Sono in macchina e sto percorrendo la strada per tornare al lavoro.
Mi faccio cullare e accompagnare dalle note de "L'ultima notte al mondo" di Tiziano Ferro e canto sognante, col cuore colmo di un misto di gioia e malinconia.
Vedo arrivare una macchina, ha il vetro anteriore grande e riesco a scorgere perfettamente le due persone al suo interno.
"Ho incontrato il tuo sorriso dolce, con questa neve bianca adesso mi sconvolge".
Si guardano ridendo con gli occhi gonfi d'amore; non posso udire quello che si dicono nel mentre, ma lo sento come se fossi lì.
"La neve cade e cade pure il mondo, anche se non è freddo adesso quello che sento".
Mi viene istintivo sorridere, ammaliata da quella scena così dolce della quale tanto mi manca esserne protagonista.
"E ricordati, ricordami: tutto questo coraggio non è neve".
L'ultima cosa che vedo prima di lasciarmeli alle spalle, è lei che si avvicina a lui mettendogli una mano sulla guancia, poi, si baciano.
"E non si scioglie mai, neanche se deve".
Nei miei pensieri vorticano emozioni, sentimenti e ricordi che, colpevole la canzone di sottofondo, mi sembrano lacerarmi da dentro e sento il sorriso di poco prima tramutarsi in lacrime.
"Non darsi modo di star bene senza eccezione, crollare davanti a tutti e poi sorridere. Amare non è un privilegio, è solo abilità, è ridere di ogni problema mentre chi odia trema".
Scuoto la testa decidendo di sopprimere quella tristezza per farla sopraffare dall'amore: vedere un atto così puro dovrebbe scaldare un animo, non raffreddarlo.
È con questo spirito che, con un sospiro, penso che un giorno quel calore arriverà anche per me.