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Autore: Fujiko91    14/12/2019    1 recensioni
Ho usato due attori famosi come presta volto: Richard Armitage è Adam e Mia Wasikowska è Catherine.
La storia è ambientata negli anni '50.
Un'estate e l'incontro con Adam cambiò ogni cosa nella vita di Catherine.
Non tutto però fu positivo, molti segreti vennero a galla e nulla fu come prima.
Catherine perdonerà Adam?
E Alan quale ruolo avrà in questa storia?
Auguro una piacevole lettura a tutti.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Betato:ringrazio Ciuffettina per la correzione dei piccoli errori! :*


 

Mi dovetti sedere per non cadere, improvvisamente mi mancavano le forze.

Nemmeno il tempo di seppellire mia madre e Angus, che mio padre e Adam venivano arrestati.

Alan dopo avermi dato la notizia, si era messo al telefono a chiamare dei suoi amici, tra cui un avvocato.

Feci su uno scialle e la mia borsetta. Feci un cenno ad Alan e uscii di corsa e andai alla stazione di polizia.

 

Lì andai da un bobbies che si occupava dell'accoglienza. "Mi scusi, sto cercando mio padre e Adam Wood."

Lo vidi uscire dal gabbiotto ed entrare in un ufficio, per poi tornare e dirmi: "l’ispettore la sta aspettando, venga con me."

Entrammo in un ufficio, mi fece accomodare su di una sedia, seduto alla scrivania c'era un uomo giovane, avrà avuto più o meno l'età di Adam. Era vestito elegante, da quello capii che non era del luogo.

"Mi presento, sono il nuovo ispettore, vengo da Londra. Mi chiamo Colin."

"Io mi chiamo Catherine, piacere. Allora perché avete arrestato mio padre e Adam?"

"Una soffiata anonima ci ha detto che hanno una relazione e che Adam è nazista."

"E chi è stato a fare una cosa simile? Era una voce maschile o femminile?"

"Femminile."

Impallidii, ma tentai di non farmi notare dall’ispettore. Pensai immediatamente ad Annie, e mi sentii tradita. "Capisco, magari una a cui Adam ha ferito i sentimenti" tentai di dire con noncuranza.

"Forse, comunque dovrò indagare."

In quel momento entrò un bobbies con Adam e mio padre.

Istintivamente feci un gesto di cui non mi pento: andai verso Adam e lo baciai sulla bocca. "Caro, stai bene?"

"Sì" Adam rimase un attimo senza capire, anche mio padre.

Ma io semplicemente mi voltai verso Colin: "Sa, ero tornata da poco, per sposarmi con Adam, ma poi è capitata la tragedia."

In quel momento arrivò anche Alan e ci vide, ma non disse nulla di inappropriato.

"Mi scusi lei sarebbe?" chiese l’ispettore.

Risposi io: "Lui è il cugino di Adam, sì ecco l'unico segreto che ha Adam è di essere scozzese." Tentai di ridere, per placare un po' gli animi.

Alan capendo il mio gioco, parlò: "Sì è tutto vero ispettore, anzi sta per arrivare l'avvocato di mio cugino, per mostrare tutto ciò di cui avrà bisogno."

Il bobbies accompagnò fuori tutti, tranne me.

Mi accomodai di nuovo e a quel punto l'ispettore Colin tirò fuori una cartella. "La facevo più furba."

"In che senso?"

"Non volevo offenderla, ma dopo la soffiata ho fatto delle chiamate e, sa già cos'è saltato fuori, vero?"

Abbassai lo sguardo, non potevo crederci li stavo per perdere per sempre, avrei fatto di tutto per poter tornare in dietro e non dire nulla ad Annie.

"Lei, signorina Catherine, è giovane, non sa davvero tutto su Adam, non sa di come abbia assassinato degli innocenti, di come si sia macchiato di vari reati. Lei sa solo che lo ama, non è così?"

Non risposi, in fondo quel Colin non voleva alcuna risposta, si alzò e continuò a parlare: "Suo padre invece sa tutto. Ma non gli importa, Adam è il suo giovane marito, oh non lo sapeva?"

Ci fu un interminabile pausa, quando finì lui riprese a parlare: "Già si sono sposati in un paese che lo permette. Poi sono venuti qui in Inghilterra. A questo punto cosa pensa di fare?"

"Non intendo parlare o dire altro, se permette me ne andrei."

"Certo vada pure, ma non lasci il paese."

Ero appena uscita dal suo studio, quando venni accompagnata in una delle celle. Lì ad aspettarmi c'erano tutti.

A parlare fu Alan: "Sanno tutto non è così?"

"Già…"

"Tu e lei dovete andare in Scozia, una volta lì sarete al sicuro."

"Io non ci sto! Non voglio abbandonarvi."

"Lo sappiamo, Cath, ma non posso perdere anche te."

"Oh padre…" lo abbracciai forte.

Io e Alan fummo accompagnati fuori.

 

Una volta fuori, Alan si accese la sua pipa, era il suo modo per alleviare la tensione.

"Ti sembra il momento giusto per fumare?"

"Sì! Non so più cosa pensare."

"Che cosa intendi?"

"Il bacio che hai dato ad Adam" prima che potessi controbattere, mi premette un bacio sulle labbra. Sapeva di tabacco. Mi parlò a fior di labbra: "Era un bacio vero, tu lo ami e mi stai ferendo." Si staccò, per tornare alla sua pipa.

Nel suo sguardo lessi tutte le sue paure e le sue fragilità.

"Alan, non so cosa dirti."

"Mentimi, dimmi che mi ami e che le mie sono paure infondate."

Invece io dissi semplicemente: "Ho bisogno di te."

Non volli mentire sui miei sentimenti verso Adam, ma non volli nemmeno perdere Alan.

Mi sentivo terribilmente stanca.

"Rimarremo qui fin dopo il processo" disse serio e continuò: "poi ognuno tornerà alla propria vita."

"Alan io…" 

"Non aggiungere altro, ti prego."

Ora il suo sguardo era triste, anche se le sue labbra erano increspate da un falso sorriso.

Mi prese per mano. E sentii quanto le sue erano sudate.

"Sono una persona orribile, vero?" domandai.

Ma la risposta non venne, sapevo di esserlo perché l'avevo usato pur non amandolo.

Arrivati nella locanda, Alan andò al bancone, e si fece dare un secondo mazzo di chiavi.

Tornò da me per darmi le mie.

"Ora dormiremo in camere separate?" chiesi allibita.

"Ma cosa vuoi da me, Cath?"

"Voglio te!"

"No, tu stai ripiegando su di me perché non puoi avere Adam!"

Presi le chiavi e salii le scale. Una volta nella mia stanza, mi buttai sul letto. Mi sentivo esausta, e in colpa.

Alan aveva ragione, ma non potevo dirglielo.

Mi addormentai, era notte quando qualcuno bussò alla mia porta.

Mi alzai, ero andata a dormire vestita, aprii la porta e davanti a me c’era una donna.

"Signorina, può scendere un attimo? Si tratta del suo amico" mi disse.

Capii e così mi richiusi la porta alle spalle e la seguii, fino al bar.

Lì Alan ubriaco, si teneva un asciugamano sul labbro.

Gli andai vicino, appena mi vide esclamò: "Visto? Ecco come riduci gli uomini che ami."

"Non dire assurdità."

Si tirò su. "Vedete questa donna” disse indicandomi, “per lei avrei dato la mia vita. Per poi trovarla tra le braccia di un altro!"

"Sai cosa ti dico, tornatene in Scozia. Di un ubriacone non so che farmene!"

E lo spinsi, forse perché era davvero molto ubriaco o forse perché esagerai comunque cadde su dei tavolini.

Corsi accanto a lui.

Ma stava piangendo.

"Ti amo. Non posso farci niente. Anche se tu ami lui. Ma voglio starti accanto, permettimi di starti accanto, Cath."

"Ma certo Alan, ora tirati su che andiamo a dormire."

La locandiera mi aiutò a portarlo in camera.

 

La mattina dopo mi alzai presto, solo per fargli portare il caffè.

"Alan, come ti senti?"

"Come uno appena investito da una macchina."

"Allora meglio di quello che temevo."

"Sono pur sempre uno scozzese!" 

Mi misi a ridere, poi però mi afferrò la mano. "Senti Cath, per ieri sera io…"

"Tranquillo, capisco perfettamente. Piuttosto ti ricordi la tua promessa?" Gliela sussurrai in un orecchio.

Alan divenne leggermente rosso. "Mi vergogno ad ammetterlo ma è vero. Ti amo sul serio."

"Ora pensiamo al processo e poi torneremo sull'argomento."

Il processo sarebbe durato un bel po' di tempo.




Angolo dell'autrice:
allora eccoci qui alla svolta drammatica della storia, si perché l'amica di Catherine Annie l'ha tradita, svelando alle autorità dell'epoca che Adam è un nazista e che è gay entrambi dei reati gravi! 
L'essere gay ricordo per chi non lo sa che all'epoca in Inghilterra era visto come un reato e veniva punito con il carcere. Legge poi abolita per fortuna nel 1967.
Alan soffre nel scoprire la verità che Catherine ama Adam, devo ammettere che mentre scrivevo mi dispiaceva per lui, voi cosa ne pensate invece? Fatemi sapere.

Ti ringrazio tesoro perché recensisci sempre e le tue recensioni mi riempiono di gioia! :*

Al prossimo capitolo!
Fuji.
  
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