Libri > Good Omens
Segui la storia  |       
Autore: BeautyLovegood    05/12/2019    4 recensioni
Dopo l'Apocalisse mancata, Crowley e Aziraphale si sono finalmente messi insieme e stanno per festeggiare il loro primo anniversario, ma la sorpresa di Aziraphale cambierà per sempre la loro lunga esistenza...
Genere: Drammatico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Al Magic Angel era la serata karaoke, ma Crowley si stava annoiando. Tutti i clienti che si facevano avanti erano stonati o cantavano a modo loro le canzoni che sceglievano. Abituato com’era ai Queen e alla voce angelica del suo angelo, gli sembrava di essere finito nel girone dell’Inferno degli stonati. Lo aveva creato lui stesso in un momento di forte rabbia. Decise di tornare a casa mentre un cliente ciccione si cimentava in una imbarazzante e ubriaca versione di We are the champions e mandò un sms ad Aziraphale. Essendo le nove di sabato sera, sicuramente Magic era ancora sveglia. Crowley aveva una grande voglia di coccolarla.

Aveva promesso ad Aziraphale di non essere iperprotettivo con lei, ma non ci riusciva. Aveva salvato varie volte il suo angelo nel corso della storia, ma sua figlia non era una bambina qualsiasi. Aveva capacità sia demoniache che angeliche, avrebbe potuto fare cose più forti e pericolose di Adam Young.

Dovrò usare tutta l’immaginazione che c’è in me per proteggere Magic, pensò mentre ascoltava proprio A kind of magic.

Quando entrò in casa, venne accolto da Aziraphale che gli prese il viso tra le mani e lo baciò sulle labbra.

- Bentornato, caro. Magic ti ha preparato una sorpresa.- disse mentre lo trascinava in salotto e lo faceva sedere sul divano. Al posto del tavolino e del televisore, c’erano la tastiera giocattolo di Magic e lo stereo.

- Lo spettacolo può iniziare!- esclamò l’angelo dopo essersi seduto vicino al compagno e accese lo stereo indicandolo con l’indice destro, diffondendo nell’aria del salotto il concerto dei Queen al Live Aid del 1985, ma al posto dello spirito di Freddie Mercury, si fece avanti Magic, vestita proprio come la “regina” e con un microfono di plastica nera attaccato ad una asta finta che diede ad Aziraphale. Battendo le mani, la bambina si era fatta apparire un paio di baffi neri che fece ridere i due papà e si era persino accorciata i capelli, mantenendoli comunque rossi. Salutò i suoi papà con un inchino, si sedette allo sgabello della tastiera giocattolo e finse di suonare una parte di Bohemian Rhapsody, cantando insieme a Freddie Mercury. Crowley si tolse gli occhiali e guardò sua figlia con un grande sorriso stampato sulle labbra. Aziraphale fece l’occhiolino a Magic e si godette lo spettacolo insieme al compagno.

Finita la canzone, dallo stereo si sentirono gli applausi del pubblico, ma quelli del demone e dell’angelo erano più forti. Magic si alzò dalla tastiera e Aziraphale le restituì l'asta per permetterle di cantare Radio Ga Ga. Era così convincente da sembrare posseduta dallo spirito di Freddie, almeno dal punto di vista di Crowley. Arrivata al ritornello, Magic incitò i suoi padri a cantare con lei una strofa alla volta e anche a battere le mani. Il demone fece la stessa cosa anche durante Hammer to fall, mentre Aziraphale riposava la voce e le mani ma guardava felice i suoi due grandi amori. Arrivato il turno di Crazy little thing called love, Magic suonò una chitarra invisibile e ballò vicino ai suoi papà facendo finta di flirtare con loro. Crowley la guardava con amore e le mandava piccoli baci volanti, mentre Aziraphale nascondeva il suo sorriso, ma non il rossore sulle sue guance.

Il meglio arrivò quando Magic, sudata fradicia, iniziò a cantare We will rock you e poi We are the champions: Crowley convinse Aziraphale ad alzarsi dal divano per cantare e ballare con la loro bambina. Il demone la prese addirittura in braccio all’ultimo ritornello di We are the champions e cantarono in coro così forte da sentire un gran numero di proteste dai vicini e persino dalla strada, ma i tre Crowley-Fell li ignorarono completamente, troppo occupati a godersi quella serata speciale in famiglia.

Quando Aziraphale spense lo stereo, Crowley girò su se stesso stringendo forte sua figlia.

- Amore mio, sei stata grandiosa!

- Ti è piaciuta la mia sorpresa, Papà Cro?

- Se mi è piaciuta? È la sorpresa più bella che potessi farmi! Però, hai saltato un passaggio.

- No! No, Crowley, ti prego! Tutto ma non quello! L’ho tolto apposta per non rischiare di essere buttati fuori di casa!

Crowley e Magic si guardarono come se non avessero capito una sola parola di quello che Aziraphale aveva detto.

- EEEEEEEEEEEEO!- gridò il demone in faccia alla figlia. Lei gli fece eco e spalancò le braccia. Più loro urlavano, più Aziraphale stringeva gli occhi e si preoccupava per i vicini. E aveva ragione, perché le proteste dall’esterno aumentarono ancora di più.

- ALL RIGHT!- gridarono insieme Crowley e Magic alzando le teste e un braccio a testa al soffitto.

Dagli occhi del rosso demone, uscirono tante lacrime commosse.

- Papà Cro… non piangere!- disse Magic preoccupata e gli asciugò il viso con le mani. Lui le diede un bacio sulla guancia e prese Aziraphale per mano per attirarlo a sé.

- Scusami, tesoro… sono solo molto felice di avere una figlia come te e un compagno come Mamma Aziraphale.- disse cercando di ricomporsi.

- Papà Aziraphale!

Crowley rispose al tono infastidito del compagno facendogli una pernacchia sul collo e Magic gli scompigliò i riccioli ridendo allegramente.

- Comunque, avete entrambi salvato la mia serata karaoke! Al locale non c’era neanche un bravo cantante, sembravano tutti delle cornacchie! E le nuove canzoni che escono negli ultimi tempi sono davvero penose!- commentò il demone dopo aver rimesso a terra la bambina ed essersi stiracchiato.

- E ora che lo show è finito, signorina, devi farti una bella doccia. Avrai perso almeno due chili con tutto quel ballo scatenato.- disse Aziraphale mentre accompagnava Magic in bagno.

- E ricordati di far sparire quei baffi!- disse Crowley dopo aver fatto apparire un bicchiere pieno di scotch con ghiaccio nella sua mano. Quando Aziraphale ritornò da lui, gli mise un braccio intorno alle spalle e lo baciò con ardore, facendogli assaporare anche il suo drink.

- È stata una tua idea, angelo?- gli chiese a fior di labbra.

- Niente affatto. Sei tu il vero fan dei Queen, non io, ma comunque Magic mi ha detto che ha preparato una sorpresa speciale anche per me, ma ce la mostrerà un’altra sera. Ha lavorato sodo per la tua e si è meritata una bella dormita.

- Non smetterò mai di dirtelo… Magic è la miglior… magia che tu abbia mai fatto!- disse Crowley e baciò di nuovo il suo angelo dopo averlo fatto ridere per il gioco di parole.

- Modestamente!- disse Aziraphale con ironia e Crowley soffocò una risata.

Quando Magic uscì dal bagno, pulita, asciutta, con il pigiama rosa addosso e persino i denti lavati, raggiunse i suoi padri in camera loro. Aziraphale stava scegliendo quale libro leggere a letto e Crowley aveva appena schioccato le dita per mettere i suoi pantaloni e maglietta neri da notte.

- Sei pronta per la nanna, tesoro?- chiese il demone appena si accorse di sua figlia.

- Prima mi puoi raccontare una storia, Papà Cro? È da una settimana che non lo fai!

Crowley sorrise, prese Magic per mano e andarono insieme in camera di lei. Quando Aziraphale li raggiunse, li trovò sdraiati insieme sotto le coperte. L’anatra di peluche si trovava ai piedi del letto.

- Che storia vuoi stasera, Magic?

- Mi racconti di Freddie Mercury, per favore?

Crowley ed Aziraphale si guardarono un po’ preoccupati.

- Ehm… tesoro, è una storia un po’ complicata… non credo di riuscire a raccontartela.- disse il demone con tono serio.

- Ma tu sei bravissimo a raccontare tutti i tipi di storie!- piagnucolò Magic. Aziraphale guardò Crowley, alzò la mano e la mosse delicatamente per fargli capire di andarci piano con i dettagli della storia. Crowley si piegò su un gomito e si schiarì la voce.

- Va bene, ci provo. C’era una volta, nelle lontana terra di Zanzibar, un bambino speciale con un nome alquanto bizzarro: Farrokh Bulsara.

Magic rise a bassa voce.

- Viveva con i suoi genitori e la sua sorellina Kashmira. Si volevano molto bene, ma furono costretti a cambiare casa molte volte a causa di tipi loschi che rendevano la vita delle persone per bene molto difficile e alla fine trovarono il loro posto definitivo proprio qua in Inghilterra, per l’esattezza a Feltham. Devi sapere che a Farrokh non era mai piaciuto molto il suo nome e così decise di farsi chiamare da tutti, compresa la sua famiglia, Freddie. Diceva che quel nome gli permetteva di staccarsi dal suo passato.

Mentre Crowley raccontava la storia del suo idolo, accarezzava i capelli di Magic e Aziraphale lo ascoltava attentamente.

- Avrai notato anche tu, tesoro, i denti non proprio perfetti di Freddie.

- Sì, ma a me piacciono!

- E fai bene, perché lui era nato con quattro incisivi in più e questo gli permetteva di avere un’estensione vocale più elevata rispetto al normale. Proprio per questo motivo, nessun cantante sarà mai alla sua altezza.- continuò Crowley con orgoglio.

- Comunque, una volta divenuto adulto e dopo essersi esercitato a dovere soprattutto come cantante e pianista, il destino fece trovare a Farrokh tre persone altrettanto speciali, il chitarrista riccioluto Brian May, il batterista biondo Roger Taylor e il bassista dalla faccia buffa John Deacon. Così nacquero i Queen e Farrokh divenne legalmente Freddie Mercury. Per lui Farrokh Bulsara era morto e sepolto, voleva guardare soltanto avanti.

- Posso cambiare nome anche io?

- Perché?- chiesero in coro Crowley e Aziraphale sconvolti.

- Ho solo chiesto se posso farlo.

- Mi auguro che tu non lo faccia mai, amore, perché Magic è un bellissimo nome e tu sei l’unica in tutto il Mondo a chiamarti così. È un grande orgoglio per noi e un grande onore per te, credimi.- intervenne Aziraphale. Crowley lo ringraziò mandandogli un bacio.

- Papà Aziraphale ha ragione. Infatti, il tuo nome deriva da una delle tante bellissime canzoni dei Queen: A kind of magic.- aggiunse Crowley e ruotò il dito diffondendo nell’aria il ritornello della canzone. Lo fece anche con tutte le altre canzoni che citò.

- Come succede spesso nella vita, i Queen dovettero affrontare anche momenti un po’ difficili che li portarono anche a separarsi per un po’ di tempo, ma nonostante Freddie abbia avuto successo anche da solo, sentiva la mancanza della sua famiglia, che non comprendeva soltanto i suoi genitori e la sua sorellina. Perché anche gli amici possono far parte di una famiglia anche se non hanno lo stesso sangue.

- Come zia Anatema e zio Newt per noi?- chiese Magic. Crowley le sorrise e la baciò sulla fronte.

- Proprio così, tesoro. Comunque, alla fine i Queen tornarono insieme e fecero una “piccola” apparizione ad un concerto di beneficenza, il Live Aid, che si rivelò la migliore esibizione della storia della musica rock, esattamente quella che tu hai imitato alla perfezione poco fa.

Nonostante fosse sul punto di addormentarsi, Magic sorrise. Crowley le accarezzò dolcemente la guancia per convincerla a cadere in un sonno profondo. Stava arrivando la parte triste della storia e non sapeva come raccontarla a sua figlia senza traumatizzarla.

- Dopo il Live Aid, i Queen continuarono a fare musica meravigliosa e indimenticabile insieme, come sempre, ma poi… poi…

Aziraphale posò una mano sul braccio del suo compagno per dargli forza, ma non era molto utile, perciò decise di prendere la parola.

- … poi Freddie dovette lasciare il gruppo per raggiungere un posto bellissimo dove sarebbe stato molto bene e avrebbe protetto tutti i suoi cari e i suoi fan per l’eternità.

- Ma lui tornerà?- chiese Magic con gli occhi chiusi. Crowley sospirò e si alzò dal letto.

- Ogni tanto lo fa… ma in modi diversi dal normale. Comunque, puoi stare tranquilla, amore, perché da più di trent’anni, Freddie vive felice e contento, come anche quasi tutte le persone che continuano a sentire le sue canzoni, compreso il sottoscritto.- concluse rimboccando le coperte a sua figlia e la baciò di nuovo sulla fronte, mentre Aziraphale le metteva l’anatra di peluche tra le mani e la baciava sui capelli.

- Buonanotte, piccola Mercury.- sussurrò Crowley.

- Ti vogliamo tanto bene, nostro tipo di magia più bello dell’intero Universo.- aggiunse Aziraphale e tornò in camera sua tenendo per mano il suo demone.

- Lo sai che ti amo?- disse dopo essersi messo sotto le coperte con lui.

- Anche io ti amo, angelo… Love of my life

Crowley cantò mezza canzone a voce bassa e baciò di nuovo con ardore il suo angelo prima di addormentarsi stretto a lui.



























Anche questo capitolo è dedicato ad EcateC, ma anche a tutte le mercuriane, compresa la sottoscritta! Spero che vi sia paciuta la "favola" di Freddie. Al prossimo capitolo!

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Good Omens / Vai alla pagina dell'autore: BeautyLovegood