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Autore: Mercurionos    09/12/2019    1 recensioni
Neo Freezer, il glorioso nucleo dell'Impero Galattico, ospita una delle strutture più avanguardistiche del Settimo Universo: il N.I.S.B.A., il Nuovo Istituto per la Specializzazione nella Bellica Arte, un'accademia militare di prima classe voluta dallo stesso Freezer. La vita dello studente, ahimè, è dura e piena di ostacoli, ma niente fermerà i migliori soldati élite dell'Universo.
Tratta dal mondo di "Dragon Ball Minus - Figli di un Domani Perduto", con la quale compone la più ampia serie "Sottozero" questa breve raccolta di storie secondarie esplora la vita degli studenti durante il periodo d'oro dell'Impero di Freezer, e si può leggere anche come serie di storie a sè stanti.
Questa raccolta conterrà le vicende degli studenti coinvolti nella vita del N.I.S.B.A., le lezioni che seguiranno, soltanto in caso siano necessarie o utili alla comprensione del mondo che li circonda, gli incontri con nuove persone, nuovi amici o nuovi rivali, la preparazione alle missioni o altro ancora, come qualche momento mancante dalla storia principale, come se fossero dei capitoli extra.
Genere: Avventura, Comico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Freezer, Nuovo personaggio, Radish, Vegeta
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball - Sottozero'
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Note dell’Autore:
 
Come, siamo già alle solite pallosissime note dell’autore? Che noia!
No no, tranquilli. Volevo spiegare in anticipo ai lettori il perché di questo episodio (che tanto non leggerà nessuno però vabbè, a me serve e ai tre lettori che mi seguono potrebbe interessare). Dal momento che tutta la storia narrata in “Figli di un Domani Perduto” avviene al N.I.S.B.A., il Nuovo Istituto per l’Istruzione nella Bellica Arte, pensavo fosse opportuno illustrare l’immensa struttura.
 
Inoltre, devo giustificare la… “qualità” delle immagini. La mia abilità come illustratore non è prossima allo zero, ma non è nemmeno abbastanza alta da permettermi di disegnare bene prospettiva ed elementi architettonici come si deve. Ho tentato varie volte di disegnare uno scorcio della struttura, ma il risultato sembrava lo scarabocchio di un lattante (con tutto il dovuto rispetto per gli artisti in fasce). Ho pensato poi di fare alcuni modelli in 3d con qualche software gratuito. O con Paint3D. Non è andata bene.
 
Alla fine ho avuto un’idea geniale. Fare tutto con i LEGO®. E no, non con quelli veri perché costano e non ho tutti quei pezzi. Ho creato dei piccoli modelli con LEGO® DIGITAL DESIGNER. Sono… decenti, perlomeno si capisce cosa dovrebbero rappresentare. Spero che apprezziate. Gli edifici in realtà me li immagino più slanciati, non così... cubettosi. Chiedo anche scusa agli utenti da PC, ho ridimensionato le immagini per poterle vedere bene anche da mobile.
 
Nei prossimi minuti potreste chiedervi: “Ma perché cavolo non ha fatto l’architetto se gli piace perdere così tanto tempo in calcoli e modellini?”
Non ne ho idea. Credo non mi andasse proprio di fare modellini di compensato e studiare strutture iperstatiche. Che palle studiare.
 
Buona lettura!
 
Capitolo A2 – N.I.S.B.A. – 1° aprile 749


 
“Ragazzi, devo lasciarvi per stasera. Ho un’ultima riunione con gli altri docenti.”
Nappa si congedò dai suoi protetti, lasciandoli insieme alla coppia di principi dai capelli albini. Notando che Vegeta stesse sfidando Gladyolo con lo sguardo, Radish si intromise tra i due principi per scongiurare un duello: “Allora… Stavi dicendo che saremo in classe insieme?”
“Sì, esatto. I vostri risultati sono stati eccellenti come immaginavo.” Rispose Gladyolo, focalizzandosi completamente sul saiyan capellone.
“Immaginavi?”
“Beh, certo. Immagino che le dicerie sull’abilità dei saiyan non siano semplici leggende, o sbaglio?”
Vegeta fece un passo in avanti, ringhiando: “CERTO CHE NO!”
 
L’irruzione di Vegeta sorprese parecchio gli altri due ragazzi ma, una volta alzati gli occhi, si accorsero di un avvenimento decisamente più peculiare: Pump aveva posto la piccola Dylia sulle proprie spalle, aveva disteso le braccia e cominciato a fare versi degni di un bambino. “KIIIIIN!” continuava a gridare ridendo, mentre correva per il piazzale dell’accademia come un’astronave. Dylia evidentemente apprezzava, dal momento che aveva cominciato a piangere per le troppe risate.
 
“Ehm… Comunque io sono Radish.”
“Eh? Ah sì, scusami. Io sono Gladyolo Vi Hakala.”
“Che significa il “Vi”?”
“Temo che non lo sappia nemmeno l’autore… Comunque, visto che ci siamo, volete fare un giro dell’istituto?”


 
Dati dell’istituto:
  • struttura a corona dodecagonale, con due ali principali, un lato mancante come ingresso allo spazio interno
  • diametro del cortile interno: 280,1m
  • area del cortile interno: 61’628mq, più grande di Piazza San Pietro a Roma
  • diametro dell’intera struttura: 355,5m
  • superficie totale del complesso: 99’270mq, l’equivalente di circa quattordici campi da calcio
  • diametro totale (inclusi terreni di combattimento): circa 700m
  • area totale (inclusi terreni di combattimento): oltre 1'500'000mq, sulla Terra non ci sono piazze tanto estese, ma è più di tre volte la dimensione di Piazza Tiananmen a Pechino
  • perimetro dell’istituto: 1116,9m
  • superficie totale calpestabile (interni): 450’418mq, il che renderebbe il complesso più grande dell’aeroporto di Narita, ancora di più della stazione di Nagoya
 
Pump fermò la sua corsa divertita al suono di quelle parole: “Ehi! Vuoi portarci in giro? Io ci sto.” E scambiò uno smagliante sorriso con Dylia, che non aveva alcuna intenzione di scendere dalle spalle della saiyan. Radish dimenticò qualsiasi tensione o preoccupazione, e approvò l’iniziativa. Vegeta si limitò soltanto a sbuffare, alzare gli occhi al cielo e mettersi in fondo alla fila.
 
“Dato che alla fine ci ritroveremo tutti nella stessa classe, possiamo benissimo cominciare da lì, che ne dite?”
Il gruppo (eccetto Vegeta, ovviamente) acconsentì, e si diresse verso la scalinata d’ingresso del primo edificio del complesso. Sopra alla porta spiccava un’enorme placca metallica recante una singola lettera: “A”.
“Questa è la sezione A, dove saremo noi per i prossimi anni. Veniamo inseriti in base al punteggio del test, e le sezioni terminano alla decima, la J.”
Appena entrati, i ragazzi svoltarono a sinistra per salire una scalinata di spesso metallo, e raggiunsero il primo piano.


 
Dati strutturali delle sezioni:
  • Angolo: 150° l’una dall’altra
  • Estensione: 72,5m x 37,7m
  • Altezza: 31,75m + tetto, incluso piano seminterrato
  • 5 piani sopraelevati, alti 5m
 
“C’è un piano per ogni anno, giusto?” Chiese Radish.
“Sì, esatto. Sul tetto invece ci sono le palestre, mentre all’esterno si trovano degli spiazzi adibiti alle esercitazioni pratiche. Probabilmente servono a qualche club.”
“Club? Cioè?”
“Non lo so ancora per certo, ma credo che dopo le lezioni ci sarà chiesto di partecipare ad attività pomeridiane.”
“Certo che sei formale quando parli.”
Gladyolo si passò una mano sulla nuca, come se fosse imbarazzato: “Di solito non parlo con dei coetanei. Fino a qualche mese fa facevo l’ambasciatore, quindi…”
 
“Ehi, ma c’è un altro corridoio?” Pump notò un largo passaggio che collegava il lungo corridoio da cui arrivavano ad un altro identico.
“Sì, nel corridoio esterno ci sono le aule dei club, in quello interno ci sono le aule vere e proprie per le lezioni del mattino. Vedi – disse indicando il cartello posto sopra una porta del primo corridoio – questo dovrebbe essere il club di cultura. Dall’altra parte invece c’è l’aula numero 7.”
Gladyolo indicò altre stanze, tra cui l’infermeria e i bagni. Alla vista della mensa, lunga quanto metà di tutto il piano, Radish cominciò a rendersi conto dell’effettiva dimensione della struttura: “Scusa, scusa… Vuoi dirmi che OGNI sezione di OGNI anno ha una mensa propria? Come cavolo è possibile? Significa che ci sono… Aspetta… QUARANTA MENSE?”
“Credo siano quarantuno o quarantadue, contando quelle riservate ai docenti.”
“Freezer è pieno di soldi da sbatter via.” Ringhiò Vegeta infastidito, ma Gladyolo pareva aver la risposta già pronta: “Beh, considera che l’istituto da un sacco di lavoro alla città. Oserei dire che tutta la zona vicina ospita solo collaboratori della scuola." Vegeta si lasciò scappare un gesto di stizzo. Effettivamente il discorso reggeva, considerando che l’appartamento di Nappa distava decisamente poco dall’istituto.


 
Dati interni delle sezioni:
  • Unità costruttiva (un quadrato blu, per intenderci): 7m x 7m
  • Corridoi: 4m x 69,8m
  • Altezza: 5m
  • Superficie calpestabile: 2520mq
 
“Gladyolo, la nostra aula, invece?”
“È quella in fondo al corridoio, vicino alle scale da cui siamo saliti.”
Pump e Radish entrarono in fretta, spinti dalla loro innata curiosità. La loro reazione alla vista dell’aula però non fu altrettanto impetuosa, semmai più… tiepida.
La larga stanza non era per nulla complessa: tre pareti bianche e nude incorniciavano i banchi, posti davanti un grande teleschermo. Dalle finestre si poteva ammirare l’immensa torre centrale del complesso, tanto grande da rendere difficile intravederne la cima. Radish la osservò per un attimo, poi chiese: “Continueremo a vivere lì quando iniziano le lezioni?”
“Sì, credo che vi lasceranno la stanza che state usando in questi giorni. Posso chiedervi di farci vedere la vostra sistemazione? È l’unica struttura che non ho ancora potuto visitare.”
Pump si lanciò davanti a Radish, stroncando la sua risposta: “Certo! Vieni, Dylia!”
Le due ragazze intrapresero una divertita corsetta vero l’uscita, tranquillizzando un poco l’animo di Gladyolo, che pareva ancora parecchio teso.  



Dati aule:
  • Dimensioni: 7m x 7m x 5m
  • Banchi: 24, elettronici
  • Lavagna: 1, elettronica
  • Design: dittatoriale
 
Poco dopo raggiunsero il primo piano dell’immensa torre. Curiosamente presentava una cavità al centro, probabilmente per consentire anche alle stanze più interne di ricevere un minimo di luce naturale durante il giorno. La stanza, dalle dimensioni a dir poco esagerate considerando la statura dei cinque giovani, presentava un arredo minimalista, ma non per questo non sembrava accogliente. Sulla sinistra tre letti a castello, poi tre scrivanie; sulla destra invece era situato il bagno e un ripostiglio.
“Beh, niente male, giusto?” Radish pareva soddisfatto della sua futura sistemazione.
Gladyolo sospirò, lievemente stanco: “Niente male davvero. Spero che ci assegnino un coinquilino pacifico.”
“Grazie a voi per il giretto turistico, altezza.” Disse scherzosamente Pump, esibendosi in un esagerato inchino. Gladyolo rispose in maniera composta, semplicemente annuendo.


 
Dati torre dei dormitori:
  • Piani: 40 + terrazza sul tetto
  • Unità abitative: 3’200
  • Unità abitative per piano: 80
  • Numero max. residenti: 96’000
  • Superficie calpestabile: 4750mq/piano
 
Un suono scaturì dallo scouter del principe albino. Gladyolo lo spense subito, poi si rivolse agli altri: “Scusatemi, si è fatto davvero tardi. Io ho ancora delle faccende da sbrigare per domani, quindi vi auguro un buon riposo.”
Il ragazzo salutò tutti i presenti, poi fece un cenno alla sorella e si incamminò verso l’uscita del palazzo, per scomparire nelle prime ombre della notte.




 
Dati unità abitative:
  • Dimensioni: 5m x 5m x 5m
  • Tre stanze: dormitorio, bagno, ripostiglio.
  • Arredamento: tre letti a castello, tre scrivanie elettroniche, teleschermo, doccia, wc, lavandino, stanza-armadio
   
 
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