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Autore: LadyPalma    28/11/2019    2 recensioni
[Questa storia partecipa alla Red Challenge indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp]
[Questa storia partecipa alla "Infinity Prompt Challenge" indetta da HarrietStrimell sul forum di EFP]
La mia versione dell'unica segreta notte tra Eddie e Sally, in cui è stata concepita Laurie.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Blake/Il Comico, Sally Jupiter
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Violenza chiama violenza








Eri ubriaca?
Questa era la domanda che suo marito le rivolgeva più spesso durante ogni singolo litigio. Ma barriere di odio e meccanismi di oblio non erano riusciti a cancellare il fatto che Sally quella notte era stata, al contrario, più lucida che mai.
Durante un incontro con i membri rimasti del team, lei e Eddie avevano avuto modo di incontrarsi di nuovo, in privato. Sally si era allontanata dal gruppo e lui l'aveva raggiunta, chiedendole semplicemente come stesse. Lei aveva risposto, vomitandogli addosso tutta la frustrazione che viveva da quando si era ritirata dalla lotta al crimine e l'infelicità della vita monotona accanto a Laurence.
Per una volta lui era stato quello che l'aveva consolata.
E che le aveva strappato un sorriso, da vero Comico qual era.
E fu in quel momento, mentre si guardavano negli occhi con il sorriso sulle labbra, che una furia inaspettata prese possesso di Sally, portandola a schiaffeggiarlo senza preavviso.
Eddie rimase forse per la prima volta in vita sua inebetito per qualche istante. Poi si massaggiò la guancia e scoppiò in una risata beffarda.
"Posso sapere il motivo di questo schiaffo, dolcezza?"
Lei, per tutta risposta, riprese a schiaffeggiarlo ancora, segno che non ci sarebbe stata alcuna dolcezza quella sera.
"Lasciati schiaffeggiare, Eddie Blake!" esclamò, con tutta la disperazione che aveva in corpo.
Lui la fece sfogare per un po'; ricordava benissimo quello che aveva fatto e sapeva in fondo di meritarlo. Erano passati più di quindici anni ma il loro rapporto all'inizio fatto di flirt fugaci e complicità non aveva avuto nessun segno di ripresa dopo che lui, spinto dall'attrazione malata e dal suo sadismo, aveva provato a violentarla.
Ma anche la vendetta aveva un limite e ferire un violento come lui non sarebbe mai potuta essere una buona idea.
All'improvviso iniziò a reagire: le afferrò le mani e la spinse con forza contro la parete, facendole sfuggire un gemito di dolore.
Con i polsi bloccati e il corpo pressato tra quello di lui e il muro, Sally era di nuovo alla mercé di Eddie, ma stavolta lo fissava dritto negli occhi con espressione di sfida.
"Sta' attenta, Sally" mormorò lui, tra i denti, come un cane rabbioso che tentava di reprimere i suoi impulsi. "Ora farò un passo indietro e tu te ne andrai... O finirà male, stavolta".
Era un avvertimento, l'ultimo bagliore di controllo che il Comico potesse avere, ma lei scelse di non ascoltarlo.
"Fa' del tuo peggio" rispose in un soffio. "E io farò il mio".
Mentre Eddie tentava di tenere a bada il suo lato oscuro, Sally aveva scelto proprio quel momento per portarlo alla luce.
Perché anche lei era marcia fino al midollo, era solo capace di nasconderlo meglio.
Lei, che aveva scelto appositamente il mini vestitino attillato per farsi guardare e che si lusingava per i libricini porno che la ritraevano da protagonista, era talmente pervertita da bramare troppo spesso di essere desiderata come solo Eddie Blake aveva mostrato.
Fu una vera e propria battaglia, iniziata con vestiti strappati e proseguita con dita sulla gola e schiaffi sulla pelle, di cui sarebbero rimasti lividi il giorno dopo.
Era una sfida a chi dei due fosse capace di fare più male: era l'unico modo per stare bene.
Lui le mordeva il collo, le labbra, il seno come fosse un vampiro.
Lei gli graffiava la schiena, il petto e la faccia come fosse un lupo mannaro.
E il rosso della passione era il rosso del sangue. Dal naso, dalla bocca, dalla pelle.
Ogni volta che lui le faceva male, Sally lo incitava a fare peggio. Era disposta a farsi violentare questa volta, solo a patto però che anche lei potesse violentare lui.
Nessuna dolcezza, nessuna umanità; solo istinto animalesco e desiderio cieco.
Ecco perché quando, dopo averle staccato quasi un orecchio con un morso, Eddie le sussurrò qualcosa di totalmente sconnesso con quel clima di violenza, lei si ritrovò a spingerlo con forza lontano da lei.
"Cosa diavolo hai detto? Sei forse impazzito?" urlò, con un lampo di paura negli occhi.
Lui rimase zitto. Ma i suoi occhi la fissavano di rimando, ripetevano ancora quelle stesse parole.
Ti amo. Due parole che non aveva mai pronunciato e che non avrebbe pronunciato mai più in tutta la sua scellerata vita.
Due parole che l'avevano ferita più della violenza fisica passata e presente, quella subita e quella cercata.
Una bugia inutile. Una verità inaccettabile.
Lui si rivestì e uscì senza nessuna parola, anche se tentò di nuovo di avvicinarla nei giorni seguenti, ricevendo sempre lo stesso secco rifiuto.
"Solo una notte" - quella che Sally avrebbe portato nella memoria per sempre.
"È stato un errore, Eddie" - un errore chiamato Laurie.
"Va' all'inferno" - lo stesso inferno di infelicità e vuoto in cui sarebbe finita anche lei.









NDA: Primo (e credo anche unico) tentativo di scrittura non solo in questo fandom, ma in generale sui supereroi! Il prompt usato della red challenge era "solo per una notte", mentre quello della challenge di HarrietStrimell era "Posso chiederti il motivo di questo schiaffo?"
Spero che questa one-shot vi sia piaciuta, mi farebbe molto piacere ricevere un commento:)

 
   
 
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