol dire che non abbia più certi lavori da fare. La prossima volta non starò via a lungo, te lo prometto.

Dal baby monitor uscirono i versi di Magic.

- Vado io, amore.- disse Crowley e raggiunse la camera della piccola, che si stava stiracchiando e toccando il viso con le manine.

- Buongiorno, mia bellissima principessina.- disse sorridendole, ma quando Magic si rese conto della sua presenza, spalancò gli occhi dalla paura e scoppiò a piangere.

- Stai tranquilla, amore, non piangere.- disse scoprendola per prenderla in braccio, ma Magic agitò le braccine e pianse più forte per impedirgli di toccarla.

- Aziraphale?! Aiutami, ti prego!- esclamò Crowley disperato. Aziraphale lo raggiunse in un battibaleno.

- Che cosa succede? Magic sta male?

- Non riesco a capirlo! Ha iniziato a piangere all’improvviso!

Aziraphale si avvicinò alla culla e allungò lentamente le mani.

- Sssh… stai calma, Magic… Papà Aziraphale è qui…

Di colpo, Magic smise di piangere e fissò il suo papà angelo senza paura e con i ditini in bocca.

- Brava, tesorino mio…- disse Aziraphale soddisfatto. Prese in braccio la piccola e le posò la testolina sulla sua spalla. Crowley provò ad avvicinarsi per baciarla sulla fronte, ma appena Magic aprì gli occhi e vide il suo viso, scoppiò di nuovo a piangere.

- Oh, no, no, amore, stai calma.- disse Aziraphale e accarezzò la schiena di Magic per calmarla, ma era inutile.

- Magic… ha paura di me…

- Non dire sciocchezze, Crowley!

- E invece sì, Aziraphale! Guarda!

Crowley coprì gli occhietti di Magic con la mano e lei smise di piangere. Appena gliela tolse, lei ricominciò a piangere spaventata. Il demone fece altre due volte lo stesso gesto. Magic continuava a piangere solo quando vedeva gli occhi gialli del suo rosso e alto papà.

- Ha chiaramente paura di me!- esclamò Crowley tristemente e si chiuse nella stanza delle piante. Aziraphale voleva seguirlo, ma era meglio tenere Magic tranquilla e, almeno per il momento, lontana da lui, così la mise sul fasciatoio, le cambiò il pannolino e poi la portò in cucina per darle la pappa.

- Che cosa c’è che non va, amore? Papà Crowley ti vuole tanto bene, non devi avere paura di lui.

Magic sembrava ascoltarlo mentre succhiava con avidità il biberon.

- Ora scusami, ma dovrò fare una cosa di cui non mi pentirò… perché tu non te lo ricorderai mai.

Aziraphale tolse il biberon vuoto dalla bocca di Magic, la sistemò sulla sua spalla per farle fare il ruttino, poi posò una mano sulla sua testolina e chiuse gli occhi. Tra le sue tante capacità celestiali, c’era anche quella di leggere la mente degli umani, compresi i sogni. In questo modo, riuscì ad entrare nei piccoli sogni sfocati di sua figlia. Per avere un solo mese di vita, Magic faceva dei sogni piuttosto dettagliati che ricordavano al biondo angelo le favole che lui e Crowley le raccontavano per farla dormire. Aziraphale vide un giardino pieno di fiori dai tanti colori che gli ricordava molto l’Eden. Vide anche un enorme albero di mele rosse.

- Oh oh…- mormorò senza aprire gli occhi. Quando vide una grande mela rossa, sentì un sibilo molto familiare.

- Credo di aver capito quale sia il problema…

E aveva ragione, perché vide un serpente dai grandi occhi gialli strisciare intorno alla mela, ma invece di mangiarla, spalancò la bocca e sibilò in un modo che fece venire i brividi persino ad Aziraphale, che riaprì gli occhi e sussultò dallo spavento. Magic fece il ruttino e scoppiò di nuovo a piangere.

- Ora mi è tutto chiaro.

L’angelo pulì la boccuccia della piccola e la guardò tenendola per la testolina con la mano destra e per la schiena con quella sinistra. Magic lo guardava con le manine in bocca.

- Tesoro mio, probabilmente non puoi capire quello che sto per dirti, ma quel serpente che hai sognato era tuo padre Crowley.

La piccola continuava a guardarlo con gli occhioni spalancati, ma si era tolta le manine dalla bocca, come se fosse interessata a quello che diceva il suo papà angelo.

- Non devi avere paura di lui, perché non è un serpente cattivo. Va bene, lo ammetto, ha fatto alcune cose un po’ cattive, ma se non avesse tentato Adamo ed Eva con quella mela rossa… tu non saresti qui con noi. Perciò, non devi avere paura del tuo papà demone. Sono gli altri che devono averne se osassero farti del male.- concluse Aziraphale e baciò Magic sulla fronte, che sembrò rassicurata.

- Coraggio, amore, andiamo da Papà Crowley.

E i due si diressero nello studio del demone, che fingeva di leggere con attenzione uno dei suoi libri di astronomia. Si era messo gli occhiali neri, cosa che non faceva mai in casa sua.

- Papà Crowley?

Crowley alzò lo sguardo dal libro. Magic teneva la testolina appoggiata sulla spalla di Aziraphale e gli sfiorava il mento con la manina fissando il vuoto, mentre lui le accarezzava la schiena.

- Vuoi che spaventi di nuovo nostra figlia? Sei veramente un b…

- Crowley, per favore, vacci piano con le parole, almeno quando c’è Magic!

Crowley si alzò dal suo trono e voltò le spalle al compagno e alla figlia.

- Non posso cambiare i miei occhi, perciò non toglierò mai più gli occhiali, neanche quando starò da solo con te, angelo.

Aziraphale alzò gli occhi al cielo e, tenendo stretta Magic a sé, si avvicinò a Crowley e lo guardò in faccia, sicuro di avere i suoi occhi su di lui.

- Crowley, smettila di fare così! Questo è un problema che possiamo risolvere.

- E come, sapientone?

- Facendo una cosa che sembrerà pazza persino per un’entità soprannaturale come te e me: devi trasformarti in serpente davanti a Magic.

Crowley non disse niente e non mosse un solo muscolo, come se fosse diventato una statua di cera.

- Crowley?- lo chiamò Aziraphale, ma lui lo ignorò e si chiuse nella stanza delle piante. Invece di bagnare le sue creature verdi, il demone scoppiò in una risata che le fece tremare più del solito. Magic si addormentò al suono di quella risata.

- Mmm… sento che sta già funzionando.- pensò Aziraphale a voce alta e si trasferì in salotto con la bimba. Crowley li raggiunse dopo un’ora circa. Il suo angelo aveva fatto apparire un libro da leggere con una mano e con l’altra accarezzava la testolina di Magic, che dormiva succhiando il suo ciuccio. Aziraphale chiuse il libro, lo posò sul tavolino e guardò il compagno in attesa che dicesse qualcosa. Lui si sedette vicino a lui e lo afferrò per le guance con una mano.

- Ti è dato di volta il cervello, angelo?- disse con un finto sorriso e a denti stretti.

- Nu. Sunu sriu.

Crowley lo lasciò andare e si rialzò per evitare di prendere a schiaffi il suo compagno e spaventare per l’ennesima volta la loro bambina.

- I troppi dolci ti hanno dato alla testa! È così! È così!- disse passandosi la testa tra i capelli.

- Crowley, non fare il bambino! Ti ricordi il nostro primo incontro nell’Eden? Tu mi avevi raggiunto come serpente e poi ti eri tramutato in demone davanti ai miei occhi e io non ho avuto alcuna paura.

- Lì era diverso, Aziraphale! Tu sei grande e grosso, Magic è una neonata!

Magic fece qualche capriccio e si agitò senza aprire gli occhietti. Aziraphale la calmò cullandola dolcemente.

- Lo so, ma è nostra figlia e ti ama come ti amo io. Intimità a parte, ovviamente.

Crowley sospirò e Aziraphale lo guardò con un piccolo broncio.

- Ti prego, caro, facciamo un tentativo. Se non dovesse funzionare, porterò Magic a vivere con me in libreria.

- Che cosa?!- esclamò Crowley a denti stretti per non urlare troppo forte.

- Scherzavo.- disse Aziraphale con un sorriso e Crowley lo chiamò Bastardo senza usare la voce.

- Va bene, proviamo. Promettimi che parlerai bene di me a nostra figlia alla fine di questo stupido esperimento.

Magic si svegliò un’ora dopo nel suo cuscino colorato sul divano. Aziraphale, seduto vicino a lei, le sorrise.

- Ben svegliata, amore. Hai fatto un bel pisolino?

Magic lo guardò mentre si stiracchiava e succhiava il ciuccio.

- Papà Aziraphale ti vuole presentare una certa… creatura.

Crowley, tramutato in serpente, sbucò dietro Aziraphale e si avvicinò alla bambina, ma senza sfiorarla. Magic lo guardò con gli occhioni spalancati, ma per una volta, non pianse. Era come se lo vedesse per la prima volta.

- Avvicinati di più, Crowley. Sta funzionando.- sussurrò Aziraphale. Crowley posò la testa sulle gambine di Magic, cercando di non toccarla con la sua lingua biforcuta. Lei lo fissò, indecisa sul da farsi, ma almeno non dava l’aria di essere spaventata.

- Non ci crederai, principessina, ma questo bellissimo serpente è Papà Crowley.- disse Aziraphale con un sorriso pieno di speranza. Magic posò una manina sulla testa del suo papà demone/serpente e guardò il suo occhio giallo destro senza paura. Crowley sentì una carezza un po’ goffa, ma almeno sua figlia non piangeva e non era spaventata.

- Ha funzionato, Crowley. Ha funzionato.- disse Aziraphale emozionato.

- Assssssssspetta…- sibilò Crowley e si ritrasformò in umano davanti a Magic. La sua manina passò dalla testa alla guancia del rosso papà demone.

- Cucù!- disse lui e le tolse il ciuccio usando i denti. Magic spalancò gli occhioni e la boccuccia, ma non pianse alla vista degli occhi serpentini gialli.

- Ha funzionato!- ripeté Aziraphale alzando il pugno sinistro in segno di vittoria. Crowley rimise il ciuccio in bocca a Magic e la prese in braccio per coccolarla.

- Ti voglio tanto bene, principessina mia.

Aziraphale si strinse a loro, facendoli dondolare come se fossero entrambi figli suoi.

- Uno a zero per Papà Aziraphale.

- È stato un colpo di fortuna, angelo. Ma ti ringrazio…

I due si baciarono e portarono la loro bambina in cucina per darle di nuovo la pappa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non so se una cosa del genere può succedere anche nella realtà, ma spero che vi sia piaciuto. Al prossimo capitolo!

  
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