Il soffio gelido che Cersei avverte quando giunge a Grande Inverno la coglie impreparata. Si era aspettata il freddo, ma non che fosse percepibile in ogni cosa. Lei quel gelo non solo lo sente, ma lo vede e ne avverte perfino l'odore.
È però solamente quando Ned Stark le si avvicina che decide che in quel posto dimenticato dagli dei fa decisamente troppo freddo.
Dietro il suo sorriso cordiale e il baciamano cortese, la regina avverte già la solennità e la serietà di quell'uomo.
Non le piace. Le piace anche meno della moglie più sanguigna che ostenta la sua antipatia in modo aperto.


 

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Lord Stark è diventato Primo Cavaliere e si aggira per il castello come un'ombra che le toglie il respiro.
Fa caldo ad Approdo del Re, ma lui ha portato il freddo.
Sono i suoi occhi grigi che la spaventano più di ogni altra cosa. Odia come la scruta quando pensa che lei non lo stia notando, odia lo sguardo vuoto che le lancia ogni volta che si incontrano.
Ha paura, Cersei.
Ha paura che quegli occhi grigi possano congelare ogni cosa che vedono.
È una paura infantile, forse.
Eppure quando i suoi brillanti occhi verdi si posano su un oggetto che lui ha osservato per primo, le sembra improvvisamente spento e privo di vita.


 

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Ned le dice di sapere di lei e Jaime, e si mostra comprensivo.
Le viene da ridere: forse per questo piange. Non si vergogna, piangere davanti a Ned e come piangere davanti a un morto.
Piange, Cersei.
Sembra l'immagine della disperazione, ma dentro medita vendetta. Non permetterà a quell'uomo di rubare la sua caotica stabilità, deve rispedirlo in fretta nel gelo da cui è venuto.
Lo fa imprigionare e molti le chiedono di essere clemente. Pensano tutti che lui sia un lord giusto e valoroso.
Ma lei sa la verità: le sue parole d'onore sono parole di ghiaccio.
È un uomo meschino. Perché come può essere buono chi ha dentro di sé il ghiaccio?


 

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Ned Stark è morto da anni, eppure il pensiero di Cersei corre a lui mentre osserva dalla finestra la neve cadere sul suo castello.
Il freddo è tornato a trovarla e lei di nuovo lo accoglie impreparata.
L'inverno inizia in quel momento, e lei sa che è la sua fine.
Perché non riuscirà mai a vincere quella guerra, e forse curiosamente nemmeno le importa più adesso.
Non importa se la sua morte arriverà con gli occhi azzurri di un Estraneo o gli occhi grigi di uno Stark.
Fosse pure il fuoco dei Draghi a distruggerla alla fine, Cersei sa che sarà comunque il gelo a sconfiggerla.
Mentre l'inverno incombe, capisce di non essere più la splendida donna dell'estate, non lo è più da tanto tempo. Appartiene all'autunno, piuttosto. È in Autunno che le parlano tutte le cose che ha perso - e quelle che perderà ancora.[1]
Maestro Qyburn le si avvicina con un inchino. Porta notizie: forse vuole dirle che Jaime è andato via, oppure che Euron Greyjoy sta tornando.
Ma lei lo interrompe e parla per prima, perché quello che ha da dire è più urgente e tutto il resto - Jaime compreso - è irrilevante.
Usa le parole che anni e anni prima le aveva detto la septa di Castel Granito, ma mentre parla la voce che le rimbomba nelle orecchie è quella fredda e tagliente di Ned Stark.
 

Lo senti quel pungente profumo di freddo nell’aria, il grigio negli occhi e quei lunghi tramonti? È  l’inverno che arriva[2]

 

 

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