Storie originali > Horror
Ricorda la storia  |      
Autore: aurora giacomini    01/12/2019    2 recensioni
(...) con l'ultimo filo di lucidità realizza che il nastro tiene: l'anima di Noemi sarà per sempre dentro di lei.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

06/12/2017

 

 

 

 

 

Respiro

 

 

Quando la fantasia aveva cessato la sua natura, mutandosi in concreta realtà?
Mary non lo sa e non le importa, non più ormai.
Sospira, e si mette seduta contro la parete della stanza in penombra, il freddo della pietra le manda una scossa che si propaga per tutto il corpo.
Socchiude gli occhi, ascoltando il battito regolare del proprio cuore.
Da quanto tempo non provo una simile pace... forse non l'ho mai provata, tra poco sarà eterna...
Sorride beata.
-Ti prego..-
Il lamento la riscuote dai suoi pensieri.
Alza gli occhi sulla figura che siede legata ad una sedia, posta al centro della stanza.
-Ti sei svegliata finalmente,- le sorride pacata.
-Mary ti prego, basta...- dice, cercando di liberare i polsi, costretti dolorosamente ai braccioli, da una grezza corda.
Negli occhi blu della ragazza passa un'ombra di curiosità.
-Basta? Basta cosa tesoro?-
Gli occhi neri di Noemi si fanno lucidi, inizia a piangere piano, mentre una morsa nera le sale per il petto spargendo la disperazione in ogni fibra del suo corpo stanco e ferito.
-No, tesoro no, perché stai piangendo?- Si alza per inginocchiarsi di fronte alla creatura sofferente.
-Ti prego, lasciami andare a casa...- singhiozza l'altra, mentre il sapore di lacrime e muco le invade la bocca.
-Tu sei a casa, casa è dove c'è chi ti ama, ed io sono qui.- Le fa una carezza mentre con lo sguardo cerca il suo, quando lo trova, Noemi volta di scattò la testa sottraendosi al contatto con la mano di Mary.
Mary non gradisce, ed il sorriso che le illuminava il viso fino ad un attimo prima, svanisce, lasciando il posto ad orrenda smorfia che le deforma i lineamenti.
-Non osare!- Urla, mollandole una sberla in pieno viso. L'anello che ha al dito s'incastra col piercing che Noemi porta al sopracciglio.
L'urlo, che prorompe violento e stridulo dall'esile figura, rimbalza sulle grezze pareti perdendosi lentamente in un eco.
Un sorriso folle le apre il viso come un'orrenda ferita quando solleva la mano macchiata del suo sangue.
-Guarda che mi hai fatto fare, non avrei mai voluto rovinare il tuo bel viso.-
-Tu sei pazza!- Urla la ragazza, mentre il sangue si mischia alle lacrime, finendo per disegnarle un solco scarlatto che le taglia il viso per un terzo, il rivolo procede la sua corsa fino a cadere in piccole gocce sulla canottiera bianca.
-Io sarò pure pazza, ma tu sei una piccola traditrice.- Le ringhia, ad un soffio dal viso.
Sospira e pare ritrovare la beata calma che, inizialmente, calda la pervadeva.
Noemi piange lacrime che non possiede più, mentre invano tenta di soffocare il bruciore della ferita.
-Ti guarderò morire e ascolterò il tuo ultimo respiro imprigionandolo per sempre in me...- Mary sorride serena, fissando la sua bocca tremare.
Noemi non risponde, non ci riesce, non riesce a pensare ad altro che alla Mary che le fece tremare il cuore solo qualche mese prima. Perché ora quell'essere che, di solo le sembianze aveva dell'amore della sua vita, la torturava nell'anima e nel corpo, chiamandola addirittura traditrice? Perché si trovavano nel suo scantinato e non in camera da letto a fare l'amore?
Perché le sue mani la percuotevano invece di cingerle delicate i fianchi, perché la sua bocca urlava e sussurrava ingiurie invece di baciarle le gote e la fronte, prima di dirle qualcosa di dolce?
Perché...?
Prova un enorme pena per quell'essere disturbato, non riesce a non domandarsi cosa nel giro di cinque minuti l'abbia fatta impazzire, e perché proprio lei, l'unica persona dalla quale si fosse mai sentita amata.
Perché la mia Mary...?
Vorrebbe gridarglielo, ma non ci riesce, è stanca tanto stanca, nemmeno la paura riesce a confondere la sua mente, ora così lucida, mentre realizza che morirà. Morirà, così, semplicemente, nello scantinato di casa sua a 19 anni senza mai aver vissuto davvero, perché ora chi le stava insegnando a vivere l'avrebbe uccisa.
In quel momento quando l'intero pensiero si fa vivido e vero, urla, urla tutta la sua disperazione, urla alla vita, urla a se stessa, urla perché sa che il vento non potrà più portarlo via.
L'urlo muore nel silenzio di un bacio.

Mary tiene premute le sue labbra contro quelle di Noemi, mentre con la mano le tappa il naso. Sente gli spasmi del corpo di Noemi farsi scoordinati e deboli, mentre il fiato caldo scende giù per la sua gola, lo vuole tutto, vuole l'ultimo respiro del suo amore, così risucchia violenta l'aria nei polmoni di Noemi fino a sentire i suoi scoppiare.
Solo ora, che gli occhi spalancati di Noemi rimangono privi di vita e il suo corpo inerte, si stacca da lei, la guarda un attimo ancora e nota l'orina che gocciala giù dalla sedia e sui suoi pantaloni, rilasciata mentre soffocava.
Le bruciano i polmoni, il petto ha dei micro spasmi, ma per nulla al mondo rilascerà il fiato, con la mente annebbiata prende il nastro adesivo dalla tasca, e con movimenti frenetici se lo passa attorno al cranio tappandosi naso e bocca, ormai non ce la fa più, da gli ultimi giri e si lascia cadere in ginocchio. Si trascina fino al corpo di Noemi e si accascia a terra, ormai il suo corpo è tutto percorso da spasmi, proprio come il suo amore; con l'ultimo filo di lucidità realizza che il nastro tiene: l'anima di Noemi sarà per sempre dentro di lei.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: aurora giacomini