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Autore: Lori00    16/12/2019    1 recensioni
Dal testo :
Perché Gallifrey era il tuo pianeta si, ma questo eri scappato.
Avevi cominciato a scappare quando a 8 anni guardasti nel vortice del tempo.
La notte solo in quel capannone, tu e le lacrime, ricordi?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - Altro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gallifrey. Casa tua. Dov'è casa tua? Non lo sai, la Guerra del Tempo te l'ha portata lontano. Beh in realtà, non hai mai saputo dove fosse realmente, casa tua. Perché Gallifrey era il tuo pianeta si, ma da questo eri scappato. Avevi incominciato a scappare da quando a 8 anni guardasti nel vortice del tempo. La notte, solo in quel capanonne, tu e le lacrime, ricordi? Avevi cominciato a scappare tra l'erba rossa di quel pianeta. E correvi, correvi. Ma con tuo rammarico dovevi ritornare sempre. Insieme a te correva il tuo inseparabile amico, mai avresti pensato che sarebbe diventato la tua più grande nemesi. Il Maestro. Poi ti sei fatto grande e hai rubato un TARDIS, e sei scappato, ancora più lontano. E correvi ancora, ogni tanto da solo, ogni tanto con qualcuno. Eri scappato portandoti via tua nipote, Susan. Errore. Non dovevi farlo, insieme a lei si sono aggiunte altre due persone. Poi pian piano tutti se ne andavano, e rimanevi solo. E così hai iniziato a raccogliere povere anime sulla Terra. Beh non sempre erano terrestri, ma a te non interessava. A te interessava solo correre. Scappare da casa tua. Sicuro fosse casa tua? Ti esiliarono, ricordi? Ti esiliarono sulla Terra. E poi sei diventato difensore di quel piccolo pianeta nel Sistema Solare. Ah i terrestri, quanto bisogno avevano, hanno, di essere protetti. Ma a te andava bene così, perché potevi correre. Poi è iniziata la Grande Guerra Del Tempo. Signori del Tempo contro Dalek. Portarono morte e distruzione in tutto l'universo. E tu eri così stanco del sangue. E decidesti di risolvere le cose per conto tuo : ma portasti morte. Gallifrey bruciò, e i Dalek con lei. Volevi morire lá, a casa tua. Sicuro fosse casa tua? Ma l'universo ha deciso che dovevi vivere. Anzi, sopravvivere. Sopravvivere nonostante il disprezzo che provavi nei tuoi confronti. Ti davi così tanta colpa. L'ultimo della tua specie, ed era colpa tua. Avevi bruciato casa tua. Sicuro fosse casa tua? Ma non hai smesso di correre. Correvi e raccoglievi anime. Oh e quante ne hai perse di quelle anime. Troppe, decisamente troppe. Le vite dei tuoi accompagnatori erano così brevi. Ma a te piacevano, almeno loro la vita se la godevano, a loro piaceva correre. Vedesti tutto il tempo e lo spazio, e non ti impressionó più niente. E così usasti gli occhi dei tuoi accompagnatori per meravigliarti. E cominciasti a raccogliere anime non per solitudine, ma per egoismo. Loro ti idrolatravano, quasi fossi un dio. Non lo ammettevi, ma ti piaceva da morire. Poi salvasti Gallifrey. Casa tua. Sicuro fosse casa tua? La verità, Dottore, è che tu una casa non l'hai. Hai corso così tanto da aver perso tutto. Neanche la Terra è casa tua, a te interessano solo alcune persone su quel pianeta. La domanda più antica dell'universo, la ricordi? Dottore chi? Ed io ti chiedo : qual è casa tua? Sei un uomo il cui nome è velato da un mistero, un segreto. Ma la verità è che hai corso così tanto da essertelo scordato il tuo nome. L'uomo senza nome e senza casa. Che corre e basta, perché se si fermasse e guardasse indietro, tornerebbe a correre ancora più velocemente. Morte.
   
 
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